Azzorre: che meraviglia

Anno 2005.. Nuove vacanze, nuovo pezzo di mondo da scoprire!! Il viaggio è iniziato il 4.09.05 anzi, almeno 2 mesi prima con la scelta della meta e l'organizzazione del viaggio assolutamente "fai-da-te". Dopo esserci recati in agenzia viaggi e non aver risolto nulla perché i costi aerei erano "lievitati" abbiamo optato per la prenotazione voli...
Scritto da: Laura&Gianni
azzorre: che meraviglia
Partenza il: 04/09/2005
Ritorno il: 19/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Anno 2005.. Nuove vacanze, nuovo pezzo di mondo da scoprire!! Il viaggio è iniziato il 4.09.05 anzi, almeno 2 mesi prima con la scelta della meta e l’organizzazione del viaggio assolutamente “fai-da-te”.

Dopo esserci recati in agenzia viaggi e non aver risolto nulla perché i costi aerei erano “lievitati” abbiamo optato per la prenotazione voli tramite Expedia e SATA Airlines risparmiando tantissimo.

Il nostro itinerario: Milano-Lisbona e ritorno (volo) Lisbona-Isola di Faial (volo) Faial – Isola di Pico (traghetto) Pico-Isola di Sao Miguel (volo) Come dicevo partenza 4sett.’05 e arrivo in serata a Faial, piove (aiuto!) e in albergo non c’è posto.. Ma avevamo prenotato??!! Vabbé per 1 notte ci possiamo stare e la serata trascorre sotto la pioggia alla ricerca di un albergo. Per evitare ulteriori brutte sorprese telefoniamo subito ad un albergo sull’isola di Pico e prenotiamo una camera.. Meglio evitare di dormire sotto i ponti :):) Prima isola FAIAL: verdeggiante le cui mete che consigliamo di non perdere sono: – Horta, città principale, particolare soprattutto il porto con i graffiti lasciati negli anni dagli equipaggi delle navi qui approdate.

– Salita al vulcano Capelinhos, si può raggiungere la cima del vulcano più recente formatosi nel 1957-’58.. Sembra di camminare sulla luna – Caldera con salita al Cabeco Gordo (nuvole permettendo) – Baia di Porto Pim con la sua splendida spiaggetta (fare il bagno assolutamente!) – Salita al Monte da Guia con la chiesetta dalla quale si ha una vista fantastica sulla Caldera do Inferno – Varadouro: zona balneare con piscine naturali gradevolissime e vari spiazzi sull’oceano Questi luoghi si possono raggiungere con gli autobus locali, noi però abbiamo preferito l’auto perché amiamo muoverci in assoluta autonomia.

Dopo 3 giorni ci trasferiamo all’isola di Pico, si raggiunge in traghetto (ca. 15′-20′), il biglietto si acquista alla biglietteria sul porto anche solo 1,5h prima di imbarcarsi.

L’isola di Pico è altrettanto verde ma molto più aspra, ci siamo stati 5 giorni, direi troppi per visitarla ma aspettavamo il giorno giusto per fare la scalata al Monte Pico (2350mt), purtroppo però il tempo non siamo stati fortunati e la scalata è rimandata al prossimo viaggio (che ci sarà sicuramente).

I luoghi da non perdere sono: – Lago do Capitao – Gita al faro di Ponta Menhinha – Misterios: colate laviche ricoperte da una vegetazione fittissima – Lajes famosa per l’osservazione delle balene e dei delfini, noi ci siamo andati con i gommoni Zodiac, purtroppo il mare non era in buone condizioni e le balene non si sono avvistate però i delfini erano numerosi ed è stato emozionante (spesa 43Euro per 3 ore di navigazione) – Le piscine naturali di Silveira – La bellissima baia di Pocinho – La Grotta das Turras: grotta lavica di 5km aperta solo quest’anno ai turisti (costo 3Euro) – I vigneti di Santa Luzia, davvero particolari. Pico è zona di grande e ottima produzione di vino. Le viti sono tenute basse per difenderle dal vento; gli abitanti hanno creato dei muretti a secco con terrazzamenti e sentieri, sembrano dei labirinti o disegni geometrici incantevoli.

– Porto Cachorro: la costa è alta e il mare ha formato grotte, archi e piccoli promontori in cui l’acqua entra e esce formando gorghi e spruzzi altissimi se il mare è mosso; c’è anche un camminamento, in parte distrutto dalle mareggiate, ad una altezza di 20mt sul mare.

Proseguendo sulla strada sterrata si raggiunge una zona di lava nera davvero impressionante, solo alcune piantine grasse cominciano ad impossessarsi del territorio. Ancora avanti sino ai paesi neri di Arcos, Lajido e Cabrito, le case, le chiese e le strade sono davvero tutte nere!!! E’ giunto il momento di lasciare Pico e con un volo Sata (aereo bielica con 50 posti) raggiungiamo Sao Miguel in cui sostiamo per 6 giorni. Noi avevamo già prenotato il volo con compagnia Sata e quindi abbiamo avuto uno sconto del 50%.. Non male direi! Sao Miguel è l’isola più vasta dell’arcipelago e Ponta Delgada la città principale.

E’ chiamata l’Isola Verde e mai nome è stato più azzeccato!! Abbiamo prenotato una pensioncina in centro città: la prenotazione via telefono è stata pazzesca, il proprietario parlava solo portoghese, però grazie al mini vocabolario acquistato prima della partenza siamo riusciti a farci capire! Difficilissimo fare un elenco di tutto ciò che quest’isola può offrire… Proviamo: – Le lagune di Sete Cidades, dal punto panoramico Miradoura Vista do Rei, la vista di apre su un vasto cratere di 12km con i 2 laghi chiamati Lago Verde e Lago Azzurro perché le loro acque sono davvero di questo colore. Tante, qui, le possibilità di camminate tra stradine e sentieri attorniati da “muri” altissimi di ortensie – Pico do Carvao: altro belvedere davvero impressionante sulle coste dell’isola verso est – Lagoa de Santiago verdeggiante e aspra con pareti altissime – Mosteiros: paesino di pescatori con una spiaggia di sabbia nera e un paesaggio naturale notevole – Lagoa do Fogo: ultimo cratere attivo che distrusse la città di Ribeira Grande nel 1500. Dal punto panoramico in cima al colle la Lagoa sembra sospesa tra cielo e mare.

– Caldera Velha: si lascia l’auto e ci si immerge in un luogo da fiaba. Una stradina conduce ad una vasca di acqua calda con cascata ancora più calda dove è possibile, anzi è assolutamente consigliato fare un buon bagno termale. Attenzione alla vegetazione, sembra una vera giungla tropicale con felci alte anche 4mt, palmeti e fiori di indiscussa bellezza – Caldeiras di Furnas: lasciata l’auto ci si avvia al centro del paese e si comincia a sentire odore di zolfo. Il paesaggio è infernale, fumo si leva da l terreno e da qualsiasi buco, le pozze fangose ribollono continuamente e non sono affatto piccole, anche 4-5mt di diametro… E i geysers!!! – Lagoa di Furnas: anche qui, intorno al lago, fumarole e pozze fangose che bollono. Alcune buche perfettamente rotonde ci incuriosiscono, sono usate per cuocere a vapore le vivande e non solo dal ristorante lì vicino ma anche dalla gente per il pic-nic domenicale – Lombadas: una vallata tra le più selvagge dell’isola con belle escursioni a piedi, le acque termali e le fontanelle di acqua minerale (buonissima!!) – Ribeira Quente: parte un bel sentiero che corre alto lungo la costa, la piaggia è molto frequentata e quindi il bagno è da fare assolutamente – Nordeste: parte ancora poco conosciuta dell’isola tanto che è definita la 10° isola, effettivamente il paesaggio cambia, la vegetazione è più bassa e aspra quasi a voler segnare un confine con il resto del territorio.

– Porto Formoso: zona di coltivazione del té. Gratuitamente si può visitare la fabbrica e degustare una buona tazza di té in un locale intimo e rilassante e magari acquistare dell’ottimo infuso (ne ho comprati 15 pacchetti!!!) – Le coltivazioni vastissime di ananas e banane nella zona di Ponta Delgata e Villa Franca do Campo – Il Parco di Terra Nostra nel centro del paese di Furnas: la visita è d’obblico, si paga un ingresso di 4Euro e si può passeggiare anche un’intera giornata tra stradine contornate da fiori coloratissimi, una vegetazione straordinaria e poi rilassarsi con un bagno nell’acqua caldissima (ca 30°C) della piscina termale.

Purtroppo il giorno del ritorno a casa è arrivato, le fotografie ci ricorderanno questi luoghi bellissimi in cui è nostra intenzione tornare presto… Ci sono ancora 6 isola da scoprire!! Per le varie informazioni sulle isola Azzorre consigliamo alcuni siti: www.Destinazores.Com www.Drtacores.Pt Siamo cmq a disposizione se qualcuno volesse informazioni più specifiche.

Vi salutiamo con affetto e buon viaggio a tutti!!! Laura & Gianni



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