Azzorre

Partenza il 29/8 ore 06.50 da Linate; Arrivo a San Miguel alle ore 12.50. Ritorno da Terceira il 14/9 ore 10.40 e arrivo alla Malpensa alle ore 18.20. Entrambi i voli prevedevano uno scalo, con cambio di aereo, a Lisbona. Spesa totale per due persone, 3400 euro, così suddivisi: Volo 1400, noleggio auto 447, whale watching 96, alloggio 800. Resto....
Scritto da: Roberto Bertoglio
azzorre
Partenza il: 29/08/2003
Ritorno il: 14/09/2003
Viaggiatori: in coppia
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Partenza il 29/8 ore 06.50 da Linate; Arrivo a San Miguel alle ore 12.50. Ritorno da Terceira il 14/9 ore 10.40 e arrivo alla Malpensa alle ore 18.20. Entrambi i voli prevedevano uno scalo, con cambio di aereo, a Lisbona.

Spesa totale per due persone, 3400 euro, così suddivisi: Volo 1400, noleggio auto 447, whale watching 96, alloggio 800. Resto. 657 Arrivati a San Miguel decidiamo di dormire fuori dal capoluogo, Ponta Delgada, che risulta essere un po troppo intrafficata (naturalmente niente a che vedere con i nostri standart). Gli alberghi non sono moltissimi e le case rurali,pousadas o appartamenti privati non sono particolarmente segnalati. Noi fortunatamente avevamo trovato su internet alcuni indirizzi e così ci rechiamo a uno di questi. Si tratta della Casa da Falesia (anche qui esternamente nessuna segnalazione se non il nome) situata nella parte ovest dell’isola nei pressi del paese di Mosterios a circa 30 km dal capoluogo. Il costo è di 50 euro a notte, per una bella stanza con bagno e cucinotto (dotato di ogni tipo di suppellettile); inoltre vi è la possibilità d’uso della lavatrice,asciugatrice e stiratrice. Vi è anche una piccola colazione in quanto viene fornito latte, nescafè, marmellata o formaggio fatti in casa. Tutto ciò situato in una splendida posizione, sopra la falesia che fronteggia gli scogli che danno appunto il nome a Mosteiros (uno piu grosso che pare una casa e due piu piccoli che sembrano due fraticelli) e se ciò non bastasse piscina , orti e giardini fioriti disposti su quattro terrazze degradanti.La cosa migliore però rimane la simpatia, l’accoglienza la gentilezza e la cura che viene riservata agli ospiti da parte di Luis e Amorita. Da non perdere !! (sito internet www.Virtualazores.Com/casadafalesia) Sao Miguel è probabilmente l’isola con più attrattive oltre che la più grande e popolata.Per noi il posto più bello è la Lagoa do Fogo, un sentiero ne fa il periplo, noi ne abbiamo percorso circa la metà in quanto per ben due volte bisogna entrare in acqua e la seconda per un tratto piuttosto lungo con l’acqua sino alla cintola oltretutto si era messo pure a piovere. Altrettanto bella è la più famosa lagoa de sete cidades (una serie di lagune vulcaniche con splendidi paesaggi).

Molte sono le passeggiate possibili, con varii livelli di difficoltà. Da non perdere anche il bagno sull’isolotto di Vilafranca do Campo (situato di fronte all’omonimo paesino), un cono vulcanico spaccato lateralmente (occhio agli orari della barca che sono a discrezione del capitano).Un’altra cosa caratteristica è pranzare in uno dei tanti ristoranti di Furnas, dove il piatto tipico viene cotto in grandi pentoloni sepolti nel terreno (le calderas).

Il 4 settembre ci spostiamo a Pico (circa 1 ora di volo), per dormire ci rivolgiamo alla Pousadas Atlantis collegata a Pico Sport uno dei più importanti centri di whale whatching dell’isola. Costo.: 60 euro per un bungalow con cucina (50 per una stanza), il posto si trova a una quindicina di minuti a piedi da Maddalena, capoluogo dell’isola; la qualità è certamente inferiore rispetto la Casa da Falesia ma abbondantemente accettabile.Insoddisfacente invece è l’uscita per avvistare le balene, abbiamo il sospetto che loro sapessero che di balene quel giorno non ce ne fossero ma a parte questo lo staff presente sul gommone non ci è sembrato all’altezza, mai una spiegazione,un dettaglio o un chiarimento; comunque siamo riusciti a vedere qualche gruppo di delfini. A onor del vero dobbiamo dire che altre persone che abbiamo conosciuto si sono dette entusiaste delle uscite. Certo il costo, 48 euro a persona è un po’ penalizzante.

Un nostro consiglio invece, è quello di noleggiare delle mountain bike (di fianco a Pico Sport, il costo varia dai 6 ai 10 euro ,occhio alle condizioni delle bici) e una volta in sella seguire la costa verso Sao Roque (non la strada principale ma quella sterrata lungo il porto) si attraversano splendidi paesini con le caratteristiche case in pietra di Pico ( le adegas), vignetti fra i muretti e roveti di more con quest’ultime in quantità industriale; anche la costa è molto bella con grandi colate di rocce vulcaniche e belle piscine naturali. Dopo 15/20 chilometri si può tornare indietro per la strada principale.

Anche il tratto costiero tra Maddalena e Sao Mateus è molto pittoresco, con le “rua das vinhas” poco più che viottoli da percorrere molto lentamente in auto, fra scogliere, vigneti ed adegas. Per i più atletici vi è la possibilità di dare l’assalto al Pico (2500 mt. Circa, la cima più alta del Portogallo) , ci vogliono circa 3 ore per salire e 2 per scendere non è necessario essere accompagnati, servono solo un buon paio di scarpe e un po’ d’allenamento.

Da Pico col traghetto in circa mezzora si puo arrivare sia a Fajal che a Sao Jorge. Noi abbiamo optato per Fajal Il capoluogo dell’isola, Horta , viene considerato il porto più importante per coloro che effettuano la traversata dell’Atlantico. Per tutti quelli che vi fanno sosta è d’obbligo lasciare un ricordo sul molo, sotto forma di disegno, scritta o graffito; ne consegue che ora il molo risulta un coloratissimo ed enorme murales con i nomi di centinaia di barche.

I luoghi più belli dell’isola sono sicuramente la Caldeira (una laguna semiprosciugata, sul fondo del solito vulcano) e più ancora la Ponta dos Capelinhos, dune di sabbia lavica e il vecchio faro semi sepolto, anche qui vi è la possibilità di diverse passeggiate.

L’ultima isola raggiunta (9/9) è Terceira, considerata la “festaiola” delle Azzorre. Dormiamo presso la Rural Salga (www.Viaoceanica.Com/ruralsalga) anche questo uno splendido posto per molti versi simile alla Casa da Falesia di San Miguel. Si trova nei pressi di Port Judeu a 11 km. Da Angra do Heroismo (capoluogo dell’isola). Il costo è sempre di 50 euro con la prima colazione compresa (le marmellate di Jean Claude sono straordinarie). Pure qui piscina, giardino,terrazza con vista mare,pulizia,estrema cura di ogni particolare e una grande cordialita’ ed ospitalita’ da parte di Jean Claude e Fatima (tra l’altro parlano italiano,francese portoghese e un po’ d’inglese).

Come dicevamo l’isola è famosa per le sue feste fra cui la più nota è la tourada, una specie di corrida totalmente incruenta…Per il toro a volte un po’ meno per i partecipanti. Un toro con le corna rivestite da piccole sfere protettive viene liberato per le vie del paese e alcuni ardimentosi li affrontano. Noi abbiamo assistito ad una tourada, comunque da maggio ad ottobre quasi ogni giorno si trova un paese che ne organizza una; attenzione a dove ci si posiziona in quanto il toro riesce a saltare muretti e sfondare barriere di legno . Fra le altre attrattive dell’isola vi è da menzionare il tratto di costa fra Biscoitos e Quatro Ribeiras molto bello, con innumerevoli piscine naturali fra gli scogli dove il bagno è d’obbligo e le grotte di Natal e Carvao (in pratica si penetra all’interno di un vulcano).

Numerosi sono i “walk trail” ed il capoluogo è stato dichiarato dall’ Unesco patrimonio dell’umanità. Da segnalare tra i ristoranti, Ilha a Sao Sebastiao (di fronte alla chiesa) dove si mangia il piatto tipico dell’isola: l’alcatra di carne (porzioni gigantesche) e per l’alcatra di pesce il Boca Negra a Port Judeu (sempre di fronte alla chiesa).

Un’altra caratteristica dell’isola sono gli “imperios”, dei piccoli edifici dedicati al culto dello Spirito Santo, dipinti con colori vivaci e molto originali.

Per concludere possiamo dire di essere stati pienamente soddisfatti da questo viaggio, posti molto belli dal punto divista natruralistico,gente cordiale che ancora non vede il turista come un limone da spremere.

Davvero incredibile il numero di fiori in particolare le ortensie (a maggio/giugno durante la fioritura le isole devono essere uno spettacolo) Anche di more ce ne sono in quantità industriale.



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