Bangkok e Phi Phi guida all’uso e consigli pratici

Spero che da questo breve racconto di viaggio possiate prendere le informazioni utili per partire organizzati e preparati a scoprire questo meraviglioso paese.
Scritto da: cicco_89
bangkok e phi phi guida all'uso e consigli pratici
Partenza il: 27/04/2019
Ritorno il: 06/05/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Giorno 1

Arriviamo all’aeroporto di Bangkok intorno alle 19 con volo Emirates. Aeroporto nuovissimo e all’avanguardia, stupisce la rapidità con cui consegnano i bagagli pur volando noi con un A380. All’uscita ci siamo avviati ai taxi pubblici seguendo le indicazioni e, sarà stato per il periodo di bassa stagione, non abbiamo trovato nessuna coda. Come da qui all’intera vacanza, l’autista ha provato a proporci una sorta di prezzo forfettario che a suo modo di vedere ci sarebbe convenuto. Desistete sempre, conviene solo a loro. Arriviamo in hotel con 15 euro ( 600 Bath circa) in 1 ora. Per questo motivo, al ritorno useremo la metro ed il collegamento Rail link per tornare in aeroporto: comodo, veloce ed economico. The Continent Bangkok by Compass si trova tra le due stazioni Metro Sukhunvit e Asok, logisticamente la scelta migliore che possiate fare, inoltre è un 5 stelle da 90 euro a notte tutti meritati. Per quanto riguarda la metro, abbiamo pagato sempre le corse singole, pare che gli abbonamenti inferiori alla settimana non convengano.

Giorno 2

Sveglia molto presto perché le cose da vedere sono tante ma sopratutto il caldo che ci accompagnerà in questi 4 giorni sarà asfissiante e al limite della sopportazione (49° percepiti). Alle 8:30 siamo già in metro (portatevi una sciarpa perché sono delle celle frigo i vagoni rispetto all’esterno) direzione Saphan Taksin. Qui, presso il molo Sathorn, partono i tour con i Long Tail boat, barche tipiche Thailandesi. Dopo varie ricerche, abbiamo effettuato il tour dei canali Thonburi al prezzo di 1600 bath per due ore. Le tappe sono state le seguenti : Khlon Non, Khlong Bangkok Noi, Khlong Bangkok Tai, Floating Market Tailing Chan. Non sono scritte nell’ordine in cui vanno effettuate. Il mercato galleggiante lo fanno solo il we e per essere sinceri di galleggiante ha poco e nulla ma merita comunque di essere visto per immergersi nella cultura thailandese. Il nostro parere è che questo tour sia da fare ASSOLUTAMENTE, la vista delle palafitte che restano in piedi per chissà quale grazia divina vale il giro. Quando contrattate il prezzo, chiedete di farvi rilasciare a Wat Arun (30 bath di tassa per lo sbarco, una delle mille tasse incomprensibili che vi ritroverete a pagare). Questo è uno dei templi principali di Bangkok, maestoso e riconoscibile già dal fiume Chao Phraya con il traghetto. Noi ci abbiamo passato 1 oretta nonostante il caldo soffocante, passeggiando tra le varie Stupa colorate. Importante, qui come in altri templi, sia uomini che donne devono avere coperte gambe e spalle. Finito, bisogna dirigersi verso il molo su cui si è sbarcati e prendere un Ferry boat (non il Turistico ma i ferry con bandiera arancione) destinazione Tha Ratchawang Pier, ovvero la fermata per Chinatown. Qui vi perderete nelle vie affollate di bancarelle e negozi, sarete circondati perlopiù da locali e sarete colti da piena sindrome compulsiva da acquisti, fatevi trascinare anche voi! I prezzi migliori di tutta Bangkok li troverete qui per i vostri souvenir. Le via principale è Sampheng Lane, ma tutte le sue traverse abbondano di bancarelle. Se avete voglia e tempo, c’è ancora tempo di vedere un tempio prima di andare a pranzo: Wat Tramit. Da qui un taxi ci ha accompagnati al Siam Paragon, un centro commerciale cattedrale, dove abbiamo pranzato, vale uno sguardo rapido ma nulla di più. Se invece siete alla ricerca di indumenti a basso costo (magliette a 5 euro), lì vicino c’è l’MBK center, 7 piani in cui i negozi di tarocchi si alternano a negozi di marchi più o meno conosciuti. Usciti da lì siamo andati alla Jim Thompson house, ma sinceramente è una visita evitabile. Piuttosto rientrate in hotel a riposare e rimettervi in forze e dopo cena, per gli appassionati di foto e non solo, prendete un taxi fino al Pat Khlong Talat (mercato dei fiori) nel pieno della sua attività nelle ore notturne. Ora è giunta davvero l’ora di dormire!

Giorno 3

Inutile ripetervi che bisogna svegliarsi presto per svariati motivi:

  • Il caldo è lievemente più sopportabile nonostante i 30 gradi
  • Eviterete le orde di giapponesi e cinesi che imparerete ad odiare durante le visite
  • Le cose da vedere sono tante e gli spazi e gli spostamenti nella città sono enormi

Oggi è la volta della zona del Palazzo Reale. Non essendo servita da metro, visto il traffico del giorno prima, abbiamo deciso che arrivando via fiume avremmo fatto molto prima. Scelta vostra se prendere o meno il taxi, ma i tempi si dilatano. Non è una questione economica, perché costano molto poco, ma solo di tempo. È il monumento in cui abbiamo trovato più coda ed il giorno in cui faceva più caldo ma il complesso è di una bellezza unica. Templi e dipinti abilmente ristrutturati con colori sgargianti. Purtroppo noi siamo arrivati nella settimana di incoronazione del nuovo Re quindi il palazzo vero e proprio non era visitabile. Comunque mezza mattinata per visitare il tutto ci vuole. Anche qui abbigliamento lungo, sia per l’uomo che per la donna, sono rigorosi. Per pranzare vi consigliamo Jin Chieng seng, bellissima e moderna location e cucina thai cinese davvero ottima e a buon prezzo. Con lo stomaco pieno potete così camminare 15 minuti e dirigervi verso Wat Pho ed il suo famoso enorme Buddha sdraiato, talmente grande che il tempio che lo contiene pare non adatto, è piccolo. Dopodiché abbiamo preso un Tuk Tuk (contrattate sempre dimezzando la loro proposta) e siamo riusciti a vedere sia Wat Suthat che Wat Saket o Golden Mountain. Se siete corti con i tempi prediligete sicuramente la seconda. Tornando verso l’hotel poi se riuscite passate in stazione Hua Lamphong e controllate i treni per il giorno successivo destinazione Ayutthaya.

Giorno 4

Se le mattine prima vi siete svegliati presto questa dovrete farlo ancor prima. 8:20 il treno parte dalla Stazione di Hua Lamphong destinazione Ayutthaya ex capitale del Siam. 30 bath in due il costo del biglietto per la terza classe, il caldo sarà soffocante ma a quanto pare per quell’orario non è provvista una seconda classe con aria condizionata. Dopo due ore di tragitto, sarete arrivati alla stazione di arrivo, al di fuori troverete una ventina di persone che vi proporranno un giro in Tuk Tuk per le varie rovine che la città propone. Il prezzo giusto è 500 bath per due ore e mezza. Noi abbiamo visto i seguenti: Wat Phra Si Sanphet, Wat Mahathat, Wat RatchaBurana, Wat Phra Ram. Dopo aver finito il giro abbiamo preso il treno delle 13:30 per Bang Pa in, dove si trova la residenza reale estiva. Sinceramente non vi consiglio di perdere altro tempo e poi dover aspettare fino alle 16:45 per il treno di ritorno. Nota positiva, un ristorantino local poco prima dell’ingresso in cui con 2,5 euro abbiamo pranzato con due Pad Thai due bottigliette d’acqua e una coca cola. Dopo un po’ di meritato riposo, dopo la sfacchinata in treno, la sera consigliamo un giro sui rooftop, i due più famosi sono lo Skybar Lebua (Una notte da leoni ) o il Moon Bar.

Giorno 5

Il nostro soggiorno a Bangkok si conclude qui, e come detto in precedenza per andare in aeroporto direzione Koh Phi Phi Don abbiamo usato metro e Rail airlink. Arrivati a Phuket facciamo la solita fila per i public taxi (700bath) che ci porti al Rassada Pier dove abbiamo preso il traghetto precedentemente prenotato dall’Italia per sicurezza e a posteriori abbiamo anche risparmiato così facendo. Due ore di navigazione e le splendide formazioni a isolotti di Phi Phi si stagliano davanti a noi, attracchiamo al Tonsai Pier. Abbiamo soggiornato al Viking Resort, molto Wild e immerso nella natura, se volete staccare davvero dalla vita di città, questa è la scelta adatta. Bungalow palafitte di varie dimensioni alcuni con vista mare mozzafiato. Il ristorante è mediocre, se cercate invece più servizi il resort al suo fianco chiamato Paradise Pearl Beach resort credo sia la scelta migliore. Il consiglio che ci sentiamo di darvi è di cercare sistemazione su Long Beach la spiaggia sicuramente più bella e meno toccata dall’urbanizzazione e dalla caciara del turismo di massa che potrete trovare nella zona portuale. Oltre ai massaggi Thai e al relax Phi Phi offre varie escursioni. Noi abbiamo fatto quella di 6 ore con un Longtail che tocca Bamboo Island, Monkey Beach, Maya Bay, Lagoon Bay. Fatele nell’ordine indicato e probabilmente eviterete le orde giappocinesi che con le escursioni organizzate tendono a fare il giro contrario. Il prezzo è fisso non c’è margine di trattativa : 3100 bath più 800 di tassa.

Gli ultimi due giorni li abbiamo passati con una sola parola d’ordine: RELAX.

Anche questa avventura è finita e ci aspettano tra traghetto, aereo per Phuket, e i due aerei per arrivare a casa 32 ore di viaggio. Lo scotto da pagare dopo questa bellissima vacanza.



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