Bacellona: un originale regalo di compleanno!

E’ finalmente arrivato il mio compleanno... E come regalo il mio ragazzo Alessio mi ha regalato il volo per Barcellona, per andare a trovare Luca e Silvia: lui italiano, lei spagnola, sposati da due anni! Volo Ryanair Pisa – Girona (A/R per due persone € 170). Avevamo deciso, per la verità, di partire con la Clickair (www.clickair.com) che...
Scritto da: kika81
bacellona: un originale regalo di compleanno!
Partenza il: 21/05/2009
Ritorno il: 26/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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E’ finalmente arrivato il mio compleanno… E come regalo il mio ragazzo Alessio mi ha regalato il volo per Barcellona, per andare a trovare Luca e Silvia: lui italiano, lei spagnola, sposati da due anni! Volo Ryanair Pisa – Girona (A/R per due persone € 170). Avevamo deciso, per la verità, di partire con la Clickair (www.Clickair.Com) che con 35 € dava A/R a persona, ma siamo stati indecisi troppo a lungo ed i prezzi sono aumentati troppo e così abbiamo deciso per la Ryanair.

Su questa compagnia vorremmo puntualizzare alcune cose: – il bagaglio che si imbarca va pagato (€ 20 ogni valigia); – si arriva a Girona, che è ad un’ora da Barcellona, raggiungibile con un bus che costa 21 € A/R a testa e per il quale controllate che vi diano un biglietto per ciascun passeggero: noi siamo stati truffati perchè ci è stato venduto un solo biglietto che è stato timbrato due volte e al ritorno abbiamo dovuto comprare un altro biglietto di solo andata, che costa 12 €! Per questo aspetto la clickair è migliore: arriva proprio all’aeroporto di Barcellona, da cui si prende semplicemente la metro.

Per quanto riguarda l’alloggio non possiamo aiutarvi perchè eravamo ospitati da Luca e Silvia a nord della città, un paese raggiungibile con una mezz’ora di treno (la RENFE).

Per gli spostamenti abbiamo acquistato il T10, un carnet di 10 corse impersonale, che costa 7,70 €. Ci sono anche carnet da 30 corse, con cui si ha ovviamente un maggiore risparmio, ma sono personali e non utilizzabili da più persone come il T10.

Siamo rimasti 4 giorni interi, e possiamo dire che possono essere più che sufficienti per visitare la città per bene.

La prima cosa che abbiamo visitato è il Parc Guell, disegnato da Gaudì per ordine dell’ingegnere Eusebi Guell: al centro c’è la piazza circondata da panchine multicolori, con un bel panorama sulla città; sotto vi è un il colonnato con le colonne storte, che si affaccia sulle due case all’ingresso, che danno l’impressione di entrare in una favola.

All’interno c’è la casa museo Gaudì (in cui non siamo entrati) e intorno alcune riproduzioni di elementi artistici che ritroverete sulle facciate della Sagrada Familia. E proprio lì ci siamo diretti subito dopo aver lasciato il parco. Iniziata nel 1882, è chiamata anche “opera incompiuta” in quanto i lavori sono stati rallentati prima per mancanza di fondi, poi per varie ragioni politiche e per la guerra.

Vista la fila che c’era, ed i pareri non molto positivi riguardo l’interno (che è ora in lavorazione), abbiamo deciso di non entrare e farci semplicemente un giro intorno, studiando con guida e binocolo le varie parti delle facciate.

Ci siamo poi diretti verso il Parc de la Ciutadella, dove si trova anche lo zoo e la Cascada, una delle prime opere di Gaudì, che però era, come molti altri monumenti, in ristrutturazione.

Dopo il giro nel parco ci siamo diretti verso l’Arc de Triomf, costruito in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona del 1888. Successivamente ci siamo concessi un giro sulla Rambla e i suoi dintorni.

La Rambla è un viale lungo il quale i cittadini si radunavano ed è una tappa obbligata! Lungo i lati del corridoio pedonale troverete molti negozietti di souvenir, in cui non potrete mettere piede per dare una sbirciatina senza che commessi indiani e pakistani cerchino di fare di tutto per convincerci a comprare.

Nella parte centrale invece, oltre ai chioschi di giornali, guide e cartoline, trovate mimi e maschere, spettacoli di magia e musica.

Lungo la Rambla ci sono ci sono diverse cose importanti: – Mercat de la Boqueria, dove troverete carne, pesce, ma soprattutto frutta e verdura esposte in modi veramente meravigliosi. Qui potrete acquistare vaschette di frutta mista con forchettina inclusa, o succhi di frutta mista pressata.

– Palau Guell. Altro edificio modernista disegnato dall’architetto Gaudì, che non abbiamo potuto visitare perché anch’esso in ristrutturazione. Peccato perché la mia fidata guida diceva che meritava veramente una visita.

– All’estremità sud della Rambla si trova il museo delle cere, che non abbiamo visitato perché non ci interessava, e il Museo Marittimo e i drassanes (i cantieri navali reali): l’ingresso semplice (che esclude le mostre temporanee) costa 6,50 € e comprende anche l’audioguida che permette di capire bene tutto ciò che è esposto, dalla storia navale di Barcellona alle diverse tecniche di costruzione. Il centro del museo è la navi ammiraglia di Don Juan. L’unica cosa negativa è la lunghezza delle spiegazioni dell’audioguida, che ad un certo punto abbiamo cominciato a mandare avanti saltando dei pezzi.

– Ancora nella stessa zona c’è Plaça Reial, in origine un convento: ha forma rettangolare e vi si trova una fontana centrale con palme tutto intorno e lampioni che, neanche occorre più dirlo, furono progettati da Gaudì.

– Nei dintorni si trova anche Santa Maria del Pi (del pino), chiesa con un grande rosone sulla facciata, e che si affaccia sull’omonima piazza, con il pino che gli dà il nome.

-Lasciandosi la Rambla e la chiesa alle spalle ci troviamo alla Cattedrale (la Seu), la cui facciata, tanto per cambiare era incartata da ponteggi per restauri. Avremmo voluto visitarla, ma era in corso un matrimonio, quindi ci siamo diretti sul retro, verso il chiostro, un piccolo angolo di paradiso, dove si possono vedere 13 anatre “spettinate” a fare “guardia”. Sono 13 perché rappresentano il martirio di Santa Eulalia, a cui la cattedrale è dedicata.

– All’estremo nord della Rambla c’è Piazza Catalunya, crocevia di molte linee di metro e del treno. Di lì inizia il Passeig de Gracia, la via “inn” della città, piena di negozi firmati e di uffici importanti. Lungo questa grande strada ci sono diverse esempi del famoso modernismo, con edifici rivisti in questo stile. L’edificio più straordinario è Casa Batllò di Gaudì, con i balconi simili a dentature di bestie e le linee tutte ondulate. Il rivestimento è tutto multicolore.

Sulle cartoline l’avevamo vista tutta illuminata, così abbiamo pensato di andare di sera per fare delle foto, ma siamo tornati indietro delusi perché l’illuminazione non era la stessa.

Accanto a Casa Batllò c’è Casa Amatller, incartata da ponteggi.

Altro edificio nei paraggi è Casa Lleò – Morera (o Manzana della discordia).

Dalla parte opposta della strada si trova la Pedrera (o Casa Milà), di cui incredibile è il tetto addobbato da strani comignoli.

Abbiamo esposto a Luca le nostre perplessità riguardo a tutti questi lavori di ristrutturazione, e lui ci ha detto che potrebbe essere la conseguenza del piano anticrisi avviato dal governo: probabilmente una parte dei fondi stanziati sono stati investiti in lavori pubblici per il miglioramento dell’immagine della città.

Se avete bambini di elementari e medie, ed avete tempo, merita una visita il museo della scienza, dove troverete molte leggi fisiche da sperimentare con strumenti fenomenali: divertimento assicurato!!! Il prezzo preciso non lo ricordiamo, ma dovrebbe essere 3 o 4 €.

Altra cosa che merita una visita è il Palau della Musica Catalana, dichiarato patrimonio universale dell’UNESCO, che è spettacolare anche solo da fuori.

Proseguendo verso sud troviamo il Museo Picasso e quello dell’arte precolombiana e, subito dopo, proseguendo per Carrer de Montcada, il centro del quartiere del Born: Santa Maria del Mar, chiesa simbolo dell’identità nazionale catalana ed oggetto di particolare interesse per tutti coloro che hanno letto ed amato “La Cattedrale del Mare” di Falcones, il mercato del Born subito dietro, anch’esso sottoposto ad opera di riqualificazione.

Avvicinandosi al mare troviamo il Museo della storia catalana, alle cui spalle si trova la Barceloneta, il vecchio quartiere povero della città, dove abbiamo mangiato una paella spettacolare ad un prezzo giusto. Il ristorante si trova in Passeig de Borbò al numero 14, sulla strada retrostante il museo che porta alla spiaggia e si chiama “Nordeste”.

Di fronte al museo c’è la passeggiata lungomare, andando in direzione opposta alla spiaggia si arriva alla Rambla de mar, al Maremagnum, un enorme centro commerciale e l’Aquarium.

Altra zona molto bella è il Montjuic, cui si può arrivare con la funicolare o con la metro. Vi si trovano lo stadio olimpico e il museo dello sport, la Fundaciò Joan Mirò e il Poble Espanyol (una specie di “Spagna in miniatura”, che non abbiamo visitato per mancanza di tempo).

Ci siamo concentrati invece sul giardino botanico, che include piante provenienti da tutti i continenti con fiori meravigliosi. Finita la visita ci siamo messi alla ricerca degli enormi cactus tipo “cuscino della suocera” (quelli bassi e tondi), dei jardins de Mossa Costa i Llobera, ma erano chiusi per restauri: la nostra persecuzione!! Se avete possibilità non potete perdere la Font Magica in Piazza di Spagna: una fontana enorme che ogni giovedì, venerdì e sabato sera dalle 19 in inverno e dalle 21.30 in estate, per circa 2 ore ogni 15 minuti da vita ad uno spettacolo di luci e suoni indimenticabile! L’acqua cambia sfumature di colori, sprizza più alta e poi più bassa, poi defluisce… il tutto a ritmo di musica. Per l’occasione anche le fontane sui lati della lunga piazza sono accese. Inutile dire che, di giorno, Piazza di Spagna, per quanto bella sia, è quasi irriconoscibile! Avevamo pensato di fare una gita al Monastero di Montserrat, ma per 3 ore di visita dovevamo fare quasi 4 ore di viaggio tra andata e ritorno (considerando che alloggiavamo a mezz’ora di treno da Barcellona centro) e ci siamo un po’ scoraggiati: l’abbiamo lasciata per la prossima volta.

Barcellona è veramente bella, piena di storia e di vita, è bello anche solo girovagare per le stradine della città vecchia. Si viaggia bene anche a piedi, senza usare troppo la metro che viaggia sottoterra, rubandoti l’opportunità di viaggiare con la gente e respirare l’atmosfera festaiola e allegra della città.

Allora buon viaggio a tutti i TPC e hasta la vista!!



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