Backpacking nel Sud Est asiatico: Thailandia, Cambogia e Laos
1_ Volo In genere è molto più conveniente volare su Bangkok che non sulle capitali degli altri paesi. I prezzi medi si aggirano sui 500€. Ci siamo serviti di Skyscanner per trovare un volo economico e con degli orari di arrivo e partenza che facessero al caso nostro. (Volo Etihad, 475€ da Malpensa a Bangkok Suvarnabhumi e viceversa)
2_ Assicurazione Se avete intenzione di stare in questi paesi per almeno un mese, stipulate un’assicurazione di viaggio! Anche se starete attentissimi a ciò che mangiate e fate, c’è sempre la possibilità di stare male, e i costi delle prestazioni mediche in questi paesi sono elevati, o in alcuni casi talmente scadenti che sarete costretti a trasferirvi in altri paesi. Noi abbiamo stipulato una polizza con Columbus Direct, per 95€ a testa per 2 mesi. Date un’occhiata ai vari siti delle compagnie e ai motori di ricerca, e fate attenzione alle postille!
3_ Guide/blog/forum Le guide più aggiornate sulla regione sono disponibili solo in inglese (Lonely Planet, Vietnam, Laos, Cambodia and Northern Thailand, 2012. Potete acquistarla su Amazon o Ebay a circa 15€ compresa la spedizione). In alternativa, e soprattutto se vi soffermerete a lungo in uno di questi paesi, vi consiglio di comprare una guida monotematica, perché spesso quelle che trattano di più nazioni non sono approfondite, spesso mancano le mappe di alcune città. Scegliete guide non troppo vecchie, perché questi posti si evolvono in fretta, e magari finirete per cercare un posto che non esiste nemmeno più! Altre informazioni utili si possono reperire prima e durante il viaggio da internet. In particolare travelfish.com è una risorsa utile per trovare guesthouse, alberghi, e informazioni sui mezzi di trasporto. Anche il forum Thorn Tree del sito lonelyplanet.com può essere utile, e in caso vogliate fare una domanda, gli utenti sono sempre molto veloci nel rispondere.
4_ Zaino All’inizio può sembrare drammatico organizzare lo zaino per circa 2 mesi, l’importante è cercare di restare leggeri, perché ve lo porterete addosso per tutto il viaggio. Non starò qui a dirvi cosa portare e cosa no, ma solo a farvi presente cosa mi è stato veramente utile e cosa no. Una felpa è necessaria, soprattutto se visiterete il Laos: la mattina è molto umido, e la notte le temperature si dimezzano rispetto al giorno. Portatevi una saponetta per il bucato a mano e del filo per stendere (le mie guide affermavano che è molto facile trovare del sapone da bucato, ma io non ne ho mai visto. Al massimo si trovano dei campioni mono dose di sapone in polvere per lavatrice, che però è scomodo da usare). Se avete intenzione di visitare aree remote, può essere il caso di portare un lenzuolo o un sacco lenzuolo. Inutili invece le scarpe da trekking (a meno che abbiate intenzione di fare del trekking vero e proprio). Un paio di buone scarpe da ginnastica sono più che sufficienti.
5_ Guesthouse I prezzi sono vari, e si aggirano dai 5€ a notte (per una camera doppia) fino anche ai 90. Spesso infatti il nome guesthouse viene usato anche da piccole strutture alberghiere un po’ chic. Il consiglio è sempre quello di chiedere a tutte le strutture che incontrate: spesso una brutta reception lascia spazio a camere belle, e viceversa. Chiedete sempre di vedere la stanza, e chiedete sempre se ci sono altre stanze libere, perché spesso per lo stesso prezzo potrete trovare camere più grandi, o con un terrazzino. In linea generale, il miglior rapporto qualità-prezzo lo abbiamo trovato in Cambogia, il peggiore in Thailandia. Mi permetto di nominare solo quelle guesthouse che mi sento vivamente di consigliare o scongliare. SCONSIGLIATE: Sawasdee a Bangkok. Molto cara rispetto alla media e sporca. Long Lin 2 a Phnom Penh. Camere rumorose e buie. Jumbo Guesthouse a Hong Sa (Laos). Gestita da una signora tedesca, chiede uno sproposito rispetto alla media, e ci ha fatto pagare una tazza di the che ci aveva “offerto” all’arrivo. CONSIGLIATE: L’Aventure a Siem Reap. Camera enorme per 10$ a notte, pulito, comodo per noleggio bici, lavanderie, ristoranti. Suan Phao a Luang Prabang. Meraviglioso bungalow in legno, completamente nuovo e pulitissimo, a 80.000 Kip a notte (circa 7€).
6_ Trasporti, frontiere, visti. Abbiamo sempre viaggiato in autobus e treno, evitando però i bus notturni, che sono cari e non offrono nemmeno l’ombra di quello che vi viene promesso dall’agenzia che vi vende i biglietti. Tutto sommato i mezzi non sono scomodissimi, i viaggi sono molto veloci in Thailandia, meno in Cambogia, ed incredibilmente lenti (e più costosi) in Laos. Evitate di comprare biglietti di autobus che promettono di passare la frontiera: in realtà dovrete aspettare un altro mezzo una volta valicato il confine, e sarete costretti ad aspettare anche alcune ore. Per quanto riguarda le frontiere, noi ne abbiamo attraversate ben 4.
La prima, tra Aranyaprathet (T) e Poipet (K), è una frontiera molto frequentata, ma nota per essere un covo di truffatori. Quando avrete raggiunto la frontiera, non fidatevi di quelli che vi dicono che i controlli sono lì o là, e cercano di “aiutarvi” coi visti chiedendovi di dargli il vostro passaporto. Proseguite fino al cartello che indica l’immigrazione tailandese, e da lì semplicemente seguite la scia dei turisti. Il visto per la Cambogia deve costare 20$, non pagate in Baht perché costa di più. Una volta ottenuto il visto sarete costretti da dei sorridenti funzionari del ministero del turismo cambogiano a salire su un autobus che vi porterà alla stazione. Qui troverete bus e taxi che vi porteranno nelle principali città (Siem Reap e Battambang principalmente). NON PRENDETE NESSUNO DI QUESTI MEZZI! é una truffa bella e buona, i prezzi dei biglietti sono triplicati rispetto alla norma. Cercate di levarvi di torno i funzionari, dicendogli che andate a mangiare per esempio, e semplicemente uscite dalla stazione e prendete un taxi che vi costerà la metà.
La seconda, tra Koh Kong (K) e Cham Yeam (T), non è molto frequentata, è tutto sommato tranquilla. Una volta arrivati sul lato tailandese non avrete molta scelta: dovete prendere il minivan che va a Trat, e da lì potrete prendere autobus o minivan che vanno sulla costa o nell’entroterra.
La terza, tra Nong Khai (T) e Vientiane (L), è la principale frontiera utilizzare per entrare in Laos. E’ confusionaria e nota per i funzionari laotiani particolarmente puntigliosi. Per pagare il visto, fate in modo di avere la cifra esatta in dollari (35) e che le banconote non siano rovinate o stropicciate. Una volta passata la frontiera potete prendere un autobus locale che vi porterà nel centro di Vientiane (lo vedrete sulla destra appena usciti, dove c’è una pensilina).
La quarta, tra Nguen (L) e Nan (T), non viene quasi utilizzata dai turisti, ma è un valico fattibile e che non ci ha dato nessun problema.
Infine, è bene decidere in anticipo come volete comportarvi coi visti necessari. Ricordatevi che non avete bisogno di visto per la Thailandia, e che il visto per la Cambogia costa 20$ se fatto in frontiera, o 28$ se fatto on line sul sito del governo cambogiano .
Il visto per il Laos costa 35$ in frontiera. Non so quanto sia il costo se ottenuto all’ambasciata, ma vale la pena informarsi se si è a Bangkok o a Phnom Penh, proprio perché le procedure alle frontiere laotiane sono lente e complicate.
Spero di aver dato qualche informazione utile a chi si accinge a fare un viaggio simile al nostro. Ho preferito non scendere nel dettaglio per evitare resoconti noiosi o poco utili. Sarò però felice di rispondere a domande più specifiche se ne avrete!
Buon viaggio.