Bali oltre ogni pensiero
La premessa necessaria riguarda le parole maggiormente utilizzate e il tutto si può riassumere in un “no,thanks..” riferito a qualsiasi individuo cercasse di offrirti servizi, prodotti qualsiasi cosa fossero in grado di darti..E vi posso assicurare che le volte nella giornata in cui ho pronunciato queste parole sono numerosissime..
Ma iniziamo con il resoconto del nostro viaggio che (ultima premessa) è stato un mix di spiagge e splendidi panorami dell’entroterra, di relax assoluto e di faticose ma appassionanti escursioni..
Cambio del periodo 1 Euro = 12000 rupie 1° GIORNO LUNEDI 8 AGOSTO 2005: CONOSCERE IL LUOGO..
Un viaggio lungo ma privo di alcun contrattempo ci ha portato finalmente a Bali..(notizie tecniche per compagnie aeree e costi viaggio inseriti a piè di racconto!!).
La nostra sistemazione per tutti i 15 giorni di soggiorno è stata fatta presso l’hotel Vira Bali a Tuban, zona a sud di Kuta, comoda per tutte le escursioni e più tranquilla rispetto al caos di Kuta.
Arriviamo in hotel a sera tarda e proviamo già a mettere il naso fuori dall’albergo mezz’ora dopo il nostro arrivo, non riusciamo a farci un’idea di luogo in cui siamo poiché ormai tardi e noi sinceramente troppo stanchi..
Per il primo giorno non abbiamo fatto programmi, cerchiamo di capire cosa abbiamo intorno..
La sveglia è alle ore 8.00, colazione e camminata fino a Kuta (circa 15 minuti a piedi). Il primo contatto con questo “mondo” è particolare e forse per me anche un minimo traumatico…Camminare lungo il marciapiede significa essere praticamente ogni 3 minuti fermati (o comunque tentano di farlo) da persone di tutti i sessi e le età che cercano di offrirti un passaggio, di venderti un’escursione o un souvenir o di farti entrare nel locale in cui lavorano per darti mangiare, bere, un massaggio o qualunque cosa siano in grado di fare..E tutto questo con taxi o mezzi privati che suonano il clacson passandoti accanto per destare la tua attenzione ed eventualmente darti un passaggio..Tutto questo nel giro di due giorni diventerà normalità assoluta, ma vi posso assicurare che il primo giorno ti sconcerta e ti disorienta abbastanza..
Nonostante tutto riusciamo ad arrivare nella famosa spiaggia di Kuta, quella che spesso si vede dei depliant turistici..Devo essere sincera..L’impatto non è stato esaltante anche perché non è proprio l’idea di spiaggia che spero di trovare quando mi sottopongo a viaggi del genere..Però a posteriori non posso negare il fascino anche di questo luogo..
La parte superiore della spiaggia, situata più in alto rispetto al resto, è stracolma di venditori di tutto: bibite, cibo, manicure, treccine, massaggi e naturalmente il noleggio di tavole da surf che in realtà è il re incontrastato di tutto ciò che la spiaggia di Kuta.
Ancora adesso mi chiedo come tutta quella gente possa vivere di quei lavori dato che il numero di balinesi era in gran numero superiore alla quantità di turisti presenti nella spiaggia.
In ogni caso la spiaggia è comunque bella, lunga e grande con a ridosso una vegetazione fitta che la rende affascinante..Mangiamo due panini con acqua e coca cola presso il dehor di una catena di piccoli mini market presenti a Bali, la spesa totale è di Rupie 35000 (circa meno di euro 3,50).
Nel pomeriggio ci spostiamo verso la parte un pochino più movimentata e pian piano il numero di turisti aumenta raggiungendo il culmine al momento del tramonto che in effetti rimane uno dei più belli che ho potuto ammirare nell’isola degli dei.
Per la cena abbiamo voluto iniziare nel migliore dei modi e ci rechiamo in un ristorante a Tuban di nome “ My Joly”: situato direttamente su una terrazza sulla spiaggia dinanzi ad un panorama mozzafiato ed un atmosfera incantevole. Cena ottima con costo comunque modesto paragonato al tipo di servizio offerto: Rupie 400.000 in due mangiando antipasti e secondi. Rimarrà la cena più cara ma sicuramente un inizio favoloso di vacanza.
2° GIORNO 9 AGOSTO 2005 : JIMBARAN Ancora un po’ spaesati desideriamo passare un secondo giorno di relax e mare.
Sveglia ore 8.00 e dopo una sostanziosa colazione, una cameriera dell’hotel ci trova un passaggio ”free” fino alla spiaggia di Jimbaran. Ci viene cosi a prendere un ragazzo che ci porta direttamente all’ingresso del ristorante presso il quale presta servizio, ma in qualche modo con la promessa (non mantenuta!!) di tornare a pranzare più tardi, riusciamo a sganciarci e a camminare in spiaggia. Sicuramente l’atmosfera di Jimbaran è totalmente diversa da Kuta, in spiaggia troviamo molti pescatori e veramente pochi turisti e questo mi rende euforica. Camminiamo per circa 10 minuti e ci troviamo nel sud della cittadina, decidiamo di fermarci agli ombrelloni di un piccolo ristorantino, senza troppo contrattare affittiamo 2 lettini e un ombrellone per tutto il giorno (era comunque già mezzogiorno) al prezzo di Rupie 30000 con la promessa (stavolta mantenuta) di mangiare presso di loro a pranzo.
I ristoranti sono attaccati l’uno all’altro e ognuno dispone al massimo di due ombrelloni, nel giro di un’oretta si riempiono anche gli altri rimaniamo comunque massimo una quindicina di persone..A pranzo assaggiamo finalmente il famoso Nasi Goreng (riso fritto con verdura, carne o pesce) veramente delizioso..Costo pranzo Rupie 58000.
Il tramonto è di nuovo emozionante e carico di emozioni e a posteriori mi rendo conto che nessuna foto riesce a catturare la magia di quei minuti..
La cena avviene in un delizioso locale a Tuban chiamato C-Line, veramente piacevole.
3° GIORNO 10 AGOSTO 2005 : PRIMA ESCURSIONE NELL’INTERNO DELL’ISOLA Sveglia ore 8.30. Tramite la nostra “amica” cameriera troviamo un autista che ci accompagnerà per le nostre gite nel corso della nostra vacanza. Contrattando un po’ raggiungiamo accordo per Rupie 200.000 per tutto il giorno.
La prima meta è Tanah Lot, tempio marino sicuramente tra i più celebri di Bali soprattutto per la sua posizione incantevole su un promontorio sul mare. Dicono che il momento più bello è il tramonto e non ho dubbi a crederlo, ma risulta anche il momento maggiormente pieno di turisti (cosa che abbiamo cercato di evitare per tutta la vacanza). Nonostante il gran caldo riusciamo a goderci il luogo senza assedio di turisti e di venditori.
Successivamente ci rechiamo presso la Monkey Forest..È necessaria una premessa..Non amo le scimmie e mi sono recata li solo dopo le insistenze del mio caro compagno..Quindi un mio parere potrebbe essere troppo di parte..
Rimane comunque un luogo carino, un piccolo tempio caratterizzato più che altro dalla presenza di questo gruppo di macachi che, devo ammettere a loro favore, non infastidiscono e non importunano nessuno soprattutto se (come me) non si acquista nulla da mangiare da dargli.
All’ingresso del tempio si viene “presi” da una guida che ti accompagna per il percorso prestabilito e al termine, chiedendoti il permesso in un inglese che ho faticato a comprendere, ti porta presso il proprio negozio “costringendoti” ad acquistare qualcosa..Nulla di grave..Alla fine è stato divertente contrattare con lei per acquistare poi qualche piccolo souvenir che comunque prima o poi si doveva comprare..
La terza ed ultima tappa della giornata è l’imponente tempio di Pura Taman Ayun circondato da un ampio fossato. Il luogo è piacevole per passeggiare e i turisti presenti sono veramente pochi..Ci ritroviamo in albergo alle 15.30 poiché alla fine il tempo impiegato per le varie visite è stato inferiore a quello che ci aspettavamo..Concludiamo cosi la giornata nuovamente nella spiaggia di Kuta..Che con un pochino più di esperienza confronto a due giorni prima risulta più vivibile..Non resisto alla tentazione di mangiare un ananas fresco tagliatomi da una donna sulla spiaggia che mi lascia senza parole per la velocità e l’abilità con la quale sbuccia e pulisce il frutto consegnandomelo poi come una specie di gelato da tenere in mano dalla parte della foglie (spero di rendere l’idea)..Purtroppo non riesco a descrivervi il sapore meraviglioso di quell’ananas fresco e maturo proprio nel modo giusto..
Tutto questo mentre la mia dolce metà non ha resistito alla tentazione del surf ed ha provato per la prima volta nella sua vita a salire su una tavola..No descrivo i risultati, sicuramente poco appaganti per lui che non aveva considerato le difficoltà di questo sport, sicuramente con maggior tempo a disposizione qualcosa in più ne sarebbe uscito fuori, ma la vacanza non ci ha più permesso di dedicare un pomeriggio alla spiaggia di Kuta..
4° GIORNO GIOVEDI’ 11 AGOSTO 2005 : ZONA DI UBUD La sveglia in questa giornata è avvenuta alle 7.30 (un trauma!).
Partenza ore 9.00. Il tragitto da fare in questa giornata era abbastanza impegnativo ed i chilometri abbastanza notevoli considerato il mezzo (suzuki che non superava i 70 km/h) e comunque le strade non sempre larghe e scorrevoli… La prima destinazione è stata il TIRTA EMPUL tempio con annesse sorgenti sacre dove si recano i balinesi a purificarsi e a pregare. Ai turisti è permesso visitare il luogo senza però potersi bagnare con loro. Il posto è carico di emozioni e significato e vedere persone che si bagnano e pregano continuando a stare sotto la sorgente ti sconcerta sicuramente.
Successivamente ci siamo recati al GANUNG KAWI, probabilmente uno dei luoghi che maggiormente mi è rimasto nel cuore. Il tragitto per arrivare alle tombe reali è un lungo sentiero in discesa (a cui però corrisponde una faticosa salita al ritorno, tra l’altro fatta sotto il sole di mezzogiorno!!!) che attraversa splendide coltivazioni a terrazza di riso. Il panorama è splendido, la natura e i colori hanno qualcosa di unico… Al termine della discesa vi sono tombe reali scolpite nella pietra che meritano sicuramente di essere osservate con attenzione.
La terza tappa è stata la cosiddetta “Grotta dell’elefante”, un’altra celebre scultura nella pietra che spesso si trova negli opuscoli pubblicitari…La lavorazione sulla pietra è sicuramente particolare e abbastanza inquietante…Continuando per un sentiero si può arrivare, dopo circa 200 mt percorsi nella giungla in un piccolo sentiero, ad un tempio buddista inserito proprio all’interno di una fitta vegetazione. Il tempio forse di per sé non ha alcuna peculiarità, ma il contorno e la strada fatta per arrivarci merita sicuramente il tempo dedicatogli.
E poi verso ora di pranzo finalmente arriviamo ad Ubud…Ma la prima cosa da fare è cercare qualcosa da mangiare…Il ristorante prescelto è “Casa Luna” descritto dalla L. Planet come uno dei ristoranti più carini di Ubud. In effetti il luogo è carino anche se ci limitiamo a mangiare uno spuntino (rupie 140.000 in due).
Passeggiamo per il mercatino e non possiamo resistere a comprare qualche souvenir dopo aver contrattato per cercare di arrivare ad un prezzo che potevamo ritenere adatto. Purtroppo ci siamo accorti che non possiamo dedicare ad Ubud il tempo che merita e dopo una visita abbastanza accurata al palazzo reale (e sottolineo che ne vale veramente la pena) dobbiamo andare via.
Arriviamo in albergo alle 1830 con una stanchezza considerevole con noi, ceniamo al Febris Cafè a Tuban e qui finalmente assaggiamo i famosi satay (spiedini di carne o pesce cotti alla griglia e serviti a tavola su un particolare barbecue con piccoli pezzi di brace) e ne rimaniamo soddisfatti.
5° GIORNO 12 AGOSTO 2005 : GIORNATA DI RELAX A SANUR Il giorno successivo decidiamo di riposarci (come è giusto fare anche in vacanza!) e decidiamo di andare a Sanur. Finalmente è la prima giornata di “vero” sole e il vento permette di stare in spiaggia sopportando tranquillamente il caldo.
Mangiamo in un piccolo ma molto carino warung sulla spiaggia e nel pomeriggio ci riconcentriamo sulla missione “tanto sole, poca fatica”…Verso le 18.00 torniamo in albergo e ne approfittiamo per concludere al meglio questa giornata per andare a fare shopping al centro commerciale Discovery.
6° GIORNO 13 AGOSTO 2005 : CENTRO CULTURALE, ULUWATU E DREAMLAND Il nostro autista sulla strada per Uluwatu ci porta al Garuda Wisnu Keniana Cultural Park, un “parco culturale” che di per sé non ha praticamente nulla di interessante, se non la statua di Garuda attualmente alta circa 66 metri (solo di busto) ma che nei prossimi anni (il dubbio è in quanti anni) dovrebbe essere eretta fino ad un’altezza di 146 metri, tipo un Colosso di Rodi, e diventare così la statua più alta e grande del mondo. Il nostro autista, orgoglioso, dice che avverrà nei prossimi due anni, sinceramente ho seri dubbi che possa avvenire in così breve tempo.
Successivamente ci rechiamo al tempio di Pura Luhur Ulu Watu, il tempio sorge a picco sulla punta sud occidentale della penisola di Bukit dove le onde si infrangono sulle rocce violentemente. Anche in questo tempio marino non ci siamo recati al tramonto come consigliato un po’ da tutti e forse in parte è questo il motivo per cui non mi ha entusiasmato eccessivamente… Nel pomeriggio siamo andati alla famosa spiaggia di Dreamland. Non posso sicuramente negare la bellezza del posto, la spiaggia bianchissima e le onde sensazionali. Purtroppo la quantità di turisti ha tolto un po’ la magia al luogo che però verso il tardo pomeriggio è diventato sicuramente un piccolo paradiso. 7° GIORNO DOMENICA 14 AGOSTO 2005: NUSA DUA L’ozio ha preso il sopravvento e la sveglia avviene verso le 9.30. Decidiamo di prendere un taxi e andare fino a Nusa Dua.
Il clima è tranquillo e il mare, grazie alla presenza della barriera corallina, è calmo e cristallino.
Affittiamo ombrellone e due lettini a 20.000 Rupie per tutto il giorno (senza contrattare) e ci dedichiamo alla lettura dei nostri libri, azione che ormai diventa sempre più difficile nella frenetica vita quotidiana. La giornata scorre tranquillamente e ne sono proprio soddisfatta, perché anche questa è vacanza!!! 8° GIORNO LUNEDI’ 15 AGOSTO 2005 : ZONA DANAU BRATAN Sveglia ore 7.30. Oggi ci aspetta un’escursione abbastanza lunga.
Con il nostro amico/autista Ketu ci rechiamo nella zona circostante il Danau Bratan.
La prima tappa sono i giardini botanici di Bali: qui si possono trovare una grande varietà di alberi e fiori ma soprattutto un bel panorama sul lago e sul vulcano. Inoltre l’aria è estremamente fresca e il luogo totalmente privo di turisti e proprio in quel momento ci ricordiamo che è Ferragosto e tutto è così differente dalla nostra concezione di festa del 15 di agosto… Sulla via del ritorno ci fermiamo al mercato della frutta di Candikuning, è un’atmosfera particolare ed invitante per via delle varietà di frutta che ci sono (soprattutto fragole), peccato che anche lì ci sono una marea di bancarelle di mille prodottini per turisti (ma è inutile che critico perché sono stata la prima a cascarci acquistando spezie e tovagliette etniche!!).
Qualche chilometro a nord del mercato erge un importante tempio hindu-buddhista. E’ veramente un posto magico, unico e bellissimo.
Il tempio è situato su uno splendido laghetto e lo scenario che si crea con le nuvole basse e la nebbiolina che avvolge i templi è veramente senza paragoni. Pur avendo trovato molti più turisti confronto al solito, l’atmosfera rimane comunque vivibile e si riesce a godersi senza problemi il tempio.
A pranzo per la prima (ed ultima volta) ci siamo fatti “portare” al ristorante del nostro autista che, ci ha condotto direttamente presso il ristorante Pacung Indah, un luogo con una terrazza magnifica che si affaccia direttamente sulle risaie. Il lato negativo è che un ristorante creato a doc per i turisti con un classico menu a buffet a prezzo fisso che non è stato sicuramente il miglior pranzo fatto a Bali. La mia vena polemica è stata però smorzata mentre scendevo per le scale perché alla fine Ketu l’ha fatto certamente per guadagnare un po’ ma anche pensando di portarci in un luogo adatto a noi..Ok..Fossero questi i problemi..
L’ultima tappa è stata il Mandala Manthika Subak. Qui ha sede il “trascurato” museo dove si possono ammirare le tecniche di irrigazione e di coltivazione del riso. Sottolineo che la mostra è veramente molto trascurata, ma a nostra disposizione avevamo tutte le guide (hanno aperto il salone e acceso le luci solo per il nostro arrivo) e quindi abbiamo potuto usufruire delle spiegazioni di una giovane ragazza che parlava un buon inglese.
E’ interessante ed impressionante vedere le varie tecniche soprattutto di irrigazione e se fosse un po’ più curato e pubblicizzato attirerebbe un numero interessante di turisti. Al fianco del museo si trova una tipica casa balinese disabitata, siamo entrati e abbiamo curiosato insieme alla nostra guida che ci ha spiegato accuratamente il significato e l’utilizzo di ogni “stanza”.
Terminiamo così la nostra escursione e decidiamo di tornare verso l’hotel anche perché alla fine ci siamo allontanati parecchio e ci aspettano un paio di ore di strada. Arriviamo abbastanza tardi in hotel e ci accontentiamo di mangiare in un piccolo “warung” di fronte all’hotel che comunque non ci delude assolutamente.
9° GIORNO MARTEDI 16 AGOSTO 2005 : RELAX E CENA AD UBUD Oggi purtroppo è l’unico giorno in cui il mio stomaco non è proprio al 100% e visto che la sera abbiamo deciso di cenare ad Ubud non forziamo la giornata.
Proviamo ad andare in spiaggia fino a Kuta ma oggi il caldo ci soffoca e non riusciamo a stare al mare per più di mezz’ora. Decidiamo così di sfruttare per la prima volta la piccola piscina del nostro hotel. Riusciamo a trovare due sdraio libere e con il refrigerio dell’acqua della piscina riusciamo a stare sotto il sole.
Alle 17.00 un amico di Ketu (lui ha avuto un impegno improvviso ma ci ha mandato un sostituto) arriva per portarci fino ad Ubud.
Arriviamo verso le 1830 ed acquistiamo 2 biglietti per vedere i tradizionali balletti balinesi. Sono spettacoli creati per i turisti, ma lo spettacolo con la cornice del Pura Taman Saraswati, il palazzo dell’acqua di Ubud, con un delizioso laghetto su cui galleggiano splendidi fiori di loto, è molto piacevole.
Il ballo dura un’ora e mezza che scorre velocemente (lo devo ammettere date le mie mille perplessità iniziali).
Dopo mangiamo velocemente in un piccolo ristorantino perché è già arrivata l’ora dell’appuntamento con il nostro autista.
10° GIORNO MERCOLEDI’ 17 AGOSTO 2005 : EST ISOLA L’escursione di oggi è dedicata alla parte orientale dell’isola.
La prima tappa è la città di Semarapura. La città è capoluogo del distretto: è molto caotica e trafficata. Ci rechiamo al complesso del Taman Kertha Gosa composto dal palazzo di giustizia (Kertha Gosa) sede della corte suprema del regno di Klungkung, dal Bale Kambang (padiglione galleggiante con variopinte ed affascinanti iscrizioni ai soffitti ed infine il museo Semarajaya. Non vi sono molto turisti, ma al contrario ci sono tantissimi bambini del luogo, alcuni sono con la divisa scolastica ed altri invece no, ma tutti entrano ed escono dal palazzo e girano fra i turisti. La maggior parte di loro ti sorride, ti osserva, ride e se fai loro una fotografia mostrandogliela poi nel display della digitale li rendi i più felici del mondo.
Come seconda tappa ci rechiamo al villaggio di Tenganan, un tipico villaggio rurale che ha mantenuto la struttura tradizionale del villaggio sfruttando però questa peculiarità per diventare un luogo turistico. Quando arrivi al villaggio vieni “preso” da una guida che ti accompagna per le stradine e i vicoli..Stranamente si “capiterà” ad un certo punto della visita presso la casa della guida stessa che ti mostrerà cosa produce lui e la sua famiglia e ti chiederà, anche se in maniera molto indiretta, di comprare qualcosa…Per noi non è stata una sorpresa, la Lonely Planet ci aveva avvertito che visitando il villaggio avremmo pagato questo “pedaggio”… Il giro è molto piacevole, nonostante tutto l’ambiente e le persone sono rimaste legate alle tradizioni che li caratterizzano (consigliamo di andare di mattina, nel pomeriggio arrivano i pullman dei tour operator e il villaggio si riempie di turisti, invece quando l’abbiamo visitato noi eravamo gli unici).
Infine decidiamo di andare a pranzare a Candidasa che è la classica cittadina di mare, molto tranquilla con vari negozietti e un ambiente molto rilassato, forse l’ideale per passare qualche giorno in pace..Pranziamo (sempre su consiglio della nostra inseparabile L. Planet) in un ristorantino veramente delizioso su un piccolo laghetto ricco di fiori di loto che galleggiano in superficie e delle bellissime palme tropicali che fanno da sfondo…
Sulla via del ritorno decidiamo di fermarci alla Grotta dei Pipistrelli. Il luogo è ricchissimo di venditori ambulanti al suo esterno che devi evitare perché se inizi a discutere con loro non ne esci più…La grotta è sicuramente spettacolare..La leggenda racconta che è abitata da il serpente protettore dell’isola e che i migliaia di pipistrelli che vi abitano sono il suo cibo. Quella che si vede entrando è appunto l’ingresso di questa lunga grotta (dicono misuri 19 chilometri ma mi chiedo se qualcosa ci sia mai veramente entrato!) che è invaso letteralmente da un numero non definito di pipistrelli..All’entrata hanno eretto alcuni piccoli tempi che sono sommersi dagli escrementi dei pipistrelli e nell’insieme si respira un odore veramente fastidioso e nauseabondo. 12° GIORNO GIOVEDI’ 18 AGOSTO 2005 : NUSA LEMBOGIAN Decidiamo di passare due giorni all’isola di Nusa Lembogian, nella parte meridionale di Bali, precisamente davanti a Sanur.
Prendiamo il viaggio andata e ritorno su un aliscafo che impiega un’ora per arrivare sull’isola.
Partiamo alle 1030 e dopo un viaggio tranquillo arriviamo alle 1130 all’isola. Per risparmiare un po’ abbiamo deciso di non prendere il pacchetto offertoci dall’agenzia e ci rechiamo verso i bungalow nella parte settentrionale dell’isola a cui avevamo telefonato il giorno prima. Dopo aver camminato per mezzora sotto il sole cocente arriviamo presso i piccoli bungalow prenotati…Naturalmente pur avendo richiesto espressamente il bungalow sulla spiaggia ce ne ritroviamo uno più arretrato composto da una cameretta 3 mt x 3 mt (forse ad essere generosi) con il bagno fatiscente nel piano inferiore… superato (più o meno) il trauma dell’impatto con l’isola, ci rechiamo a fare snorkeling.
Tutti i piccoli fastidi avuti sino a quel momento spariscono nel momento in cui la barca ci lascia lontano dalla riva a immergerci in quell’acquario vivente…Il colore della barriera è sensazionale e non riesco nemmeno a descrivere le mille specie di pesci viste…Uno spettacolo della natura..
Torniamo dopo circa due ore a Lembogian e comprendiamo che in quest’isola non c’è proprio nulla da fare..Ci sediamo a mangiare qualcosa ai tavoli del piccolo warung sulla spiaggia, dopo ci dedichiamo alla lettura dei nostri libri e presto ci ritroviamo ad osservare uno dei più bei tramonti della nostra vita certi che non c’è ne sarebbe mai più stato uno così.
E la sera alle 2230 l’isola si spegne, nessun rumore, nessun disturbo e ci si addormenta soltanto sentendo il fragoroso rumore delle onde che si infrangono a riva… 13° GIORNO VENERDI’ 19 AGOSTO 2005 : NUSA LEMBOGIAN E RITORNO IN BARCA Così come presto è terminata la giornata precedente, altrettanto presto ci ritroviamo svegli il mattino… Alle nove siamo già su una barca che ci porta direttamente a Mushroom Bay, una baia a 10 minuti di barca da lì.
Sicuramente è un posto veramente incantevole, l’unico problema è che il mattino con l’alta marea non si ha spiaggia e di conseguenza è impossibile sistemarsi da qualche parte…Facciamo colazione in un ristorante con terrazza su quel splendido mare e quando chiediamo loro dove poter recarci per prender un po’ di sole, ci offrono di sistemarci con due materassini in un angolo della terrazza perché tanto nella baia non c’è spiaggia finché c’è l’alta marea..
Comunque la giornata è bellissima e ci crogioliamo sotto il sole cocente fino alle 13.30, ora in cui ci viene a prendere il pescatore per portarci alla piccola baia in cui ci dobbiamo trovare per prendere la barca per tornare a Bali.
Arriviamo quasi due ore prima dell’appuntamento e con il consenso di un membro dell’equipaggio, scrocchiamo due ore della piscina del resort affiliato all’agenzia di trasporto.
E qui la parte veramente poco piacevole del tutto: iniziamo da nemmeno cinque minuti il percorso verso casa che mi accorgo di come sarà il viaggio di ritorno.
Il mare è proprio grosso, ci sono onde alte qualche metro e vi posso veramente assicurare, senza esagerare, che è stata una tra le ore più lunghe e paurose della mia vita… Finalmente a terra…Stanca dalla traversata ricca di emozioni..Arrivo in albergo ben felice..La cena avviene in un locale non lontano dall’hotel e assaggio i satay di gamberi..Veramente deliziosi..
14° GIORNO SABAT0 20 AGOSTO 2005: PENULTIMO GIORNO A BALI Eh già, è il penultimo giorno e sono triste.
Affittiamo il motorino dalla cameriera di sala dell’albergo (ci dà il suo e si fa a venire a prendere dal marito per tornare a casa) e andiamo fino a Nusa Dua..Purtroppo oggi il vento è forte ed il mare è grosso e non così cristallino come la volta precedente..Ma vi giuro..Se i problemi della vita sono questi ne faccio incetta.
15° GIORNO DOMENICA 21 AGOSTO 2005: ULTIMO GIORNO A BALI..CHE TRISTE..
Oggi riaffittiamo il motorino e decidiamo di passare anche l’ultimo giorno a Nusa Dua.
Oggi tutto è perfetto, il mare è splendido, la temperatura è incantevole.
Respiro il profumo di Bali e la tristezza sta impossessandosi di me..Non riesco ad accettare il fatto che domani è giorno di partenza..Non mi va proprio.
Per l’ultima sera decidiamo finalmente di cenare a Jimbaran.
Ci facciamo venire a prendere da uno dei ragazzi che collaborano per uno dei piccoli ristoranti sulla spiaggia e ci permettiamo una splendida cena a base di granchi e gamberi davanti ad una vista che non so quando rivedrò più…Unico errore consapevole è quello di non aver contrattato nulla..Bisogna farlo..Ma per l’ultima sera non ne abbiamo avuto voglia..
16° GIORNO LUNEDI’ 22 AGOSTO 2005 :IL LUNGO VIAGGIO Sveglia alle 5.30. Colazione e poi l’inizio del lungo viaggio di ritorno che al contrario dell’andata è stato interminabile. Sarà la tristezza, sarà il fuso al contrario, sarà tutto quel che volete ma l’ho trovato veramente lungo..
VARIE ED EVENTUALI
· Compagnie utilizzate per i voli: Torino – Francoforte LUFTHANSA Francoforte – Singapore SINGAPORE AIRLINES Singapore – Depansar SINGAPORE AIRLINES Volo prenotato giugno 2005 costo a persona € 1280,00 Trattamento a bordo più che soddisfacente, tutto senza imprevisti, bagagli (incredibile) arrivati perfettamente! · Hotel prenotato dall’Italia tramite agenzia Vira Bali – Tuban- Kuta. Ottimo rapporto qualità prezzo (€ 20 a persona al giorno con colazione), piccola piscina, stanze e bagni grandi e sempre puliti, ottima posizione per visitare la parte meridionale e centrale dell’isola.
A posteriori dico che sarebbe stato meglio spostarsi almeno due o tre volte per visitare meglio e con minor tempo..La prossima volta ci regoleremo di conseguenza..
· Costo della vita veramente accettabile per chiunque (cambio 1€ = 12.000 Rupie) Possibilità di vivere con veramente poco e di visitare comunque parecchio.
Per concludere (e sono stata lunga lo so) consiglio vivamente a chiunque di visitare questa splendida isola. Me ne sono innamorata…E mi auguro di tornarci perché una piccola parte del mio cuore ha preso casa proprio laggiù… Monica P.S. A posteriori mi sento di fare un’unica aggiunta in riferimento alle bombe di ottobre 2005. Come tutti i luoghi in cui accadano attentati è difficile recarsi a cuor leggero. Noi ad agosto avevamo nel cuore l’attentato del 2002 e ora anche questo..Non so che dire..Aso che non andarci, oltre al grave danno che si provoca all’economia dell’isola, è proprio rinunciare ad avere un patrimonio culturale e d’insegnamento che solo “l’isola degli dei” può dare..