Baja California e Città del Messico
Il nostro viaggio è andato molto bene, anche se non è mancato qualche inconveniente.
Generalità: Volo effettuato con Air Mexico (in collaborazione con Air France) che offre due voli interni compresi nel prezzo del volo di arrivo a Città del Messico, li abbiamo utilizzati per fare Città del Messico – La Paz e La Paz – Città del Messico.
Valuta febbraio-marzo 2001: L.2.100 = 1$ USA = 9,5 PESOS, quindi 1 PESO vale sulle 220 lire.
Il costo indicato in seguito per gli alberghi si riferisce ad una camera con doccia per due persone, scende di poco per una sola persona e aumenta di poco per tre e ove possibile per quattro. La colazione non è mai stata compresa e ci aggiustavamo fuori dell’albergo.
Fuso orario: -8 ore per Baja California e –7 ore per Città del Messico.
1° giorno: alle 22 ora locale del 16 febbraio dopo ventidue ore di viaggio aereo, compresi gli scali (Malpensa – Parigi – Città del Messico – La Paz) arriviamo a La Paz capitale della Baja California Sud, non è però arrivata una delle nostre due valigie. La recupereremo dopo 24 ore. Per andare all’hotel il taxista chiede 250 PESOS, concluderemo per 150. Hotel Gardenias (365 PESOS): Fax 0052 112 50436 – Tel. 0052 112 23088 – e.Mail hotelgar@prodigy.Net.Mx 2° giorno: La Paz: passeggiamo per la città e facciamo una puntatina con autobus alla penisola Pechilingue.
3° giorno: ritiriamo l’auto prenotata il giorno prima presso l’agenzia “LOCALE Car Rental” (un maggiolino, quella più economica: 4.720 PESOS per 9 giorni con assicurazione completa e chilometraggio illimitato) e partiamo per la prima tappa, arrivando a Mulegè. Hotel Mulegè 280 PESOS 4° giorno: arriviamo a S. Ignacio con la sua bella missione, ma lasciamo perdere la sua laguna con relative balene per problemi organizzativi, in quanto la laguna dista circa 70 km dal paese su strada sterrata.
Per arrivarci o si va con la propria auto (e non ci fidavamo tanto) o con il fuoristrada dell’agenzia che costa sui 110 dollari (noi eravamo solo in due e non vi erano certezze sulla presenza di altre persone con cui dividere sia la spesa dell’auto che quella della barca una volta arrivati alla laguna).
Proseguiamo quindi fino alla nostra meta Guerrero Negro. Hotel Cabanas di Don Miguelito 265 PESOS e fissiamo la prima uscita con tour Malarrino (collegato alle cabanas e al ristorante Malarrino) per vedere le balene il giorno dopo. 5° giorno: si parte alle 8 (sono 4 ore di cui 3 di barca e 1 per andare all’imbarcadero e tornare). Sono barchette di circa sei metri e operano nell’area 1 della laguna. Sono un po’ care, 40 dollari USA. E’ stato molto bello, le balene erano numerosissime ed alcune si sono avvicinate a contatto della barca.
Molte balene erano con il loro piccolo che seguiva la madre in tutto per tutto, standogli di fianco, appena indietro. Purtroppo a metà della mattinata la mia telecamera si è guastata senza dare più segni di vita per tutto il viaggio.
Ho saputo al ritorno che era partita la basetta di alimentazione. Una volta o l’altra doveva succedere.
Nel pomeriggio abbiamo girato a lungo con la nostra macchinetta, lungo la costa della laguna, tra distese di sabbia e di sale; colori molto belli. 6° giorno: scendiamo a Sud di Guerrero Negro per circa 6 km e ad un vistoso segnale prendiamo la pista che in 20 km ci porta all’area 2 della laguna. Il posto ha solo un gabbiotto adibito a biglietteria, un piccolo ristorante e una costruzione non finita. E’ molto selvatico e durante la giornata anche qui vi sono delle barchette con cui si può andare a vedere le balene per 25 dollari USA (3 ore).
Abbiamo avuto la fortuna di vedere anche una coppia di balene che faceva l’amore. Con le loro effusioni hanno suscitato un piccolo maremoto e la nostra barca stava prudentemente a distanza di sicurezza.
Nel primo pomeriggio continuiamo a ridiscendere verso Sud e arriviamo a Santa Rosalia: piccolo motel per 260 PESOS..
7° giorno: al mattino vediamo la chiesa in ferro di Eiffel, quindi proseguiamo verso Loreto. Hotel Salvatierra 250 PESOS.
8° giorno: al mattino saliamo sulla sierra per circa 40 km di sterrato, fattibile con auto normale, lungo una verde valle per vedere la missione di S. Javier. Posto suggestivo.
Vicino a Loreto c’è Puerto Escondido, un tempo base di pirati ora baia turistica (c’è un porticciolo cominciato ed abbandonato). Molto bello.
9° giorno: ancora verso Sud: belle baie e belle spiagge sul mare di Cortez ma in questa stagione è ancora fresco e non invoglia a fare bagni, la stagione balneare dovrebbe cominciare a maggio; ci limitiamo a guardarlo e a bagnarci i piedi.
Ancora verso Sud e ritorniamo dal lato dell’Oceano Pacifico a P.To S. Carlos: hotel tutti al completo, per fortuna un ragazzo ci abborda e trova una soluzione presso un economico piccolo hotel in ristrutturazione 130 PESOS.
10° giorno: qui le barche sono date in blocco a 100 dollari. Noi continuavamo ad essere in due e quindi la spesa era un po’ alta. Lo stesso ragazzo di prima ci ha messo in contatto con una ragazza svizzera, che era sola e così siamo usciti in tre (i posti potevano essere sei).
Anche qui, nella laguna di S. Carlos il giro in barca per vedere le balene è stato molto bello. Le balene erano meno numerose ma in compenso il barcaiolo ci ha fatto scendere sulle dune di sabbia che separano la laguna dall’Oceano aperto. Belle e incontaminate con conchiglie e altri reperti marini (circa 4 ore).
Nel pomeriggio proseguiamo ancora verso Sud. Pernottiamo a Todos Santos: hotel Gutierrez per 250 PESOS. Le onde dell’Oceano Pacifico attirano da queste parti parecchi surfisti. E’ forse l’unica cittadina della punta meridionale rimasta ancora genuina, con una simpatica atmosfera.
11° giorno: facciamo il giro completo della punta meridionale della Baja California sempre bella ma piuttosto turisticizzata e troppo frequentata dagli statunitensi che, con i loro dollari, rovinano il mercato ai “poveri” italiani. In serata ritorniamo a La Paz. Stesso hotel dell’arrivo dall’Italia.
12° giorno: giriamo per La Paz, è l’ultimo giorno di carnevale e quello di La Paz è piuttosto famoso.
Qualche noticina sulla Baja California: Per fare diving (solite due immersioni) volevano 100 – 110 dollari e anche solo per 4-5 ore di snorkeling ne chiedevano comunque 60 di dollari sempre USA.
Visti i prezzi, l’acqua piuttosto fredda e considerato che non c’erano barriere coralline abbiamo lasciato perdere.
Nelle zone interne della Baja California, a parte alcune valli trasversali ed alcune coltivazioni sperimentali regnano sovrani i cactus di ogni dimensione e forma, in un paesaggio di stile cinema western.
13° giorno: il 28 febbraio lasciamo la Baja California, ma abbiamo ancora sei giorni, taxi per l’aeroporto 130 PESOS e voliamo su Città del Messico, dove, su indicazione dell’ufficio dell’aeroporto ci sistemiamo in un albergo a 50 metri dallo Zocalo, la piazza principale, con la famosa cattedrale. Hotel Canada 265 PESOS. Il taxi, prepagato all’apposito sportello dell’aeroporto costa 119 PESOS. Nei giorni seguenti ci muoveremo con mezzi pubblici, metropolitana e microbus in città, autobus per le escursioni fuori.
14° giorno: musei, parco e varie in città.
15° giorno: Teotihuacan (gli autobus partono dal terminal Nord). Al pomeriggio la Madonna di Guadalupe.
16° giorno: Xochicalco (gli autobus partono dal terminal Sud). 17° giorno: Tula (gli autobus partono dal terminal Nord).
Questi giri archeologici sono stati molto interessanti e suggestivi.
18° giorno: mercati, artigianato, souvenirs.
Qualche noticina su Città del Messico e dintorni: Considerando che vi sono 29 milioni di abitanti tutto sommato Città del Messico è meno incasinata di come ce l’aspettavamo.
Ingresso ai musei e ai siti archeologici 30 PESOS (domenica gratis).
Metropolitana 1,5 PESOS (alto pericolo di borseggi nelle ore di punta, in queste ore tra l’altro è proibito il trasporto di bagagli di una certa dimensione).
Microbus da 2 a 4 PESOS a seconda della lunghezza del percorso.
Autobus extraurbani molto frequenti, per le nostre mete andata e ritorno costava sui 70 PESOS.
Abbiamo visto diversi preparativi da parte degli Indios e di simpatizzanti per l’arrivo della marcia della pace dei zapatisti e del subcomandante Marcos. Purtroppo ci siamo persi l’arrivo che era per l’11 marzo e noi il 6 avevamo l’aereo e la fine della vacanza. Ci è dispiaciuto un bel po’, ma non si può avere tutto.
19° giorno: taxi dell’hotel per aeroporto 80 PESOS e alle 14 si parte per Parigi 20° giorno: alle 12,30, ora italiana, del 7 marzo arriviamo a Malpensa.
Un’ultima breve annotazione sui Messicani: Per noi sono stati una vera sorpresa, nessuno ci aveva detto che hanno un comportamento che normalmente ci si aspetta da un popolo nordico: sono generalmente riservati, con espressioni serie, quando li abbiamo interpellati per chiedere informazioni abbiamo ricevuto risposte gentili ma non una parola più del necessario, non sono insistenti neppure dal punto di vista commerciale.
Anche come automobilisti dimostrano un’educazione assolutamente inaspettata (un po’ meno a Città del Messico); i primi giorni, appena arrivati dall’Italia (Torino) non riuscivamo a credere ai nostri occhi quando vedevamo gli automobilisti fermarsi e lasciarci la precedenza nell’attraversamento della strada (come pedoni). Eccezionale !