Barcellona 10
Alloggiamo all’hotel Catalunya, un tre stelle ma niente di speciale veramente, anzi direi proprio brutto, ma l’interessante è avere un posto per dormire, del resto siamo in Spagna! Riusciamo a raggiungerlo che sono le due del mattino passate, questo perché dopo il tragitto di circa un ora con il bus che dall’aeroporto di Girona ci porta alla stazione di Barcellona, cartina alla mano ci mettiamo a cercare il ns. Albergo, un impresa, ma la nostra dimestichezza è ancora da affinarsi, (ne avranno infatti di guadagnato i nostri successivi viaggi) cammina cammina inziamo così a “vedere qualcosa”, attraversiamo la piazza con l’arco di trionfo, imponentissimo, arriviamo a Plaça Catalunya (bellissime le fontane) gente a fiotti naturalmente, percorriamo la Rambla,… proseguiamo però senza successo e ci troviamo costretti a cercare l’aiuto di un taxi e finalmente, dopo una giornata di lavoro e diverse ore di viaggio tra cui un estenuante camminata, possiamo riposarci un po’. Prima tappa sabato mattina, La Sagrada Famiglia che visitiamo salendo in cima alle torri e dall’interno, impressionante e suggestiva…Ma ancora incompiuta chissà se un giorno riusciremo a vederla veramente realizzata completamente…Dall’alto il panorama è molto bello, peccato che pioviggini un po’..La giriamo tutt’attorno e ci mettiamo alla ricerca delle altre bellissime opere di Gaudì, attraversiamo al Diagonal, arriviamo a Passeig de Gracia e riusciamo così a vedere la Pedrera e ( la mia preferita) Casa Ballò, solo esternamente però le file sono lunghissime ed abbiamo tanto ancora da girare, intanto il cielo si apre ed il sole non fa che rendere quest’ultima opera d’arte ancora più bella dato già i particolari colori e mosaici che la caratterizzano.
Passeggiamo quindi sino ad arrivare sulle Ramblas che percorriamo senza naturalmente fare a meno di fermarci a bocca aperta davanti a degli artisti di strada …Quanta pazienza stare intere giornate immobili e con così tanta gente che ti guarda ma per molti di loro è l’unico modo di farsi quattro soldi, ci fermiamo a curiosare tra i diversi quadri e pitture esposti , sono tanti i pittori e tante sono anche le bancarelle di fiori ed animali, arriviamo fino al porto dove svetta la statua di Cristoforo Colombo ed è praticamente ora di pranzo.
Seguendo il consiglio (risultato poi azzeccatissimo) di una TPC cerchiamo il ristorante Les Quinte Nits in Plaça Reial n.6, una traversa delle Ramblas, (andateci per tempo perchè la fila per entrare è sempre lunga…)per gustare la Paella e la crema catalana, ci è piaciuto tutto così tanto che anche il pranzo del giorno dopo siamo tornati lì; Breve sosta nell’assolatissima piazza antistante il ristorante dopo esserci riempiti la pancia, e cerchiamo di digerire proseguendo la nostra passeggiata nel quartiere gotico, lo attraversiamo e mi affascina moltissimo, è uno stile che mi è sempre piaciuto, con quell’ alone di mistero…Peccato la cattedrale è in ristrutturazione, come diversi monumenti in questo periodo e così praticamente la vediamo tutta coperta di impalcature…Ci dirigiamo poi con un taxi nella zona di Montjuic, il colle verde che domina Barcellona dai suoi 212 mt di altezza, e centro di efficienti impianti sportivi. Qui, il nostro obiettivo principale è vedere lo spettacolo delle fontane di piazza di Spagna che però inizieranno solo al calar del sole, si tratta infatti di scenografie d’acqua al ritmo della musica e che cambiano colore ad intermittenza, le ammireremo dall’alto della scalinata del palazzo National dove da presto la gente ha iniziato a prendere posto, e da dove il panorama è impressionate, prima però decidiamo di visitare il museo di Mirò e passiamo così un’oretta a girare tra le sue opere che però a dir la verità non ci colpiscono particolarmente. Lo spettacolo finisce dopo le 22 e così riprendiamo un taxi per tornare in albergo.
Domenica mattina la tappa principale e Park Guell, (la raggiungiamo comodamente con la metro fino ad un tratto e poi a piedi in salita per un bel pezzo, per intenderci chi avesse visitato Parigi, ed avesse idea della scalinata del Sacro Cuore, è praticamente la stessa cosa)progettata da Gaudì nei primi anni del XIX secolo e partrimonio dell’UNESCO dall‘84, non giunse a termine e venne trasformata in parco pubblico, la compongono due padiglioni ricoperti di frammenti di ceramica che costituiscono l’attuale ingresso, oltrepassati questi, la scalinata famosa per la lucertolona che funge da fontana, tra l’altro proprio qualche mese fa danneggiata da dei vandali, si trova poi una sala in stile dorico-greco con 84 colonne coperte da cupole, e che praticamente sorreggono una piazza spettacolare dove proprio quel giorno c’era una gara di danze popolari. Solo due delle 60 ville previste vennero costruite, una quella realizzata nel 1911 è il museo Gaudì, dove l’architetto visse e che conserva i disegni ed i progetti originali della Pedrera e di casa Ballò. In questo posto sembrava decisamente di essere nel mondo delle favole con case fatte di zucchero e dai mille colori, la fatica fatta per percorrere l’irta salita ad arrivarci valeva veramente la pena.
Torniamo in centro, mangiamo nel solito ristorante la buonissima Paella passeggiamo ancora per le Ramblas e ci dirigiamo in stazione prendiamo il pulman ed in perfetto orario arriviamo a Girona, alle 18,30 era prevista la partenza ma non è stato così, infatti tanto per finire in maniera particolare il nostro week-end, lo stesso giorno, correva la Formula Uno e dalla curiosità di vedere in mezzo a noi all’aeroporto Niki Lauda, Trulli, Massa, Scumacher, Jean Todd e l’andirivieni di tutti i meccanici del team Ferrari, siamo passati all’ira, quando il nostro volo è stato praticamente sequestrato da questi ultimi che hanno utilizzato l’aereo pronto per noi, per farsi riportare a Bologna Conclusione? Siamo partiti con 6 ore di ritardo… Arrivederci a presto Barcellona