Bangkok + Tour del Nord + Koh Samui

Tour organizzato in giro per la Thailandia.
Scritto da: kiaramnt
bangkok + tour del nord + koh samui
Partenza il: 01/07/2010
Ritorno il: 17/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Sawadee kaa(aaa) …con questo saluto io ed il mio ragazzo veniamo accolti in Thailandia, la perla d’Oriente, il paese del sorriso e delle culture, delle luci di Bangkok e delle bianche spiagge di Koh Samui. Prenotiamo i primi di Aprile per Luglio tramite Kibotours (recente tour operator specializzato in “Oriente”. Noi ci siamo trovati molto bene, l’assistenza è stata ottima e l’organizzazione impeccabile) Il pacchetto include: – volo internazionale a/r da Milano via Roma con Blu Panorama più passaggi aerei interni – quattro giorni a Bangkok all’ Eastin, quattro stelle con formula b&b. Hotel dotato di piscina, centro massaggi e situato nella zona centrale, a pochi km dal Bayoke Sky. – tre escursioni classiche ( templi/ mezza giornata; Palazzo reale e Budda di Smeraldo/mezza giornata; mercato galleggiante di Damnernsaduak ed il Rose Garden/giornata intera) – tour del nord 5 giorni 4 notti ( Ban Pa In – Ayuthaya- Pitsanuloke – Sukothai – Sri Satchanalai – Chiang Mai – Chiang Dao – Tha Ton – Chiang Rai – Golden Triangle – Chiang Saen – Maesai ) con pensione completa – 6 notti a Koh Samui al centralissimo Baan Chaweng quattro stelle nei pressi dell’omonima spiaggia Chaweng Beach con formula b&b. Pacchetto finito comprensivo di assicurazione e tasse € 1.850,00 a testa. Probabilmente si poteva spendere ancora meno scegliendo alberghi di categoria inferiore ma noi abbiamo preferito puntare sulla qualità.

1-2/07 1° giorno : Italia/Bangkok Partiamo dall’aeroporto Malpensa come stabilito alle ore 19,00. Avevamo già volato con la compagnia aerea italiana pertanto sapevamo cosa aspettarci. Dopo poco la partenza ci viene offerto da bere e arachidi. Per cena mangiamo pasta al ragù e riso bianco, formaggino, panino, cracker e omogenizzato alla mela. Viene proiettato un film ma è talmente brutto che il sonno non tarda ad arrivare. Ci svegliamo che stiamo sorvolando l’India, spostiamo le lancette dell’orologio di 5 ore avanti e aspettiamo… Ore 14,30 locali. Siamo arrivati. L’aeroporto di Bangkok è immenso, il più grande che io abbia mai visto.Tutto funziona alla perfezione e le valigie non tardano ad arrivare. Cambiamo i primi Bath ( €1,00 = Bath 40). La nostra guida Min (dice di aver accompagnato anche Al Bano e Romina Power a Puket) ci attende con i nostri nomi ben in evidenza. Il trasporto dall’aeroporto all’Hotel avviene con una Toyota da 9 posti extralusso, interni in pelle, vetri oscurati e frigobar.Ci sentiamo dei vip. L’aeroporto dal centro dista una quarantina di km. L’aria è umida e ricca di odori; il traffico è intenso ma non così shockkante come ho letto in altri diari. Depositati i bagagli ce ne andiamo un pò in giro. Ad ogni angolo ci sono bancarelle ambulanti che cucinano per strada e centri massaggio: – Cibo: a qualunque ora, in qualunque posto si mangia ma sconsiglio di mangiare in questi posti poichè l’igene lascia molto a desiderare ( se poi pensate che tutto è condito dall’altissimo tasso di smog…)ed il cibo è talmente piccante che talvolta neppure i thailandesi riescono a mangiarlo. – I centri massaggi non si contano ma non immaginatevi la classica Spa. I tre tipi piu usuali sono il thai massage, oil massage e foot massage(solo ai piedi).Il massaggio, soprattutto thai , può essere pericoloso se non viene fatto da esperti; cosa che ho sperimentato in prima persona. Per 250 bath mi faccio un massaggio completo all’olio. Lì per lì è molto bello e rilassante ma il giorno dopo ero a pezzi. Sarà la mia prima ed ultima esperienza in queste sale massaggi. Per cena andiamo a colpo sicuro al Baiyoke Sky Hotel che dista solo 400 metri dal nostro albergo. L’hotel è composto da 84 piani con terrazzo rotante in cima per avere una panoramica notturna di tutta Bkk. I ristoranti sono aperti a tutti e si possono scegliere in base alle specialità che offrono. Per 675 Bath a testa ( la nostra cena più cara) mangiamo all’82°piano del Crystal Grill (grilled e seafood buffet) ma dobbiamo attendere un pò poichè il ristorante è sempre pieno. C’è da rimanere a bocca aperta per la quantità di cibo: salmone alla griglia, gamberoni, cozze, granchi, carne, sushi e cucina orientale, spaghetti, pasta di soia, riso in tutte le salse, brodini vari,verdura, frutta, dolci ( da provare quelli al cocco) e gelati. Il ristorante è alquanto raffinato per essere un “buffet”, i camerieri sono gentili, il cibo è ottimo e pulito. C’è musica soft dal vivo e vari spettaccolini davvero carini. Diciamo che, nonostante il prezzo sia superiore allo standard thai, è da provare almeno una volta. Finito di mangiare andiamo all’ultimo piano ( il ticket era già incluso nella cena) per vedere Bkk a 360°.Soddisfatti e con la pancia piena ci dirigiamo verso l’albergo, finalmente si dorme!

3/07 2°giorno : Bangkok – Mercato galleggiante di Damnoen Saduak Dopo una ricca colazione a base di frutta tropicale ( fichi, mango, papaia, ananas…) alle ore 7,30 partiamo per il Damnoem Saduak. Piove leggermente e durante il viaggio, che durerà all’incirca 1 ora e mezza (100km), Min ci dà qualche informazione sugli usi e costumi del popolo thai. Il Re, più conosciuto con il nome di Rama IX, è molto amato e rispettati dal popolo che lo considerano come una divinità. Sulle pareti di tutti gli uffici pubblici e privati vi è il ritratto reale che veglia sui sudditi. La sua persona, così come tutta la famiglia reale, è circondata del più grande rispetto e ogni mancanza di riguardo è giudicata molto severamente. Esternamente può sembrare che ci sia qualcosa tipo censura, ma chi conosce la Thailandia lo sa: i Thai lo amano il proprio Re che è stato il tutore dei poveri, è intervenuto sempre in qualsiasi periodo critico e non si possono contare le sue donazioni. Scesi dal minibus saliamo a bordo delle caratteristiche “long tail boat”.Sono barche di legno lunghe e strette, dotate di un motore rumoroso. Percorrendo i canali e lontano dalla calca dei turisti, si possono osservare le palafitte lungo le risaie dove vivono gli agricoltori, con i caratteristici altari animisti: piccole pagode dove vengono offerti fiori e cibo come dono per gli spiriti, cercando così di attirare la buona sorte. E’ interessante notare che i locali lavano le stoviglie e i vestiti direttamente davanti casa, nelle acque non proprio pulite del fiume! Da qui a poco arriviamo al Damnoen Saduak. Il mercato è diviso in due parti: ci sono bancarelle dentro i capannoni dove si fermano i pullman per scaricare i turisti e la parte più pittoresca delle barche ormeggiate lungo gli argini del fiume. Sono condotte quasi tutte da donne che indossano i tipici cappelli a paralume e le tuniche blu degli agricoltori. E’ necessario prendere una di queste barche se si vuole fare il giro del mercato anche perchè il circuito ad un certo punto si interrompe. Paghiamo 300 Bath per un giro della durata di 20 minuti e ci accostiamo ad un venditore ambulante per acquistare un cocco (il più buono è comunque quello di Koh Samui). Non è il classico cocco a cui siamo abituati; il sapore è particolare; si beve con la cannuccia e poi ti danno un cucchiaio per mangarne la polpa. Tutti i prodotti sono tutti freschi e c’è una ricca varietà di frutta,verdura e spezie. La cosa più sorprendente e caratteristica è che queste piccole imbarcazioni sono dotate di pentoloni e fornelli per cucinare pesci e carni. Con una lunga asta alla cui estremità c’è un cesto ci si scambiano prodotti e soldi ed il gioco è fatto. Oggi il mercato galleggiante Damnoen Saduak è diventato quasi esclusivamente ad uso dei turisti ma il posto ha comunque il suo fascino.Il luogo migliore per fare qualche buona foto è dal ponte che attraversa il canale. Al ritorno facciamo una sosta a Nakhon Pathom (60 km a ovest di Bangkok) per vedere il gigantesco Chedi Phra Pathom che, con i suoi 127 m, è la pagoda buddhista più alta di tutto il sud-est asiatico. Ci sono innumerevoli statue di Budda davanti alle quali i fedeli si inginocchiano,meditano e pregano bruciando incensi che avvolgono l’aria con il loro profumo inebriante. Per tutti i credenti buddisti valgono cinque precetti che si possono paragonare ai dieci comandamenti cristiani: “non uccidere nessun essere vivente, non rubare; non abbandonarsi alla lussuria, non mentire, non fare uso di sostanze inebrianti”. Almeno una volta nella vita tutti devono fare i monaci per garantire ai genitori una buona vita dopo la morte. Il periodo può variare dai 3-4 mesi, a seconda del periodo scelto. Il monaco deve avere la testa rasata, non deve portare barba e baffi; la sua tunica dev’essere ampia e di colore giallo-arancione e, tra le 227 regole da rispettare, vi è l’assoluto divieto di avere contatti con le donne. Abbiamo la fortuna di assistere alla cerimonia di investitura di un monaco. La festa è toccante e molto sentita da tutti i thailandesi che ballano dietro al carretto in cui siede, come in un trono, il giovane monaco. I novizi vengono rasati, lavati, spogliati di ogni bene materiale e vestiti di bianco, poi trasportati sulle spalle, di un parente o un amico, lungo un percorso prestabilito. Al seguito una fiumana di persone partecipa al rituale al ritmo di una musica incalzante e quasi ipnotica.Ci uniamo ai festeggiamenti e veniamo accolti con grande gioia. Prossima tappa: laboratorio di lavorazione del Teck, un genere di albero tropicale a legno duro. Pensavo si trattasse della classica fregatura per turisti invece è stato molto bello anche perchè c’erano tali chiccherie ( da statue a quadri…) che mi sarei comprata l’intero negozio. La qualità è ottima ma i prezzi sono abbastanza proibitivi anche per gli standard europei. Cercando qua e là sono comunque riuscita a comprare per 200 Bath un delizioso quadretto raffigurante un buddah in una delle tante posizioni. Il legno è scuro e contrasta con l’oro che fa risaltare la figura. Guardandolo appeso alla parete del mio salotto sono fiera dell’acquisto fatto. Il tempo si è fortunatamente fatto nuvoloso ma non piove. Come da programma arriviamo al Rose Garden per l’ora di pranzo.La struttura,gestita da privati, è ricca di giardini tropicali ben curati in cui vi è un lago in mezzo al quale sorge una bella costruzione in stile cinese adiacente ad una palafitta in legno con lo stile rurale di un tempo. Mangiamo a buffet: riso vegetale, sushi e dolcetti al cocco. Ovviamente c’era anche carne ma essendo io mezza vegetariana non me ne curo.Conosciamo Lina, la guida che ci accompagnerà durante il tour del nord, e i nostri due futuri compagni di viaggio e neo sposi. Assistiamo allo spettacolo di folklore popolare con danze, simulazioni di matrimoni e combattimenti di thai-box.Alla fine viene coinvolto il pubblico e chissà perchè ma ci “beccano”sempre e così veniamo catapultati nell’arena a danzare. Rientriamo in hotel alle 17.00, tempo per una doccia e via: direzione PatPong. Il quartiere è diviso in tre zone: Patpong 1 con il caotico mercatino che non offre nulla di particolare e la merce è assai scadente; Patpong 2, il quartiere a luci rossi con locali sexi frequentato per lo più da indiani e mussulmani e infine Patpong 3, l’area gay. Ovviamente non ci sono delle linee di demarcazione nette pertanto si può capitare indistivamente in una zona o l’altra e lo si capisce quando ci sei già dentro. Sì, ti chiamano all’interno dei locali dove ci sono questi spettacoli sexy ma non sono per niente fastidiosi e soprattutto il quartiere non è per niente pericoloso. Le ragazze sono bellissime e attendono di essere scelte con tanto di listino con foto ( a mò di menù). Certo è triste vedere tutte queste ragazzine accompagnate da uomini che potrebbero essere i loro padri ma questo si sà, Bangkok è la patria della prostituzione e questo lo si può vedere in ogni angolo. Dopo due giorni di sushi e riso decidiamo di cenare al BurgerKing per mangiare un’insalata e un gelato (27 bath) e per vedere i quarti di finale mondiale Sudafrica, Brasile-Olanda che vedrà la vittoria di quest’ultima. Rientriamo in albergo e per la prima volta proviamo l’ebrezza dello spericolato tuk tuk. Sono le ore 24.00, ha iniziato a piovere.

4/07 3°giorno : Bangkok-Bang Pa-In-Ayutthaya-Pitsanuloke Tempo di percorrenza: 300 km Clima: 32° umidità 100. Pioggia assente Oggi lasciamo Bangkok per iniziare il tour di 5 giorni che ci porterà fino al nord. La prima tappa è Bang Pa-In (60 km) in cui si trova il Palazzo d’Estate. La costruzione è in stile cinese perchè fatto costruire da un ricco cinese per l’attuale re il quale ha aperto il palazzo al pubblico.E’ assolutamente vietato entrare nel sito con canottiere e short inoltre, per visitarlo internamente, bisogna togliere le scarpe pertanto è bene avere un paio di calzini a portata di mano. Appena entrati nell’area ci troviamo di fronte un laghetto in cui sorge una bella costruzione (l’immagine è quella che appare appena cliccate “Bang Pa-In”). Superato un ponticello,ci troviamo di fronte il palazzo. Faccio una marea di fotografie per cogliere tutti i particolari, dai cornicioni decorati, alle statue ornamentali. L’interno è spoglio, non c’è nulla di interessante da vedere. Sono in un bagno di sudore e appena finisce la visita inizio a togliermi gli strati di vestiti necessari per visitare il palazzo. Il tragitto da qui ad Ayutthaya si percorre in 10 minuti. L’ex capitale Thailandese, saccheggiata dai birmani, offre numerose attrazioni tra cui il celebre volto del buddah nell’albero ( per fare la foto bisogna inginocchiarsi!!!). Mentre visitiamo il sito archeologico il tempo si fa grigio… Il pranzo avviene in un ristorante vicino. Si tratta del solito buffet e noi mangiamo riso bianco scotto che è insapore se non si mettono le salse colorate che usano loro; per fortuna trovo dei buonissimi spinaci con formaggio e ne mangio due piatti. Mentre stiamo pranzando viene giù un’acquazzone che fortunatamente dura poco minuti. Usciamo dal ristorante che c’è già il sole. Partiamo per Pitsanuloke, il viaggio è lungo, arriviamo alle 18,00. Sostiamo un paio di volte nei caratteristici mercati locali. Qui, lontani dal turismo di massa, la gente umile fa acquisti di ogni genere. A me viene un pò di nausea nel vedere scarafaggi arrostiti, serpenti ai ferri, larve, bacherozzi, cavallette e tanto altro. Per fortuna c’è una grande varietà di frutta così, su consiglio della guida Lina, ci compriamo un paio di pompelmi dal gusto molto dolce (niente a che vedere con i nostri pompelmi amarognoli ). Alloggiamo al Topland hotel dove ci offrono il drink di benvenuto. L’albergo si presenta bene, la hole è bella ma le camere sono vecchiotte e non proprio pulite. Collegato all’albergo c’è un bel centro commerciale che chiude alle 21. Oltre a questo il paese non offre nulla a parte i classici centri massaggi. Scopriamo invece che nel nostro hotel, all’ultimo piano, c’è una discoteca o meglio, ragazze seminude che ballano e intrattengono i clienti. Non rimaniamo molto e ce ne andiamo subito a nanna.

5/07 4°giorno : Pitsanuloke-Sukhothai-Sri Satchanalai-Chiang Mai Ci svegliamo con calma per visitare il Wat Phra Srimahathat, il più famoso tempio di Pitsanuloke che si trova a 1 km dal nostro hotel. Le guardie suonano i grossi tamburi per segnare l’ora mentre, molti fedeli raccolti in preghiera, donano al Buddah teste di maiale bollito per vincere alla lotteria. Al di fuori del complesso ci sono i mercatini che vendono più che altro generi alimentari.Non ci facciamo mancare un delizioso mango di 2 kg per 80bath, tagliato e pulito al momento. Per 20 bath libero un uccellino rinchiuso in gabbia. Lo vedo volare lontano, libero e felice. Una delle virtù del buddhismo è il rispetto della vita in tutte le sue forme.Un tipico atto di misericordia è rendere la libertà agli essere imprigionati, come pesci e uccelli, presi per essere venduti all’uscita dei templi e dei monasteri. Col senno di poi non pagherei più per incoraggiare questa attività poichè, liberarne uno equivale a farne catturare un altro in sostituzione. La seconda tappa della giornata è Sukhotai dove visitiamo il museo nazionale, il parco archeologico e il tempio Sri Chum che contiene l’enorme statua di buddha chiamata Phra Achana. Nel museo è proibito riprendere e fotografare. Il suo interno raccoglie ed espone gli oggetti frutto dei ritrovamenti avvenuti sia nella zona che negli altri siti circostanti, per esempio sono presenti molti reperti provenienti dalla Cambogia. Il Parco Storico di Sukhothai, patrimonio dell’umanità della lista UNESCO, è in realtà l’antica città di Sukhothai, chiusa da mura, con all’interno il Palazzo Reale e i resti di ben 26 templi buddisti. Anche qui facciamo le nostre piccole spese tra cui un piccolo buddah in tek per 130 bath. La temperatura è di 32° con umidità 100, mai sudato così tanto in vita mia. Pranziamo in un grazioso ristorante immerso in un giardino tropicale. Peccato solo per il cibo scarso. Mangiamo riso bianco,verdura e frutta tropicale. Il programma di oggi non finisce qui; eccoci infatti a Sri Satchanalai. Anche questo parco ospita una serie di rovine che, per i meno esperti come noi, sembrano tutte uguali. Di questo sito cito in particolare due pagode circondate da bel 39 statue di Buddah intervallate da statue di elefante. Partiamo per Chiang Mai che letteralmente significa la Città Nuova. Il tragitto è lungo ( all’incirca 240 km) e ci fermiamo in un paio di mercati locali. Chiang Mai è ricca di giada, argento e cibo proveniente dalla Cina tra cui frutta e verdura. Arriviamo all’hotel Centara 4 stelle, situato proprio al centro della città e a due passi dal famoso bazar notturno, vero paradiso dello shopping e molto più bello di quello di Patpong. Qui abbiamo comprato le cose migliori a prezzi ridicoli ( maglie LaCoste 130bath=3€, scarpe puma 500bath=11,20€, sciarpe 80bath=1,75€, maglia uomo HugoBoss 150bath=5,50€…). Ovviamente sono taroccate ma basta avere l’accortezza di accertarsi che non siano di provenienza cinese o del Taiwan ma coreane, di qualità superiore. Dopo diversi mesi le mie belle scarpe tiger-asics sono ancora perfette!La parola d’ordine è la contrattazione, noi ci siamo molto divertiti con le ragazze thailandesi che ci dicevano, sorridendo, “italiani taccagni” e noi abbiamo imparato a dire “medai”per far abbassare il prezzo. Alla fine ci divertivamo tutti. Mangiamo molto bene al Centara. C’è la serata con specialità italiane e noi ci buttiamo su pizza e patate, ma non ci facciamo scappare neppure pesce nostrano,salmone e, per finire in bellezza, una coppa di gelato.

6/07 5°giorno : Chiang Mai- Doi Suthep Oggi è il mio compleanno. Oramai è una consuetudine festeggiarlo in una città del mondo. Quest’anno mi trovo in Thailandia e per la precisione a Chiang Mai, a km e km di distanza da casa. Partiamo alle ore 8,30 e dopo pochi minuti arriviamo al Wat Phra Sing, tempio simbolo della città di Chiang Mai. Mi fermo per accarezzare un cucciolo di cane e subito si avvicina il padrone che si mette a chiacchierare amichevolmente con noi e mi canta “Happy Birthday” augurandomi tante belle cose. Il complesso del tempio comprende la cappella Lai Kham arricchita dai suoi preziosi legni intarsiati e da affreschi, nello stile tipico del Nord ed una pagoda dalla particolare forma a campana. All’interno si trova la statua di cera impressionantemente vera di un monaco in meditazione. Partiamo poi per il monte Doi Suthep (1676 mt.) dove si trova il Wat Phra That Doi Suthep. Raggiungiamo la cima con la funicolare che in pochi minuti ci porta sulla sommità del monte da cui si apre un panorama suggestivo su tutta la piana di Chiang Mai. Siamo avvolti dalla religiosità che pervade il tempio. Sono presenti molti turisti per ammirare la bellezza del luogo. Un chedi in oro placcato in fase di restauro si trova nel mezzo di rivestimenti in piastrelle di marmo; i fedeli suonano le campane attorno alla base del santuario; una statua di elefante commemora la fondazione del tempio, non sò più da che parte guardare! Rimaniamo 1 ora e mezza ma il tempo vola. Come da programma, dovevamo scendere la scalinata di 300 scalini affiancata da lunghi serpenti con testa a dragone ma la nostra pigra guida Lina ha preferito riprendere la funiculare anche per la discesa. Pranziamo al Bai orchid & Butterfly farm. E’ un caratteristico ristorante all’aperto con un giardino ricco di orchidee dove svolazzano qua e là delle coloratissime farfalle. Nel pomeriggio sono previste delle tappe in una fabbrica di seta e di gioielli. Sono i classici giri organizzati apposta per i turisti con lo scopo di “spendere”. Indubbiamente i prodotti sono di qualità,molto molto belli ma i prezzi sono vertiginosi e non si può assolutamente contrattare. La cosa che più ci ha infastidito è stata la continua presenza delle commesse-segugi. Abbiamo persino iniziato a correre e a nasconderci dietro gli scaffali ma non c’è stato nulla da fare. Alla fine, sconfitti, ce ne siamo andati… Rientrati in hotel trovo una gradita sorpresa: un mazzolino di fiori ed una torta per il mio compleanno che condivido con i miei compagni di viaggio. Il mio ragazzo poi mi prenota il più bel massaggio della mia vita alla S.p.a dell’ albergo. Sono coccolata da principio con un una bevanda calda ed un massaggio ai piedi. Parte il massaggio completo dalla testa fino alla punta dei piedi. Un’ora e mezza di libidine. Il sottofondo musicale e il profumo di candele rende il tutto estremamente piacevole. Prezzo speciale per compleanno 784 bath. Il programma prevedeva una tipica cena Kantoke, locale tipico con piatti tradizionali thailandesi. Arrivati al ristorante ci accorgiamo che qualcosa non và: siamo i soli clienti. Dopo esserci consultati con la guida facciamo retro front e ritorniamo in albergo dove troviamo, tra le altre cose, pasta, pesce fresco e patate al forno. Questo sì è un vero compleanno!

7/07 6°giorno: Thailandia del nord Oggi è la giornata più bella del tour. Dopo una settimana di Wat, un’immersione nella natura è quello che ci vuole. Da Chiang Mai ci vuole all’incirca 1 ora e mezza per arrivare al campo di elefanti dove hanno girato Rambo IV.Arriviamo verso le 10 e i turisti sono ancora pochi. Saliamo sul dorso di un elefante e iniziamo la nostra passeggiata della durata di un’ora. Il percorso è già prestabilito: si passa in mezzo ad un fiume e poi si sale su una montagna seguendo un sentiero. Mi aspettavo di vedere molta più natura selvaggia, uccelli, scimmiette…niente di tutto ciò. Anche qui è tutto formato “turista”. Finito il giro c’è un piccolo spettacolo di elefanti che fanno alcuni esercizi e vengono messi in ridicolo. E’ di una tristezza infinita tanto che me ne sono andata a dare bambù e banane a due piccoli elefantini rinchiusi in recinto. L’unica cosa a cui non resisto è ricevere un affettuoso bacio con la proboscite e con risucchio dietro pagamento. Pranziamo in un ristorante in stile cinese ( il posto è infatti frequentato da studenti provenieti da Hong Kong ). Il menù è quello di sempre: buffet con il solito riso e verdure ma stavolta ci sono anche spaghetti e patatine fritte.La frutta è tropicale e finalmente mangio le piccole e gustosissime babanine.Prendiamo anche alcune coscie di pollo fritto da portare ai bambini delle tribù locali. Con una motolancia percorriamo il fiume Maekok. L’acqua è marrone per via della forte corrente che smuove la terra. Dopo circa 1 ora di navigazione riprendiamo il minibus per raggiungere le tribù locali.Le più conosciute sono le donne giraffa e sono anche le prime che incontriamo. Alcune di loro sono delle bambine ma hanno già gli anelli al collo. Iniziano a 5 anni e ogni 2-3 anni viene aggiunto loro un anello in ottone fino ad un massimo di 25. In realtà non è il collo che si allunga ma le spalle che si abbassano. Il villaggio non è altro che un lungo rettilineo in terra battuta in cui, sia destra che a sinistra ,ci sono bancherelle di souvenir. Anche qui vale la contrattazione e le donne giraffa sono molto abili. Vendono foto, statuette, sciarpe…sono anche disponibili a farsi fotografare chiedendo 20 bath. Ci sono poi altri rappresentanti di tribù: gli Akha, con i costumi tradiziopnali (indumenti neri con cucite sopra monete d’argento ed enorme copricapo).Anche loro hanno come unico scopo: vendere! Infine ci sono i Padong le cui donne di una bellezza mozzafiato sono solite usare il colore rosso negli indumenti, una giacca blu dal colletto rosso e vasti ornamenti d’argento.E’ proprio ai bimbi di due di loro che diamo un pò del nostro cibo. E’ stata sicuramente una bella esperienza anche se mi aspettavo di vedere i loro veri villaggi e non la solita simulazione per turisti. Arriaviamo a Chiang Rai nel tardo pomeriggio e alloggiamo al Meridien extra lusso. L’hotel ha dell’incredibile : l’arredamento è moderno/thai, la camera da letto è grandissima, dalla vasca da bagno si può comodamente vedere la tv lcd, la terrazza si affaccia direttamente sulla bella piscina…peccato non avere il tempo per un tuffo. La cena si rivela invece una vera delusione: pizza mignon, patatine fritte e una piccola porzione di verdure.L’hotel ci chiama un taxi che, per 200 bath, ci accompagna al bazar notturno della città. Di lì a poco prendiamo un tuk tuk ( 150 bath) e rientriamo in albergo stremati, la giornata è stata lunga e intensa.

8/07 7° giorno: Chiang Rai-Bangkok Salutiamo il Meridien e partiamo in direzione di Chian Seang. Facciamo tappa al museo dell’oppio e a piedi, in pochi minuti,arriviamo davanti al simbolo della cittadina: un pezzo di legno con incisa la scritta “triangolo d’oro”e le frecce che indicano il Myanmar da una parte ed il Laos dall’altra. Dà alle spalle al fiume Mekong e davanti a noi, oltre le montagne, abbiamo la Cina. Più interessante e bello da vedere sarebbe stato il Tempio Bianco ma la nostra guida, non sò per quale motivo, non ci ha portato. Facciamo invece una lunga sosta a Mae Sai, il punto più a nord della Thailandia, superato il controllo doganale siamo in Myanmar.Vogliono 500 bath per oltrepassare il confine, ci sembra una truffa per non vedere niente e così giriamo per i mercatini birmani e cinesi. I mercanti appena ci vedono ci vengono incontro per mostrarci i prestigiosi orologi che tengono dietro il banco. Se si è interessati a questo tipo di merce è qui che conviente acquistarli poichè i prezzi sono ridicoli e i prodotti abbastanza di qualità. Alle ore 11 siamo già all’aeroporto di Chiang Mai dove salutiamo Lina e i nostri amici siciliani. Dopo un tranquillo volo di 1 ora siamo nuovamente a Bangkok. La guida Han ci aspetta per accompagnarci nuovamente all’ Eastin Hotel. Abbiamo un intero pomeriggio davanti a noi. Decidiamo di andare all’MBK con un Tuk Tuk. A quest’ora il traffico è impressionante, il cielo è di color arancione rossastro,lo smog ci entra nei polmoni, con un fazzolettino ci copriamo la bocca e respiriamo malamente. Ora capiamo i commenti di tanti viaggiatori sull’inquinamento della città. Arriviamo al più maestoso centro commerciale che io abbia mai visto. E’ una struttura di 4 piani al cui interno ci sono negozi al cui interno si trovano altri negozi. E’ praticamente impossibile girarlo in una giornata figuriamoci in un pomeriggio. Ceniamo all’interno del centro in un ristorante giapponese. Per 281 bath mangiamo a buffet.Il sistema è come quello di un Wok Shushi: si è seduti e davanti c’è il bancone con un nastro automatico in cui scorrono le pietanze. Si può prendere quello che si vuole e lo si cucina al momento. All’interno dei negozi non è possibile contrattare e così preferiamo uscire dall’MBK e girare tra le bancarelle improvvisate poste appena fuori dal centro. E’ qui che compriamo magliette, profumi, scarpe…costa tutto molto poco ( es. Profumi chanel n.5, tommy hilfiger, lacoste…tutti a 100bath; scarpe tiger 450 bath, infradito 79 bath…) Camminando arriviamo in un altro mercato, sembra una “sagra paesana”con tanto di giostrine e concerti. Bello e caratteristico e con pochissimi turisti. Al posto delle classiche caramelle e mandorle a cui siamo abituati qui si vendono scarafaggi fritti, bacherozzi, vermicelli… Chiamiamo un tuk tuk che per 80 bath ci riporta in hotel.

9/07 8° giorno: Bangkok – visita ai templi e palazzo reali Così doveva essere invece ho passato la giornata in una camera dell’ospedale a causa di una gastroenterite acuta dovuta all’ingestione di cibi contaminati da microbi. Consiglio: evitate di mangiare sushi e fatevi una buona assicurazione medica. Noi fortunatamente non viaggiamo mai senza essere assicurati e così non abbiamo dovuto pagare niente. L’ospedale era privato, il personale gentilissimo e sempre presente; la pulizia impeccabile, niente da invidiare ai nostri ospedali italiani! Verso sera mi sento già molto meglio e mi promettono di dimettermi in tempo per prendere il volo per Koh Samui. Così è stato!

10/07 9° giorno: Koh Samui Alle ore 11,00 partiamo con la Bangkok Airway, un bellissimo e nuovo aereo. Arriviamo in anticipo di 10 minuti al piccolo aereoporto dell’isola circondato da fiori e palme. Abbiamo il nostro autista che ci accompagna al Baan Chaweng Beach Resort & Spa., nel pieno centro dell’omonima località.Non facciamo in tempo ad appoggiare le valige che siamo già in spiaggia. C’è diversa gente, per lo più stranieri tra cui italiani, e le fastidiose moto d’acqua. Il mare è calmo e caldissimo. Verso le 18 il sole inizia a tramontare e i vari ristoranti preparano i tavoli in spiaggia. La serata la passiamo a passeggiare nella lunga via del centro ricca di ristoranti e negozietti di souvenir. Ci sono locali all’aperto, disegnatori di saponi, spettacoli e un’infinità di ristoranti.

11/07 10°giorno: Koh Samui – tour dell’isola Alle 8,30 in spiaggia non c’è nessuno e la marea è bassissima. Noleggiamo uno scooter ( 200 bath per un’intera giornata + benzina 30 bath al litro) per girare l’isola. E’ molto semplice girarla in quanto c’è un’unica via principale che la percorre e seguendola è praticamente impossibile perdersi. Le indicazioni stradali con le maggiori attrazioni turistiche poi si incontrano man mano che si prosegue. Ricordo che la guida è all’inglese! Cominciamo da Lamai, seconda spiaggia dell’isola. E’ sicuramente meno caotica e anche il mare è bello, forse anche di più di Chaweng (dipende però dalla zona). Nella spiaggia di Ao Bang Nam vediamo le famose rocce a forma di genitali maschili e femminili meglio conosciute come “Grandmother & Grandfather Rock”. Andiamo poi alle “Namuang fall” nel cuore dell’isola. Ci avventuriamo nella giungla assieme ad un gruppetto di ragazze indiane e americane. La scalata non è affatto facile e tornassi indietro non la rifarei più. Riprendiamo lo scooter e saliamo verso Nathon Town dove, a parte il mercato, non c’è più nulla. Saliamo nella parte più a nord di Koh Samui per vedere il Big Buddha, simbolo dell’isola. Il luogo rappresenta bene la spiritualità thailandese. Si tratta di una gigantesca statua color oro ai cui piedi si trovano i monaci pronti a ricevere offerte dai fedeli. Più bello ancora è il “Wat Leam Suwanaram” , un complesso di templi e statue. Si è fatto tardi e rientriamo per fare un giro nella Chaweng notturna. Passiamo con disinvoltura da un’atmosfera di grande spiritualità al caos che regna nella via principale dell’isola. Ritorniamo in hotel alle ore 17 dopo aver prenotato per l’indomani, in uno dei numerosi uffici turistici, l’escursione ad Angthong National Marine Park per 1.300 bath a testa comprensivo di colazione, pranzo,kayaking e snorkelling ( il tour operator ci aveva proposto la medesima escursione ad un prezzo molto superiore!).

12/07 11°giorno: AngThong National Marine Park Oggi facciamo un’escursione in uno dei parchi più belli dell’isola: Ang Thong. Come da programma, alle 7.30 in punto viene a prenderci l’autista con un minibus che ci accompagna all’imbarco. Con noi c’è un gruppo di italiani ed Enzo, la nostra guida che da diversi anni vive in Thailandia. La navigazione dura all’incirca 1h.,30min. Arriviamo alle ore 10,00. Ang Thong è un arcipelago che conta innumerevoli isole una più bella dell’altra. A bordo di kajak navighiamo tra i massi rocciosi che emergono dalle acque.Da solo questo scenario vale l’intero viaggio. Una piccola curiosità: il famoso film “The Beach” con Leonardo di Caprio doveva essere girato in questo paradiso terrestre ma, a causa di permessi e burocrazie varie, è stato poi girato a Phi Phi island. Acqua cristallina, sabbia bianca, folta vegetazione, lagune,view point, grotte..questa escursione è sicuramente da non perdere! Abbiamo due ore a disposizione per fare un tuffo e…giocare con le simpatiche scimmiette ghiotte di banane. Alle ore 18,30 arriviamo in hotel. La giornata è stata intensa ma ricca di emozioni.

13-14-15/07 12°-13°-14° giorno: Koh Samui Le giornate nell’isola si scandiscono tra mare e lunghe passeggiate. Qualche volta prendiamo lo scooter per cambiare spiaggia, poco distante c’è Chaweng Noi più tranquilla e lontano dalle fastidiose moto d’acqua. Oggi festeggiamo il compleanno di Antonio, il mio ragazzo, e l’hotel ci regala una deliziosa torta. Alla sera l’appuntamento è fisso presso un ristorante-pizzeria lungo la strada dove ci aspetta la nostra ormai amica proprietaria anche lei per festeggiare il compleanno di Antonio con tanto di dolce e candeline. Mangiamo come sempre un primo, un secondo, frutta e bibite per 5 euro (purtroppo non riesco a ricordare il nome del locale).

16-17/07 Koh Samui -Bangkok L’aeroporto di Koh Samui ci stupisce sempre: attendendo il volo per la capitale thailandese viene offerto a tutti un ricco buffet con dolcetti, biscotti, e bibite. Non contenti, in aereo ci viene dato un panino e una bibita. Questa sì che si chiama accoglienza! Arrivati all’aeroporto di Bnk sentiamo che la la nostra avventura è finita. Abbiamo molte ore di volo ma non è questo che ci rende tristi. La Thailandia ci ha regalato bellissime emozioni che non dimenticheremo. Sawadee kaa ..e con il saluto che ci ha accompagnato per tutta la vacanza io ed il mio ragazzo lasciamo la Thailandia, la perla d’Oriente, il paese del sorriso e delle culture, delle luci di Bangkok e delle bianche spiagge di Koh Samui…

INFORMAZIONI UTILI: – Per visitare i numerosi Wat bisogna togliersi le scarpe che vengono lasciate all’entrata del tempio. Portatevi dietro sempre un paio di calze. – Per fotografare i buddah presenti all’interno dei templi bisogna inginocchiarsi! – Si può mangiare spendendo veramente poco ma sconsiglio i banchetti che si trovano per strada la cui igiene lascia molto a desiderare ed il sapore è abbondantemente piccante. Le colazioni sono “orientali”. Abbondanza di primi, verdure e frutta, poche brioche o cereali. – La Thailandia è la patria dello shopping. Non ci credevo ma venire qui e non comprare nulla è impossibile. Una nota a parte per il materiale elettronico e informatico non proprio economico… – Le previsioni meteo dall’Italia davano ogni giorno piogge e schiarite… mai trovato un giorno di pioggia!



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