Bali in libertà
Atterrati all’aeroporto di Denpasar, consiglio di cambiare subito 50 euro per le spese iniziali. Troverete subito il cambio all’uscita del gate. Mi soffermerei un attimo sul cambio… facile da trovare in qualunque area turistica, ma ecco due consigli: diffidate di chi ve ne offre uno troppo vantaggioso (cercherà sicuramente di fregarvi), e se avete pazienza cercate una banca perché si potrà avere fino a 2/4 euro in più ogni 100 euro, a fronte del cambio effettuato per strada. Non molto, ma alla fine vacanza sono un po’ di soldi. Per il trasferimento all’hotel non c’è alcun problema, vi troverete davanti a una miriade di offerte o alla possibilità di prendere un taxi. La cosa importante è contrattate: se vi chiedono 400.000 voi offrite 100.000, per concordare una via di mezzo. Non preoccupatevi, qui è normale.
Sanur è un’area dedicata principalmente alle famiglie. Poca vita notturna e sinceramente anche un mare non molto bello. Perciò, dopo due giorni, ci spostiamo di pochi kilometri per arrivare a Jimbaran, circa 20 km a sud. Da Sanur, per lo spostamento trovo un privato che mi accompagnerà anche per altri due tour giornalieri. Questa zona è ottima per trovare contatti. C’è una infinita di offerte e per avere un autista privato, per una intera giornata, arrivi a pagare 30/40 euro. Attraverso whatsapp è facile restare in contatto. A Jimbaran soggiorniamo all’hotel the astari villa ad residence, circa 23 euro a testa con colazione. Un buon hotel non è sul mare, ma con 5 euro affitti un motorino per poter visitare le numerose baie che si trovano nei dintorni. A jimbaran trovi fra le più belle spiagge di Bali. La migliore secondo me è nusa dua, zona di hotel a 5 stelle con spiagge balneabili. Non tutte le spiagge a Bali sono balneabili. Il mare qua è da trattare con rispetto. Varie spiagge sono da ammirare, ma non si può fare il bagno.
Il tempio uluwatu non è in per se stupendo, ma è ubicato in una posizione invidiabile: a picco sul mare con una miriade di scimmie da vedere. Vicino c’è la baia di uluwatu, zona di surfisti, ma non balneabile. L’entrata al mare è fra una insenatura che solo i surfisti esperti possono avventurarsi. Consiglio vivamente di visitare la baia di Padang Padang, un’altra baia da non perdere con chioschi arroccati sugli scogli. Poco prima dell’entrata al tempio di uluwatu, troverete sulla sinistra una stradina sterrata che vi porterà a una lunga spiaggia non balneabile, ma suggestiva. Per raggiungerla dovrete fare l’ultimo tratto a piedi per scendere dalla scogliera. Dall’alto della scogliera c’è la possibilità di provare il parapendio in coppia. Il volo non dura molto, ma il volo è fatto in un contesto particolare. Rock bar è un’altra baia da visitare, zona di hotel. Da non dimenticare la spiaggia di Jimbarani, lunga spiaggia balneabile con ottimi ristoranti sulla spiaggia collocati sotto maestosi alberi. Dopo pranzo usufruiamo dei lettini del ristorante e la sera vedrete un fantastico tramonto.
Comprate una tessera telefonica del posto per usufruire di Internet, costo a Sanur 180.000 (circa 14 euro), ma se trovate un negozio ufficiale la pagherete sicuramente meno. A Jimbaraniho ho trovato, purtroppo, un posto di blocco della polizia e con la scusa di una presunta patente internazionale hanno chiesto qualcosa. Per mia fortuna ho insistito per telefonare all’ambasciata, ribadendo che la mia patente era valida. Alla fine mi hanno lasciato andare. Però, penso che ho avuto solo fortuna.
Poi facciamo un tour con l’autista che abbiamo conosciuto a Sanur, per visitare il monte Batur col suo lago. Pranziamo in un ristorante dove la vista è davvero fantastica. Sotto di noi vediamo il lago e, sulla sinistra, il monte batur. È la guida a portarci, ma pensò che sia la meta per tutti i turisti. All’andata ci fermiamo alla bella cascata di Tegenungan. Si può risalire fino alla vetta e proseguire lungo il fiume in una vegetazione rigogliosa. Per accedere bisogna pagare pochi euro come in tutti i posti per turisti. Sulla strada del ritorno ci fermiamo alle risaie di Tegalalang, nei pressi di ubud, patrimonio dell’umanità Unesco. Non si può andare a Bali senza vederle. Col senno del poi avrei scelto di fare questo tour da Ubud perché la distanza da Jimbarani non è molta, circa 80 km. Le strade, però, sono davvero trafficate. Per rientrare a jimbarani ci vuole un’ora solo per attraversare Denpasar.
Dopo 5 giorni ci spostiamo per andare a Padang (costo per lo spostamento circa 15 euro) dove prenderemo la nave per le isole Gili. Padang è una piccola baia carina, ci fermeremo solo una notte. Le navi veloci impiegano circa 2 ore per raggiungere le isole. Per i biglietti delle navi veloci, mi raccomando, non comprateli in giro. Tutti vi offriranno i biglietti, ma c’è l’ufficio della compagnia vicino al pontile. Costo 15 euro a testa, 30 andata/ritorno. Conviene comprare subito anche il ritorno, il biglietto non ha vincoli. Prenoterete direttamente sull’isola la data del ritorno. L’ufficio si trova sulla stradina di fronte al pontile. A circa 50 metri sulla sinistra trovate un ufficio piccolo piccolo, ma accettano anche le carte di credito. Le partenze sono la mattina e uno nel pomeriggio. Consiglio la mattina, perché il mare è generalmente più calmo. Esiste anche una nave più grande che costa meno, usata solitamente dalla gente del posto, ma impiega circa 6 ore.
Le isole Gili sono tre. La nave si ferma in tutte e tre. Tawangan è l’isola più grande dove si trova più vita con locali che suonano fino a tarda ora, principalmente per i più giovani. Gili Meno è la più piccola, mente Gili Air è la più carina (per i miei gusti). Per dormire avrete solo l’imbarazzo della scelta; dai resort a 5 stelle agli ostelli… ovviamente con enormi variazioni di prezzo. Qui passeremo una decina di giorni. Il mare è davvero stupendo e potete visitarle facilmente tutte le isole con il traghetto locale che parte ogni mattina (5 euro).
Rientriamo a Bali a malincuore. Ci dispiace proprio lasciare queste isole, ma vogliamo continuare il tour. Rientrati a Padang ci trasferiamo subito a Ubud, centro spirituale di Bali, dove pernottiamo per altri 5 giorni. Ubud è una cittadina caotica, ma non si può andare a Bali senza vederla. Il mercato locale è ideale per comprare i souvenir da portare a casa. Dovremo comprare uno zaino per riportare a casa tutto quello che acquistiamo, principalmente artigianato locale, statue, maschere, oggetti vari… senza dimenticare le stoffe, veramente belle e colorate. L’abbigliamento è meno conveniente, visto che è di importazione.
Si possono visitare la foresta delle scimmie, niente di eccezionale a dire il vero, le risaie di Tegalalang che avevamo già visitato e una moltitudine di tempi. Da qua dedichiamo un giorno per visitare il tempio sul lago Baratan, il tempio più bello che visto. Un’altra tappa che consiglio sono le risaie di Jatiluwih, meno scoscese delle risaie di tawangan, ma con un’estensione senza dubbio maggiore. Abbiamo passato 3 ore a camminare all’interno, lungo sentieri che offrono panorami mozzafiato. Questo tour è stato sicuramente il più bello fatto a Bali.
Per concludere il nostro viaggio torniamo sulla costa nella caotica Kuta, sicuramente il centro del divertimento di Bali dove si trova di tutto… anche i resort costruiti su misura per gli occidentali e una vita notturna non stop…. un’altra Bali.