Barcellona 12

Dopo più di un anno che ci pensiamo si decide: via! 5 giorni a Barcellona, così sperimentiamo anche se il corso di spagnolo funziona. Prenotiamo il volo con Ryanair Treviso-Girona partenza giovedì 14 giugno ore 18.15 ritorno martedì 19 giugno ore 16.15. Da Girona a Barcellona c’è un servizio autobus (€ 21 A/R). Per l’alloggio...
Scritto da: silvia70
barcellona 12
Partenza il: 14/06/2007
Ritorno il: 19/06/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Dopo più di un anno che ci pensiamo si decide: via! 5 giorni a Barcellona, così sperimentiamo anche se il corso di spagnolo funziona.

Prenotiamo il volo con Ryanair Treviso-Girona partenza giovedì 14 giugno ore 18.15 ritorno martedì 19 giugno ore 16.15. Da Girona a Barcellona c’è un servizio autobus (€ 21 A/R). Per l’alloggio scegliamo, su consiglio di amici e parenti che ci sono già stati, l’Hotel Canton in Carrer Nou San Francesc, € 70 al giorno per una matrimoniale. L’Hotel è semplice ma a noi serve una base per fare la doccia e dormire e niente di più. Comunque è pulito, il personale è gentile e disponibile e si trova in un’ottima posizione tra la Rambla e il Port Vell, in prossimità della fermata della metro Drassanes. E’ possibile anche fare colazione in albergo con un costo aggiuntivo di € 4.

Abbiamo già deciso a grandi linee cosa volevamo vedere: le classiche mete turistiche e goderci soprattutto la città.

Cominciamo dalla zona vecchia, il Barri Gotic, passeggiando per le vie tra palazzi storici, chiostri alberati, fontane e negozi (anche lo shopping, per una volta, vuole la sua parte!). Alla Cattedrale torneremo in seguito perché non ci lasciano entrare a causa dell’abbigliamento. Lungo la Rambla c’è di tutto: ristoranti, bancarelle, artisti di strada delle specie più strane: pittori, statue viventi, ballerini, musicisti… Ma per me un vero spettacolo di colori, suoni, profumi è il mercato della Boqueria: frutta, carne, pesce e spezie – una meraviglia – ed è anche una fonte di approvvigionamento a prezzi modici sia per le macedonie di frutta già pronte o i frullati freschi sia per i banchi che fanno da mangiare (unico neo i pochi posti a sedere) dove abbiamo pranzato con una buonissima paella vegetariana.

La sera andiamo a vedere lo spettacolo della Font Magica in Plaça Espana: è molto bello purtroppo però la fontana si trova all’interno dell’area fieristica perciò quando ci sono fiere (quasi sempre, pare) l’accesso è praticamente vietato (o molto difficoltoso) e l’unica alternativa è salire attraverso il parco del Montjuic fino al Palau National e sedersi lì sulle scalinate.

Il secondo itinerario prevede Gaudì e il Modernismo: si comincia con la Sagrada Familia (ingresso € 8 + € 2 per la salita con l’ascensore) il gigantesco cantiere simbolo di Barcellona e di Gaudì, che ci si dedicò per 40 anni fino alla morte improvvisa, per poi proseguire con la passeggiata nel quartiere Eixample lungo Passeig de Gracia dove di affacciano La Pedrera, Casa Battlò, Casa Montaner e comunque tutta la via è costellata di edifici modernisti. Per quanto riguarda gli spostamenti in città conviene usare la Metro per raggiungere le destinazioni iniziali e poi spostarsi a piedi (e si cammina tanto tanto tanto!).

Da vedere, ovviamente se piace Gaudì, è il Parc Guell, tanto colorato e scintillante da sembrare un luna park (anche per la folla che c’è!) con la casa che pare di marzapane come quella di Hansel e Gretel e il serpentone dei sedili della piazza che paiono quelli di una giostra. Le varie gallerie richiamano invece foreste di alberi dove la natura vera e quella creata dall’ispirazione dell’artista si mescolano.

Tra i tanti musei decido di vedere il MNAC (il Museo Nazionale di Arte della Catalogna – ingresso € 8,50 compresa audioguida) soprattutto perché mi interessa la parte romanica e gotica con l’allestimento che ricostruisce le chiese del territorio per mantenere la collocazione originale degli affreschi. Al MNAC bisogna dedicare almeno mezza giornata e alla fine sei frastornato da quanto c’è da vedere. Così per rilassarci dedichiamo il resto della giornata a passeggiare nel Parc de la Ciutadella e nel quartiere Ribera (da vedere la Chiesa di Santa Maria del Mar capolavoro gotico a cui è dedicato il romanzo La Cattedrale del Mare di Ildefonso Falcones che sta avendo un grandissimo successo in tutto il mondo).

Qualche consiglio pratico: noi la sera abbiamo sempre mangiato al Ristorante la Fonda in Carrer Escudellers (una laterale della Rambla tra il Liceu e il mare, vicino a Plaça Real): noi abbiamo mangiato, paella, pesce di vario tipo, tortilla, crema catalana ma il menù offre anche carne, insalate varie nonché discreti vini sfusi e il prezzo non ha mai superato il 15 € a persona (anzi meno). Solo bisogna avere la pazienza di fare la fila, comunque il servizio è efficiente e andando all’orario di apertura non si aspetta troppo. Per il resto a mezzogiorno ci siamo arrangiati con la Boqueria, i kebab o i panifici. Ci avevano consigliato anche il Ristorante 7 Portes che si trova nella zona del porto: è un pò più caro ma dicono che sia molto buono (noi non siamo andati, abbiamo preferito per comodità La Fonda). Per via di sicurezza valgono gli accorgimenti di sempre , a mio parere andate dove volete ma state attenti, con pochi accorgimenti non credo che avrete grossi problemi, non più di Roma , Napoli o Milano tanto per non fare differenze, abbiamo sentito che fare qualche escursione fuori città vale la pena ma in 5 giorni non si può fare tutto anzi credo che non siamo nemmeno lontanamente entrati nel cuore di questa città, cosa che cercheremo di fare la prossima volta perché che lo sappiate o meno sarà Barcellona che entrerà nei vostri cuori, quindi al momento del ritorno non dite adios Barcelona ma semplicemente Hola.



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