Austria, Repubblica Ceca e Polonia

In auto alla scoperta dei luoghi di Papa Giovanni Paolo II e della Principessa Sissi
Scritto da: Luisella e Piero
austria, repubblica ceca e polonia
Partenza il: 23/08/2012
Ritorno il: 31/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Il nostro viaggio inizia il 23 agosto in auto con direzione Austria. Prima tappa Linz. Subito arrivati ci dirigiamo verso il Postlingberg per la visita alla Basilica e le immancabili foto al panorama. Pranzo alla Stieglbrau a base di Wurstel e birra (circa 18 euro in due). Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il centro storico per visitare la cattedrale gotica e la piazza dominata dalla Colonna della Trinità. Linz da subito non ci entusiasma molto. Per cena non vogliamo cambiare e andiamo nella stessa birreria con una spesa di circa 50 euro in due. Dormiamo all’Hotel Gasthof Engerwitzdorf appena fuori città (tutti gli alberghi sono stati prenotati a marzo con booking solo pernottamento e prima colazione), albergo carino, pulito e tranquillo. Al mattino partiamo per la seconda meta Ceski Krumlov (Rep. Ceca) a soli 90 minuti da Linz. Ci eravamo già stati ma siamo tornati per Visitare il bellissimo castello. Dopo la visita agli appartamenti reali pranzo in un tipico ristorantino ceco il Restaurace Barbora con tavoli su una terrazza. Pranziamo con trota alla griglia e birra spendendo 600 ckz (circa 24 euro in due). Proseguiamo la giornata con la visita ai giardini del castello (ingresso libero) e il centro cittadino tutto circondato da un fiume sul quale si può navigare con canoe e gommoni noleggiabili in loco. Prima di cena un aperitivo da passeggio e poi cena al Dvorak un ristorantino direttamente sul fiume, a base di anatra arrosto e arrosto di maiale con crauti e gnocchi di pane, crespelle dolci con gelato e birra spesa circa 44 euro in due. Notte al Penzion panorama, piccola pensione con vista sulla città vecchia, molto carina e ben curata gestita da una ragazza molto gentile. Il terzo giorno è quasi interamente destinato al trasferimento in Polonia, su strade statali che ci hanno permesso di ammirare il territorio ceco dai boschi, ai laghi, ai piccoli paesi. Dopo circa nove ore raggiungiamo Wadowice (la città di nascita di Papa Giovanni Paolo II), dopo aver visitato la casa-museo del Papa con i suoi oggetti personali e tante foto, visitiamo la chiesa Parrocchiale con all’interno la cappella a lui dedicata con tanto di reliquia (una fiala del suo sangue). Ci siamo stupiti per la mancanza di negozi di souvenir e bancarelle varie che di solito stazionano nei luoghi di culto, qui solo fede e basta. Proseguiamo per Cracovia con una sosta al Santuario della Madonna di Kalwarya. Arriviamo a Cracovia verso le 19 e ci dirigiamo all’Hotel Polonez poco distante dal centro e poi a piedi raggiungiamo il centro città per la cena al ristorante Morskie Oko (suggeritoci da un diario di viaggio) dove mangiamo seduti ai tavoli all’aperto i pierogi, stinco di maiale e arrosto di agnello, torta di mele, birra e grappa locale spendendo circa 40 euro in due. La stanchezza prende il sopravvento.

Al mattino visita alla collina del Wawel con la Cattedrale e il Castello. Facciamo subito la coda alla biglietteria (già presa d’assalto un’ora prima dell’apertura, perché i biglietti sono limitati). Visitiamo prima il castello perché è domenica e la Cattedrale apre alle 12.30. Visitiamo l’armeria e gli appartamenti privati con guida inglese che ci fornisce un opuscolo dettagliato di ogni stanza in italiano. La visita è molto interessante. Subito dopo visita alla grotta del drago (si dice che ci vivesse il drago del Wawel) che inizia sulla collina e termina sulle rive della Vistola. Piove ma non ci lasciamo rovinare la giornata. Ritorniamo sulla collina per la visita alla Cattedrale, molto bella ma troppo affollata. Qui è stato arcivescovo Papa Wojtyla prima di essere eletto. Scendiamo verso il centro della città per il pranzo e troviamo un self-service di specialità polacche con pagamento a peso. Ci serviamo di diverse specialità e spendiamo (con un litro di birra) circa 10 euro in due, molto conveniente e soprattutto molto buono, infatti quasi tutti i tavoli delle quattro sale erano occupati e non solo da turisti. Dopo pranzo visita della piazza centrale (Rynek Growny) dominata dal Sukiennice, l’antico mercato dei tessuti, qui al piano terra si susseguono un’infinità di negozietti di souvenir con prodotti tipici polacchi (scatole in legno, bambole, tessuti ricamati), oggetti in ambra e tipici souvenir (magliette, tazze, piattini, ecc..). A lato della piazza c’è la Chiesa di Santa Maria con i due campanili diversi e qui ascoltiamo (ogni ora) il suono della tromba suonata dal vivo. Paghiamo il biglietto per l’ingresso all’altare (circa 4 euro in due compreso il diritto a fotografare), infatti l’ingresso è gratuito fino a metà navata, ma ne vale la pena: l’altare è sovrastato da un’immensa pala in legno ricca di figure di santi a grandezza naturale e circondato da un coro ligneo riccamente decorato. La città è ricca di chiese (ne conta 168) tra piccole e grandi, ne visitiamo alcune, sono tutte bellissime e in molte quel giorno si celebravano matrimoni. La piazza quel giorno è occupata da un mercatino di prodotti tipici e di enogastronomia, nonché dal mercato dei fiori. Visitiamo anche la porta di San Floriano e il Barbacane. Cracovia è una città molto vivace ma tranquilla, piena di turisti, locali caratteristici e le immancabili carrozze trainate da cavalli bianchi. Infine visitiamo il quartiere ebraico Kazimierz con le sue sinagoghe e le piazze con i locali dalle insegne in ebraico. Purtroppo era tardi e molte sinagoghe erano già chiuse oppure occupate dai preparativi per i concerti del festival ebraico. A cena prima pensiamo a un localino romantico, poi decidiamo di tornare al Morskie Oko. Questa volta non possiamo mangiare all’aperto perché piove e troviamo posto (il gestore che parla italiano, gentilissimo, ci ha riconosciuti) nel salone del seminterrato tutto in legno, molto caratteristico, dove c’è un palco con un’orchestra e dei ballerini che tutte le sere danno vita a uno spettacolo di musiche, balli e giochi con i vari ospiti del locale. Quella sera incontriamo due comitive, una di Torino e una dalla Florida. Ci siamo divertiti moltissimo e mangiato di nuovo benissimo (due aperitivi, un antipasto a base di prugne e pancetta e uno a base di salsicce arrosto, due piatti di spezzatino con frittelle di patate e pecorino, due dolci più un litro e mezzo di birra e due grappe al costo di 35 euro in due). Passeggiata notturna nella piazza principale che dista 500 metri, ne vale la pena i palazzi e i monumenti sono illuminati e assumono un fascino particolare.

Al mattino partenza per Czestochowa, ci aspetta il Santuario della madonna Nera di Jasna Gora. Il viaggio dura circa un’ora e mezza. Il santuario è pieno di comitive di fedeli, anche qui assenza di negozietti e bancarelle e soprattutto di candele, c’è però un giovane prete che benedice in continuazione oggetti, santini, rosari da portare a casa che si possono acquistare appena fuori il santuario in un negozio gestito dalle suore. Il Santuario è molto bello soprattutto la cappella della Madonna Nera ricca di ex voto. Dopo la visita torniamo verso Cracovia per visitare le Miniere di sale di Wieliska. Entriamo con una guida in inglese (abbiamo perso per pochi minuti quella in italiano), abbiamo pagato per fotografare ma la macchina fotografica aveva le pile scariche quindi niente foto, le scaricheremo dal sito internet. Le miniere sono bellissime le stanze sono addobbate da statue di sale, laghetti di acqua salata, luci colorate e musiche di sottofondo. Il cuore si ferma però davanti alla Cappella di Santa Kinga, una stanza immensa, illuminata da lampadari enormi, che in realtà è una vera chiesa sotterranea con altare, statue, nicchie laterali tutto completamente di sale. E’ veramente un capolavoro e vale tutta la visita. Terminata la visita facciamo uno spuntino al self-service della miniera a 138 m sottoterra, qui mangiamo dei buonissimi pierogi e un misto di insalate spendendo circa 12 euro in due. Soddisfatti della visita ci rimettiamo in macchina per la prossima destinazione: Olomouc in Repubblica Ceca. Arriviamo dopo le venti e andiamo diretti all’albergo un po’ fuori città, l’Hanacky Dvur, un po’ rustico ma pulito e con un personale gentilissimo anche se solo la signora alla reception parlava inglese, il resto del personale solo il ceco. Chiediamo di cenare e scegliamo involtino di pollo ripieno, salmone alla griglia e un piatto di formaggi spendendo 20 euro in due. Al mattino visita al centro storico di Olomouc con la famosa Colonna della Trinità (patrimonio Unesco) capolavoro di arte barocca, l’orologio astronomico e le fontane barocche. La visita è breve in quanto la cittadina è molto piccola e ripartiamo verso l’Austria destinazione Vienna. Arriviamo verso le 11 al Palazzo di Schonbrunn, prendiamo i biglietti per il Classic Pass Tour (visita appartamenti imperiali, gloriette, giardino del principe ereditario, labirinto, audioguida). L’audioguida ci permette di visitare con calma e attentamente il palazzo, veniamo catapultati nell’atmosfera della corte imperiale e nel mondo di Sissi che scopriamo aver però vissuto pochissimo a Vienna. I giardini sono bellissimi e immensi, vale la pena salire fino alla Gloriette per avere una visione globale del palazzo e del parco e godere di un bellissimo panorama di Vienna. La visita in totale dura 4 ore e quindi stanchi ci avviamo all’Hotel Senator, Appena fuori dal centro. Da questo momento ogni spostamento viene fatto in tram e metropolitana comodi e puliti (acquistiamo la Vienna Card in albergo che ci permette di girare liberamente coi mezzi pubblici per 72 ore e sconti agli ingressi dei musei al costo di 19,90 euro). Per cena scegliamo un’altra birreria consigliata da un diario di un tpc la 7 Stern Brau. Qui mangiamo nel dehor interno carne alla griglia e strudel innaffiato da birra di loro produzione (il tutto per due a 43 euro).

vienna e salisburgo

Tutto il giorno seguente è dedicato alla visita di Vienna: lo Stephansdom, la Karlskirche, il palazzo imperiale dell’Hofburg, il Prater con la sua ruota e il Palazzo del Belvedere. Pranziamo nella piazza antistante l’Hofbourg dove c’è una festa viennese con tanto di stand gastronomici. Per cena decidiamo di non cambiare e ritorniamo alla 7 Stern Brau. Al mattino partenza per Salisburgo, nostra ultima tappa. Durante il viaggio ci fermiamo all’Abbazia di St. Florian, molto bella ma occupata dai preparativi per un concerto trasmesso in tv e quindi la visita è stata limitata. Arriviamo a Salisburgo nel primo pomeriggio e andiamo subito alla Stiegel Brau che conosciamo bene (è il nostro terzo viaggio a Salisburgo, città che ci piace molto) pranziamo e acquistiamo la birre da portare a casa. Facciamo un giro per la città e ceniamo all’Augustiner Brau birreria ricavata in un convento agostiniano dove si può mangiare all’aperto in un grande giardino o nei saloni interni, il cibo si compra nei negozietti interni (pane, dolci, carne, pesce, insalate, antipasti vari) ci si siede e si consuma accompagnando il tutto da boccali di birra che vengono spillati dalla botte. Si mangia bene, si beve bene anche se non troppo economico, ma l’atmosfera è particolare. Dormiamo all’Hotel Turnerwirt che ricorda le case bavaresi appena fuori dal centro. Purtroppo la nostra vacanza è terminata ma torniamo felici di aver visitato tanti bei posti e gustato cibi nuovi.

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Cracovia

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Schonbrunn vienna

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Cesky Krumlov

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Schonbrunn vienna

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Luisella e Piero



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