Bali e Gili Meno
04-05 SETTEMBRE Partiamo da Venezia con volo Qatar direzione Doha dove ci attende uno scalo abbastanza lungo (4 ore), per poi ripartire e finalmente alle 17.10 del 05 atterriamo a Bali! Dopo più di un’ora riusciamo ad uscire dall’aeroporto dove ci attende il nostro driver per portarci in direzione Seminyak (200K rupie). La nostra prima casa si trova vicino Seminyak Square, un carino residence con piscina prenotato con Airbnb.
06 SETTEMBRE Ancora distrutti dal lungo viaggio, decidiamo di passare la giornata all’insegna della scoperta della città con una breve camminata e del relax in spiaggia. Chi si aspetta di trovare spiagge “caraibiche” a Bali ne rimarrà molto deluso. Una lunga lingua di sabbia (a tratti anche un po sporca) con un mare troppo agitato per poter fare il bagno, ma di tutto ciò ne eravamo consapevoli quindi affittiamo un ombrellone e due lettini (100K rupie) e ce ne stiamo tranquilli ad osservare i surfisti che cercano di cavalcare queste enormi onde. Pranzetto tipico indonesiano in spiaggia, ci siamo fermati al Cantina Cafè, posto spartano gestito da ragazzi gentili e simpatici, cibo molto buono ad un prezzo molto conveniente. Aspettiamo il tramonto, ce lo godiamo stesi dai nostri lettini bevendo un cocktail, per poi tornare a casa per una doccia e uscire nuovamente nella caotica Seminyak per cena.
07 SETTEMBRE Sveglia presto, alle 8 ci aspetta il nostro driver Gama per portarci a Nusa Dua, circa 20km da Seminyak più o meno 45 minuti di macchina. Non ci aspettavamo tutto quel traffico per le strade, ma soprattutto siamo rimasti a bocca aperta dal notevole numero di motorini! Arriviamo a Nusa Dua, l’impressione che ci ha dato è di una specie di “villaggio” enorme, pieno di hotel di un certo livello con un’immensa spiaggia davanti. Qui siamo riusciti a fare il nostro primo bagno, la mattina la marea è bassa e quindi il mare molto più tranquillo. Dopo un paio d’ore spese sotto il sole (a bruciarci), siamo tornati dal driver che ci ha portati verso la volta del Garuda Wisnu Kencana (100k rupie). Un parco con due statue enormi, onestamente le aspettative che avevamo erano superiori rispetto a quello che abbiamo visto, non credo lo consiglierei. Da qui breve sosta in spiaggia a Padang Padang, spiaggia piccolina con scimmiette curiose e piene di surfisti che solcano l’onda. Per il tramonto siamo arrivati all’Uluwato Temple (20K), tempio a picco sul mare dal panorama mozzafiato. Una volta li non puoi non entrare a vedere una tipica rappresentazione balinese (100K). Un consiglio, se vi fermate a vedere lo spettacolo che dura circa un oretta, uscite 10minuti prima della fine o rimarrete bloccati ore nel traffico dei furgoncini dei vari driver che devono uscire dal parcheggio. La sera eravamo distrutti per fermarci a Jimbaran Bay per la cena, così ci siamo fatti riportare a casa.
08 SETTEMBRE Oggi proviamo a noleggiare lo scooter (50K), decidiamo di “rischiare” la guida a sx e ci lanciamo in mezzo al traffico infernale! Partiamo abbastanza presto la mattina alla volta del Pura Tanah Lot Temple (30K), seguiamo il consiglio della Lonley Planet di visitarlo la mattina così da evitare le ondate di turisti che arrivano nel pomeriggio per il tramonto. Da Seminyak in scooter ci mettiamo circa 30 minuti. Il Pura Tanah Lot è molto suggestivo, uno di quegli spettacoli che durante un viaggio entrano dentro e rimangono lì impressi come una fotografia. A fare una particolarità del Tanah Lot è la sua costruzione, si trova su uno scoglio staccato dalla riva e per arrivarci bisogna tener conto delle maree, noi fortunatamente abbiamo trovato la marea bassa e siamo riusciti ad arrivare fino ai piedi. In assoluto il tempio che ho preferito! Dopo aver trascorso almeno un ora ad ammirare questa meraviglia, riprendiamo il nostro scooter e dopo un’altra mezz’oretta arriviamo al Taman Ayun Temple (15K), altro tempio molto grande e molto suggestivo, circondato da un ampio ed elegante fossato pieno di carpe. Torniamo a Seminyak per pranzo in spiaggia e lì ci fermiamo fino al tramonto. Concludiamo i giorni nella caotica Seminyak con l’ultima cena in centro.
09 SETTEMBRE Oggi si cambia completamente zona, ore 8 arriva il nostro driver per portarci a Ubud (150K). Anche qui affittiamo una casa tramite Airbnb, e anche qui capitiamo molto bene, una casettina in mezzo a risaie con piscina privata, ci ritroviamo completamente immersi nella natura. Spettacolare. Appena arriviamo noleggiamo uno scooter per la giornata (60K), e in circa mezz’ora arriviamo alle Tegallalang Rice Terraces (10K) una vera e propria meraviglia della natura. Si possono risalire le terrazze tramite un percorso che hanno creato, una bella fatica arrivare fin in alto ma ne vale la pena! Scesi dalle terrazze e ripreso fiato, ripartiamo per la Sacred Monkey Forest (30K), qui abbiamo passato un paio d’ore a guardare queste simpatiche scimmie che ti saltano addosso e sono attratte da qualsiasi cosa tu possa avere in mano o nello zaino. La foresta è molto grande, tenuta benissimo con un sacco di personale che controlla che le scimmie si comportino bene. Per pranzo ci fermiamo in un warung vicino la foresta, tutti i ristoranti hanno il menù esposto all’esterno, consiglio sempre di leggerlo prima di entrare. Poi ripartiamo per il Goa Gajah (15K), la grotta dell’elefante. Un tempio abbastanza semplice rispetto agli altri, con una piccola grotta dove entri nella bocca dell’elefante. Per le 16 torniamo a casa per goderci un po’ la piscina distrutti da un altra giornata passata sotto il sole cuocente di Bali.
10 SETTEMBRE Oggi a portarci a spasso per Ubud c’è nuovamente il nostro amico driver. Come prima meta raggiungiamo la Tegenungan Waterfall (10K). Io resto a bocca aperta nell’ammirare la vegetazione che circonda quest’immensa cascata, una meraviglia! Anche qui per arrivarci c’è una bella scalinata da fare, e a vedere le facce e sentire il fiatone di chi finisce la visita e torna indietro, non sarà proprio facile la risalita. In ogni caso scendiamo e andiamo a prenderci i freschi ai piedi di questo spettacolo della natura, c’è chi fa il bagno ma noi avevamo troppe cose in programma per la giornata per poterlo fare. Torniamo alla macchina sudati fradici con direzione grotta dei pipistrelli il Pura Goa Lawah (6K), il viaggio sarà infinito circa un’ora. Una grotta sacra con migliaia di pipistrelli stridulanti dentro… A me personalmente non è che facciano proprio impazzire. Comunque in se il posto vale pena essere visitato. Abbastanza allibiti per quell’ammasso di pipistrellib, ripartiamo per il Kerthan Gosa Pavillon (12K). Altro tempio molto molto bello con le sue particolarità. All’interno c’è anche un piccolo museo dove si può accedere tranquillamente. Finalmente ci fermiamo per pranzo, Gama ci porta in un warung isolato, mangiamo con vista risaie… La pace! Ci rimettiamo in marcia per il Tirta Empul (15K). Tempio molto grande e particolare, famoso per la holy spring water dove i balinesi induisti vanno per il rituale della purificazione. Leggendo guide e vari blog credavamo che solo la gente locale potesse eseguire questo rituale, purtroppo invece anche questo è diventata una cosa “commerciale”, con code di turisti pronti ad immergersi in acqua. Torniamo quindi verso il centro di Ubud dove facciamo una breve fermata all’Ubud market per prendere qualche souvenir, impossibile camminare per il mercato senza essere fermati dai vari venditori. Un consiglio, contrattate il prezzo di ogni singola cosa!
11 SETTEMBRE Giornata un po’ particolare oggi. Sempre leggendo nei vari diari di viaggio, molto utili per chi come noi decide di organizzarsi tutto da soli, abbiamo scoperto Bob, Bali On Bike (400K). Per chi va a Bali non può non provare l’esperienza di vederla in bici. Bob l’abbiamo prenotato circa un mese prima della partenza da internet concordando già data e ora. Ore 7 arrivano a prenderci con un furgone, con noi anche una coppia di australiani, una di francesi e una ragazza inglese, un modo diverso dal solito per socializzare. Andando verso il vulcano Batur facciamo un paio di soste panoramiche e una ad assaggiare il Luwak coffe e per fare colazione. Arriviamo finalmente al punto di partenza con le bici, tra tutte le mtb disponibili noi scegliamo il tandem, scelta molto simpatica e divertente, ovviamente mai provato prima. La strada è praticamente tutta in discesa, ogni tanto ci fermiamo a scattare qualche foto di questi paesaggi tipici, a prendere qualche mandarino nei campi, e a salutare i bimbi appena usciti da scuola. Il giro in bici dura più o meno tre ore, Bob e il suo staff sono organizzatissimi. Alla fine del tour si è ospitati a casa di Bob dove attende un pranzetto, ovviamente tipico indonesiano, davvero niente male. È un’esperienza alla portata di tutti che consiglio a chiunque, il tuor si è concluso alle 16. Stanchi morti da questa giornata, appena arrivati a casa l’unica cosa da fare cosa poteva essere se non infilarsi il costume e tuffarsi in piscina?! E quindi anche l’esperienza di Ubud si conclude con l’ultima cena in buon warung in centro.
12 SETTEMBRE E anche oggi la sveglia è all’alba, praticamente dormivo di più quando non ero in ferie! Ma la causa è buona, oggi si parte per le isole Gili! Anche qui ci siamo documentati un po’ e abbiamo prenotato la barca con Gili Cat che offre il pick-up gratuito compreso nel biglietto della barca (45€), consiglio di prenotare con anticipo perché le barche non sono molto grandi e i posti vanno a ruba. Arriviamo al porto di Padangbai dopo circa un ora di macchina, ore 9:15 puntuali si salpa. Due ore e un quarto di barca e si fa la prima sosta al porto di Lombok, tempo cinque minuti di far scendere chi era arrivato e in dieci minuti arriviamo a Gili Trawangan, ma la nostra meta finale era Gili Meno. Per arrivare a Gili Meno o si prende il traghetto pubblico che costa molto poco, ma gli orari sono la mattina presto o alle 16, o come abbiamo fatto noi, si trova un passaggio privato(350K per due persone). Finalmente mettiamo i piedi sulla nostra isola, ed è stato subito amore a prima vista. Arriviamo al nostro bungalow, abbiamo scelto il Mallias Child Bungalows, anche qui prenotato un paio di mesi prima dal sito Agodá. Le casettine sono molto carine, anche se un po tanto sporche, il mare di fronte è spettacolare, il personale molto gentile e sempre sorridente, ma questa è una qualità che abbiamo trovato un po su tutti. Un consiglio, se decidete di passare qualche giorno in quest’isola, il trolley è vivamente sconsigliato. Nell’isola non ci sono strade, c’è sabbia ovunque e tirare una valigia è impossibile, in più quando si smonta dalla barca l’acqua del mare arriva quasi alle ginocchia, consiglio uno zaino tipo scout.
13-14-15 SETTEMBRE Ci mettiamo poco ad adattarci allo spirito selvaggio di quest’isola, dove non c’è niente, e ci piace da morire perché è proprio quello che speravamo! La vita qui inizia presto la mattina, alle 7 eravamo già attivi, il sole era già alto e scaldava bene, una buona colazione lungo mare, pinne maschera e boccaglio e via a fare snorkling per tutta la mattina in questo mare turchese ricco di vita marina. Purtroppo entrare a piede nudo in acqua è praticamente impossibile, le spiagge sono piene di coralli morti, ma anche questo fa parte dello spirito selvaggio dell’isola. Lo snorkling migliore siamo sempre riusciti a farlo la mattina perché la marea era più alta e se posso consigliarvi andate nella parte nord-est dell’isola. Una mattina abbiamo deciso di prendere la barca per andare a fare snorkling (150K per due persone), il giro dura circa tre ore, a mio avviso ne vale la pena farlo così si vedono i fondali un po’ tutto attorno all’isola, ma se vi aspettate di vedere da vicino le tartarughe vi sbagliate di grosso. A volte ci sono anche 4-5 barche ferme in quello che loro chiamano turtles point quindi 40-50 persone in acqua, e le tartarughe vedono bene di stare alla larga da tutto quel caos. Noi abbiamo avuto la fortuna di vederne due stupende che si facevano accarezzare una mattina che siamo andati per gli affari nostri dove non c’era confusione di gente. Questa è l’isola della tranquillità, alle 21:30 i pochi ristoranti e bar che ci sono chiudono e l’isola si spegne, ecco perché la vita inizia molto presto la mattina. Munitevi di pila per camminare, ovviamente non ci sono lampioni che illuminano.
16 SETTEMBRE È arrivato il momento di abbandonare anche questo paradiso, che ha rapito buona parte del nostro cuore. Questa volta prendiamo il traghetto pubblico per arrivare a Gili Trawangan (50K), dove abbiamo aspettato un paio d’ore prima di partire per Bali. Per il ritorno abbiamo prenotato la Gili Gatway (45€), anche questa prenotata anticipatamente in internet, con servizio di drop-off compreso nel biglietto. Un consiglio, partite la mattina presto, noi siamo partiti con la barca delle 13, il mare era agitatissimo e più di qualcuno è stato male. Il viaggio è durato 2ore e mezza fino al porto di Serangan. Con l’autista ci siamo fatti portare a Seminyak dove, sempre tramite Airbnb, abbiamo prenotato un altra casa. Quest’ultima villetta, anche questa con piscina privata, era a dir poco favolosa e finalmente pulitissima! Proprietario Olandese, ma affidata alle cure di tre balinesi gentilissimi e premurosi nei nostri confronti.
17-18 SETTEMBRE Inizia a salire la tristezza dell’ultimo giorno. Per comodità anche oggi abbiamo preso uno scooter (50K). Mattinata a prendere gli ultimi raggi di sole prima di tornare nella fresca Italia, ultimo pranzetto in spiaggia, e ultimi giri in centro per prendere gli ultimi regalini. Via a casa dove è d’obbligo il tuffo in piscina, doccia, preparazione dello zaino e alle 20:30 il nostro driver (200K) ci aspetta..”un po lo odio” perché mi sta portando via da un paese meraviglioso! Alle 00:30 si decolla per Doha con volo Qatar, alle 14:00 del 18 siamo arrivati a Venezia dopo un viaggio piuttosto lungo, turbolento e sofferto.
Un viaggio che rimarrà per sempre nel mio cuore… Bali è una vera e propria esplosione di colori e profumi! Ma questo è solo un arrivederci alla prossima volta.