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Le aspettative per questo viaggio sono davvero elevate, a posteriori confesso che è un errore fantasticare troppo sul posto da visitare, ma ormai il danno è fatto e quindi la mia opinione su questo viaggio è compromessa.
Chiaramente, come gli altri diari di viaggio dimostrano, è sempre soggettivo il fatto di amare o meno un posto, quindi lungi da me scoraggiare qualcuno ad andare in questi posti, ma è bene partire consapevoli di quello che si troverà in modo da non rimanere delusi o sorpresi.
Le cose che personalmente non ho apprezzato le troverete in modo specifico nel diario di viaggio.
VOLI: abbiamo prenotato a Marzo un volo per Singapore con la Turkish Airline al prezzo di 830,00 euro e un volo Singapore-Bali con la Garuda Airline al costo di 270,0 euro.
Siamo stati costretti a prendere due voli separatamente perché i prezzi Roma-Bali erano cresciuti vertiginosamente aggirandosi intorno ai 1400, euro. Quindi vi consiglio di prenotare a Gennaio- Febbraio se avete le idee chiare.
GIORNO 31/07/09: ROMA-ISTANBUL-SINGAPORE Il volo con la TK è stato meglio del previsto. Ottimo servizio e buonissimi pasti.
Arriviamo in orario a Singapore, solo 5 minuti per ritirare i bagagli e siamo fuori. Ritiriamo dall’ATM 200 Dollari di Singapore (che corrispondono a circa 100 euro) per le spese varie a Singapore. Prendiamo un taxi per il nostro Hotel “ Le Perakanan Hotel” prenotato da internet dall’Italia (40 euro a stanza). L’hotel nuovissimo ha un ingresso che neanche si vede dall’esterno. Le stanze sono piccole ed hanno la moquette a terra, anche il bagno è piccolo ma funzionale. C’è il condizionatore. Per starci una notte va più che bene. Purtroppo è Sabato e nel locale accanto fanno il Karaoke fino a tarda sera. Dalla mia stanza num° 10 si sente benissimo e sono costretta ad indossare i tappi per le orecchie (io li avevo portati,ma la TK te ne regala un paio sull’aereo).Cena nel quartiere di Little India dove spendiamo pochissimo.
GIORNO 2/08/09 SINGAPORE-BALI Oggi abbiamo il primo imprevisto della vacanza. Sveglia alle 4,30 per prendere l’aereo delle 6,50. Arrivati all’aeroporto scopriamo però che è stato cancellato (non si sa bene da quando ma a noi nessuno ci aveva avvertito).Alternativa: prendere il volo delle 19 di sera per Bali o prendere alle 9,50 un volo per Jakarta e poi la coincidenza per Bali alle 11,30. Optiamo per la 2° scelta sperando di arrivare a Bali qualche ora prima per cercare un hotel.
Chiediamo se la coincidenza non sia troppo ravvicinata ma ci garantiscono che non ci saranno problemi. 1° LEZIONE: la parola data qui non vale molto, senza offendere nessuno direi che vale praticamente zero. La Garuda per scusarsi dell’inconveniente ci offre la colazione (6 dollari a testa… ci scappa solo il cappuccino!!) Manco a dirlo perdiamo la coincidenza per Bali. All’arrivo a Jakarta siamo oppressi, stremati dalla burocrazia. Dobbiamo fare il visto che si può pagare solo in contati. Per fortuna avevamo un po’ di euro con noi. Il visto costa 25 dollari, noi in tre paghiamo 57 euro. Dopo fatto il visto te lo devono controllare e vistare. Dopo altri controlli vari arriviamo finalmente al gate. Arriviamo a Bali alle 16,30 ora locale dopo un volo di 2 ore da Jakarta. Ritirati i bagagli andiamo subito a chiedere informazioni sugli orari dei voli per Lombok e poi prendiamo un taxi che per 195.000 Rp ci porta a Ubud.
La scelta di andare direttamente ad Ubud era dettata dal fatto che, essendo in posizione centrale, andava bene per fare i vari spostamenti sull’isola. A posteriori non la rifarei, ma starei almeno una notte a Kuta perché la stanchezza del viaggio è tanta e il fuso orario non si recupera velocemente per cui l’ideale è buttarsi in spiaggia e dormire almeno il 1° giorno.
La strada per Ubud è strettissima e trafficata, ovunque motorini con mamme,papà e bimbo contemporaneamente in sella. La sicurezza sulle strade è un concetto piuttosto relativo qui. Il tassista ci parla per tutto il viaggio, circa un’ora, e ci ringrazia della visita e ci invita a spendere soldi per fare girare l’economia. A Ubud ci facciamo portare lungo Monkey Forest Road per cercare qualche alloggio, ma di questo periodo è impossibile trovare una sistemazione “accettabile” che non sia “full”.
A questo punto urge una precisazione: si legge ovunque che a Bali per dormire si può spendere veramente poco se ci si accontenta. Allora, forse in altri periodi dell’anno, quindi in bassa stagione può essere vero, ma in questo periodo non è così. Accontentarsi significa soprattutto scarsissime condizioni igieniche quindi vi consiglio di prenotare prima, almeno un paio di mesi.
Incontriamo un tipo per strada che col suo furgoncino malconcio e puzzolente si offre di cercarci un posto. Giriamo parecchio tempo e alla fine troviamo 2 camere al OKA KARTINI BUNGALOWS. Si tratta di bungalows immersi in un carinissimo giardino balinese. Le stanze sono spaziose e discretamente pulite. Anche il bagno è più che accetabile. La doppia senza condizionatore ma con la pala costa 35 dollari, con condizionatore 46. La doppia uso singola 29 dollari. Tutto compresa la colazione. Il condizionatore a Ubud direi che non serve, io ho spento anche la pala. C’è poi una piscina e se vuoi ti portano la colazione in camera. La colazione è soddisfacente. A cena siamo andati in un posto vicino all’hotel da cui sentivamo provenire della interessante musica dal vivo. Si chiama JAZZ CAFE’ ed è veramente un posto carino, ottima musica e buon cibo. Abbiamo speso in tre 460.000 RP. CURIOSITA’: sarà anche la stagione meno piovosa ma per tutta la notte ha fatto acquazzoni intermittenti. Sarà così anche nei giorni a seguire qui ad Ubud. Ubud, così come Bali in generale è molto umida e ci sono un sacco di zanzare in giro.
GIORNO 3/08/09 Abbiamo noleggiato delle biciclette al prezzo di 30.000 RP per tutta la giornata e abbiamo fatto un giro nei villaggi vicini ad Ubud. Le indicazioni stradali sono pessime e ci siamo persi più volte. Abbiamo anche chiesto più volte indicazioni ai passanti ma spesso si sono rivelate sbagliatissime. Ubud è un posto con un traffico incessante di motorini e macchine. Il rumore del traffico è una costante che ti accompagna per tutto il giorno a partire dalla mattina presto. E’ strapieno di negozi di abbigliamento, pelletterie,quadri e batik. Noi non abbiamo avuto troppo tempo per girarceli quindi non so dire come sono i prezzi, tuttavia, dal poco che ho visto, secondo me gli oggetti più carini della vacanza li potrete trovare qui.
GIORNO 4/08/09 Per oggi abbiamo prenotato un tour con taxi e driver al prezzo di 500.000 RP per l’intera giornata (dalle 9 alle 5 circa). La nostra prima meta è stata il Lago di Bratan con annesso tempio Ulu Danu. Grazioso ma nulla di esaltante. Dopo siamo passati a vedere la risaie di Judiluwit e infine ci siamo fermati 2 ore alle sorgenti di acqua calda Air Panas dove abbiamo approfittato anche per mangiare. Poi ci siamo diretti al tempio di Pura Tanah Lot che sta sul mare. Molto suggestivo sebbene alle 3 di pomeriggio sovraffollato di turisti. Qui c’è un mercato molto interessante. A seguire siamo stati a Mengwi a vedere il Temple Royal, molto carino e curato. Al rientro ad Ubud siamo subito andati in agenzia a comprare i biglietti aerei per Lombok: 500.000 RP. Le spese di agenzia sono circa 40.000 RP.
A causa del volo cancellato i nostri programmi iniziali hanno subito una modifica per cui non staremo più 5 notti a Ubud ma solo 3. Domani partenza per Kuta dove ci fermeremo a dormire una notte.
GIORNO 5/08/09 Anche per oggi abbiamo prenotato un taxi con driver. Siamo stati prima alle Holy springs TIRTA EMPUL. Molto interessanti per approfondire la cultura locale, infatti qui i Balinesi induisti si immergono in queste acque ritenute sacre vestiti obbligatoriamente con dei sarong e cintura in vita per purificarsi o guarire. Per entrare anche noi abbiamo dovuto indossare sarong e cintura. Se invece si indossano pantaloni lunghi è sufficiente la cintura in vita. A seguire siamo andati a TAMPAKSIRING a vedere le sculture su pietra Gunung Kawi. Anche queste situate in una location suggestiva, unico neo i tanti scalini da dover fare per entrarci. Poi siamo andati in direzione mare. Dapprima un’ oretta sulla spiaggia di Sanur e poi una toccata e fuga a Nusa Dua dove ha senso andare esclusivamente se si vuole fare sport acquatici o diving. La spiaggia per fare un bagnetto tranquillo praticamente non esiste. Ci siamo quindi spostati a Kuta. La spiaggia di Kuta è estremamente affascinante, è lunghissima e larga e può ospitare tantissime persone senza rischiare il sovraffollamento. C’è chi passeggia, chi gioca a pallavolo, a calcio, chi fa flessioni, chi prende il sole e chi approfitta delle grandi onde per fare skite surf. Posto decisamente godibile. Per dormire abbiamo cercato senza successo un posto libero tra quelli suggeriti dalla guida, ma erano tutti prenotati o pieni. Ci siamo accontentati di un hotel che ci ha dato una doppia con letto aggiunto per 500.000 RP. Esternamente l’hotel è carino, c’è anche una fantastica piscina ma le stanze sono decisamente brutte e puzzano di muffa. ATTENZIONE: letto aggiunto in Indonesia vuol dire quasi sempre solo materasso a terra!!!!Quindi chiedete bene. La sera ci siamo fatti accompagnare da un taxi prenotato tramite l’hotel a Jimbaran su uno dei tanti ristoranti direttamente sulla spiaggia dove si mangia pesce fresco alla griglia. Abbiamo speso circa 900.000 RP. Il pesce a dire il vero non ci è piaciuto tantissimo, forse anche per colpa nostra che gli abbiamo chiesto di mettere le salse a parte per paura che fossero troppo piccanti e quindi ce l’hanno cucinato praticamente scondito di sale e olio.
GIORNO 6/08/09 Oggi abbiamo affittato macchina e driver per 350.000 RP per andare da Kuta a Ulu Watu, Dreamland e infine aeroporto.
Il tempio Pura Luhur Ulu Watu ha una location suggestiva sulla cima di una scogliera dove si infrangono forti onde. Purtroppo sottovalutiamo il consiglio della guida e del tassista che insiste di non portare all’interno del tempio macchina fotografica occhiali da sole e altri oggetti che non siano bene chiusi all’interno delle borse o marsupi perché nel tempio ci sono dei ma kaki più che dispettosi direi stronzi che ti riescono a scippare di tutto, pure la bandana che hai in testa.
Entriamo e subito una scimmietta ruba gli occhiali da sole graduati a Gerardo. Impossibile pensare di recuperarli da soli, ci viene in aiuto (però poi ha voluto 20.000 RP) una specie di guida che gli ha dato delle bananine da mangiare in cambio degli occhiali. In Italia questa si chiama associazione a delinquere!!!! Recuperiamo gli occhiali piuttosto malconci dal momento che la scimmietta si era mangiati entrambi i naselli. Mentre ero lì che aspettavo che venissero recuperati gli occhiali un’altra scimmietta prova a rubare i mie, ma per fortuna un’asticella rimane bloccata sotto la bandana altrimenti addio ai miei 450 euro di occhiali da sole graduati. Dopo questa sgradevole esperienza andiamo ad ammirare le gesta di eroici surfisti sulla spiaggia di Ulu Watu. Qui è veramente un posto particolare ed insolito per noi italiani abituati alle ondine dei nostri mari. Qui vengono surfisti da tutto il mondo per affrontare incredibili onde tubolari. Nel percorso che porta sulla spiaggia che praticamente non esiste, ma è solo un punto per accedere al mare con la tavola da surf, ci sono diversi punti di osservazione costruiti appositamente per fotografare i surfisti. Il clan dei surfisti è particolare, è molto simile a quanto si vede nel film point break. Mi passano vicino fisicati pazzesci con la schiena piena di cicatrici con accanto delle ragazze più che carine,fotomodelle. Da qui andiamo a rilassarci anche noi nelle acque tranquille della bellissima caletta Patai Setulung. Ve la consiglio fortemente, attenzione però che nel primo pomeriggio c’è bassa marea e la spiaggia appare decisamente meno bella. Dopo siamo andati a Dreamland, ma non posso dire di avere apprezzato a causa di un eccessivo lusso creato ad hoc per i turisti. All’aeroporto arriviamo con due ore di anticipo ma per i voli interni il check in apre solo mezz’ora prima del volo per cui potevamo arrivare con molta calma. L’aereo per Lombok per nostra sorpresa è un normale aereo e non un bimotore per 16 persone come ci aspettavamo. All’arrivo prendiamo un taxi per Sengiggi dove dobbiamo cercare un posto per dormire. Solita storia, è quasi tutto pieno a Sengiggi e a Manghit. Alla fine troviamo un posto nel bellissimo hotel Graha Beach Sengiggi per una doppia con letto aggiunto (i materassi sono due e alti quindi si sta comunque bene come su un letto normale) per 700.000 RP. La stanza è molto carina ed il bagno è una vera delizia. Nell’hotel c’è anche una bella piscina e c’è un posto dove per 125.000 fanno dei fantastici massaggi di un’ora. Ottima colazione con vista sulla spiaggia, lo consiglio a tutti.
GIORNO 7/08/09 Oggi abbiamo passato un paio d’ore scarse sulla spiaggia di Sengiggi che non merita la permanenza e poi abbiamo fatto un tour verso le spiagge a nord di Sengiggi tra cui Malimbu. Il paesaggio a nord di Sengiggi è molto selvaggio ed isolato. Le spiagge sono deserte e potrete godervele pienamente. Questa zona di Lombok meritava anche più tempo. Noi non siamo andati alle famose cascate perché Marco non poteva camminare ma credo che fossero un bel vedere. Vi consiglio di affittare una macchina o un motorino e girare da soli su questa parte dell’isola.Cena al Bambu. GIORNO 8/08/09 Oggi tour a Kuta, villaggio sasak per vedere la fabbrica dei tessuti fatti con telaio e poi spiaggia di Mangana Way. Kuta è selvaggia ma di gran lunga migliore è la spiaggia successiva. Il mare è decisamente più bello quando si abbassa la marea, dopo pranzo. Cena al Papay Cafè. Qui tutte le sere musica dal vivo. Il servizio è un po’ lento anche se i piatti sono buoni.
GIORNO 9/08/09 Questa mattina alle 8,50 ci sono venuti a prendere con un pulmino per portarci al porto di Bangsal e da li in barca a Gili Trawangan. Abbiamo prenotato questo spostamento al modico prezzo di 75.000 RP. Ci avevano detto che alle 8,30 saremmo partiti da Sengiggi, poi 20 venuti per arrivare al porto e da li altri 20 minuti per Gili. Sono venuti (compagnia La Lamata) con ritardo a prenderci con un pulmino arrugginito in cui ci hanno insaccato in tantissimi. Il viaggio manco a dirlo è stato più lungo di quanto avevano dichiarato. Alle 9,30 arriviamo nel punto di smistamento e attesa direi tra le varie isole. Qui ci dicono che partiremo alle 10. Alle 10 siamo ancora li ad aspettare. Da lì ci dobbiamo spostare a piedi verso il porto, cinque minuti a camminare con i bagagli. Qui aspettiamo di nuovo per salire finalmente alle 10,30 passate su una barchetta da 20 persone su cui però ne salgono almeno 30. A me mi si è affiancato un tipo che mi ha portato i bagagli sulla barca e si è fatto dare chiaramente una mancia. Direi che mi serviva considerando che trasportare la trolley sulla sabbia non ha senso quindi la devi sollevare e la mia era piuttosto pesante. Chiaramente per salire sulla barca devi entrare con i piedi in acqua. Il mare è calmo e il viaggio è tranquillo. All’arrivo dobbiamo scenderci i bagagli da soli e sempre facendo un paio di metri dentro l’acqua. Qui a Gili T. Ho prenotato dall’Italia al TRINACRIA VILLAGE già menzionato nei diari di turisti per caso. Avevo provato al Dreamvillage ma era già tutto pieno. Dal porto si arriva al Trinacria in due minuti a piedi. Il proprietario, un certo Nino è palerminato e risiede qui da un anno. L’accoglienza è molto gradevole, ci fa lasciare i bagagli all’ingresso e ci offre della frutta fresca e dei succhi di frutta. La stanza è carina, anche il bagno. Anche qui abbiamo il 3° letto aggiunto ovvero materasso per terra.
Dopo esserci rinfrescati ci buttiamo al mare, subito a nord del porto. Il colore è eccezionale, un turchese chiaro che a pochi metri dalla riva diventa blu smeraldo dal momento che aumenta vertiginosamente la profondità. Appena mi butto in acqua però mi accorgo che la corrente è fortissima e che nuotare è impossibile, a meno di non voler nuotare sul posto: troppa fatica! Allora mi metto un po’al sole, ma picchia troppo forte per cui devo arrendermi velocemente e ripararmi sotto uno dei tanti alberi sulla spiaggia. La maggiore parte della gente infatti sta sotto gli alberi a leggere o dormire. Lungo la via di fronte la spiaggia è un susseguirsi di bar,ristoranti e qualche negozietto di souvenir. La cosa che apprezzo di più è che qui non c’è l’assedio dei venditori ambulanti.
GIORNO 10/08/09 Oggi abbiamo prenotato in uno dei tantissimi centri di diving e snorkelling una gita con la barca dal fondo trasparente che prevede una prima tappa poco a largo di Trawangan per fare snorkelling e vedere pesci e coralli. Poi una seconda tappa a largo di G. Memo per vedere le tartarughe giganti marine ed infine una 3° tappa a largo di g.Air per vedere il grande corallo. Qui facciamo una sosta di circa 2 ore e mezza per mangiare qualcosa e stare in spiaggia o fare un giro per l’isola. Il tour costa 75.000 RP. La partenza era prevista per le 10,30 ma tanto per cambiare partiamo verso le 11.Col senno di poi mi sento di sconsigliare questo tour perché se volete fare snorkelling sull’isola lo potete tranquillamente fare a pochi metri dalla riva godendo di tutti i panorami marini anche migliori di quelli proposti dalla gita. Riuscirete anche a vedere le tartarughe marine.
In compenso il mare a G.Air era bellissimo e calmissimo quindi si poteva tranquillamente nuotare.
Per cena siamo rimasti al trinacria dove Nino ha organizzato una cena per gli ospiti italiani chiaramente italiana con qualche variante indonesiana. Pasta con le melanzane, insalatona alla palermitana con uova, patate, cipolla, pomodori ed insalata. Una deliziosa verdura che in Italia non conosciamo cucinata molto piccante. Pesce azzurro tipo alici pastellato e fritto di un buono eccezionale e per finire piattone di frutta mista. Serata divertente e piena di racconti ed aneddoti di italiani in vacanza in Indonesia. Oggi Nino ci cambia stanza e ci da uno stanzone con due lettoni matrimoniali. E’ un italiano per cui sa che il letto aggiunto a noi non ci piace!!! GIORNO 11/08/09 Oggi relax totale in spiaggia.
GIORNO 12/08/09 Oggi ci spostiamo sul tratto di spiaggia di fronte Villa Ombok. Ci hanno detto che qui hanno avvistato una tartaruga. Gerardo è riuscito a vederla e non solo la tartaruga ma anche una stella marina enorme blu elettrico. Io qui nessuna delle due anche se apprezzo i molti pesci colorati e i coralli. Poi torniamo nella parte più a nord del porto e facciamo uno snorkelling fantastico tanto che riesco a vedere finalmente una tartaruga. Nel pomeriggio decidiamo di fare una passeggiata all’interno dell’isola. C’è una stradina proprio dietro il trinacria village, la seguiamo fino ad arrivare alla costa. Il percorso è su una strada sterrata e polverosa per cui ci siamo sporcati parecchio scarpe e gambe però è interessante perché si vede un po’ di vita locale con le baracche e gli animali che ci girano intorno senza curarsi troppo di noi. Arrivati sulla costa rimaniamo sorpresi ed affascinati dal panorama. Qui il mare si ritira per metri e metri, fino quasi all’orizzonte dove piano tramonterà il sole diffondendo sul tratto di spiaggia rimasto scoperto mille sfumature di azzurro e rosa. Camminando lungo la costa in direzione sud dell’isola in modo da fare mezzo giro e tornare al trinacria, troviamo anche un punto di osservazione anzi direi contemplazione dell’imperdibile spettacolo con delle panchine e venditori di bibite fresche. GIORNO 13/08/09 Oggi saremmo dovuti partire alle 10,30 direzione Bali (Padangbay) con una fast boat. Tempo previsto per l’arrivo un’ora. Costo 660.000 RP. Beh, è andata in tutt’altra maniera. Siamo partiti alle 11,10 circa su una barca piena zeppa, senza neanche un cm quadrato libero. Molti, tra cui anche io, sono costretti a rimanere per tutto il viaggio in piedi. La barca invece di andare diretta a Bali va prima a Lombok per fare scendere qualche passeggero e farne salire altri 20!!!!A questo punto protesta ufficiale di tutta la barca che minaccia di denunciarli per rischi sulla sicurezza del viaggio. Discutiamo un bel po’ di tempo e infine lasciamo i poveri malcapitati a terra a Lombok (se fosse successo a me mi sarei arrabbiata da morire) e verso le 12 partiamo. Altra bugia,ci vuole un’ora e mezza per andare a Bali. OSSERVAZIONE: ho pagato un sacco di soldi per bagnarmi comunque i piedi per salire e scendere dalla barca (eppure a Gili c’era un pontile,allora per chi è destinato?) impiegare 3 ora anziché una!!! Padangbay è un piacevole villaggio. Ci muoviamo a piedi con i bagagli vicino al porto e decidiamo di fermarci in un hotel molto carino con terrazza che si affaccia sulla bella Baia. Doppia per 45.000 RP colazione compresa. Camminando un pochino più avanti avremmo trovato sicuramente sistemazioni più economiche ma non vogliamo perdere tempo. Affittiamo un taxi con driver (300.000 RP) e ci facciamo portare alla spiaggia di Pusar Pukit, menzionata spesso nei diari di viaggio ed indicata sulla guida come una delle più belle spiagge di Bali. Col taxi ci vogliono quasi 40 minuti. Arriviamo alle 15,40, il mare è piuttosto mosso ed ondoso. Molti si divertono comunque a fare il bagno. E’ carina anche se penso che l’orario non sia il migliore, credo sia un po’ tardi. Ci sono diversi Warung per mangiare. 14/08/09 Oggi io ed i miei compagni di viaggio abbiamo programmi diversi. Loro fanno un’escursione in barca (una canoa quasi) che li porta a fare snorkelling in due tratti di mare vicino a Blu Lagoon Beach. Sarà un’esperienza eccezionale sia per la bellezza dell’acqua trasparentissima sia per la qualità dello snorkelling a detta di Marco superiore anche a quello in mar rosso. Io invece vado a piedi nella spiaggia di Bias Tugal. La spiaggia è piccola e c’è una gran pace la mattina fino alle 10,30 /11, poi arrivano le solite venditrici ambulanti che vogliono farti un massaggio o venderti un ananas.
Merita una visita. Il mare è comunque un po’ mosso, come in quasi tutta Bali per cui evito di fare il bagno. Alle 12 appuntamento davanti l’albergo per partire verso l’aeroporto.
Impieghiamo circa un’oretta.
Viaggio terminato,si torna a casa.