Australia in minivan
Indice dei contenuti
Visto: E-Visitor Visa per viaggiare 3 mesi in Australia con passaporto italiano (nessun costo – facilmente ottenibile online sul sito ufficiale dell`Immigrazione Australiana)
Stagione: Invernale (da inizio Giugno a fine Agosto), temperature diurne medie in giugno tra 20 e 25 C, solitamente poco piovoso (tuttavia quando ci siamo stati quest`anno hanno avuto più piogge del normale purtroppo e gli effetti del ciclone Debbi di marzo erano ancora visibili in alcune destinazioni)
Tipologia di viaggio: Campeggio (abbiamo cucinato colazioni, pranzi e cene prevalentemente nel nostro minivan)
Mezzo di trasporto: Minivan con piccolo frigo, due fornelli a gas e microonde – la zona a giorno si trasforma in letto matrimoniale per la notte – GPS ALTAMENTE CONSIGLIATO
DAY 1 – CAIRNS
Appena arrivati all’aeroporto di Cairns verso mezzanotte e mezza uno shuttle (prenotato in anticipo) ci porta fino all’ostello “Redkey Hostel”, a 20 minuti a piedi dal centro città, con cucina e bagno relativamente puliti ma molto disordinati e sistemazione veramente basica (senza armadietto o comodino, solo letto e una coperta). La temperatura è sicuramente accettabile durante la notte. Anche durante il giorno le temperature sono molto piacevoli nella parte nord del Queensland e diventano leggermente più fredde nella parte meridionale della regione.
DAY 2 – CAIRNS (Fitzroy Island)
Eccoci al nostro primo giorno di esplorazione! Alle 8.30 di mattina ci presentiamo al Reef Fleet Terminal di Cairns dopo una camminata di circa 30 minuti dal nostro ostello per fare il check-in presso Raging Thunder Adventures dove alcune ragazze ci danno una mappa dell`isola Fitzroy ed alcune indicazioni sulle passeggiate e spiagge del posto. Un traghetto ci porta fino all’isola di Fitzroy in circa 40 minuti. Il capitano e gli skipper a bordo sono molto simpatici e ci trasmettono la loro allegria nonostante piova piuttosto forte per tutta la traversata. Questa compagnia gestisce un chiosco sulla spiaggia principale dell`isola dove si possono noleggiare kayak, fare un giro dell`isola in barca, noleggiare attrezzatura da snorkeling e molto altro a prezzi accettabili. L’isola non è abitata se non da alcuni ricercatori marini e il personale dell`unico resort sull’isola che si affaccia proprio sulla spiaggia principale dove arriviamo con il traghetto. Una ragazza del resort molto gentile ci dà ulteriori informazioni sulla passeggiata fino in cima al punto più alto dell`isola, Summit Circuit (il resort vende brochure sulla passeggiata con la descrizione dei fatti storici avvenuti sull`isola). Preferiamo avventurarci il prima possibile lungo la passeggiata, approfittando dell`assenza di pioggia. Completiamo la passeggiata in un`ora invece di 2 (non è poi così difficile come ci avevano detto, anche se il primo tratto in salito è piuttosto in pendenza e consiglio scarpe da camminata). Molto carino il tratto di passeggiata a fine salita con viste aperte sull`isola e sul mare circostante, bella anche la vista dal faro in fondo alla passeggiata che segna il punto finale del percorso. Da qui si può completare il circuito con un`altra breve salita fino al punto più alto dell`isola da cui si gode di una bellissima vista. Da qui si inizia la discesa verso il resort. Abbiamo avvistato diversi uccelli natii tra cui i bellissimi pappagalli bianchi dalla cresta gialla. Noi ci siamo portati pranzo al sacco ma è possibile pranzare al bar del resort aperto al pubblico (Foxy`s Bar) dove ci siamo gustati un caffè in riva al mare.
Dopodiché abbiamo percorso la seconda passeggiata dell`isola (30 minuti andata e ritorno) che porta a Nudey Beach, la spiaggia più fotografata dell`isola. Peccato per il tempo un po` piovoso, ma appena spunta il sole, non perdiamo occasione per un tuffo rinfrescante e un po` di relax su questa spiaggia fatta esclusivamente di coralli morti, la maggior parte sbiancati mentre alcuni ancora mantengono il loro colore originale, verde, giallo, rosa. La particolarità di questa spiaggia è data anche dalla vegetazione rigogliosa e tropicale che fiancheggia il mare dal colore celeste. Purtroppo il mare è molto mosso oggi e il cielo è coperto, per cui niente snorkeling per noi, anche se sappiamo che a qualche metro dalla costa si trova già parte della barriera corallina. Alle 3.30 di pomeriggio ci ritroviamo già sul traghetto di ritorno e alle 4.15 ci incamminiamo verso il centro città. La passeggiata lungo mare (The Esplanade) è molto curata e c’è addirittura una piscina pubblica contornata di palme, purtroppo il mare a Cairns è paludoso e non esistono spiagge cittadine balneabili. Dopo una breve spesa al supermercato si fa gia’ buio verso le 5.30 (siccome è inverno qui a Giugno), e la via principale (Shields Street) prende vita con installazioni luminose molto particolari e i bar e ristoranti si incominciano a riempire di vita.
DAY 3 & 4 – GREAT BARRIER REEF
Arrivato il tanto atteso momento: l`incontro con la Grande Barriera Corallina, il più grande ecosistema corallino al mondo, che si estende per 2000 km lungo la costa est dell`Australia! Puntuale lo shuttle di Reef Experience ci preleva dal nostro ostello e ci porta alla marina di Cairns (effettuando un breve stop per lasciare i bagagli più voluminosi in custodia presso l`ufficio della compagnia). Da qui veniamo imbarcati su un catamarano assieme a numerosi altri passeggeri e, siccome passeremo un notte sull`imbarcazione Reef Encounter stazionata esclusivamente lungo la barriera corallina, otteniamo un trattamento “VIP” e veniamo sistemati nella cabina di comando sul ponte più alto del catamarano mentre chi fa solo gita giornaliera, resta nel ponte inferiore. Un biologo marino tiene una breve presentazione sulla barriera corallina molto interessante e impariamo già un sacco di dettagli sulle meraviglie che ci aspettano! Una volta giunti alla barriera un ponte levatoio ci porta al nostro alloggio per una notte, un catamarano hotel con 21 cabine con bagno privato, molto accogliente e la sistemazione migliore durante tutta la vacanza. Dopo una veloce ma precisa introduzione alla vita sul catamarano e a ciò che ci aspetta nei prossimi 2 giorni, facciamo già il nostro primo tuffo in mare per un giro in snorkeling. Ci viene fornita una muta subacquea che in inverno serve più che altro a proteggere dal freddo anche se l`acqua non è eccessivamente fredda. In estate vengono invece fornite mute sottilissime anti-meduse che in queste acque sono gli animali più letali a causa del loro veleno. Anche se il mare è piuttosto mosso, ci dicono che siamo molto fortunati perché’ solo pochi giorni prima pioveva a dirotto e il vento era insopportabile. Il primo incontro con la barriera è ovviamente fantastico, ma sarà ancora nulla rispetto alle 6 immersioni che effettueremo nel giro di soli due giorni per ottenere il patentino avanzato di immersione. Grazie al cuoco in loco la cucina sul catamarano è varia e ottima.
Dopo pranzo e un breve ripasso sulla base teorica e pratica dell`immersione ci ritroviamo ad affrontare la nostra prima immersione da soli dopo più di un anno, ma ce la caviamo anche se non riusciamo a trovare la direzione consigliataci verso la barriera (sicuramente non è facile orientarsi sottacqua!). Per fortuna nel pomeriggio ci avvicina la nostra insegnante che ci parla in modo molto informale del corso e delle prove che affronteremo durante i prossimi 5 dive e poco dopo ci ritroviamo già in acqua assieme a lei per il nostro primo test sottacqua, riconoscimento di pesci e coralli. Bellissimo! Ci sono coralli di tutti i tipi e colori e vediamo diverse tartarughe oltre a miriadi di pesci tutti colorati e dalle forme più disparate. Dopo poche ore ci aspetta l`immersione notturna, un`altra esperienza favolosa e diversa, infatti vediamo prevalentemente squali da barriera corallina del tutto innocui e pesci predatori molto grandi che seguono i fasci di luce delle nostre torce per catturare i pesciolini più piccoli. Dopo cena tutti vanno subito a letto perché ci aspetta l`immersione delle 6.30 del mattino seguente in un`altra area lungo la Barriera Corallina (in totale ci siamo spostati 3 volte). Una breve prima colazione ed eccoci ad affrontare il terzo test, immersione in profondità sotto i 18 metri, anche questa ci regala momenti molto simpatici in compagnia di una manta e un pesce che si mangia l`uovo e il pomodoro che l`insegnante voleva usare per insegnarci gli effetti della pressione in profondità. Dopo solo 2 ore passiamo il test di orientamento ed infine prima di pranzo il test di “Perfect Buoyancy”. Fra pranzo e ultimo giro in snorkel ci ritroviamo di già sul catamarano di ritorno, esperienza bellissima tuttavia troppo breve e consigliamo a chiunque di passare almeno 3 giorni sulla Barriera, ne vale veramente la pena! Stasera alloggiamo presso un altro ostello a Cairns, stanze più pulite ma posizione meno centrale, la cucina invece è piuttosto sporca (Cairns City Backpacker Hostel).
DAY 5 – CAIRNS – MURRAY FALLS (via Mission Beach and Babinda Boulders)
Nonostante vorremmo fermarci più tempo nella regione di Cairns (e visitare Kuranda e la Daintree Forest coi coccodrilli) ci aspettano veramente troppi km in soli 17 giorni fino a Brisbane e a malincuore lasciamo questa regione tropicale. Prima tappa sono i Babinda Boulders a 1 ora di guida da Cairns (a Babinda si trova un benzinaio e un piccolo supermercato, per il resto sembra semi disabitata). Qui ci sono due passeggiate, una che porta al campeggio del luogo, parallela alla strada che porta al parcheggio, e una passeggiata di 20 minuti andata e ritorno porta ad alcune piattaforme panoramiche sul fiume dalle acque verdi e azzurre che si fa strada tra questi grandi massi levigati, veramente scenico. Se volete fare il bagno, il luogo migliore è giusto di fronte al parcheggio vicino all`inizio della passeggiata più lunga dove non ci sono massi ed il fiume forma una piscina naturale. Prossimo stop a Mission Bay che ci accoglie con un bel sole, è anche un ottimo stop per pranzo con diversi ristoranti dall`atmosfera vacanziera. Passeggiamo lungo la lunghissima e ampia spiaggia dorata fiancheggiata da palme di cocco e punteggiata da tane di minuscoli granchi. Al centro visitatori chiediamo alla simpatica incaricata di turno i posti migliori per vedere i Cassowary, uccelli dai tratti preistorici simili a struzzi ma più grandi e dotati di un corno prominente, la quale ci indica alcune stradine di South Mission Bay. Solitamente questi animali fanno capolino all`alba o al tramonto, e noi non siamo abbastanza fortunati ad avvistarli a metà pomeriggio. Dopo un`ora e mezza di macchina e un po` di sterrato finalmente raggiungiamo il primo campeggio della vacanza, Murray Falls Camping Ground, dotato solo di bagni e acqua (potabile se bollita). Il campeggio più bello della vacanza in quanto in mezzo alla natura e senza servizi o costruzioni. Le cascate di questo campeggio sono molto belle con la luce del tramonto e sono a meno di 10 minuti di cammino dal parcheggio. Dopo una sana cenetta cucinata all`interno del nostro mini camper, montiamo il letto matrimoniale all`interno del minivan e ci godiamo il silenzio della foresta e il cielo stellato.
DAY 6 – MURRAY FALLS to TOWNSVILLE (via Wallaman Falls)
Un bel sole ci sveglia presto questa mattina, peccato che una gomma del minivan è completamente a terra! Senza manuale delle istruzioni spendiamo un`ora per trovare la ruota di scorta e capire come smontarla, per fortuna altri campeggiatori hanno il nostro stesso minivan e ci prestano il loro manuale delle istruzioni. Mezzora dopo, siamo a tuffarci alle piscine naturali formate dai grandi massi levigati lungo il fiume dall`acqua trasparente. La destinazione finale di oggi è un campeggio fuori Townsville e la strada verso questa cittadina è un susseguirsi di piantagioni infinite di canna da zucchero e di banane, molto particolare. L’unica tappa della giornata sono le Wallaman Falls, la cascata con getto singolo più alta dell`Australia, che illuminata dal sole ci regala veramente scatti fantastici dalla piattaforma panoramica che si trova vicino al parcheggio. Purtroppo non abbiamo molto tempo altrimenti avremmo senz’altro percorso la camminata di 2 ore con ritorno che porta alla base delle cascate. A malincuore lasciamo questo incantevole posto per approdare infine al campeggio gratuito di Saunders Beach (trovato sul sito Caravan on Tour), dotato di bagno e acqua potabile. Il tramonto sul mare dalla spiaggia è favoloso e il campeggio in se è piccolo e accogliente. Siamo fortunati a trovare un parcheggio per campeggiare.
DAY 7 – TOWNSVILLE to MAGNETIC ISLAND
Dopo colazione ci avviamo oggi al porto di Townsville che raggiungiamo senza problemi in 30 minuti grazie al GPS, nonostante il traffico già incominci ad affollare le strade principali. Alle 9 siamo in partenza su un traghetto auto (Fantasea Cruising) in direzione Magnetic Island. In circa 40 minuti eccoci sul quest`isola paradisiaca che ci accoglie con un bel sole. Dopo un breve giro al piccolo porto e supermercato (comprate cibo prima di arrivare all`isola perché qui è veramente costoso) decidiamo di affrontare la passeggiata più lunga dell`isola, the Forts track (2 ore con ritorno con stop fotografici inclusi), che porta in cima ad un monte dove troneggiano due torri di osservazione costruite durante la Seconda Guerra Mondiale. Da qui si possono fotografare diverse baie dell`isola. Tuttavia, la vera particolarità di questa passeggiata è il tratto iniziale dove con attenzione e silenzio riuscirete ad avvistare diversi koala che dormono in cima agli alberi di eucalipto. Ritornati al parcheggio iniziale con il nostro minivan ci avventuriamo giù dalla strada semi asfaltata che porta a Arthur Bay, una caletta dalla spiaggia dorata contornata da pini marittimi tipici dell`isola e dal mare azzurro, trasparente e molto calmo. A pochi metri dalla riva c’è un accenno di barriera corallina con diversi pesciolini e coralli. Attenti alle meduse soprattutto in estate, portatevi la muta. A metà pomeriggio ci spostiamo a piedi (10 minuti) a Florence Bay perché la strada per andarci in macchina è piena di buche e pericolosa anche per 4×4. Anche questa baia è molto tranquilla e più ampia di Arthur Bay e regala scorci paradisiaci. A fine giornata ci spostiamo infine al campeggio “Bungalow Bay Koala Village”, ben attrezzato e pulito ma dall`atmosfera molto “selvaggia” in quanto girano nei dintorni diversi wallabies (marsupiali di piccole dimensioni, tipicamente australiani), cockatoo, possum, pappagalli e uccelli tipici. Riusciamo a goderci il tramonto sulla spiaggia di Horseshoe Bay dopo aver comprato un po` di Fish&Chips nel paesino lungo mare, che magico!
DAY 8 – MAGNETIC ISLAND to AIRLIE BEACH
Sveglia presto e check-out dal campeggio per spostarci nel parcheggio al termine del lato orientale di Horseshoe Bay. Da qui con zaini in spalla dopo un centinaio di metri sulla spiaggia, raggiungiamo il punto iniziale della passeggiata a Radical Bay. In 30 minuti siamo catapultati nella caletta più bella della vacanza, soli sulla spiaggia e con il canto degli uccellini che volano da un albero all`altro. Dopo un tuffo rinfrescante, altri 30 minuti ci portano a Balding Bay, ugualmente bella ma frequentata da alcuni nudisti. Dopo un pranzo al sacco e il solito bagno, in 30 minuti siamo di nuovo al parcheggio di Horseshoe Bay e ci dirigiamo ad Alma Bay, che, nonostante le foto di questa spiaggia in prima pagina in diverse brochure, delude un po’ per la quantità di gente e edifici che la circondano, in ogni caso molto caratteristica e dall’atmosfera “mediterranea”. Ultimo stop in cima alla penisola di Geoffrey Bay per fare due carezze ai wallabies, non si fanno avvicinare senza cibo e bisogna comprare cibo apposito in paese. Alle 2 di pomeriggio lasciamo in traghetto quest`isola stupenda per nuove avventure, promettendoci di ritornarci. Sbarcati a Townsville, non perdiamo tempo in questa cittadina che non ci attira particolarmente e percorriamo le 2 ore di Bruce Highway verso sud che ci dividono da Airlie Beach. Il nostro campeggio è a 10 minuti di guida dal centro paese ed è molto carino, spazioso, e nonostante ciò risulta probabilmente il campeggio più pulito della vacanza (Island Gateaway Holiday Park). Meglio fare la spesa in città però in quanto più economica.
DAY 9 & 10 – WHITSUNDAYS
Un altro momento molto atteso della vacanza: le Whitsundays Islands!
Questa mattina parcheggiamo all`ostello Base Backpackers in centro ad Airlie Beach per pochi dollari per due giorni e ci avviamo a piedi (15 minuti) fino all`Abel Point Marina per essere imbarcati sulla barca a vela di Freight Train. Purtroppo il tempo in questi due giorni non sarà dei migliori, tuttavia il sole spunta in alcuni momenti chiave del giro in barca. Non consigliamo questo tour in quanto il capitano si è rivelato alquanto maleducato per tutto il tour con tutti i passeggeri e la pulizia della barca, ben sapendo quanto sia difficile pulire una barca a vela con 20 passeggeri, lasciava proprio a desiderare per il prezzo del tour. I posti letto sono molto piccoli e tutti in comune. Nessuna privacy e bagni minuscoli. In ogni caso i posti visitati hanno compensato a queste mancanze. Indipendentemente dal tour scelto un giorno di barca per raggiungere la famosa Whitehaven Beach e girare le isole pensiamo sia sufficiente. Tutte le altre spiagge visitate non sono state un gran che se no per alcuni momenti particolari, come lo snorkeling assieme a tantissimi pesci colorati, il momento in cui lo skipper ha dato da mangiare a un`aquila e il tramonto bellissimo sulle isole. A livello di cucina gli skipper hanno fatto del loro meglio per preparare pranzi, colazione e cena e c’era caffè o tè disponibile subito dopo le sessioni di snorkeling. Purtroppo il ciclone di marzo ha distrutto molte piante sulle isole e coralli in mare oltre a renderlo torbido per mesi. Nonostante ciò, il punto più spettacolare, la Whitehaven beach, fatta esclusivamente di silice bianchissima, è perfetta, e si possono vedere delle razze a pochi metri dalla riva.
Finita la visita in spiaggia, la barca ci riporta a Airlie Beach verso le 3.30 di pomeriggio, leggermente in anticipo per condizioni meteo e la sera ci ritroviamo di nuovo al campeggio Island Gateaway Holiday Park dove alle 4 un esperto ciba i pappagalli tutti colorati dell`area (Parakeet Parrots) che si appoggiano ovunque ci sia cibo, sul braccio, sul cappello, sui piedi! Stasera ceniamo in un ristorante costoso ma non eccessivamente elegante (The Sidewalk Cafe) dove ci godiamo la cena più buona della vacanza a base di pesce per festeggiare il nostro anniversario di matrimonio!
DAY 11 – AIRLIE BEACH to SEVENTEEN SEVENTY (via Cape Hillsborough National Park)
Eccoci al giorno di guida più lungo della vacanza, 10 ore con una piccola pausa pranzo. Scendendo lungo la costa, raggiungiamo Cape Hillsborough National Park in circa 1 ora e mezza, ma purtroppo non troviamo i wallabies sulla spiaggia e la spiaggia in se` stessa non è eccezionale. A meno che non sia alba o tramonto consiglio di non visitare questa spiaggia, meglio campeggiarci per la notte. Altre infinite 8 ore e mezza attraverso sporadici piccoli centri abitati e chilometri di piantagioni di canna da zucchero ci portano al campeggio prescelto per questa notte a Agnes Water (Workman Beach campsite). Il GPS ci ha salvato in quanto siamo arrivati a destinazione nel buio pesto. Se avete più giorni a disposizione, meglio spezzare la guida.
DAY 12 – SEVENTEEN SEVENTY – HERVEY BAY / RAINBOW BEACH (via Mistery Craters)
Questa mattina ci svegliamo presto per vedere l`alba dalla Workman Beach, splendida! Alle 6.30 un incaricato alla raccolta della tariffa per il pernottamento in questo campeggio, solo AUD18 per una notte, fa il giro del campeggio per incassare il pagamento. Ci aspetta ancora un altro giorno di guida. In 20 minuti raggiungiamo Seventy Seventeen e la punta della penisola da cui una breve passeggiata rigenerante porta ad un punto panoramico. Da qui in un`ora e mezza raggiungiamo i Mistery Craters (come dice il nome, crateri misteriosi di cui ancora non e’ stata confermata l`origine), vicino a Bundaberg, che purtroppo si rivelano una delusione, entrata a pagamento e nulla di eclatante. Ci spostiamo quindi a Bundaberg, cittadina un po` anonima e distante dalla costa, dove facciamo un breve giro a piedi per poi dirigerci al centro informazioni, a 10 minuti di macchina dal centro città. Tutti i centri informazioni hanno internet gratuito e ne approfittiamo per confermare un paio di prenotazioni per i prossimi giorni e informarci sulle spiagge dell`area. Ci infiliamo di nuovo nel nostro mini campervan, e siccome le tartarughe non sono presenti in questo periodo dell`anno sulla spiaggia di Mon Repos a pochi chilometri dalla città, ci dirigiamo direttamente verso Rainbow Beach nella speranza che il meteo migliori. Purtroppo piove costantemente anche dopo il nostro arrivo al campeggio Rainbow Beach e decidiamo di fare un piccolo aperitivo in un caffè del piccolo paesino e fare qualche ulteriore ricerca su internet per i prossimi giorni. Dopo una gustosa cena in camper ci addormentiamo beati.
DAY 13 – FRASER ISLAND – RAINBOW BEACH
Alle 8 in punto un camion convertito in pullman turistico 4×4 (Warrior 4WD Tour) si presenta al punto di ritrovo a Rainbow Beach. Prima di partire la guida sgonfia leggermente le gomme per ottimizzare l`aderenza sulla sabbia in quanto Fraser Island è la più grande isola di sabbia al mondo e solo alcuni 4×4 sono ammessi sull`isola. Raggiungiamo una penisola di sabbia vicino a Rainbow Beach, ossia il punto di attracco del traghetto che ci conduce sull`isola. Una volta su Fraser Island la nostra guida si dirige lungo la spiaggia verso nord per la prima pausa caffè e biscotti e proprio mentre ci spiega quanto sia difficile avvistare un dingo, animale simile a un cane ma selvaggio quanto un lupo, ne vediamo uno in riva al mare. La guida ci spiega che questi animali possono rivelarsi pericolosi, specialmente per i bambini, in quanto selvaggi e carnivori, e riescono a fiutare cibo a grande distanza e rubare zaini o quant`altro. Un incontro molto particolare! Dopo il break mattutino lungo questa immensa spiaggia (122km da nord a sud), eccoci alla volta del lago McKenzie nel mezzo dell`isola. La strada sabbiosa che lo raggiunge attraverso la foresta è piena di buche e dossi, e si viene continuamente sballonzolati da una parte all`altra. Appena arrivati al parcheggio del lago, in 5 minuti di passeggiata raggiungiamo questo magico laghetto, formato grazie alla sola acqua piovana e dai colori incredibili a causa della sabbia di silica che dona all`acqua che contorna il lago un colore azzurro chiaro mentre a pochi metri dalla riva il colore dell`acqua è blu scuro intenso, creando un contrasto veramente unico. Dopo un bagno rinfrescante pranziamo con piadine assieme alla guida, un ex banchiere che ha rinunciato alla carriera in cambio di una vita all`aria aperta, che invidia! Prossima tappa: passeggiata di 45 minuti circa nella foresta tropicale che copre tutta l`isola. Vediamo diversi uccelli colorati e un pesce gatto che risale il fiume trasparente a fianco del tracciato. La guida ci aspetta con un caffè caldo alla fine della passeggiata e aiuta Fabio a liberarsi da una piccola sanguisuga sotto il piede. Verso le 4, dopo l`avvistamento di un secondo dingo, siamo già sul traghetto che ci riporta a Rainbow Beach, rimpiangiamo di non aver prenotato due giorni su questa magnifica isola per esplorare gli altri laghi e spiagge. Prima di cena passeggiamo lungo Rainbow Beach e raggiungiamo un punto panoramico che consiste in un’enorme duna di sabbia al di sopra del nostro campeggio, godendoci le luci del tramonto.
DAY 14 – RAINBOW BEACH – BRISBANE (via Dicky Beach and Ngungun Mountains)
Da Rainbow Beach solo 3 ore e mezzo di macchina ci dividono da Brisbane, per questo abbiamo programmato una visita a Dicky Beach e dintorni e una passeggiata sulle Glass House Mountains. Sarà la pioggia, sarà l`acqua torbida del mare, ma le spiagge di Caloundra lungo la Sunshine Coast purtroppo ci deludono. Durante i 35 minuti di guida verso le Glass House Mountains il cielo ci regala qualche raggio di sole che ci accompagna lungo la camminata in ascesa di circa 1 ora andata e ritorno verso la cima del monte Ngungun, da dove si possono osservare le cime delle altre montagne circostanti, monoliti di roccia vulcanica dai 100 ai 300 metri di altezza; una vista senz`altro caratteristica. Al punto informazione del parco un addetta molto gentile ci informa che la scalata delle altre montagne è molto più pericolosa e più lunga. Dopo pranzo partiamo verso Brisbane, città costruita lungo l`omonimo fiume, e siamo accolti da un intreccio di autostrade, traffico e grattacieli (ricordatevi di pagare i pedaggi online su GoVia). Grazie al nostro fidato GPS arriviamo al nostro ostello, Yellow Submarines, di sicuro la sistemazione più cittadina e meno esaltante della vacanza. Nel pomeriggio risaliamo a piedi il parco della South Bank, un`area pedonabile con diversi ristoranti, una piscina comunale all`aperto e una ruota panoramica simile a quella di Londra. Un ponte pedonabile ci porta alla penisola che accoglie il centro cittadino vero e proprio. Dopo un giro dei giardini botanici, molto carini e dove avvistiamo pipistrelli giganti e possum che rovistano nella spazzatura, risaliamo Albert Street per raggiungere Queen Street Mall, via pedonabile piena di ristoranti, bar e negozi, dall`atmosfera vivace. In ostello dopo un bel piatto di pasta ci addormentiamo presto per ricaricare le pile per il giorno seguente.
DAY 15 – MORETON ISLAND – BRISBANE / GOLD COAST
Sveglia alle 6 del mattino per raggiungere il punto d’imbarco del traghetto MICAT a nord della città. Partiamo alle 8.30am in direzione Moreton Island (lasciando il minivan nel parcheggio a pagamento disponibile in quanto solo 4×4 possono raggiungere l`isola). Anche Moreton è composta interamente di sabbia e, nonostante qualche goccia di pioggia, il meteo questa volta ci ha assistito. Appena sbarcati, dopo le foto di rito ai bellissimi relitti (15 in totale) che spuntano dal mare a circa 50 metri dalla costa, decidiamo di raggiungere a piedi The Desert, l`unica passeggiata di circa un`ora che possiamo raggiungere senza bisogno di un veicolo. Dopo aver percorso tutta la spiaggia di fronte all`enorme Tangalooma Resort, ci diamo per vinti, non riuscendo a trovare l`inizio del percorso e per mancanza di tempo. Riusciamo a sbirciare dal pontile del resort un addetto che da’ da mangiare agli enormi pellicani che si trovano sulla spiaggia, molto particolare. Ritorniamo ai relitti dopo una passeggiata all`interno del resort, e dopo pranzo ci tuffiamo in mare con la nostra muta per osservare da vicino i relitti. Su consiglio di una guida del posto entriamo in mare con l`alta marea così da avvicinarci maggiormente ai relitti (con la bassa marea gran parte dei relitti non è sommersa dall`acqua). Con nostra grande sorpresa avvistiamo bellissimi coralli e tantissimi pesci colorati, tutto reso ancora più spettacolare dai relitti. Alle 3.30 di pomeriggio il nostro traghetto ci riporta a Brisbane; saremmo rimasti anche su questa isola un secondo giorno, peccato! Alla guida del nostro minivan raggiungiamo la casa di un nostro amico che vive 30 minuti fuori città e restiamo con la sua famiglia fino alla nostra partenza.
DAY 16 – BRISBANE / GOLD COAST
Con il nostro amico sudafricano, sua moglie filippina e il loro bimbo neozelandese di due anni, oggi visitiamo la spiaggia principale della Gold Coast, Surfers Paradise. Nonostante la pioggia a tratti, riusciamo a farci un`idea della città, una lunga sfilza di grattacieli e appartamenti turistici. I surfisti non sono molti oggi ma sicuramente qui l’attività principale è il surf giudicando dalle onde piuttosto alte che s’infrangono lungo la spiaggia. Dopo molte chiacchiere, un pranzo leggero e qualche birra ritorniamo a casa dei nostri amici per la nostra ultima notte australiana.
DAY 17 – BRISBANE – AUCKLAND
Questa mattina sperimentiamo assieme al nostro amico una messa molto particolare in una “chiesa” presbiteriana, con canzoni moderne, predicatori simili a personaggi della televisione e video sulla storia di questa chiesa proiettati su schermi giganti, assolutamente un`esperienza diversa dalla classica messa italiana. Lasciamo i nostri amici verso l`ora di pranzo per un`altra breve visita del centro di Brisbane lungo la Queen Street Mall. In una piazzetta hanno allestito una pista di pattinaggio, dove i bambini e non solo si divertono mentre la temperatura esterna è intorno ai 23 gradi in pieno inverno. Dopo la riconsegna del nostro minivan fuori città, un taxi ci porta all`aeroporto di Brisbane per il nostro volo di ritorno a Auckland in Nuova Zelanda. A presto Australia!