Barbados, isola felice e accogliente

Qualche info pratica e considerazioni sull'isola
Scritto da: casamagic
barbados, isola felice e accogliente
Partenza il: 25/11/2011
Ritorno il: 10/12/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Tra le isole caraibiche è quella più a est, con un buon clima, poche piogge già a fine novembre.

Di origine corallina, è una sola isola, non piccola, da nord a sud è circa 30 km con tantissime spiagge diverse le une dalle altre. Sabbia bianca nel sud ovest, abbastanza riparate dal vento, rocciose ad est ed esposte all’oceano per il surf, a sud per il windsurf e kitesurf.

Oltre ai grandi resort frequentati da personaggi famosi ci sono anche normalissimi alberghi, di buona qualità e con buoni prezzi (fino al 15 dicembre bassa stagione).

Scrivo alcune informazioni pratiche per l’organizzazione del viaggio.

Il volo: l’ottima British Airways collega diversi aeroporti italiani a Gatwich e da qui parte per Barbados. Un biglietto Bologna-Gatwich-Barbados A/R comprato 40 gg prima della partenza

Costo: circa 600 e, tutto compreso.

L’albergo: consiglio di sceglierlo nella zona sud ovest, da Oistins verso la capitale Bridgetown, dove ci sono diverse località con molte spiagge, zona collegata da frequentissimi bus di linea e collettivi.

Dopo essere stati 3 gg in un hotel a St Lawrence Gap abbiamo trovato a qualche km, a Worthing, il Palm Garden Hotel, a 350 m dalla spiaggia, a 80 m da fermate bus, in zona tranquilla. Ottimi parco, giardini, piscina e camere ( matrimoniale a soli 55 US$ al giorno senza colaz.), proprietaria di origini svedesi molto gentile.

Trasporti: volendo si può noleggiare un’auto ma Barbados è la patria del trasporto pubblico e a buon prezzo (una corsa a 1,5 $ Barbados) e come si sa è il migliore modo per stare in mezzo alla gente del posto. Ci sono bus di linea pubblici e privati, pulmini collettivi con passaggi ogni 5 minuti nelle strade più frequentate. In tutti si paga al conducente, in quelli di linea solo con $ Barbados contati. Il taxi non è caro, noi l’abbiamo utilizzato appena arrivati, dall’aeroporto all’hotel. Per il volo di rientro abbiamo preso il bus con fermata a 100 m dall’ aeroporto.

Mangiare: si mangia abbastanza bene dappertutto. Ci sono ristoranti molto costosi (oltre 50 US$) per nulla interessanti, anche italiani, e tante altre soluzioni. Dai take away (con tavoli a disposizione) che preparano ogni pietanza all’istante per pochi US$, pesce compreso, ai ristorantelli del mercato del pesce di Oistins (venerdì e sabato), ai fast food. La cucina è multietnica,

Dalla creola alla texana, dalla greca all’italiana, ecc.

Negli hotel e nei maggiori ristoranti si può pagare anche in US$. Le banche sono ovunque con tanti sportelli bancomat.

Non mi sono piaciuti:

Le tante sale slot per giocatori, senza neanche le finestre, buie e tristi. Veramente troppe.

L’erosione delle spiagge contro la quale il governo non fa nulla.

La musica ( steel pan, calipso quasi estinte) pop americano, con la nativa Ryanna grande idolo.

I sand fly (moscerini della sabbia umida), non tanti ma sufficienti per dare fastidio con le loro punture.

Gli hotel e i condomini costruiti sulle spiagge.

I tanti, veramente tanti, Americani che si ubriacano, che cantano e urlano fino a notte fonda.

Mi sono piaciuti:

La gente, la sua cordialità tipica caraibica.

Il mercato del pesce di Ostins del venerdì e del sabato.

La capitale Bridgetown, anche se moderna e caotica, coi suoi spettacoli pubblici a pomeriggio-sera.

Il clima secco e ventilato (vento che io chiamo Doctor Carib).

Assenza di zanzare (fine novembre inizio dicembre).

Fare il bagno a Sandy Beach a Worthing dove ogni 20-30 minuti passavano grosse tartarughe marine che mangiavano il pesce dalle nostre mani.

Le stazioni dei bus con tanta variegata gente.

Le case colorate caraibiche.

Fare colazione al mattino in giardino e avere vicino un colibrì che succhia il nettare da un fiore e un bananaquit che ti chiede due briciole di dolce.

La tranquillità, mai visto delinquenza.

Le spiagge da non perdere: da sud Silver Sands, Oistins, Dover, Sandy, Rockley Brown. Oltre Bridgetown da vedere diverse località ma le cui spiagge sono state fortemente erose. Ad est Bathsheba, paradiso dei surfisti e Crane Beach. Tutti luoghi che si raggiungono bene anche in bus.

A Barbados si può rimanere una settimana, meglio 10-15 giorni per girarla tutta e bene.

Spero di avere dato, anche se in forma sintetica, notizie pratiche per partire per Barbados. Poi una volta nell’isola, che sicuramente merita di essere visitata, ognuno può creare la propria vacanza anche lasciandosi guidare da ciò che capita giorno per giorno.



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