Bali e Gili con bambino al seguito

Incredibile viaggio a Bali e isole Gili con il nostro 'terremoto' di due anni e mezzo
Scritto da: tittiry
bali e gili con bambino al seguito
Partenza il: 17/08/2013
Ritorno il: 04/09/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Dopo il primo viaggio dall’altra parte del mondo con nostro figlio in Florida decidiamo cheper l’estate 2013 è giunto il momento di tornare in Asia, puntiamo sull’Indonesia costruendoci tra gennaio e maggio un viaggetto fai da te davvero entusiasmante e sicuramente alla portata anche di bimbi piccoli (ovviamente seguiti da genitori con moltissima pazienza).

I primi di febbraio prenotiamo i voli intercontinentali con Ethiad che offre il giusto compromesso tra buon prezzo e orari accettabili, infatti quest’anno nostro figlio pagherà il prezzo pieno del biglietto e questo inciderà molto sul budget costringendoci a cercare di contenere i costi il più possibile. Comunque con 1680 euro per tutti e tre raggiungiamo Jakarta con un noiosissimo scalo a Doha.

Decidiamo di fermarci una notte a Jakarta per spezzare il lungo volo e riprendere l’ultima parte del viaggio solamente la mattina dopo con un volo Air Asia su Denpasar dove arriviamo a metà mattina del 19/08 (volo interno Jakarta Denpasar a/r pagato per tutti e tre 289 euro).

Il poco tempo trascorso a Jakarta complice anche la grande stanchezza accumulata nel lungo viaggio non ci hanno permesso di formulare un qualche giudizio obiettivo sulla città che a primo impatto ci è sembrata inquinata, umidissima e con il solito mix moderno fatiscente di altre città asiatiche. Abbiamo soggiornato vicino alla via turistica dei viaggiatori zaino in spalla Jalan Jaska che dovrebbe essere una sorta di Khao San Road di Jakarta ma francamente non mi è sembrata affatto simile, Jalan Jaska si riduce ad una via con qualche ristorante turistico e una desolazione impressionante.

Oltretutto siamo stanchissimi, è già buio e dobbiamo decidere dove cenare, tutti i ristorantini ci sembrano troppo poco puliti per iniziare la nostra avventura indonesiana più che altro perchè siamo con nostro figlio che non ha nemmeno compiuto tre anni così ceniamo nel nostro hotel Ibis Jakarta Tamarin dove ci avventuriamo io e mio marito nella prima esperienza culinaria indonesiana, e nostro figlio nel classico hamburger. Mangiamo come uccellini e filiamo a letto distrutti dal jet lag. Nostro figlio questa sarà l’unica notte in cui soffrirà il fuso svegliandosi infatti in piena notte e dichiarando di non voler più dormire, per fortuna riusciamo convincerlo dopo un po’, anche se nemmeno io passo una notte particolarmente riposante.

Note tecniche: dall’aeroporto all’hotel ci facciamo fregare da un tassista (la solita fregatura di inizio vacanza data dalla stanchezza) che ci chiede una cifra spropositata per portarci in hotel, la mattina successiva pagheremo la tratta inversa esattamente la metà….quindi occhio, oltretutto avevo letto di stare attenti ai tassisti fuori dall’aeroporto di Jakarta ma purtroppo quando sei distrutta, piena di bagagli e con tuo figlio che si lamenta, per non parlare del marito ecc. a volte non si riesce ad evitare queste fregature!

Comunque il 19/8 finalmente raggiungiamo Bali e già dall’atterraggio ci sentiamo finalmente in vacanza! Ritirati i bagagli troviamo subito fuori dalla piccola area arrivi dell’aeroporto di Bali il driver del Poppies Resort che ci sta aspettando sorridente con un cartello in mano con il mio nome, ci accompagna a quello che sarà l’hotel migliore di tutti i nostri venti giorni in Indonesia. Il Poppies Resort di Kuta è veramente una piccola oasi in mezzo ai vicoletti di questa pazza località. Avevo letto commenti molto negativi su Kuta e posso capire che questa località possa non piacere ma francamente non l’ho trovata tanto diversa da tante località iperturistiche che si trovano in Thailandia o anche in Messico. Comunque noi abbiamo fatto base a Kuta tre giorni dove ci siamo rilassati, abbiamo smaltito il jet lag, ci siamo divertiti sulla spiaggia a guardare i surfisti e le grandi onde e ci siamo goduti l’oasi del nostro hotel. Ogni pomeriggio lo abbiamo però dedicato a delle escursioni: la prima alla spiaggia di Padang Padang seguita dal tempio di Ulu Watu con spettacolo di danza Kecak e cena di pesce a Jimbaran e la seconda al tempio di Tanah Lot. Per la prima ci siamo affidati ad un driver trovato su JL pantai una via piena di agenzia turistiche, per la seconda ho contrattato direttamente un tassista fermato in strada. Entrambe le escursioni ci sono piaciute molto e anche nostro figlio si è divertito, certo sono templi molto battuti dal turismo e sarete circondati da molte persone ma come prime escursioni sono sicuramente piacevoli e suggestive. Ad Ulu Watu abbiamo visto le prime scimmie del viaggio, inutile dire che hanno stregato nostro figlio che non ha parlato d’altro per molto tempo.

Il nostro quarto giorno a Bali lasciamo il Poppies resort di Kuta e conosciamo quello che sarà il nostro driver per le prossime escursioni nella zona di Ubud dove soggiorneremo quattro notti prima di partire per Gili Trawangan.

Il primo giorno è tosto, raggiungeremo Ubud solo nel pomeriggio dopo un giro che ci porterà a visitare nell’ordine: PURA TAMAN AYUN un sito davvero bellissimo, arriviamo piuttosto presto e non c’è praticamente nessuno, lo giriamo con calma, nostro figlio si diverte in quanto ci sono molti galli, gatti e tutto il complesso è circondato da un giardino bellissimo; proseguiamo la giornata on the road raggiungendo il tempio Pura Luhur Batukau, alle pendici della montagna avvolto dalle nubi, suggestivo, però abbiamo la prima sorpresa all’ingresso: i bambini a cui non è caduto il primo dentino non possono entrare… ovviamente non ci vuole un pediatra per capire che nostro figlio a malapena finito di mettere i primi dentini… e ‘mo che facciamo? Inutile dire che i balinesi rispettano molto le loro tradizioni religiose e quindi ci ritroviamo a dover visitare il sito uno alla volta, pazienza ci godremo la visita in solitudine! Proseguiamo la giornata arrivando alle famose e meravigliose risaie di Jatiluwith dove ci fermiamo a mangiare in un ristorante turistico a buffet con vista stupenda sulle risaie suggerito dal nostro driver (che magari avrà anche preso una percentuale, ma alla fine abbiamo mangiato bene e la vista era super), le sfumature di verde sono incredibili!

Proseguiamo la giornata raggiungendo uno dei templi più fotografati di Bali: Pura Ulun Danu Bratan, ovvero il tempio sul lago Bratan, c’è molta gente ma devo dire che il sito è molto bello, curato e circondato da un bel giardino con statue di animali che, se a noi adulti fanno storcere il naso, divertono sicuramente i bimbi.

Ormai siamo molto stanchi, soprattutto nostro figlio che ha superato brillantemente la giornata culturale più lunga della vacanza, raggiungiamo Ubud e il nostro Saren Indah hotel e salutiamo Gede il nostro driver con cui ci rivedremo dopodomani per altre escursioni.

Il Saren Indah hotel è molto bello, silenzioso, circondato dalle risaie, nel ristorante si mangia bene e c’è anche una piscina e un laghetto con i pesci che ai bambini piace molto.

Il giorno seguente dedichiamo la giornata a visitare Ubud e la foresta delle scimmie che farà letteralemente impazzire nostro figlio data la nutrita presenza di macachi. Ubud è una cittadina piccolina ma molto interessante, riusciremo anche a pranzare da Ibu Oka assangiando il famoso “babi guling” o maialino arrosto, buonissimo! Per girare nei dintorni affitteremo uno scooter con cui gireremo in tre, pratica usata sia dai locali (famiglie intere su di un solo motorino) sia dai turisti (famiglie comprese).

Il terzo giorno ad Ubud visiteremo, sempre con il nostro driver, il meraviglioso sito di Gunun Kawi, spettacolare sia per la location che per il sito stesso, faticosa però la risalita soprattutto visto che nostro figlio fa le bizze e di camminare non ha molto voglia! Infatti il sito è all’interno di una gola e bisogna scendere parecchie scale.

Proseguiamo la visita alle sorgenti sacre di Tirta empul dove ci sono moltissimi fedeli intenti a purificarsi, bellissimo! Peccato che nostro figlio non ne voglia sapere oggi di templi e così terminiamo la mattinata saltando la grotta Goa Gajah e passando il pomeriggio in relax tra piscina e foresta delle scimmie.

L’ultimo giorno ad Ubud partiamo per l’ultima escursione al tempio più importante di Bali il Pura Besakih, è qui facciamo una brutta esperienza all’ingresso con personaggi poco raccomandabili che incominciamo a dirci che senza guida non possiamo entrare a visitare il tempio (che comunque si può visitare sempre e solo dall’esterno, in quanto in ogni tempio balinese possono accedere, giustamente, solo i fedeli). Comunque avevo letto sulla Lonely Planet di questi personaggi che abbiamo semplicemente ignorato non badando alle loro proteste, dopo un po’ ci lasciano in pace partendo alla carica su altri turisti.

Tralasciando questa spiacevole parentesi il tempio è molto bello e all’interno siamo fortunati perchè è in corso una funzione religiosa.

Rimaniano per un po’ poi torniamo dal nostro driver che ci porta in un ristorante con una vista su di una valle e sul vulcano veramente incredibile. Mangiamo sempre a buffet molto bene, certo il prezzo non sarà quello dei warung più spartani di Bali ma il costo era comunque contenuto e lo standard igienico alto, inoltre c’era molta scelta e questo ci ha permesso di accontentare anche il palato di nostro figlio.

Dopo pranzo prima di rientrare ad Ubud ci fermiamo a vedere la lavorazione di un particolare caffè balinese e alcune piante tropicali come l’albero del cacao, interessante.

Torniamo ad Ubud e gironzoliamo per la città facendo gli ultimi acquisti, domani partiamo per le Gili!

Un driver della compagnia Blue Water ci viene a prendere davanti al nostro hotel di Ubud e ci porta al porto di Padang Bai, qui ci imbarchiamo sulla speed boat e in un’ora e mezza siamo a Trawangan (per fortuna il mare era calmo, prezzo 200 euro per tutti e tre andata e ritorno, sicuramente caro).

A Trawangan dormiamo al Pesona Resort che benché non sia male non so se consigliarlo con bambini piccoli al seguito, infatti alcune sere fanno festa nel bar del resort attiguo alla spiaggia (spiaggia oltretutto lasciata a se stessa) e può esserci un po’ di rumore. Comunque il bungalow è carino e le isole sono molto belle benché come ho constatato in altri posti dell’Asia le spiagge lasciate a se stesse sono sporche soprattutto se vicine a bar o ristoranti. Infatti noi ci dirigeremo spesso, o verso la zona del Dream village Resort dove la spiaggia era molto pulita, o verso la zona opposta dal Kokomo per intederci.

Per spostarci a Trawangan abbiamo affitto due biciclette, una con seggiolino per il piccolo.

Ho fatto anche un pochino di snorkeling vicino alla spiaggia ma non sono rimasta particolarmente colpita, soprattutto rispetto alle isole Perenthian dove eravamo stati nel 2009. Sicuramente bisogna affidarsi alle escursioni in barca per fare del buon snorkeling.

Abbiamo passato poi due giornate a Gili Meno dove abbiamo lasciato il cuore, Gili Meno è l’essenza stessa delle Gili, spiagge favolose e deserte, pochi resort e pochi turisti anche ad agosto, meravigliosa!

Ma una settimana passa in fretta e così torniamo sempre con la speed boat a Bali e precisamente a Sanur dove passeremo le ultime due notti prima del lunghissimo viaggio di ritorno, purtroppo il mare è un po’ mosso e il viaggio fino a Serangan di 3 ore sembra non passare più ma nostro figlio dorme e noi stringiamo i denti.

Sanur è carina e rilassante, la spiaggia non è malaccio anche se dopo le Gili… dormiamo al Segara Agung e ci troviamo bene, dedichiamo l’ultimo giorno allo shopping e ad un ultimo bagno in mare.

Considerazioni finali: viaggio bellissimo, emozionante, rilassante, intriso del profumo meraviglioso dei fiori balinesi, e benché sia un’isola molto battuta dal turismo mantiene una sua unicità. Consigliatissimo

Spesa totale per tutti e tre: 5000 euro.

Disturbi medici: nessuno

Prenotazioni hotel fatte tutte online, compreso il driver con cui ho stilato gli itinerari via mail chiedendogli anche il seggiolino auto per il piccolo. Costo driver circa 40 euro al giorno.



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