Bahamas: Great Exuma o Eleuthera?
1. CONSIGLIO FONDAMENTALE: non scegliete affatto di andare in queste isole se siete amanti della vita notturna e mondana, se amate i ristoranti di lusso, i negozi, le spiagge attrezzate e quant’altro: qui il protagonista assoluto è il mare! Per il resto non c’è nulla … ma proprio nulla.
2. II MARE, dicevo … In entrambe le isole troverete un mare turchese, con delle spiagge stupende, totalmente deserte o da condividere con pochi altri fortunati. Su entrambe le isole troverete anche ampie baie, dal mare calmo e dall’acqua bassa, ideali per i bambini. Già qui si possono rilevare le prime differenze: Exuma ha meno spiagge in quanto è meno estesa di Eleuthera e le spiagge si trovano solo sul versante oceanico; Eleuthera ne ha molte, anche diverse tra loro, sia sul versante oceanico che su quello caraibico: questo fa si che, nelle giornate in cui l’oceano è agitato, si possa comunque sempre fare il bagno sul versante caraibico, e poi, ogni giorno, si può andare alla scoperta di una spiaggia diversa. Le spiagge più belle che ho visto a Exuma sono: Tropic of Cancer Beach, Coco Plum Beach (dove, durante la bassa marea, si trovano i sand dollars, delle particolarissime conchiglie piatte, molto delicate, con inciso una specie di fiore), Runaway Beach (in quest’ultima si trova un chiosco, gestito da una famiglia bahamiana: il figlio, dopo averci chiesto se avevamo fame, è andato a pescare per noi i conch, molluschi tipici della zona; appena tornato, ha aperto le conchiglie sotto i nostri occhi, e la madre ha provveduto immediatamente a prepararceli in insalata e in saporite frittelle …. uno spettacolo!). Nei pressi del pontile di Hoppers Bay, abbiamo nuotato insieme alle tartarughe. Da Exuma si possono fare escursioni in barca ai cays e a Stocking Island, una sottilissima lingua di terra, in cui è possibile osservare tantissime meravigliose stelle marine. A Eleuthera, come dicevo, ci sono molte più spiagge, le mie preferite: Club Med Beach (un tempo spiaggia dell’omonimo resort), Ten Bay Beach (dove si ha la sensazione di nuotare in una immensa piscina) e Alabaster Bay, la spiaggia a fianco del Cocodimama resort. Da Eleuthera, con una breve tragitto in barca, si può raggiungere Harbour Island; l’isola, famosa per la sua spiaggia rosa sul versante oceanico e frequentata da VIP, si può visitare in modo divertente, noleggiando una golf-car. Sia ad Exuma che a Eleuthera non è facile trovare le spiagge perché la segnaletica è praticamente inesistente: a Exuma bisogna farsi dare indicazioni dai proprietari del posto dove si alloggia, per Eleuthera, invece, scorrendo la pagina del sito https://www.discover-eleuthera-bahamas.com/ , cliccando sul nome di ogni spiaggia, vengono fornite le indicazioni stradali per raggiungerle; consiglio di stamparle prima di partire. Aspetto negativo delle spiagge di Exuma: talvolta ci è capitato di trovare dei cani liberi, anche in piccoli branchi, che abbaiavano minacciosi e la cosa non è stata particolarmente piacevole. Aspetto negativo delle spiagge di Eleuthera: non essendo noi sub, ma limitandoci a vivere il mare nelle immediate vicinanze della spiaggia, non abbiamo visto né le stelle marine, né le tartarughe né i sand-dollars che abbiamo invece visto ad Exuma. Le uniche conchiglie che abbiamo trovato erano sulla spiaggia di Palmetto, dove alloggiavamo.
3. ALLOGGIO: in entrambe le isole, oltre agli alberghi, c’è la possibilità di affittare appartamenti o cottage a prezzi contenuti. Consiglio di stare nella zona centrale delle isole, soprattutto a Eleuthera, che si estende molto in lunghezza (2,5 h circa di auto per percorrerla tutta), in modo che tutte le spiagge siano raggiungibili in tempi ragionevoli.
4: AUTO: in entrambe le isole è fondamentale noleggiare un’auto per potersi spostare.
5. RISTORAZIONE: ad Exuma, ad agosto, molti ristoranti erano chiusi, a parte qualche chiosco lungo la strada. Abbiamo mangiato quasi tutte le sere allo Splash vicino a George Town: discreto, ma un po’ monotono nel menù, non particolarmente assortito. Ad Eleuthera, invece, sempre ad agosto, abbiamo potuto scegliere tra una più ampia rosa di ristoranti, alcuni molto graziosi e buoni, come il Tippy’s o il Front Porch, altri più spartani, ma pur sempre discreti.
6. SUPERMERCATI: chiamarli così è una parola grossa: in realtà si tratta di drogherie dove si vende un po’ di tutto, ma non si trova granché. Soprattutto i banchi di frutta e verdure si riempiono solo nei giorni in cui arriva la nave con il rifornimento. Si trova, comunque, ovunque la pasta Barilla.
7. MOSQUITOS: questa è veramente una nota dolente… Essendo isole incontaminate, non viene fatta alcuna disinfestazione (tranne forse nei grandi resort, non saprei ..) perciò, appena tramonta il sole, c’è l’invasione di questi terribili moscerini. Abbiamo provato a tenerli a distanza cospargendoci con l’Autan tropicale, ma il repellente più efficace è risultato essere l’Anti-Brumm Forte, che si compra in farmacia, in Italia. In alternativa, bisogna stare in luoghi con aria condizionata o zanzariere alle finestre.
8. SICUREZZA: in entrambe le isole la criminalità non esiste, gli abitanti lasciano tranquillamente le auto con le chiavi inserite, non c’è nessun problema a stare da soli su spiagge isolate.
In conclusione, dove ritornerei? Potendo, in entrambe, visto che ci ho lasciato il cuore, ma se proprio dovessi sceglierne una, probabilmente sceglierei Eleuthera, per le maggiori opportunità che offre.