Barcellona 15
Non avendo a disposizione una carta di credito ci e’ stato chiesto di saldare la prima notte fancendo una transazione usando la compagnia Western Union (10 euro circa di commissione). La camera si e’ rivelata pulita e senza pretese, la nostra in particolare si trovava al quarto piano (senza ascensore), e situata all’interno dello stabile garantiva quantomeno silenzio durante la notte. Per il volo abbiamo optato per la clickair, una compagnia consigliataci da una coppia che era stata a Barcellona qualche mese prima, a parte qualche minuto di ritardo alla partenza per il resto e’ stata ineccepibile, l’aereo nuovo e il personale cortese, un’ora e mezza di volo e nessun fuso orario. Essendoci dilungati un po’ troppo nell’acquisto dei biglietti il prezzo nel frattempo e’ salito di 40 euro portando il viaggio A/R per due alla cifra di 215 euro circa.
La partenza da Verona e’ stata il 12 settembre con rientro dopo 5 giorni.
Arrivati a Barcellona verso le 20:30 e’ preso possesso della camera ci siamo diretti alla Rambla in cerca di un locale dove cenare, alla fine visto l’orario ci siamo catapultati in un ristorante che offriva un menu del dia a poco meno di 10 euro a testa, ovviamente una volta seduti ci siamo accorti che era gestito da Pakistani. Il primo piatto di calamari fritti alla romana era appena passabile, il secondo a base di seppie con verdurina fresca era molto meglio. La mattina seguente dopo una colazione in un bar li vicino ci siamo diretti in piazza Catalunya per acquistare due Barcellona Card della validita’ di quattro giorni. Queste ci hanno permesso di viaggiare con il metro e con i bus liberamente, e di avere qualche sconticino in alcuni musei e luoghi convenzionati.
Per quanto riguarda i musei e le opere d’arte abbiamo visitato: la Sagrada Familia dove e’ possibile acquistare un biglietto cumulativo con il parco Guell (9 euro). La Sagrada Familia internamente e’ in via di costruzione quindi c’e’ un via vai di operai, comunque a mio avviso vale comunque la pena. Nel parco Guell, progettato da Gaudi, si trovano due abitazioni anch’esse progettate dall’archittetto spagnolo, oltre a queste c’e’ l’abitazione dove ha vissuto per anni; con il ticket comulativo descritto prima, e’ possibile entrarci e vedere alcuni dei mobili che si trovavano nella casa Batlo’. La casa Batlo’ e’ una costruzione molto insolita e curiosa, sia esternamente che internamente, non ci sono spigoli e sembra una casa delle favole. Prima di andare a visitare la mobilia al parco Guell vi consiglio di visitare la casa Batlo’. Si puo’ salire fino al tetto dove e’ possibile mirare dei comiglioli insoliti. Una volta spesi 16,5 euro per visitare questa abitazione ci e’ sembrato inutile spenderne altri per visitare la casa Mila’ poco distante. Consiglio vivamente il museo nazionale in piazza di Spagna, dove e’ possibile seguire un percorso didattico con audioguida dall’epoca romanica fino ai giorni nostri. Per visitarlo completamente dovete avere a disposizione un’intera mattinata (se non ricordo male la domenica chiude alle 14:30). Altra curiosita’ in zona e’ la fontana della musica che si accende la sera, se riuscite andatela a vedere perche’ e’ vermanete bella e suggestiva.
Altre cose da vedere sono ovviamente la Rambla, una strada lunga quasi un chilomentro dove si esibiscono vari personaggi, la colonna di Colombo (gratuita con la Barcellona Card) alla fine della Rambla, qui e’ possibile salire e mirare la citta’ dall’alto, mentre vi sconsiglio le golondrine, il viaggio in barca attorno al porto, gratis con la Barcellona Card. Per quanto concerne il mangiare noi abbiamo sperimentato il ristorante la Fonda consigliatoci da un barese che lavorava all’hostal, li abbiamo ordinato un menu’ del dia che comprendeva una paella; sara’ che siamo arrivati alle 23:30 poco prima che chiudesse la cucina, tante’ che i camerieri ci facevano fretta e come paella catalana mi sarei aspettato qualcosa di meglio. Come tutti i ristornati della zona era gestito da marocchini/tunisini e asiatici/indiani, ma dov’erano i catalani ?! Decisi a provare una vera cucina catalana una sera ci siamo diretti verso un locale trovato in un racconto presente in turisti per caso, come li descritto abbiamo scelto il pesce al banco che ci e’ stato cotto al momento, con una bottiglia di bianco la cifra e’ stata modesta (35 euro in due).
Un’altra sera abbiamo provato una trattoria vicino a piazza di spagna dove abbiamo potuto assaggiare una vera paella valenziana, un’altra volta streamati dalla fame siamo entrati in un ristorante molto carino e intimo con cucina internazionale, ovviamente gestito da stranieri, dove abbiamo mangiato dei ottimi ravioli e del pesce (la lanterna).
Per i pranzi abbiamo sempre optato per delle tavole calde dove con poco meno di dieci euro a testa e’ possibile servirsi un piatto di insalta e il bere, dopo di che’ ci si puo’ servire a buffet senza limiti. A Barcellona ce ne sono parecchi: MU Buffet, Frescco, Tuca, … Noi siamo quasi sempre andati al Mu Buffet pulitissmo, tranquillo e con un buon cibo. Solo in una occasione siamo andati a provare un Frescco, una volta entrato sono andato al bagno per lavarmi le mani, mentre ero li e’ uscito dal gabinetto chiuso un cuoco probabilmente marocchino che, nonostante mi fossi spostato per permettergli di usare il lavandino, mi ha guardato ed e’ uscito tranquillamente dal bagno. Non ci siamo piu’ di tanto stupidi quando sia io che mia moglie abbiamo trovato un capello o qualcosa del genere nelle coppette di macedonia.
Che altro dire, Barcellona e’ sicuramente una citta’ d’arte che mi ha entusiasmato molto e nonostante i chilometri macinati a piedi, cinque giorni sono bastati per vedere le cose piu’ importanti con l’idea di tornarci un giorno.