Australia e Fiji

Australia, tutto no worries, anche la sanità!
Scritto da: IALINO
australia e fiji
Partenza il: 30/10/2010
Ritorno il: 01/12/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Per affrontare un viaggio ci vuole coraggio, sempre e comunque. Perché anche se si è studiato tutto per mesi nei minimi particolari… l’imprevisto è sempre dietro l’angolo! Proprio come nel mio caso!!!

30 Ottobre 2010… Dopo mesi di agognati preparativi io e mio marito partiamo finalmente, destinazione Australia. E’ la seconda volta che ci andiamo perché il destino ci ha fatto conoscere 6 anni fa circa la nostra famiglia australiana! Perciò al piacere del viaggio e al relax della vacanza si aggiunge per noi l’impazienza di riabbracciare le persone alle quali abbiamo lasciato anni fa un pezzetto del nostro cuore!

Con un volo Emirates Milano-Dubai-Sydney si arriva in uno dei modi più semplici e comodi all’aeroporto internazionale della capitale del New South Wales. E lì… senza occhiali e con un velo di sonno negli occhi… scorgo dopo aver superato tutti i rigidissimi controlli doganali… il nostro insostituibile cugino australiano!!! Lui e altre persone della famiglia che sono venuti ad accoglierci appena sbarcati dall’altra parte del mondo. Che festa e che emozione rivedersi dopo aver tanto atteso questo momento! In Australia sono le 8 del mattino e così abbiamo un’intera giornata per salutare i parenti e stare un po’ con loro.

Il mattino dopo all’alba, partiamo con un volo interno per Melbourne, affittiamo una macchina e ci incamminiamo lungo la spettacolare Great Ocean Road. Il nome che porta è riduttivo rispetto alle sensazioni che proverete percorrendo quest’affascinante susseguirsi di panorami mozzafiato. Nessuna delle informazioni che avevo letto sulle guide, nessuna delle descrizioni che mi avevano fatto di questo percorso meraviglioso che si estende sulla costa da Melbourne fino ad Adelaide e prevede anche tratti interni fra sconfinati paesaggi solitari, rende l’idea delle bellezze che abbiamo incontrato. Intanto la legge dei contrasti che già nello scorso viaggio mi si era palesata come caratteristica principale dell’Australia, non è venuta meno. Contrapposizioni incredibili di colori e di paesaggi si susseguono mentre passate dalla costa all’entroterra, dal blu dell’oceano pacifico a volte minaccioso al verde intensissimo delle praterie, al giallo dei campi arsi dal sole. La maestosità e la grandezza degli scenari oceanici è talmente imponente da incutere timore. I cambi repentini di clima poi vi mettono di fronte alla smisurata forza della natura, che ridà all’uomo la misura della sua piccolezza e gli permette di rientrare in una dimensione di umiltà che la realtà cittadina quotidiana disconosce ormai da tempo.

La prima sera, dopo aver visitato tra gli altri il conosciutissimo sito dei Dodici Apostoli, ci sistemiamo a Port Campbell per la notte. La cena al 12 ROCKS, tipico e unico pub in questo piccolissimo paese che sembra quasi deserto, è suggestiva. Attraverso le vetrate del locale scorgiamo un bel tramonto e subiamo volentieri il fascino di sentirci un po’ sperduti ai confini del mondo.

Proseguiamo nei giorni successivi lungo la costa e poi all’interno fra praterie sconfinate fino a Cape Jervis, dove ci imbarchiamo per Kangaroo Island. Non si può perdere questa magnifica traversata di circa mezz’ora che al tramonto, con l’Australia alle spalle, ci mostra le rive di acqua turchese di un’isola incredibile per fauna e flora. Il nostro alloggio si trova a 45 minuti di strada sterrata dal porto e la nostra sorpresa è tanta nel vedere che quello che avevamo immaginato quando lo abbiamo prenotato come un tipico resort ipermoderno a 5 stelle è in realtà una casetta in legno completamente isolata che si erge su una collinetta di fronte alla costa australiana e affacciata su una baia chiamata “Pink Bay”, il cui tramonto incredibile nei giorni successivi ci svelerà il motivo di questo soprannome. Da qui in avanti il termine UNBELIEVABLE, che già era entrato di prepotenza nel nostro vocabolario di fronte a scenari a dir poco inimmaginabili, sarà una costante del nostro viaggio! I canguri nella luce rosata del tramonto si avvicinano all’alloggio, la quiete è totale, la situazione sconosciuta per noi che passiamo la settimana in ufficio, tra metropolitane e caos.

Kangaroo Island conserva ancora il fascino di un’Australia rurale, canguri, koala, leoni marini, pinguini, uccelli sono i veri padroni di questo grandissimo parco naturale. La vita qui scorre lenta anche per i turisti come noi che vogliono sfruttare al massimo le giornate per non perdersi nulla delle bellezze del luogo. Altra cena, altro pub… frequentato dalla gente del luogo che arriva qui con l’immancabile pick up dalle cui retrovie spunta il muso di un cane!!! Anche agli antipodi dunque l’amico dell’uomo è insostituibile!!!

Nei giorni successivi rientriamo ad Adelaide e con volo interno torniamo a Sydney per ripartire immediatamente la mattina successiva alla volta delle isole Fiji. Il volo dall’Australia è breve e il fatto che molte famiglie scelgano di passarci le vacanze dà l’idea di ciò che potrete trovarci. Mare splendido e calmo, clima meraviglioso e relax sono i termini che definiscono bene la nostra settimana all’insegna del dolce far niente.

Infine si rientra a Sydney per scoprire le meraviglie di una città che già nel viaggio precedente avevamo visitato a lungo. Questa volta perciò prima di tutta ci facciamo portare alla famosa spiaggia di Bondi, per noi europei un must, per loro australiani o uno svago dei surfisti della domenica o un luogo affollato e insopportabile assolutamente da evitare!!! Le altre mete del nostro girovagare per Sydney questa volta sono il Fish Market, variopinto di colori e odori, il Powerhouse Museum, il Maritime Museum, l’Australia Wildlife World. E infine una sosta per assaggiare una delle cose più terribili che gli australiani ti possano offrire: meat pie. Per loro questo tortino ripieno di carne con sopra purè di patate o di piselli e ketchup è una vera delizia. Per noi italiani dal palato fino… bhè, non fatemi dire!!! Proseguiamo visitando la Government House, i Royal Botanic Gardens coi famosi e orribili pipistrelli, facciamo un interessante giro tra lo shopping australiano alla fine del quale prendiamo un thè come veri lord inglesi nella Cortile Lobby Lounge dell’Intercontinental, hotel raffinato e di particolare architettura, situato in Macquarie Street, a due passi dalla baia.

Il giorno successivo una divertente gita a Palm Beach ci permette di ammirare strepitose abitazioni a picco sul mare a pochi chilometri dalla città e il ritorno ci riserva una sorpresa: passiamo in auto da una parte all’altra dell’Harbour Bridge!!! Con tutto quello che abbiamo fatto in Australia anche nello scorso viaggio non avevamo mai calpestato il suolo del ponte… ed è una vera emozione!!!

Tra un’esperienza incredibile e l’altra la vacanza passa in fretta, e il nostro tempo è scaduto… le valigie sono pronte, il filo di malinconia che prelude al rientro a casa e ai soliti affetti già si fa sentire. Ma l’imprevisto di cui parlavamo all’inizio è dietro l’angolo appunto, due gocce della pioggia così rara e preziosa in Australia… e il nostro soggiorno nell’altra parte del mondo si prolunga di una settimana perché uno scivolone mal riuscito mi mette ko con un braccio rotto. Avrei fatto volentieri a meno di mettere alla prova il sistema sanitario australiano, ma tranquilli… tutto funziona in modo efficiente e le prestazioni migliori non vi costeranno nemmeno un dollaro dato l’accordo di reciproca assistenza sanitaria tra l’Italia e l’Australia. Nonostante questo PICCOLO inconveniente il viaggio è stato meraviglioso, e il lungo periodo di convalescenza mi ha permesso di riorganizzare le idee e ripensare alle sensazioni, ai luoghi e ai personaggi che sono stati essenza di queste tre intense settimane in giro per l’Australia.

Ci vuole coraggio per intraprendere un viaggio… ma la seduzione dell’altrove che ci spinge a intraprenderlo merita l’incoscienza di questo coraggio!



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