Bali in tour

Un viaggio fatto di tante vacanze una dentro l'altra alla scoperta dell'isola
Scritto da: lallacru
bali in tour
Partenza il: 16/08/2012
Ritorno il: 03/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Ciao, siamo Laura e Luigi, questo e’ il diario della nostra Bali in Tour.

Abbiamo preso spunto da vari diari di turisti per caso, componendo una vacanza alla scoperta dell’isola. Non volevamo un viaggio all’insegna del relax in spiaggia (tranne gli ultimi meritati giorni) ma il desiderio era vedere quanto più possibile del posto.

Abbiamo prenotato l’aereo ad aprile partenza da Bologna, scalo ad Amsterdam per sei ore poi Denpasar con un breve scalo tecnico a Singapore (costo del volo euro 900).

17.8 Legian

All’arrivo a Denpasar appena usciti dall’aeroporto siamo colpiti da un profumo intenso, dolce e spaziato che ci accompagnerà per tutta la vacanza e che non potremo fare a meno di ricordare al rientro. Grazie a uno scambio di mail con i gestori dell’alloggio troviamo il driver ad aspettarci per portarci a The Island Hostel ( non pensate ad uno dei nostri ostelli, questo non ha nulla da invidiare ad un hotel!). Il traffico e’ intenso, ci sono pochi cartelli stradali e i motorini sfrecciano da ogni parte. Ci convinciamo che l’idea di prendere dei driver per gli spostamenti lunghi, anziché girare in scooter ( non avevamo fatto la patente europea per quello che avevamo letto sulle presunte mance alla polizia locale), è stata una buona idea. Arrivati all’ostello facciamo un check in veloce e appoggiamo le valigie in camera per rilassarci sugli sdrai a bordo piscina. Intorno è pieno di alberi di frangipane e i fiori profumati sono ovunque.

18.8 Penisola di Jimbaran

Ci alziamo presto, colazione veloce e grazie ai ragazzi dell’ostello troviamo un driver per il giro che vogliamo fare dopo pranzo (350.000 rupie per 7 ore). Passiamo la mattinata libera nelle vicine spiagge passeggiando e osservando i surfisti. Pranzo veloce e rientro per partire per il tour nella penisola di Jimbaran. Il nostro driver si chiama Buddha, facciamo subito amicizia e sarà lui ad accompagnarci per gli altri giorni che trascorreremo in zona Legian / Kuta. La prima tappa e’ uluwatu, tempio sul mare molto suggestivo pieno di scimmiette. Serve un sarong per entrare nei templi, quindi o lo si prende in prestito o si usa un pareo che si ha con sé. Buddha parla un po’ di inglese e ci accompagna raccontandoci storie sul posto e improvvisandosi fotografo e facendoci tante foto. Seconda tappa sono le spiagge di Padang Beach ( una lunga lingua di sabbia che, con la bassa marea, crea dei disegni con le alghe del fondale scoperto) e balang beach dove rimaniamo per un’oretta a farci un bagno. Riprendiamo il giro e andiamo a Jimbaran per vedere il famosissimo tramonto e cenare sulla spiaggia ( questa e’ l’unica cena costosa che abbiamo fatto 1.124.00 rupie). Torniamo in hotel e ci cambiamo, passeggiando sul lungo mare troviamo un bel localino il Coconut a Semenyak.

19.8 Nusa Lembongan

Su internet abbiamo trovato un buon gestore (Scott) per fare la gita a Nusa Lembongan costo 670.000 rupie a testa.

Ci vengono a prendere con una macchina in ostello, ci portano a Sanur per prendere il traghetto, poi giro in barca col fondale di vetro e snorkeling tra coralli e tantissimi pesci colorati. Anche il pranzo è incluso, sulla spiaggia in un warung. Giro dell’isola con un piccolo pulmino scoperto e in canoa tra le mangrovie. Alla sera decidiamo di vedere il centro di Kuta, troviamo una città colorata, assordante, piena di turisti e di negozietti aperti. Ceniamo in un warung un po’ nascosto, piatti ottimi e un succo di mango fresco.

20.8 Munduk

Lasciamo Legian per la seconda tappa del nostro viaggio, direzione Munduk. È sempre Buddha che ci porta (700.000 rupie il viaggio è abbastanza lungo, le strade sono molto tortuose). Per la strada il nostro driver ci porta a vedere un combattimento di galli (premetto che entrambi siamo contrari ma non potevamo dire no…). Siamo gli unici turisti, tutti urlano, i combattimenti durano pochi secondi. Facciamo una fermata al pura Luhur Batukau, tempio immerso nel verde, assistiamo anche ad una cerimonia. Altra fermata nelle risaie di Jtiluwi, non si può spiegare il verde intenso e lo spettacolo che si può vedere da qui. Pranziamo e facciamo un giro nella vicina fattoria dove producono the e caffè, ci fanno assaggiare tanti bicchierini diversi e compriamo qualche regalo. Arriviamo a Munduk e soggiorniamo a Taman Ayu, un piccolo albergo familiare con un proprietario gentilissimo. Ceniamo da lui e mangiamo i più buoni mie goreng di tutta la vacanza!! Il posto è in montagna, immerso nel verde, nulla intorno. Fa freddo, fortunatamente sapendolo eravamo attrezzati con qualche pantalone lungo, felpe e k way. La camera è molto spartana, ma la cifra che abbiamo speso è onestissima.

21.8 Munduk

I galli ci svegliano molto presto… Quindi ci alziamo e grazie ad una piantina disegnata a mano cerchiamo la via per le cascate. Tra palme e piccoli sentieri troviamo anche una casa di produttori di caffè con un bar tutto in legno, ci fermiamo e beviamo un the allo zenzero con i biscottini di banana. Ci perdiamo varie volte… le strade sono tutte uguali, la gente del posto però anche se non parla inglese riesce ad aiutarci e arriviamo alla prima cascata. C’è anche chi fa il bagno! Continuiamo e troviamo anche la seconda, poi tanti gradini e finiamo il giro. Nel pomeriggio il proprietario del l’albergo ci trova un driver e andiamo a vedere il lago Baratan e il tempio Baratan. È qualcosa di magico, c’è un velo di nebbia, tutto sembra sospeso e irreale. Piccolo stop ai laghi gemelli e rientriamo a Munduk. Ceniamo sempre a Taman Ayun, qui era impossibile andare da altre parti.

22.8 Lovina

Il proprietario diventa il nostro driver e ci porta verso Lovina, la terza tappa. Stop veloce in un mercato locale, dove su più piani di un vecchio palazzo, migliaia di banchetti offrono cibi e decorazioni, un pandemonio di colori e odori. Arriviamo a Lovina dove soggiorniamo al Ray Inn Beach Hotel. Bella piscina e carina la camera. Il posto purtroppo non offre molto, ma siamo qui per vedere i delfini. Cerchiamo una barca e Luigi contratta il prezzo ( si contratta tutto a dire il vero..,per fortuna ci pensa lui!). Andiamo a cena in centro ( una unica via dove ci sono ristoranti) con un po’ di difficoltà perché i marciapiedi sono molto disastrati.

23.8 Lovina

Per vedere i delfini l’appuntamento è alle 5.30. Troviamo una brutta sorpresa, il tizio della barca dice che non può portarci perché ha un matrimonio ( lo troveremo più tardi in mezzo al mare con una barca carica di cinesi!!!!) cerchiamo in fretta qualcun altro e per 100.000 rupie troviamo il passaggio.

La nostra barca è solo una delle centinaia che si scorgono al largo di Lovina alla ricerca dei delfini. Tutti si spostano in massa sperando di vederli. Passa un’ora ma non si vedono. I barcaioli non demordono e hanno ragione! Dopo poco li avvistiamo, sono vicinissimi e li seguiamo, il gioco continua così per circa un’ora poi ci riportano a riva. Impossibile fare il bagno, l’acqua è sporchissima, ma sapendolo avevamo scelto l’alloggio con piscina. Ci concediamo anche un massaggio (1 ora 150.000 rupie). La sera noleggiamo uno scooter e facciamo un giro.

24.8 Ubud

Un driver ci porta a Ubud, quarta tappa, (475.000 rupie), ci fermiamo per strada a vedere il vulcano e pranziamo in un ristorante con un panorama spettacolare. Decide anche di passare a prendere la moglie, e passiamo a casa sua in un piccolo villaggio, ci fa vedere il tempio della sua famiglia e ci offre un Bali coffe, qui sono davvero tutti gentili e ospitali.

Altro stop a Penelokan e al tempio madre. Arriviamo di pomeriggio a ubud, clima molto umido e un po’ di pioggerellina. L’hotel Cendana Resort è bello e comodo e sulla via principale.

25.8 Ubud

Andiamo alla Monkey Forrest, le scimmie sono da ogni parte e se sei fortunato ti salgono addosso, non sono aggressive, basta non fare movimenti bruschi per non spaventarle. C’e un matrimonio e riusciamo a scattare alcune foto. Il tempio ci porta via la mattinata, al pomeriggio facciamo un giro per la città poi un massaggio (180.000 rupie). Cena e uno dei tanti locali dove fanno musica dal vivo.

26.8 Ubud

Noleggiamo uno scooter (50.000 rupie) per andare nella zona degli artigiani della pietra e del legno. Entriamo in due o tre esposizioni e alla fine compriamo alcuni regali. Ceniamo in un warung seduti per terra e andiamo a vedere uno dei famosi spettacoli. Abbiamo scelto quello del fuoco, seduti intorno ad un piazzale i protagonisti, vestiti e truccati in maniera impeccabile, si alternano sulla scena, mentre due cerchi di uomini seduti a terra intorno al fuoco cantano. Semplicemente suggestivo e imperdibile.

27.8 Candidasa

La mattina facciamo l’ultimo giro a Ubud e visitiamo il palazzo delle ninfee. Con un driver arriviamo a Candidasa, penultima tappa. Cena sul mare e passeggiata.

28.8 White Sand Beach

Un driver (150.000 rupie ) ci porta alla White Sand Beach. Arriviamo e il proprietario di una delle strutture ci offre due lettini con ombrellone se pranziamo da lui! Ne approfittiamo e ci facciamo il primo vero bagno della vacanza. L’acqua e’ limpida e la sabbia bianchissima, la corrente è forte e bisogna stare attenti alle onde. Pranziamo direttamente sui lettini un buonissimo piatto di mie goreng. Torniamo al l’hotel che è buio. Cena e in un piccolo warung sulla passeggiata.

29.8 – 2.9 Gili Trawangan

Partenza per le isole Gili, abbiamo scelto Gili Trawangan e come alloggio il Marta’s. Il tragitto dura circa un’ora e il mare è abbastanza agitato.

L’isola è piccola ma offre tanto. Trascorriamo qui gli ultimi giorni della vacanza, tra bagni (solo di mattina e massimo fino alle due di pomeriggio perché dopo il mare si ritira e si scoprono i coralli, entrare in acqua è possibile solo con delle scarpe di gomma!), cene al mercato locale e in giro per i locali. Siamo fortunati e ogni giorno riusciamo a vedere le tartarughe, praticamente ad un metro dalla riva, e un sacco di pesci colorati.

La nostra Bali è stata un viaggio stupendo, colori, sapori, religione sentita in un modo che noi occidentali non possiamo capire, con offerte quotidiane che profumano di incenso, divertimento e cultura del luogo. Una meta che consigliamo anche a chi non vuole fare solo mare ma anche vedere qualcosa che ti tocca il cuore e che terrai con te. Speriamo che questo diario serva a qualcuno, come sono serviti a noi quelli che abbiamo letto!



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