Baja california sur: cactus, deserto, natura, mare
Così quest’anno avevamo 3 idee: Portogallo, Penisola Scandinava e Baja California.
Ci guardiamo e pensiamo: nelle prime due destinazioni ci andremo da vecchietti…Andiamo in Baja!!! Abbiamo prenotato esclusivamente il volo, la prima notte a San Jose del Cabo e la macchina da ritirare il giorno dopo all’aeroporto, visto che arrivavamo di sera.
BIGLIETTO AEREO: costo per persona € 680,00; per risparmiare si decidono 3 scali (esperienza che abbiamo deciso di non ripetere più per via della sfacchinata tremenda..Troppe ore veramente) Roma-Parigi-Dallas-San Jose del Cabo, con transito di 4 ore circa (sia all’andata, sia al ritorno) a Dallas – Texas. Compagnie aeree: Alitalia fino a Parigi, e poi American Airlines (voli puntuali, sedili comodi anche in classe economica, servizio a bordo standard, equipaggio età media 60 anni!!!!) Finalmente si arriva la sera dell’11 a San Jose del Cabo. Il fuso orario è di – 8 ore rispetto all’Italia.
Avevo prenotato la prima notte tramite internet all’hotel: EL ENCANTO INN. Una doppia standard compresa di tasse costa € 78,00, tutte le camere sono visibili sul sito e sono così come le vedete.
Visto che c’eravamo e sapevamo già che gli ultimi 2 giorni saremmo ritornati a San Jose abbiamo prenotato 2 notti sempre nello stesso albergo ma stavolta per una camera di categoria superiore che si affacciava sulla piccola ma discreta piscina dell’hotel.
La struttura è una delle più intime della cittadina, le camere pulitissime e ben arredate e i bagni grandi e funzionali (sia le camere standard, sia quelle di categoria superiore).
Mai come in questo posto ho dormito così bene e rilassata.
L’indomani partenza per LA PAZ, capitale della Baja California Sur. Cittadina carina, si affaccia sulla baia e ha un lunghissimo lungomare dove una bella passeggiata, magari al tramonto, è inevitabile e caldamente suggerita.
Inoltre gli abitanti di La Paz si divertono con poco la sera: visto l’esiguo costo della benzina si comprano automobili esageratamente di grande cilindrata (Jeep, Pick-up, ect) e percorrono la via principale della cittadina avanti e indietro tutta la sera, alcuni scelgono di farlo anche con musica ad alto volume e si portano dietro la famiglia intera.
Dopo una certa ora, circa 22.30/23.00 il deserto…Evidentemente si stancano troppo a guidare in mezzo al traffico.
RISTORANTI CONSIGLIATI: Applebee’s , tranne l’aria condizionata che è da surgelatore di merluzzi, il menù è valido e offre piatti messicani ma anche semplici leccornie locali. Costi abbordabili.
DA NON PERDERE a LA PAZ: Escursione all’Isola di Espiritu Santu, Parco protetto. L’escursione parte da Playa Tecolote, spiaggia bellissima e attrezzata con lettini e ombrelloni (per chi vuole stare comodo) che si trova a circa 20 km da La Paz; c’è un botteghino di legno come riferimento proprio appena si arriva. L’escursione parte alle 9.30 circa (i tempi dei messicani sono abbastanza dilatati) e si torna per le 14.30/15.00, costo $ 40 a persona. Non è una cifra bassa ma prevede il giro completo dell’isola, spiegazioni in alcuni tratti (in spagnolo) e sosta per l’ora di pranzo che si svolge su una delle spiagge dell’isola su cui è permesso fermarsi.
Inoltre l’accompagnatore – perlomeno il ragazzo che era con noi, molto gentile – è sceso in acqua con la maschera e ci ha accompagnato per tutto il tempo mostrandoci vari tipi di stelle marine, pesci (barracuda, pesci scatola, pesci palla, ecc). E’ stata una cosa gradita anche perché abbiamo nuotato con una colonia di leoni marini (circa 400 esemplari tutti monitorati e con microchip per seguire i loro spostamenti); c’è il divieto di avvicinarsi troppo alle rocce perché i maschi tendono a proteggere le loro femmine, e potrebbero diventare aggressivi. Invece tenendo le debite distanze non si sentono minacciati e nuotano tranquillamente in mezzo alle persone, uscendo dall’acqua a loro piacimento e trovando a volte delle comode rocce sui cui appollaiarsi e riposarsi.
I leoni marini sono creature bellissime e socievoli ma come tutti gli animali vanno rispettati e sicuramente il modo in cui le escursioni sono organizzate insegnano proprio questo.
L’isola di Espiritu Santu è un parco protetto e nessuno ci può vivere tranne alcuni pescatori che restano lì da aprile a ottobre e che hanno il permesso del governo messicano di potersi mantenere con la pesca.
Il pranzo si consuma in una spiaggia dalla sabbia bianchissima e dal mare stupendo. Io mi sono dilettata a fare foto mentre gli altri si strafogavano.
Al ritorno dall’escursione, in mare aperto, GRANDE EMOZIONE!!!!: incontro con un branco di balene”PILOTO” tutte nere, lunghe tra i 7 e i 10 mt. Avevo la pelle d’oca, difficile fotografarle nelle loro ripetute immersioni e emersioni, ma di foto ne ho fatte e resteranno tra i miei ricordi più belli. Immagino quale spettacolo debba offrire il passaggio delle balene grigie, durante i mesi invernali.
Oltre all’escursione all’isola, consiglio anche l’acquisto di un bell’ombrellone che vi servirà per tenere la testa all’ombra durante le ore più calde, visto che il sole è molto forte. Io che sono una salamandra non riuscivo a tollerare i raggi solari durante l’ora di pranzo oppure ero in acqua a far compagnia ai pesci.
SPIAGGE DA VISITARE A LA PAZ: a parte spiaggia Tecolote (da evitare la domenica: piena di messicani che si posizionano con le loro “jeep” sul ciglio della spiaggia, con musica ad alto volume e picnic degni di matrimoni! Quanto mangiano i messicani, e che COSA mangiano!!!! Credo che nella scala degli obesi siano alla pari con i loro vicini, gli americani.
Comunque ogni popolo ha le sua abitudini e quando si è sul posto bisogna accettarle no? Dicevo delle spiagge…PLAYA BALANDRA. Credo sia la più bella in assoluto nelle vicinanze di LA PAZ, d’obbligo l’ombrellone, l’acqua arriva sempre al ginocchio per metri e metri, e si può nuotare in tranquillità. Poca gente e nessun tipo di servizio, quindi oltre al riparo portatevi acqua e cibo.
Lungo la strada si incontrano altre spiagge come Playa COYOTE per esempio ma Playa Balandra è imbattibile.
A La Paz, abbiamo soggiornato alla deliziosa POSADA Luna Sol , costo per camera € 35 per notte. La colazione non è compresa ma le camere sono pulite, spaziose, curate e i bagni grandi!!! A La Paz abbiamo scoperto una gelateria che si trova proprio lungo il Malencon, il lungomare, dove a parte il gelato che è buonissimo vendono (come nel resto del paese) dei ghiaccioli chiamati PALETAS. Sono frullati di frutta, dai gusti più svariati, che potete scegliere in 2 versioni: solo “agua” o con crema.
E da lì sono iniziate le scorpacciate…Fragola, limone, tamarindo, melone, anguria…Altro che i ghiaccioli che vende l’Algida!!!! Lasciata LA PAZ ci siamo diretti verso LORETO, 4 ore di macchina sulla Mexico 1, passando per 2 soli centri abitati. La strada è tutta dritta, tranne quando si avvicina alla costa e allora qualche curva si trova; il paesaggio è abbastanza costante, deserto e cactus, ogni tanto piccolissimi centri abitati, case fatiscenti, mucche, cavalli e caprette in giro per strada sotto 50° (non si capisce cosa mangiano e infatti sono molto magri) . Attenzione infatti a loro mentre guidate, può essere pericoloso. E fate sempre il pieno di benzina, non si sa mai quando si incontra il prossimo PEMEX (unica marca di distributori di carburante in tutta la Baja).
LORETO è un centro carino, è sede del Parco Marino Nazionale Bahia de Loreto, ha la Missione fondata dai gesuiti in pieno centro (da visitare) e alcuni negozietti distribuiti in un viale alberato; quindi se volte fare un po’ di shopping qui potete farlo e senza contrattare perché non c’è niente da fare, non fanno sconti!!!Oggetti di ceramica e soprattutto gioielli d’argento sono le chicche di questa parte della Baja California.
A Loreto non bisogna perdere l’escursione alla Isla CORONADO. Sul lungomare della cittadina c’è un piccolo casottino dove si possono prenotare le escursioni all’isola e a quella vicina(e più grande) che si chiama Isla CARMEN. Ma anche se vi presentate la mattina per le 9-9.30 la prenotazione non è necessaria, l’importante è che siate perlomeno in 4 sulla barchetta, altrimenti l’escursione costa troppo.
La visita di CORONADO costa circa 25$ (circa 20 €) a persona, non comprende il pranzo. L’isola è parco protetto e anche qui vive una piccola colonia di leoni marini, c’è molto snorkelling da fare, pieno di pesci da osservare.
La sosta alle uniche 2 spiagge dell’isola è incomparabile.
Noi le abbiamo viste tutte e due perché a Coronado ci siamo andati 2 volte.
Ebbene sì: in realtà, la seconda volta (di ritorno da Santa Rosalia) eravamo partiti per andare all’isola Carmen ma arrivati sul posto – pur essendo molto bello – abbiamo chiesto al “capitano” della barchetta di riportarci a Coronado. Ne vale veramente la pena. Spiaggia con sabbia bianchissima, mare che digrada dal celeste chiaro fino all’azzurro, e poi fino al blu, pellicani e gabbiani padroni del luogo, e anche l’avvistamento di una tartaruga che ahimè..Si è data alla fuga appena alcuni bagnanti (molto furbi) sono entrati in acqua per seguirla (ma si può seguire a nuoto una tartaruga???).
In questa occasione abbiamo incontrato una coppia di Trezzo (BG), Alessandra e Simone, con i quali abbiamo diviso il costo della visita, abbiamo immediatamente legato e condiviso, nei giorni seguenti, una parte della vacanza con loro.
A Loreto consiglio il ristorante LA PALAPA, si mangia messicano ma il menù è vario, il cibo buono e i costi contenuti. Loreto è famosa anche per la MISSIONE DI SAN JAVIER nel cuore della Sierra della Giganta, e risale al 1699. Non date retta alle guide, andateci anche con macchine che non siano 4×4, basta che andate piano e fate attenzione. Vale la pena visitare questo luogo, costruito dal gesuita Salvatierra in mezzo al deserto.
Certo, ci vuole un po’ di pazienza: la strada è terribile, 37 km di strada sterrata. Noi ci abbiamo impiegato 1 ora e 15 minuti ma bisogna guidare con prudenza altrimenti si rischia di rompere l’auto.
Quando si arriva in questa valle però il panorama è splendido (anche lungo il cammino) e ripaga della strada accidentata. Sembra di essere fuori dal mondo. Cielo azzurro, sole, un vialetto adornato lateralmente da piante che vengono giornalmente irrigate, bouganvillas, palme e chicas che fanno da cornice all’arrivo alla Missione. Intorno all’edificio c’è un piccolo villaggio. Incredibile pensare quanti kilometri devono percorrere gli abitanti per fare un po’ di spesa!!!! A Loreto abbiamo dormito al SUKASA Bungalow , sul lungomare. Il sito ha fotografie realistiche.
Ogni bungalow è di circa 50 mq, pulito e ben arredato, con un bagno gigantesco, un salone con angolo cottura e frigo, dotato di aria condizionata; il giardino è curatissimo con amache, lettini e sedie per riposarsi, e la signora che si occupa del ricevimento, Teresa, è gentilissima. Costo per notte: 58 €. La colazione, non inclusa, si può fare in casa se volete, oppure in un localino (si chiama “Santa Lucia”) vicino davanti al mare che apre dalle 7 di mattina.
Partiti da Loreto ci dirigiamo verso Santa Rosalia. Il percorso per arrivarci offre paesaggi splendidi, ci sono infatti da visitare le spiagge di Baja Conception – scegliete quella che gradite di più – tra cui: Santispac, Conception, el Burro, el Coyote, el Requeson. Noi ci siamo fermati a Playa Buenaventura, dotata di un ombrellone di paglia e di sedie a sdraio, con un piccolo localetto dove poter acquistare bevande fresche e cibo. La spiaggia era tranquilla, siamo stati da soli tutto il giorno, un godimento che non sto qui a descrivere. Spiaggia bianca e mare trasparente e calmo, lontano dalla folla, cosa si può avere di più dalla vita? Le spiagge che si incontrano prima e dopo Playa Buenaventura sono tutte molto belle, ma bisogna attrezzarsi con un ombrellone e portarsi da bere e da mangiare perché in bassa stagione non ci sono locali aperti per la “sopravvivenza”. Le spiagge sono ben tenute, l’unica che ho trovato sporca e piena di spazzatura , con mio grande dispiacere, è stata Playa Coyote. Proseguendo verso nord si incontra MULEGE’, una piccola cittadina situata in una valle ricca di palme. Questo luogo molto suggestivo (sembra di essere nell’oasi di un deserto) fu scoperto da Juan Maria de Salvatierra (sempre lui), che nel 1705 vi fondò la Missione che merita una visita, soprattutto per il punto di osservazione che offre sulla cittadina.
Arriviamo a Santa Rosalia. Onestamente è l’unico luogo che non ci è piaciuto, di una tristezza unica con negozi fatiscenti, insomma uno di quei paesi costruiti senza un senso. Santa Rosalia è costruita quasi davanti al mare ma lì hanno avuto la bella idea di costruire una serie di fabbriche per la raffinazione del petrolio. Un panorama allucinante…Davvero. Da lontano vedi queste ciminiere…Ma come si fa a dire che è un posto da visitare? La Lonely Placet sottolinea che è piacevole da visitare…Mi viene il dubbio che coloro che l’hanno scritta qui non ci abbiano mai messo piede. Il paese è costituito da una serie di case di legno (c’è chi l’ha definita una piccola New Orleans…Mah!!!), e c’è la “famosa” chiesa di ferro prefabbricata progettata da Eiffel…Sì quello della Tour Eiffel…Proprio lui.
La chiesa è terribile..Ci siamo fatti una passeggiata per il paese e abbiamo deciso che l’indomani saremo partiti prestissimo per arrivare di nuovo a Loreto e provare ad andare di nuovo in escursione.
Ci mettiamo alla ricerca di un posto dove dormire. Gli hotels sono pochissimi ma ne abbiamo trovato uno molto carino: Hotel La Casitas de Santa Rosalia, gestito da una signora americana molto gentile, costo € 43 a camera.
L’hotel ha 5 camere; le stanze sono nuove, pulite, grandi e hanno un meraviglioso terrazzo con vista mozzafiato sul mare. I letti sono posizionati in modo che la sera con le tende aperte si possono osservare le stelle. Almeno questo in un posto così!!!! Non avendo a disposizione molti giorni non siamo arrivati a S. Ignazio e così abbiamo fatto dietrofront verso Loreto. Un’altra giornata di mare e riposo a Coronado e la notte all’hotel PLAZA LORETO, hotel centrale ma non consigliabile (meglio Sukasa Bungalow). Costo: 38€ a camera.
L’indomani partenza per LA PAZ con i nostri nuovi amici Alessandra e Simone, pomeriggio a Playa Balandra per il riposo obbligatorio, dopo aver guidato 4 ore sulla Mexico 1.
Il giorno successivo partenza per CABO SAN LUCAS. Durante il tragitto da non perdere la visita TODOS SANTOS.
Paesino molto piccolo ma curato nei particolari, e ricco di spunti per fare foto e andare un po’ a zonzo in cerca di cosette da riportare in Italia per se stessi e amici.
Qui c’è anche il famoso Hotel California, famoso perché sembra che gli Eagles, passando da queste parti, abbiano avuto l’ispirazione per la canzone intitolata appunto: Hotel California.
Arrivati a Cabo San Lucas abbiamo avuto un momento di sconcerto: locali, ristoranti, negozi, insomma: il caos!!! Abbiamo girato qualche hotel suggerito dalla guida; considerate che qui i prezzi sono più alti rispetto alle altre località. Questo è un luogo creato su misura per gli americani, quindi hotel di lusso con megapiscine, gioiellerie, porto per panfili e barche a vela (il + piccolo di 16 mt).
Noi abbiamo scelto l’Hotel FINISTERRA, vicino al centro della cittadina e raggiungibile a piedi ma abbastanza lontano per poter godere di notti silenziose. Il costo per camera standard è di € 116. L’hotel dispone di 3 piscine, 2 ristoranti e l’accesso diretto alla spiaggia. Qui c’ è l’Oceano, quindi ci si può bagnare i piedi ma fare il bagno non è proprio una passeggiata, noi abbiamo evitato, le onde ti trascinano via ma ci siamo goduti il “rumore” e il profumo del mare, la distesa immensa e deserta della spiaggia dorata e chiaramente il riposo sui lettini in piscina. L’unica nota amara è stata la presenza degli americani, chiassosi, poco rispettosi degli altri e sempre con alcolici o birre in mano, anche mentre fanno il bagno in piscina. Non si sopportano veramente.
Noi avevamo la stanza con vista sulla baia di Los Cabos, così dalla stanza mi guardavo sempre i 5 delfini, che si trovano nel Cabo Dolphins. E’ un’immensa piscina dove nuotano queste splendide creature. La mattina alle 7, all’ora di pranzo e nel pomeriggio verso le 19 c’è sempre un istruttore con loro che armato di bombole e muta nuota in loro compagnia.
Non ci siamo andati, a parte il costo, $ 165 per persona, io personalmente non amo questo tipo di strutture; i delfini sono creature che hanno necessità di nuotare in spazi aperti, di procacciarsi il cibo autonomamente, di vivere liberi senza muri intorno che li limitino, anche se sono socievoli non apprezzo i delfinari e chi li sfrutta.
Questo però era un centro diverso: non ci sono spettacoli con cerchi, palle e birilli ma gli spettatori vengono divisi in 5 gruppi (2 volte al giorno e mai di più) da 7/8 persone; ad ogni gruppo viene assegnato 1 delfino, le persone si siedono sulla scalinata della vasca e interagiscono con gli animali. E’ un modo diverso di entrare in contatto con loro, sicuramente meno invasivo e più rispettoso della loro natura, anche se resta il fatto che non condivido assolutamente queste forme inutili di prigionia. Chi vuole vedere i delfini se ne va in mare e aspetta, se gli interessa. Alla Isola Espiritu Santu i nostri amici tornando dall’escursione ne hanno avvistati un branco, è così che devono vivere: liberi.
Comunque la stanza dell’Hotel Finisterra mi ha permesso di seguire le varie fasi di questo approccio uomo-delfino, poi se vorrete andarci sarà una vostra scelta.
A Cabo San Lucas la visita d’obbligo è di certo LOS ARCHOS e la Playa dell’Amor.
Dal molo partono barchette tutti i giorni, a qualunque ora, non è necessaria la prenotazione, il costo è di 10 $ a persona.
A parte qualche foto a LOS ARCHOS dove avviene l’incontro tra l’Oceano Pacifico e il Mar di Cortez, e dove il mare fa veramente impressione, il consiglio è di stare qualche ora alla Playa dell’Amor e nella vicina Playa del Divorcio e poi tornare. Verso mezzogiorno arrivano turisti su turisti e la spiaggia perde la sua magia e la sua particolarità. Ho notato inoltre che i messicani del luogo sono degli “assatanati” e vengono in questo posto per fare posteriore-wacthing. Non sto scherzando, c’era chi fotografava i posteriori delle turiste a destra e manca con il telefonino, e le fotografate erano per la maggior parte ignare degli scatti!!!!(io me ne sono accorta).
Comunque a parte questo aneddoto, il luogo merita di essere visto ma chi ha vissuto la parte più a nord della Baja California Sur come Loreto e La Paz sicuramente si troverà d’accordo con me: Cabo San Lucas è per il popolo americano. C’è molta scelta di ristoranti, alcuni hanno camerieri noiosi fuori che ti “invitano” ad entrare..Va bene uno… Ma quando è troppo è troppo!!! Così siamo entrati nell’unico locale in cui non c’erano i camerieri che ti chiamavano per guardare il menù. Si trova nella Marina del paese, è un ristorantino carino e tranquillo, il servizio è buono e i costi contenuti ma ahimè..Non ricordo il nome. Comunque a Cabo San Lucas si trova di tutto e per tutti i gusti.
Tra Cabo San Lucas e San Jose ci sono 2 belle spiagge da visitare, dove il mare è il Mar di Cortez e quindi balneabile.
La spiaggia di Santa Maria e Playa Chileto.
Tutte e due hanno una piccola barriera corallina ricca di pesci, l’acqua ha una temperatura gradevolissima e non c’è molta gente. Sono spiagge pulite e tranquille, e ve le consiglio se siete a Cabo San Lucas perché sono molto vicine. Le ultime 2 notti le abbiamo passate a SAN JOSE DEL CABO. Il paese è veramente carino, tranquillo, con ristoranti dall’ambiente ricercato e con edifici ben tenuti. Ci sono negozi per effettuare gli ultimi acquisti se ripartite da qui. Noi abbiamo alloggiato all’Hotel El Encanto Inn (già descritto).
Il 24 agosto partenza da San Jose per Dallas, e poi Dallas-Parigi con American Airlines.. E poi il rientro in Italia da Parigi.
CONSIGLI: 1)se volete girare la Baja California il modo migliore è affittare una macchina. Tra le varie opzioni noi abbiamo scelto ADVANTAGE RENT A CAR , era la più economica e si può prenotare tramite il sito Internet senza anticipo con carta di credito. Il costo totale per 12 giorni è stato di 400 €, quindi circa 33 € al giorno.
2)se andate in bassa stagione non prenotate nulla perché il posto si trova. Se invece scegliete i mesi di dicembre,gennaio e febbraio, quindi alta stagione per loro perché c’è il passaggio delle balene, allora la prenotazione è obbligatoria.
3)i messicani sono molto cattolici, se potete sulle spiagge evitate il topless. In tutte le spiagge dove siamo andati, non ho mai visto una messicana in costume: fanno il bagno con calzoncini e maglietta e nessuno mi ha saputo spiegare la ragione. Spero sia per ragioni di scottature…Ma non credo proprio.
4)la strada che attraversa la Baja è una, appunto la Mexico 1: non c’è illuminazione e per via degli animali che girano liberi non vi consiglio di percorrerla di notte. Fate sempre benzina appena vi è possibile e viaggiate con il pieno.
5)DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE: ISOLA CORONADO, ISOLA ESPIRITU SANTU, SPIAGGE DI BAJA CONCEPTION E PLAYA BALANDRA, TODOS SANTOS.
6)il biglietto aereo prenotatelo con molto anticipo, vi permetterà di risparmiare molto. Il viaggio è lungo, certo, sarebbe meglio 1 scalo solo, magari a Città del Messico. Se siete abbastanza forti potete scegliere di suddividere il viaggio in più scali, altrimenti pagate un po’ di più e viaggiate meno ore. Tre scali sono veramente stancanti! 7)cibo: salse, molte anche piccanti dappertutto ma se vi ricordate di dire al cameriere di non inserire condimenti le cose sono mangiabili. E alcuni ristoranti hanno anche l’olio d’oliva…I vegetariani, come la sottoscritta, muoiono di fame; ma io lo sapevo..Quindi sono partita preparata. I menu’ sono abbastanza ripetitivi, chi mangia carne e pesce non dimagrirà nemmeno di un etto. Proprio come i messicani che mangiano il pollo la mattina alle 11 …Quando arriva la “quenta” al totale vengono sempre aggiunte le tasse e il servizio, quindi niente mancia. Vi assicuro che dopo queste 2 ultime voci il conto sale.
La natura in Baja California è ancora la padrona. Speriamo resti così.
Allora BUON VIAGGIO se decidete di partire…