Barcellona cinque giorni

Quest anno la scelta per la meta invernale delle mie vacanze è caduta su BARCELLONA. Partenza 2 gennaio mattina con volo ryanair delle 8.40 da Bergamo, ritorno 6 gennaio volo ryanair delle 22.10 (partito con un ora di ritardo!!!) da Girona. Io e il mio ragazzo abbiamo prenotato tramite agenzia, costo totale del volo a/r con priorità (Sali per...
Scritto da: BECKYBLUE
barcellona cinque giorni
Partenza il: 02/01/2008
Ritorno il: 06/01/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Quest anno la scelta per la meta invernale delle mie vacanze è caduta su BARCELLONA.

Partenza 2 gennaio mattina con volo ryanair delle 8.40 da Bergamo, ritorno 6 gennaio volo ryanair delle 22.10 (partito con un ora di ritardo!!!) da Girona.

Io e il mio ragazzo abbiamo prenotato tramite agenzia, costo totale del volo a/r con priorità (Sali per prima sull’aereo) + hotel 2 stelle in carrer ferran (traversa della Rambla, proprio a metà) con prima colazione per 4 notti Euro 502 a testa.

Giudicato il periodo non malaccio.

La partenza è stata ottima direi, volo in orario, nessun intoppo al check in e all’imbarco.

Atterriamo in orario alle 10.00, l’aeroporto di Girona è molto + bello ed organizzato di quello della Ryan di Parigi, + grande e penso anche nuovo.

I bagagli ci sono stati consegnati a tempo record, quindi facciamo il biglietto del bus che in 1.20 h ci porterà a Barcellona costo 21 EURO a testa a/r.

Il biglietto si fa in aeroporto proprio di fronte al ritiro bagagli.

C’è un autobus ogni quarto d’ora fuori dall’aeroporto che porta in centro. (Stazione Metro – Arco di Trionfo, Linea 1) Arriviamo all’hotel Adagio, da fuori niente di che, dentro molto carino, appena ristrutturato. Il personale molto gentile e la camera piccola ma pulita e con mobilio nuovo.

C’è anche un pc all’ingresso con connessione internet gratuita, molto comoda quando sei all’estero e ti vengono in mente mille cose che ti sei dimenticato di controllare alla partenza.

Come al solito, per la contentezza del mio ragazzo, ho preparato circa un mese prima un bellissimo itinerario DA MARATONETA per sfruttare al massimo i tempi, giusto per vedere il + possibile. Diciamo che poi questo itinerario non viene mai rispettato al 100% ma ci siamo quasi!!!!!!!!!!! PRIMO GG Essendosi fatte ormai le 13 pranziamo nel primo posticino trovato in una traversa della Rambla, vicino appunto al nostro Hotel.

Io prendo una milanese con patate il mio ragazzo una pizza, accettabile, prezzo adeguato anche se il servizio come avevo letto lascia molto a desiderare (due ore per ordinare e pagare, porta aperta con temperatura di 5 gradi all’esterno etc…) (RACCOMANDAZIONE) Cercate di evitare i ristoranti e vari bar sulla Rambla, sono quasi tutti cari, si mangia male, molto male direi e oltre ad essere non molto puliti il personale è sempre lento e sgarbatissimo.

Dopo pranzo si comincia a scarpinare.

La giornata non è malaccio, ci sono almeno 5 gradi in + rispetto al nord Italia, il cielo è un po’ nuvoloso.

Cominciamo a dirigerci verso la Cattedrale che è a pochi passi dalla Rambla.

Si trova in una piazzetta dove c’è un mercatino di antiquariato tutti i giorni, pieno di turisti.

La zona è quella del Barri Gotic, vecchio quartiere Romano. Oggi resta poco dell’epoca Romana, i ritrovamenti principali sono all’interno del Museo della storia della Ciutat che si trova dietro la cattedrale. I palazzi sono di epoca successiva in stile gotico credo, cosi come la cattedrale.

Purtroppo non siamo riusciti a vedere la facciata perché in restaurazione, così come il Palau Guell, ma decidiamo di entrare per vederla anche se ci scoccia pagare 5 Euro per andare a vedere quello che dovrebbe essere un luogo di culto e quindi aperto a tutti.

Comunque ne è valsa veramente la pena. Gli interni sono stupendi da vedere. Meglio della Sagrada Familia che costa anche di + (8 Euro). Inoltre si puo’ salire in ascensore e vedere il panorama di Barcellona (non molto bello sinceramente almeno dalla cattedrale, in confronto a Parigi è proprio bruttino).

Ci dirigiamo poi al museo della Ciutat, 7 Euro con rassicurazione all’entrata che ci sarebbe stata fornita un audioguida gratuita in inglese o spagnolo o catalano. Aspettiamo 40 minuti, dopo di che veniamo a sapere che le audioguide sono finite e non si sa quando arriveranno, quindi un po’ scocciati entriamo… Che dire potrebbe essere interessante da vedere con l’audioguida, senza un po’ palloso.

Interessante il piano sotterraneo con i ritrovamenti dell’epoca romana. Lungo il percorso ci sono numerosi cartelli esplicativi, diciamo che in inglese siamo riusciti perlomeno a capire cosa stavamo vedendo ma direi che non ne è valsa la pena.

Ci dirigiamo quindi verso la via Laietana, una delle principali e + trafficate della città.

I negozietti in tutto il Barri Gotic sono veramente carini, a parte quelli sulla rambla gestiti dagli immancabili pakistani che vendono i soliti souvenir made in china.

Entriamo in un bar ristorante per andare al bagno… E decidiamo di mangiare la nostra prima catalana in terra di Spagna.

UNA FIGATAAAAAA… mamma mia… ne mangerò due al gg per i successivi gg di vacanza. La differenza con la catalana che fanno da noi si sente, anche se non in tutti i posti ovviamente è buona. Passiamo davanti al museo Frederic Mares sempre nei dintorni, non entriamo ma vediamo il bel portico interno molto suggestivo.

Poi in hotel per una bella doccia, un oretta di sonnellino e si parte per la cena.

Andiamo verso la zona della Barceloneta, visto che tutte le mie fonti la quotavano come la zona migliore per mangiare il pesce.

Avevamo troppa fame per cercare con tranquillità il posto migliore, così ci siamo buttati nel primo che abbiamo trovato. Non ricordo sinceramente il nome, comunque è appena fuori dalla fermata Metro Barceloneta.

Non malaccio, io ho mangiato una paella di pesce e un antipasto, oltre ad una crema catalana. Il mio ragazzo cozze al vapore e una grigliata e sempre crema catalana. Acqua, vino e caffé 78 Euro in due.

Distrutti dalla giornata ci dirigiamo verso l’hotel.

La Rambla è sempre affollata di gente e infatti dalla camera sentiamo un bel sottofondo fino alle 24 e passa. Ma quando si ha sonno si ha sonno.

SECONDO GG Il tempo promette male. Ci alziamo con dei bei nuvoloni verso le 9.30. Colazione in hotel abbastanza buona anche se con poca scelta.

Ci dirigiamo subito verso il MACBA, il museo moderno, una sorta di Pompidou ma molto + piccolo.

Con 8 euro possiamo vedere sia l’esposizione fissa che quelle temporanee. Ne è valsa la pena + che altro per la struttura interna, tutta bianca e molto essenziale ma veramente accattivante. Per quanto riguarda quello che vi era esposto sinceramente niente di speciale, soprattutto se non si apprezza l’arte moderna (pittura e installazioni).

Esternamente la struttura è molto meno bella che dall’interno, fuori ci sono un sacco di ragazzini con lo skate e qualche barbone o artista di strada un po’ ubriaco che fa casino.

Comincia a piovere… A dirotto.

Furbi non abbiamo portato l’ombrello, così ci dirigiamo verso l’hotel per acquistarne uno e andare in camera perché la pioggia era veramente forte ed era difficile non bagnarsi. Ombrello alla mano propongo un giro alla boqueira, il mercato + antico di Barcellona che si trova proprio in una traversa della rambla, attaccato al nostro hotel.

E’ veramente stupendo, ne avevo letto entusiastiche descrizioni pensando che fossero un po’ troppo esagerate per un mercato, ma non ho mai visto niente di simile. Un tripudio di colori, tra frutta mai vista esposta in un modo spettacolare, sembra quasi finta, pesce di ogni tipo, crostacei, cozze salmoni etc… carne e anche banchetti di caramelle e dolci sembra il paese delle favole…

Prendiamo delle ciotole di plastica precisamente una di cocco, una melone e anguria e una con fragole e kiwi per 6 euro circa e ci dirigiamo in hotel.

Decidiamo di tenere la frutta per la merenda visto che il tempo è impetuoso e capiamo che passeremo ancora qualche ora in camera al riparo.

Ed ecco che per pranzo arriva la prima vera fregata col cibo.

Il mio ragazzo ha voglia di pizza, chiediamo al ragazzo alla reception visto che di pizzerie in giro per il momento zero. Fa una faccia strana come dire ma che cavolo volete la pizza anche a Barcellona? Italiani!!!!!!! E poi ci dice che non ne conosce neanche una.

Facciamo una ricerca in internet e la rete ci suggerisce un locale proprio in Calle Ferran, la via dell’hotel, chiamato FOCACCERIA TOSCANA.

Il nome mi attirava tantissimo. Partiamo e ci fermiamo un attimo all’entrata per vedere il posto. Piccolo un po’ squallido pero’ sentiamo parlare italiano e decidiamo di fidarci. Quanto mai. La pizza faceva schifo, senza sale sapeva di spaghetti al pomodoro riscaldati di 4 gg. Io ho preso una porzione di pasta al forno oscena, il cibo del mio cane è + buono. Tra l’altro il locale è sporchissimo, il personale che urlava e litigava in italiano davanti ai clienti, DECISAMENTE UNO SCHIFO.

Paghiamo i nostri 13 euro e ce ne andiamo senza mangiare neanche 1/10 di quello che avevamo ordinato.

Ci dirigiamo quindi molto incavolati verso la nostra seconda fregatura della giornata.

Questa volta si tratta di un locale basco proprio sulla rambla, mi dispiace non ricordarne il nome perché vi sconsiglierei anche questo.

Il cibo fa schifo, servizio idem, sporchi e soprattutto carissimi.

Allora per una pseudo zuppa di pesce (che non c’era), acqua una porzione di patatine e una crema catalana siamo riusciti a spendere quasi 40 euro.

Ci siamo proprio rovinati la giornata insomma, una fregatura ok ma due in 1 ora sono troppe. Il mio ragazzo vuole addirittura tornare a casa da quanto è fuori di testa… io mi trattengo ma sono delusissima.

Poi il tempo tra l’altro non migliora per niente. Ci dirigiamo alla sagrada familia, con quell’acquazzone era ancora + cupa di come pensavo dall’esterno, indecisi se entrare o no decidiamo che per oggi di fregature ne abbiamo avute abbastanza e inoltre siamo del tutto bagnati, così ci dirigiamo in hotel per farci una doccia e cambiarci per la cena.

Giusto per non farci fregare ancora ci mettiamo d’impegno su internet per cercare stavolta un vero ristorante dove andare a mangiare qualcosa di decente.

Trovo una recensione su questo ristorante “la fonda del port” in Moll de Gregal 7, che è la via che costeggia il porticciolo dove ci sono tutti gli yacht. Dovete scendere alla fermata Vila Olimpica (Metro L4) e andare verso il porto. Il ristorante si trova a sinistra di un grosso centro commerciale e del monumento a forma di pesce che da sulla spiaggia di barceloneta.

Il ristorante è molto bello e romantico, pulitissimo, camerieri da grand hotel, ce ne sono una cifra, il proprietario è una sagoma.

Abbiamo mangiato con 68 euro in due tutto questo ben di dio: n. 1 piatto spropositato di cozze al vapore (cozze giganti) n. 1 piatto di scampi 1 acqua naturale menu del ristorante comprendente: piatto di antipasti di pesce al vapore freddi (ottimi) piatto di affettati iberici (da favola) piatto di cozze alla marinara (con sugo di pomodoro e verdure, tipo peperonata) squisito secondo a scelta tra paella, carne o astice (io ho preso la carne con le patate, una bistecca enorme) crema catalana 1/2l di vino della casa Insomma in Italia mangi sta roba con 68 euro a testa quasi, non 68 euro in due.

Abbiamo mangiato benissimo, quasi la catalana non ci stava (che è la + buona che abbia assaggiato nei 5 gg), i camerieri sono simpaticissimi e alla fine ti mettono sul tavolo tre bottiglie di grappa e liquore o vodka come digestivo + un piatto pieno di biscotti e dolcetti QUESTO TUTTO GRATIS dopo che ti hanno portato il conto.

Insomma che dire lo consiglio a tutti.

Questo ha tirato su il morale a entrambe e il tenore del viaggio.

TERZO GG.

Sveglia come al solito ore 9, colazione in hotel e si parte.

Oggi il tempo sembra + clemente, ma usciamo con l’ombrello, vista la pioggia di ieri meglio essere preparati.

Ci dirigiamo a piedi verso il Palau della Musica percorrendo a piedi circa 2 Km. Da fuori il palazzo è veramente impressionante, sembra un dipinto da quanto è bello. Facciamo un giro intorno e troviamo la biglietteria, con una bella coda di gente di tutte le nazionalità che cerca di fare il biglietto per la visita, che si può fare solo con guida.

Il costo è di 10 Euro, durano circa 40 minuti, ne comincia una ogni trenta, alternate in lingua inglese francese o spagnola.

Per questo giorno resta solo una visita in spagnolo, decidiamo quindi di prenotare la visita per il giorno dopo alle 11 in lingua inglese.

Il tempo è veramente bello il sole splende e la temperatura è gradevole.

Dopo un giro veloce al negozietto del palau della musica ci addentriamo nel quartiere del Born.

Veramente caratteristico con stradine strette e palazzi con cortiletti molto caratteristici.

Troviamo per caso la chiesa di Santa Maria del Mar, qui entriamo fortunatamente senza pagare.

La chiesa è veramente bella, in stile gotico, molto + spoglia della cattedrale ma vale la pena entrare. Ci sono dei bellissimi rosoni e vetrate colorate. Usciamo dalla chiesa e continuiamo la nostra esplorazione del quartiere. Arriviamo quasi per caso nella via dei musei, dove si trova il museo picasso e altre gallerie con esposizioni gratuite. Il museo picasso ha una bella coda alla biglietteria, avevamo gia deciso di saltarlo perché picasso l’ho gia visto in mille salse in diverse mostre quindi visitiamo solo alcune gallerie libere, per lo piu’ pittura moderna niente male. Arriva il pranzo e andiamo in un ristorantino (proprio all’inizio della via sulla destra) in cui mangiamo un ottima pizza, delle ottime lasagne al pesto e un buonissimo dolce al cioccolato con venti euro a testa acqua caffé compresi.

Riprendiamo la camminata e ci dirigiamo verso la Ciutadela, il parco assomiglia per estensione ai jardin de luxemurg di Parigi, c’è una bella cascata con monumento che era purtroppo in ristrutturazione, il laghetto dove si può fare un giretto con la barca e il palazzo con il museo zoologico.

Usciamo dal parco e ci dirigiamo verso l’arco di trionfo, bruttino per chi ha visto quello di Parigi ma comunque da vedere.

Prendiamo quindi la metro e ci dirigiamo a passeig de gracia, la via dove si trovano tutte le case del modernismo.

Noi le abbiamo visitate solamente da fuori perché costano una cifra e comunque all’interno non c’è mobilio mi avevano detto. Da fuori fanno un certo effetto. La pedrera ci è sembrata bruttina esteticamente, solo pietra, certo è l’unica che Gaudì ha raso al suolo e rifatto nel suo stile, mentre Batlo’, Amatler sono molto + belle esteticamente anche se sono state costruite su edifici preesistenti.

Casa amatler ha un piccolo shop in cui si può entrare per comprare qualche cianfrusaglia, ma vale la pena varcare il portone d’entrata + che altro per il portichetto che lo precede veramente bello con delle lampade stupende e una porta in vetri colorati molto bella.

La via è piena di negozi di marca e c’è pure Zara, la catena spagnola, in un palazzo di penso 5 o 6 piani… mi dispiace non avere avuto il tempo di visitarlo!!!!!!!! Diciamo che la visita anche se solo esterna di Passeig de Gracia è da fare come tappa obbligatoria ma ci ha deluso, pensavo di restare impressionata invece non siamo rimasi molto coinvolti. Forse entrando a visitare la Pedrera o Casa Batlò il giudizio sarebbe diverso.

Dopo di che ci dirigiamo verso Parc Guell.

Allora il parco niente male, lo stile è inconfondibilmente quello di Gaudì, pero’ ci siamo fatti una scarpinata di 1.5 km per arrivarci perché l’ultima Metro si trova a questa distanza, e l’ultimo pezzo è tutto in salita. Forse in primavera il parco sarebbe stato + suggestivo.

Da vedere anche questo, belle le due torri all’entrata e sopra il serpentone che fa da panchina gigante tutto in mosaico di porcellana e vetri.

Torniamo esausti alla metro e andiamo in hotel per una doccia veloce, riposino, cena fuori e a nanna verso le 23. Ah… dimenticavo … io ho cenato in una catena che troverete in tutta Barcellona dove fanno le falafel (pane tipo arabo che puoi riempire da sola con quello che vuoi)… diciamo che non ho dormito niente tanto era pesante… buono ma pesante… eh si che sono abituata all’aglio ma in quei condimenti non so cosa c’era… Se volete provarlo mangiatelo per pranzo non la sera altrimenti vi rimane sullo stomaco e il vostro ragazzo potrebbe chiedervi di dormire in bagno.

QUARTO GG.

Sveglia 9.30 stamattina abbiamo la visita del palau della musica alle 11.00. Il tempo è sempre + bello si starebbe bene senza giacca…

Colazione e si riparte. Rifacciamo a piedi la strada verso il Palau, non è molto distante dal nostro hotel.

Entriamo alle 11 puntuali con una ragazza spagnola che ci guiderà nella visita del palau per i restanti 40 min. Lei parlava benissimo inglese e molto lentamente così che non abbiamo avuto problemi nel capire tutto quello che ci spiegava. Il palau è veramente molto bello, + all’esterno secondo me ma è da vedere anche dentro, piuttosto di spendere 16 euro per vedere casa Batlò che non ha nessun mobilio meglio spenderne 10 per vedere questo bellissimo palazzo con una guida che ti spiega tutto e a cui si possono fare anche domande a piacere.

Veramente molto bello lo consiglio a tutti.

Torniamo verso l’hotel mangiamo velocemente in un ristorante, poi cerchiamo il posticino dove il primo gg abbiamo mangiato la catalana cosi buona e ci dirigiamo con la metro verso il montjuic.

Si scende in Placa Espanya e a piedi si arriva al museo della catalogna… non entriamo ma già da fuori è uno spettacolo. Di fronte si trova la fontana magica e dalla fontana per salire al museo un trionfo di scale e fontane… Ci sono anche le scale mobili per salire sapientemente incastonate tra le statue che adornano quelle in cemento… infatti dal basso non si notano neanche e non rovinano l’incantevole paesaggio. Saliamo fino in cima, un bel pò di foto e giriamo a sinistra salendo verso la collina. Sulla sinistra si va verso la fondazione Joan Miro’ chee mi dispiace non aver visitato… mi sarebbe piaciuto molto ma purtroppo alla fine il tempo non è mai abbastanza… e anche i soldi! Giriamo intorno al maestoso museo catalano che esternamente ha una struttura bellissima e proprio dietro di esso si trova la città olimpica con lo stadio costruito appunto nelle olimpiadi del 92.

La zona è molto tranquilla, almeno quando non si giocano partite, lo stadio è molto grande (vi gioca la seconda squadra di Barcellona). Dietro lo stadio c’è il palazzo costruito all’epoca per gli eventi sportivi al chiuso e oggi utilizzato anche per concerti. Di fronte un piazzale immenso con strane colonne di cemento con in cima delle onde circolari di ferro che riempiono la piazza. In fondo alla piazza una torre stranissima e altissima; è quella della telefonia, sembra un monumento,,,, tutta bianca molto bizzarra… e da qui un panorama della città in cui si vede anche il mare in lontananza.

Da qua andiamo verso il Poble Espanyol. Anche questo ci è dispiaciuto non riuscire a visitarlo ma ormai era quasi ora di cena… all’interno c’è la ricostruzione di vari monumenti e strade di tutta la Spagna, con negozietti e ristoranti dove si può mangiare, costa 8 euro per entrarci uffa… Vabbe sarà per la prox volta.

Torniamo in hotel in pullman invece che con la solita metro e questo ci permette di fare un tour di Barcellona da montjuic alla rambla. Hotel per doccia, riposino e si riparte.

Il 5 gennaio i bambini spagnoli festeggiano l’arrivo dei Re Magi, in tutte le città spagnole si tiene una parata dei magi. Ovviamente non potevamo perdercela e pur avendo una fame della madonna andiamo in via Laietana, una delle + grandi di Barcellona per aspettare l’arrivo dei carri. Una cosa stupenda, bambini con festoni da tutte le parti, sembrava carnevale. La sfilata dei carri è molto lunga e articolata, passano i re magi uno su un carro diverso intervallati da parate e sfilate di personaggi travestiti da sceicchi, ballerine etc… tutto dal gusto molto orientale. Poi il lancio delle caramelle… te le tirano proprio in testa che male… tutto molto emozionante, luci suoni colori lanci di festoni… se andate in questo periodo non mancatela è veramente bella.

Dopo questo volevo vedere la fontana magica illuminata, quella che si trova a Montjuic e che avevamo visto spenta il pomeriggio. Prendiamo subito la metropolitana diretti alla fontana… totalmente intasata… neanche immaginate la gente che arriva in città per vedere la parata dei re magi. In tutto il metro la guarda civile che smaltiva il traffico… Insomma un casino fortunatamente ce ne siamo andati via un po prima che la sfilata finisse altrimenti saremmo rimasti imbottigliati in metro. Vediamo i nostri 15 minuti di fontana danzante a ritmo di musica classica, straordinaria. Con un po di fatica riusciamo a partire per la cena; stasera abbiamo deciso di tornare nel nostro ristorante di pesce. Stesso trattamento stessa spesa, stavolta io prendo una mega paella di pesce il mio ragazzo grigliatone e cozze e poi l’immancabile crema catalana. I camerieri ad un certo punto spengono la luce del ristorante e portano una torta ad un tavolo: qualcuno compiva gli anni… sono stati simpaticissimi hanno cantato una canzone in spagnolo sembravano + contenti loro del festeggiato… davvero un ottimo servizio.

Paghiamo e torniamo all’hotel, un pò dispiaciuti perché questa è l’ultima sera a Barcellona. Ci facciamo infatti un giretto della rambla by night, compriamo qualche regalino e visitiamo i negozietti delle vie laterali. Alcuni sono molto belli e particolari, candele, vetri, porcellane etc…La giornata è stata veramente entusiasmante.

QUINTO E ULTIMO GG.

Mattina sveglia tardi… cerchiamo di sfruttare l’hotel il + possibile visto che alle 12 dobbiamo lasciare la camera e fino alle 11 di sera non si riparte (quindi dovremo stare in giro tutto il giorno).

Alle 11.30 usciamo dall’hotel lasciamo i bagagli in custodia ai gentilissimi ragazzi della reception e andiamo a fare colazione in una pasticceria fantastica proprio di fronte al nostro hotel.

Cappuccino buonissimo, due brioche veramente squisite… diciamo che col cibo nonostante la prima brutta impressione poi Barcellona si è ripresa alla grande. Ci dirigiamo alla sagrada familia, visto che il secondo giorno con la pioggia che c’era non siamo riusciti a vedere niente.

Oggi la giornata è stupenda sembra primavera. Il sole è accecante e giriamo tutto intorno la sagrada. È ovviamente un cantiere aperto come tutti sanno ma veramente impressionante da vedere. Riusciamo ad entrare da una porta laterale senza pagare in un piccolo atrio dove stavano celebrando la messa e riusciamo quindi a vedere parte dei lavori interni. Decidiamo di non buttare 8 euro per entrare dalla porta principale e vedere gli stessi lavori in corso e quindi partiamo subito per il porto. Fino ad ora l’avevamo visto solo al buio per andare a mangiare, ma di giorno vedere le spiagge è stupendo. Essendo domenica e per giunta festa (6 gennaio) la gente in giro è veramente tanta. Scorgiamo il monumento a forma di pesce fatto di ferro o rame direttamente sulla spiaggia di Barcellona.

In spiaggia c’è gente che corre e gioca, campi da beachvolley con gente in costume. Si stava veramente bene. 20 gradi e un sole accecante. Certo il costume era un po esagerato ma con una maglietta si stava da dio. Ci spiaggiamo letteralmente, io mi bagno anche i piedi in mare… vuoi mettere che bello.. Acqua ghiacciata ma non potevo resistere. Restiamo così per circa una mezz’ora con la pancia piena essendoci riforniti da Pizza Hut. Io sarei rimasta lì tutto il giorno sdraiata al sole di gennaio sulla spiaggia. Mi sentivo così rilassata. Il pensiero che il gg dopo alla stessa ora sarei stata in ufficio al computer mi faceva andare in bestia.

Il mio ragazzo pero’ si stava stufando quindi ci facciamo un altro giro li intorno a mangiarci un gelato.

Essendosi fatte le 17 torniamo in hotel… per le 19 dobbiamo prendere il pullman per tornare in aeroporto. Il mio ragazzo è stanchissimo e decide di sedersi sulle poltroncine della reception in hotel per navigare un po’. Io mi faccio un giretto sola soletta nei dintorni per comprarmi un bel paio di orecchini in uno dei tanti negozietti.

Alle 18.30 partiamo con le nostre valige destinazione aeroporto.

Nota stonata la ryanair mi addebita 8 euro perché ho superato il peso consentito per i bagagli… poi scopro che come me hanno letteralmente fregato altre persone sul nostro stesso volo che avevano pesato le valige prima di partire e non superavano assolutamente i 15 kg imposti da ryanair. Buono a sapersi… ci hanno fregato.

Altra bella notizia il volo è in ritardo di un ora.

Atterriamo a orio all’1 e il gg dopo bisogna andare a lavorare. Arrivo a casa alle 2 stanca ma contenta di aver visitato questa città che stupisce proprio perché non te l’aspetti. Anche questa vacanza è finita ci rimangono le 441 foto scattate da guardare con malinconia!!!! Barcellona alla prossima.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche