Baltico, LETTONIA: Berlino, Dresda, Praga
(Il diario dei giorni precedenti è in LITUANIA).
19:05 a Riga. Approfitto del cambio buono dentro la stazione dei bus, 1€ = 0,697 Lats (Ls o LVL) meno 0,30Ls di commissione e, chieste indicazioni e una cartina all’ufficio informazioni turistiche lì dentro, a piedi andiamo in albergo, passando tra gli hangar del mercato a quest’ora chiusi, zona dove vedo un paio di ostelli. L’hotel non è nella città vecchia, è immediatamente fuori poco dopo gli hangar appunto, ci si arriva a piedi o con due fermate di autobus (0,40Ls al chiosco, 0,50 al conducente) però si rivelerà un’ottima scelta per la camera prima di tutto, il suo staff, la colazione, la struttura è nuovissima e si vede, e anche la posizione si rivelerà utile le sere che andremo a cena al self-service Lido sul lungofiume, il principale del gruppo. Insomma ci siamo stati benone e lo raccomandiamo. Primo giretto in città, visto che c’è ancora luce, subito alla Kalku Iela, via centrale della città vecchia, dove al n. 7 ceniamo da “XL Pelmeni” self-service di ravioli di carne o vegetariani pagandoli a peso, davvero conveniente e nutriente. Continuando il giro ci accorgiamo che una piccola parte del centro è off-limit per il 7° summit dei paesi del mar Baltico e sarà così fino alle 16 del giorno dopo. Il 4 di buon mattino iniziamo il giro della città vecchia, pagando per entrare nel duomo (2Ls) e per salire, nel pomeriggio con una luce migliore, sulla guglia di S. Pietro (2Ls). All’ora di pranzo, su indicazione dell’ufficio informazioni turistiche di Torna Iela dove avevamo chiesto l’indirizzo di Lido (e gli orari dei bus da Bauska per il castello di Rundale, non molto frequenti), ci dirigiamo da “Vermanitis”, al 65 di Elisabetes Iela (all’incrocio con Terbatas Iela), un self-service della catena Lido dove spendiamo 7Ls e torneremo anche la sera!! Sosta dolce invece nel pomeriggio alla caffetteria Vilhelms, al 6 di Skunu Iela in piena città vecchia, dove per 3 pancakes con marmellate varie ed un caffè paghiamo 2,60Ls. Il 5 andiamo al Palazzo di Rundale: alle 9:15 siamo in stazione, alle 9:30 c’è un bus per Bauska ma è tardi per comprare il biglietto allo sportello quindi direttamente al conducente (1,50Ls) e in quasi 90 minuti arriviamo, al volo sul bus delle 11 (0,40Ls) per Rundale accertandomi col conducente se va al Pils = castello. Dopo circa 10 minuti si scende nei pressi del viale che conduce alla biglietteria (2,50Ls ingresso al castello, 1Ls ingresso al parco, 1Ls per le foto) del palazzo All’uscita dovremmo attendere 45 minuti il bus per Bauska, così proviamo con l’autostop e dopo pochi minuti siamo già in città, ci facciamo lasciare prima della stazione e facciamo un giretto, ma il vecchio castello è in pieno rifacimento. Riprendiamo il bus alle 15:20 (1,50Ls) per Riga che impiega circa 45 minuti ad arrivare. All’info turistiche avevamo preso il volantino per la gita a Rundale in pullman con guida incluso l’ingresso per 30Ls, noi abbiamo speso 6,90Ls (1,50×2+2,50+1+0,40), senza autostop saremmo arrivati a 7,30Ls. Dalla stazione facciamo Elizabetes Iela e soprattutto Alberta Iela per un concentrato di edifici Art Nouveau (Jugendstil), presenti in varie parti di Riga ma qui particolarmente belli e tutti in fila. Ci riposiamo al Kronvalda Park. Mentre siamo seduti su una panchina a leggere la guida, un paio di ragazzi ci rivolgono dalla panca accanto alcune parole ma non capiamo. Essendo al sole, ci spostiamo di un centinaio di metri all’ombra. Dopo un quarto d’ora ricominciamo il nostro cammino e mentre ci avviamo veniamo avvicinati dagli stessi ragazzi di prima più un paio di ragazze ed un tipo rasato dalla grande pancia gonfia, una maglietta bianca (notoriamente sfina …), pantaloni mimetici e anfibi. Siamo in una parte del parco in direzione della strada ma con nessuno nelle vicinanze e siamo circondati. Il capobranco, quello rasato (in tutti i gruppi di animali, in particolare quelli meno intelligenti, il capo è sempre il più grosso …), tocca alle spalle il mio compagno e gli dice (in inglese) che vuole parlargli e non colpirlo (!!!). Domanda cosa stiamo facendo lì in Lettonia (non Riga: evidentemente il territorio del branco è più esteso di quanto pensassimo, lo devono aver “marcato” in molti o in molto tempo …), io spiego che siamo italiani e lì per turismo, precisamente in quell’area per lo Jugendstil in Alberta Iela, intanto mi guarda con la stessa espressione acuta di un’ippopotamo, mi ricordo di averla già vista da qualche parte e mi aspetto che da un istante all’altro proferisca concetti tipo “bingo bongo”, “culattone” o “carnevale esibizionista”. Mi richiede se viviamo o intendiamo vivere a Riga e io gli rispiego che è un viaggio, aggiungendo spontaneamente un “sorry” perché Riga è così bella che dentro di me mi dispiace non viverci un periodo. Infine mi chiede della mia bandana (porto sulla testa un fazzoletto nero con caratteri orientali acquistato in Indonesia un anno fa) e io rispondo che è una bandana per il sole. Allora una delle esemplari femmina del gruppo lo invita ad andare via, così si allontanano tutti senza neanche dire una parola, un saluto, scusarsi … niente. Raggiungiamo la via principale e continuiamo il nostro giro. Non ho capito se ce l’avevano con noi perché il mio compagno ha la pelle bronzea o perché palesemente gay o per entrambe le qualità, o forse le ragazze erano invidiose per quanto è bello e sexy, fatto sta che dopo tanti viaggi insieme (dal Vietnam agli Emirati Arabi Uniti, dalla Cambogia all’Indonesia), per non parlare dei miei senza di lui (dal Kosovo all’Iran, dalla Bosnia al Libano, dalla Libia alla Serbia), questa è la prima volta in cui mi sono sentito veramente in pericolo, nella nostra avanzata e civilissima Unione Europea. Evidente che questi soggetti da psicologo o da assistente sociale possono trovarsi ovunque, anche alla mia fermata dell’autobus un giorno qualunque, però il mio amore sconfinato per l’Europa, come civiltà e come nazione alla quale mi sento di appartenere, è rimasto ferito e non potevo esimermi dal raccontare quanto accaduto, anche per invitare persone palesemente “diverse” e non omologate anche in apparenza, ad esempio un transgender, a fare attenzione qualora decidessero di viaggiare in Lettonia al di fuori di un gruppo organizzato. Rientrando in hotel passiamo per il supermercato alla stazione ferroviaria, aperto 24 ore, dove compriamo qualche bottiglia di kvas a 0,45Ls l’una. La sera prendiamo il tram 7 da vicino l’hotel e ci rechiamo, su indicazione della bellissima e gentilissima receptionista dell’albergo, al ristorante Lido sul lungofiume. E’ enorme, su 3 piani, vorremmo assaggiare tutte le specialità locali ma ci vorrebbero delle settimane … noi ci torneremo invece soltanto l’indomani … comunque mangiando bene, compreso il salmone, non spenderemo più di 13Ls in due sia la prima che la seconda sera. E’ il 6, passiamo una mezzora al mercato centrale negli hangar enormi poi a piedi fino a Merkela Iela, poco prima dell’angolo con Terbatas Iela, per prendere il bus n. 1 (bus, non filobus), il biglietto che abbiamo acquistato al chiosco non vale (è solo per tram e filobus) e così li prendiamo dalla bigliettaia (0,40Ls) avvisandola dove vogliamo scendere (comunque la fermata si chiama Brivdabas Muzejs), perché sono alcuni km verso fuori città in riva al lago. Il museo Etnografico (1,50Ls) a noi è piaciuto molto, belle passeggiate nel bosco tra case antiche, chiesette, mulini, pozzi, magazzini, saune di varie regioni del paese, tutto in legno e poi interni interessanti, con le attrezzature e gli oggetti per il lavoro e la vita quotidiana. Pomeriggio in giro per la città vecchia a rivedere i posti che ci sono piaciuti di più e per un poco di shopping. Noto in centro molti uffici cambio che reclamizzano il “no commission” ma ad un tasso veramente basso. Il 7 sveglia tardi, colazione con comodo preparando anche i panini per il viaggio in pullman, pago l’hotel con la carta di credito e alle 12 siamo in stazione per prendere alle 12:30 l’Eurolines Lux Express per Tallinn. A bordo c’è il bagno, cosa cui tiene il mio compagno che gradisce molto anche la macchinetta free per caffè e cioccolate, e le prese per ricaricare batterie e apparecchi vari. Inoltre per chi si è portato dietro il pc portatile qui c’è anche il wi-fi. Questo anche in diversi ostelli e stanze d’hotel e ristoranti in corso di viaggio.
Il diario prosegue in ESTONIA.