Autumn in Valencia
La sveglia suona abbastanza presto, così da essere pronti per uscire dalla stanza per le 8:45. La colazione è abbondante e chiunque può trovare el perfecto desayuno: toast, brioches, marmellate, panini, affettati, the, caffè… Scendiamo in piazza e ci dirigiamo presso il punto informazioni situato davanti all’ufficio delle poste. Qui richiediamo l’acquisto combinato della Valencia Tourist Card per la validità di 72 ore e il biglietto per l’Oceanogràfic, il Museo delle Scienze e l’Hemisfèric per un totale di 98 euro (Se la vostra vacanza è stata organizzata con anticipo potete anche acquistare la Valencia Tourist Card e altri biglietti per le attrazioni valenciane tramite l’apposito sito internet dedicato: www.valenciatouristcard.com). Prendiamo la metro in direzione Neptu scendendo alla fermata Alameda, situata all’interno dei Giardini del Turia. Con molta tranquillità ci dirigiamo verso la Città delle Arti e delle Scienze, opera dell’architetto valenciano Santiago Calatrava. Avvicinandosi alla Ciudad si ha sin da subito l’impressione di immergersi in un’altra realtà: quello che più colpisce di tutte le strutture è la lucentezza e l’armonia creata dai colori scelti dal Calatrava, il bianco e l’azzurro, che si fondono perfettamente insieme dando un senso di pace e di tranquillità. Passata l’Opera si incontra l’Hemisferic, all’interno del quale si trova il cinema della città e il Museo delle Scienze Principe Filippo, uno spettacolo architettonico oltre che scientifico! All’interno del museo potrete trovare migliaia di attività interattive, dove il turista curioso può testare personalmente tutte le attrazioni, arrivando a stupirsi e a non credere ai propri occhi. A dieci minuti dal museo si trova l’Oceanografico, il più grande parco marino d’Europa, dove sono ospitate migliaia di specie marine. Ci entusiasmiamo entrando nei diversi mondi acquatici e vedendo animali che raramente capita di vedere in altre strutture del genere. La nostra visita termina alle 17 circa, poi stanchi ma strabiliati dalle bellezze che la Ciudad ci ha offerto, percorriamo a ritroso i Giardini del Turia e ci dirigiamo nuovamente verso la metropolitana, che in una manciata di minuti ci riporta a Plaza del Ayuntamiento. La sera raggiungiamo Plaza de la Reina per un aperitivo a base di tapas e agua de Valencia, cocktail a base di Cava o champagne, succo d’arancia, vodka e gin. Aperitivo squisito, credo di poter affermare di aver mangiato le migliori tapas del nostro soggiorno a Valencia; così, dopo un break, richiediamo al cameriere la carta per poter mangiare ancora qualcosina: questa volta sono io a prendere la paella di pollo, mentre il mio ragazzo ha optato per un tagliere di formaggi e salumi con contorno di patatas bravas.
Il terzo giorno, oltrepassando nuovamente Plaza Redonda, arriviamo in Plaza del Mercado, dove si trova uno dei mercati coperti più grandi d’Europa. Ci tuffiamo in un’esplosione di colori ed un tripudio di profumi che si fondono assieme; compriamo un succo di frutta per dissetarci e una padella per cucinare la paella. Dopo un pò di shopping, ci spostiamo di qualche metro e raggiungiamo La Lonja de la Seda, un edificio gotico che un tempo ospitava il mercato della seta. L’accesso è libero, quindi perdeteci almeno mezz’ora per ammirare il grande salone vicino all’entrata e il Consulado del Mar, una grande sala dal soffitto a cassettoni in legno.
Usciti dall’edificio decidiamo di dirigerci in Plaza de la Virgen, poco distante da Plaza de la Reina; uno dei cuori pulsanti di Valencia, la piazza è circondata da alcuni dei palazzi più importanti della città: la cattedrale, la basilica de la Virgen de los Desemparados e dal Palacio de Generalitat. Ogni giovedì a mezzogiorno si riunisce il “Tribunale delle Acque”, una vera e propria istituzione valenciana: Il “Tribunal de las Aguas de Valencia”è incaricato di dirimere le dispute nate a causa dell’acqua destinata all’irrigazione dei campi da parte degli agricoltori delle “Comunidades de Regantes”. Questo Tribunale ha origini medioevali ed è una testimonianza unica di una tradizione culturale e storica ancora viva. Dopo aver fotografato i vari edifici che si affacciano sulla piazza, ci spostiamo di nuovo in Plaza de la Virgen. La giornata scorre tranquilla e quindi io e il mio fidanzato ci concediamo una pausa presso uno dei locali più famosi di Valencia, l’Horchateria el Siglo, proprio sotto el Miguelete (il campanile della cattedrale), dove per la modica cifra di 2 euro beviamo la rinomata horchata (che non soddisfa il mio ragazzo) accompagnata da dei gustosissimi churros. Vagabondiamo un pò per le viuzze vicino a Plaza de la Reina e poi decidiamo di fermarci per cena in un localino, di cui purtroppo non ricordo il nome, che con pochi euro ha soddisfatto la nostra fame.
Per il nostro ultimo giorno a Valencia decidiamo di visitare il Bioparco (www.bioparcvalencia.es), zoo di nuova generazione concepito con la zoo-immersion filosofia. Usiamo ancora una volta la metro per raggiungerlo, salendo a Xativa e scendendo a Nou d’Octubre; il biglietto d’ingresso costa 23,80 euro, ma avendo la vlc tourist card abbiamo goduto di uno sconto del 15%… sembra tanto, ma una volta entrati nel parco vi dimenticherete immediatamente del costo del biglietto. Un’esperienza veramente straordinaria per tutte le persone che come me amano la natura e soprattutto la rispettano. Il parco è veramente grande perchè lascia moltissimo spazio agli animali che si percepisce vengono trattati coi guanti. A circa metà pomeriggio abbiamo assistito ad uno spettacolo messo in atto dai curatori dello zoo, i quali danno ai visitatori un assaggio del duro ma sicuramente soddisfacente lavoro degli addestratori. Siamo rimasti dentro praticamente fino a chiusura. Tornati in hotel abbiamo salutato per l’ultima volta Plaza del Ayuntamiento e ci siamo incamminati verso l’aeroporto, tristi ma allo stesso tempo felici di poter annoverare tra i nostri viaggi questa favolosa città spagnola.