Aussie Honeymoon

27 giorni in Australia, con un stopover a HongKong
Scritto da: Fabrizio Perego
aussie honeymoon
Partenza il: 16/07/2010
Ritorno il: 13/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Viaggio di nozze Fabrizio & Monica 16/07/2010 – 13/08/2010 16/07/2010; ore 13.00 Partenza da MXP ,compagnia aerea Cathay Pacific 17/07/2010; ore 20.55 Finalmente raggiungiamo l’aeroporto di Melbourne. Un taxi ci porta in albergo. Abbiamo ancora qualche energia per una breve passeggiatina serale, ma risentiamo ancora dei postumi del matrimonio nonché del fuso orario, quindi si torna presto in albergo. 18/07/2010 – IN GIRO PER MELBOURNE Prima cosa da fare recuperare la macchina a noleggio; gentilmente ci sostituiscono la nostra Yaris con un bel RAV4. Testo subito la mia guida “al contrario” in città all’ora di punta con mia moglie che fa da navigatore (onestamente pensavo peggio…) ma appena scovo un parcheggio a pagamento vicino all’hotel tiro un bel sospiro di sollievo!!! Il tempo è nuvoloso, la città in sé non presenta molti segreti e scenari pittoreschi; optiamo per il giro a piedi consigliato dalla guida, il classico “breve ma intenso”. Pranziamo a base di parmigiana (già, proprio quella con le melanzane) ma appena usciamo dal ristorante scopriamo che si è messo a piovere….ci dirigiamo al porto, scattiamo un paio di foto “tristi” visto il tempo e poi ritorniamo in albergo; siamo ancora un po’ scombussolati dal fuso, o forse dal fatto che in aereo abbiamo dormito poco…e dopo la doccia ci addormentiamo entrambi come due sassi…senza cena!!!! 19/07/2010 – GITA A PHILLIP ISLAND Partenza al mattino presto, ci vogliono più o meno un paio d’ore di viaggio per questa nostra gita fuori porta. Il tempo purtroppo non preannuncia nulla di buono, ma è “clemente” e piove solo i 10 minuti che ci servono per raggiungere il centro visitatori sull’isola…appena risaliamo in macchina tutti bagnati infatti comincia a splendere un tiepido sole che rimarrà tutto il giorno. Le nostre tappe sono quelle “classiche”, segnalate su siti e volantini relativi a Phillip Island, facilmente raggiungibili in auto. Consigliamo di prendere preventivamente (noi l’abbiamo fatto il giorno prima da Internet) il pass che permette l’accesso a tutte le attrazioni principali dell’isola, soprattutto alla famosa “Penguin Parade”. Iniziamo da Churchill Island, una fattoria old style dove facciamo una breve passeggiata e vediamo come si munge una mucca. Proseguiamo per Cape Woolamai, dove vediamo bellissime e ventosissime spiagge…purtroppo è inverno per cui niente bagno!!! Veloce Fish&Chips a Cows e via al Koala Reservation Park; sospesi su una passerella di legno, finalmente (!!!) vediamo i simboli dell’Australia, Koala nascosti tra le foglie di eucalipto e canguri tra gli arbusti. Proseguiamo il nostro giro dell’isola tra panorami mozzafiato, passiamo per il Nobbies Center per cercare di scorgere (tramite cannocchiale) qualche foca e raggiungiamo il Penguin Center da cui assisteremo al pezzo forte della giornata, la Penguin Parade. Dopo un’attesa di circa un’ora seduti su un anfiteatro sulla spiaggia, ormai quasi congelati, vediamo appena diventa buio una marea di minuscoli pinguini uscire dal mare e dirigersi per la notte verso le loro tane. La loro andatura buffa li rende ancora più simpatici, ma mi raccomando, cercate di ricordarveli bene perché non si possono assolutamente fotografare!! 20/07/2010 – GREAT OCEAN ROAD – Parte I Con qualche difficoltà riusciamo ad uscire da Melbourne….ho difficoltà a girare a destra e quindi seguo un camioncino che pero’ finisce nel parcheggio di un casinò L In definitiva partiamo per Geelong, il paese da cui parte la Great Ocean Road. Prima tappa Torquay, un paesino di surfisti con una spiaggia fantastica; nonostante faccia piuttosto freddo (per noi piumino) ci sono parecchi surfisti a piedi e dorso nudo. La guida dice che qui tutto si basa sul surf, persino le panchine del parco sono a forma di tavola; le cerchiamo al parco cittadino…ma non ci sono!!!! Proseguiamo per Bell’s beach, la spiaggia dove hanno girato il famose film Point Break. Passiamo per Lorne, altro paesino da 1000 anime, dove pranziamo con difficoltà in quanto essendo inverno è quasi tutto chiuso. Ci dirigiamo alle Erskine Falls dove dopo una breve camminata che si conlude ai piedi di una scalinata ammiriamo le splendide cascate; piccola puntatina al Teddy’s Lookout per scattare qualche foto e via per raggiungere Apollo Bay. Saliamo su una collina in mezzo alle pecore (addirittura una mi tampina) da cui ci godiamo un bel panorama con arcobaleno. Prima di cena visitiamo il faro di Cape Otway; niente male, ma se siete di fretta potete tranquillamente evitare. Cena a base di pesce e canguro e prima vera avventura con l’labergo…il motel ha un lavandino terribile (ovviamente questo secondo mia moglie) e non ha il riscaldamento…lì usano le stufe elettriche e il materasso riscaldabile. Quindi dopo qualche minuto finalmente l’ambiente raggiunge una temperatura gradevole. La connessione internet è gratuita, e grazie al mitico Skype facciamo sapere a casa che siamo ancora vivi e tutto procede bene!!! 21/07/2010 – GREAT OCEAN ROAD – Parte II La sveglia non suona…o forse siamo noi che non la sentiamo…. Ha piovuto tutta notte e splende un sole fantastico in un cielo azzurrissimo. La prima parte della GoR si snoda tra la foresta, una lunga serie di curve che divertono chi siede al posto di guida….quando torniamo sulla costa ci dirigiamo verso Gibson Steps, una scalinata a strapiombo sulla spiaggia dalla quale si gode di una splendida vista su un “apostolo” J Proseguiamo per un breve tratto di strada in macchina e arriviamo ai 12 apostoli…la vista è superba e le rocce sono davvero mastodontiche. Raggiungiamo Loch Ard, una stupenda gola con una divertente storia d’amore che non vi svelo e continuiamo per The Arch e London Bridge. Abbiamo ancora 150 Km da fare prima di raggiungere Warnmbool, dove termina la GoR. Scendiamo in spiaggia a vedere le balene, che fortunatamente ci vengono indicate da un vecchietto locale, altrimenti forse le staremmo ancora cercando J. Sono comunque molto lontane e non si vede un gran che. Andiamo a Thunder Point (già, il nome mi ispirava fiducia) e da lì abbiamo una splendida vista su tutta la baia. Ripartiamo alla volta di Mt Gambier, dove abbiamo l’hotel per la notte. Un suggerimento riguardo la GoR – è impossibile sbagliare strada, non si gira mai J ma se potete fermatevi ogni tanto in qualche organizzatissimo Information Centre; persone gentilissime sicuramente vi sapranno consigliare qualche camminata o qualche impedibile “Scenic Lookout”. 22/07/2010 – VS CAPE JERVIS – Tappa di trasferimento Colazione in hotel a base di latte fresco offertoci dalla signora dell’albergo e muffin al cioccolato presi la sera prima al supermercato. Prima del lungo viaggio visitiamo il Blue Lake, blue in estate e grigio in inverno. Sembra strano, ma vi posso assicurare che è vero, e le foto mie di inverno e di un mio amico d’estate lo dimostrano!! Ci spostiamo al Valley Lake dove fatichiamo per una ripida salita fino alla Centenary Tower. Solite foto di rito e si riparte. La strada scorre veloce tra paesaggi un po’ monotoni, niente a destra e niente a sinistra a parte mucche, pecore e immense fattorie. Decidiamo di percorre la via interna, quella che taglia la regione vinicola del Coonawarra; pian piano gli enormi vigneti lasciano spazio ad un paesaggio più arido di arbusti. Ci fermiamo a pranzare a Tailem Bend, un paesino minuscolo con un museo di trenini, una sola viae qualche negozio tra cui un parrucchiere vecchissimo con ancora le sedie in legno. Al centro informazioni ci suggeriscono di proseguire per la strada e di attraversare il fiume con il traghetto. Ci aspettiamo chissà cosa, mentre in realtà arriviamo al fiume e veniamo caricati con la macchina su questo battellino (gratuito per la cronaca) che attraversa il Murray River in meno di cinque minuti. Proseguiamo per la Inman Valley fino a raggiungere la nostra meta, il paesino di Normanville; il giorno successivo dobbiamo traghettare su Kangaroo Island. L’hotel è molto carino e mia moglie si esalta. Addirittura usciamo a prendere una cena da asporto perché lei vuole pranzare in salotto J Sono solo le 18 ma c’è una desolazione incredibile. Non c’è in giro nessuno, tutti i negozi stanno chiudendo o sono già chiusi; faccio in tempo a comperare una bottiglia di vino, cibo cinese da asporto. Ci concediamo un caldo idromassaggio e ci addormentiamo di botto alle 9.30!! 23/07/2010 – KANGAROO ISLAND Prendiamo il traghetto delle 9 che impiega circa 45 minuti. Lasciamo la macchina a noleggio nel parcheggio custodito del porto; purtroppo sapevamo di dover cambiare la macchina per poter girare in fuoristrada sull’isola, molte agenzia di noleggio “a terra” non permettono di guidare su Kangaroo Island.. Suggerisco a mia moglie di lasciare in macchina le valigie e di portare solo i trolley…ovviamente ha da ridire perché non l’ho detto per tempo, ma alla fine accetta la mia proposta. Qui la natura regna incontrastata, e ci deliziamo vedendo koala, wallaby, canguri, leoni di mare e foche. Addirittura un canguro ci attraversa tranquillo la strada….mi raccomando, seguite i consigli di tutti e andate piano in auto e cercate di evitare di guidare al tramonto/sera. Non vi racconto il nostro itinerario, l’isola non è molto grande, appena arrivate recuperate il vostro mezzo di trasporto (noi avevamo una macchina noleggiata che vi consegnano direttamente al porto) e fermatevi al centro informazioni di Penneshaw dove potete recuperare cartine, informazioni e acquistare i permessi per le attrazioni e i parchi. Attenzione, fate bene i conti prima di comperare il pass totale. Solo cercate di non perdervi Admiral Arch…. Prima del tramonto raggiungiamo anche “Snake Lagoon”…il divertimento è solamente la strada sterrata, ci godiamo un bel tramonto tra gli alberi e raggiungiamo l’hotel a Flinder’s Chase, parte ovest dell’isola. L’albergo è composto da tanti piccoli chalet in legno, e il giardino è pieno di Wallabies!!! Ovviamente ceniamo in hotel, rigorosamente prima delle 19.30 ora dell’ultima prenotazione possibile….dopo di che ennesima dormita di 11 ore filate – questa vacanza è proprio stancante!!! 24/07/2010 – KANGAROO ISLAND Ci alziamo, rapida colazione e prima del checkout decidiamo di provare a nutrire i wallabies…un’esperienza straordinaria!! Sebbene un po’ timorosi all’inizio, si lasciano poi accarezzare tranquillamente. Partiamo alla volta di Schnelling Beach, vista stupenda, mare fantastico ma…felpa e pantaloni lunghi ci permettono solo di sognare un bel bagno e pucciare i piedi in un’acqua comunque gelida!!! Di nuovo in strada alla volta del Parndana Wildlife Park, una specie di megazoo all’aperto dove si possono ammirare in libertà quasi tutti gli animali australiani, tra cui anche il vombato, e dove ci addentriamo a dar da mangiare ai canguri. Sono solo più grossi dei Wallabies e…mangiano tantissimo!!! Ci concediamo di accarezzare i koala (morbidissimi!!!) e facciamo il giro tra tutti i pennuti australiani. Riesco anche a fotografare un’echidna, dato che il giorno prima quando l’ho vista attraversare la strada non ho fatto in tempo a fermarmi. Pranziamo a base di torta e HotDog a Parndana, un paesino che avrà si e no 30 persone, deserto come al solito e ci dirigiamo ad Emu Bay; foto di rito alla spiaggia e via a vedere Kingscote, la capitale dell’isola. La città non offre spunti interessanti, quindi facciamo rotta verso Penneshaw dove dopo una passeggiata sulla spiaggia riguadagniamo la terra ferma. Il contachilometri della nostra Toyota Kruger segna 468 Km, niente male in due giorni! 25/07/2010 – RED CENTRE – Parte I Ci svegliamo di buon mattino per recarci in aeroporto, destinazione Ayers Rock. Abbandoniamo anche il RAV4, che di Km ne ha fatti 1727….. All’arrivo un pullman ci porta a Yulara (non potete sbagliare, vi aspetta fuori dal minuscolo aeroporto. L’unica alternativa per muoversi qui è il fuoristrada, noi l’abbiamo noleggiato e ritirato “in the city” come ci dice la ragazza dell’autonoleggio). Check in e passeggiata per il resort (in sostanza è un cerchio con 5 alberghi diversi e un campeggio, in modo che possiate scegliere in base al cash, con ristoranti e supermercati; il pullman fa il giro di tutti e vi scarica di fronte al vostro) per recuperare il nostro Pajero e ci lanciamo subito alla “ricerca” di Uluru. Qui potete scegliere tra diverse passeggiate, io vi racconto Kuniya Walk; la camminata non è molto lunga, e sotto l’immensa roccia riuscirete anche a raggiungere una pittoresca pozza d’acqua. Ripartiamo per assistere al tramonto davanti ad Ayers Rock….è veramente un’emozione indescrivibile!!! Questo colosso di roccia cambia tantissime volte colore, e alle sue spalle sorge la luna. Forse non interamente, ma riusciamo a capire perché per gli aborigeni questa pietra è un monumento sacro…. Cena in hotel, stasera ci aspetta una grigliata!!! Reperisco il materiale e mi metto ai fornelli; emu, coccodrillo, canguro e manzo costituiscono la nostra cena, il tutto per me annaffiato da un paio di NT Draught, discreta birra locale. Seguiamo con piacere un concertino di musica country. Ricordatevi che per girare nel parco nazionale di Uluru è necessario comperare un pass nominativo che ha la validità di 3 giorni; non potete sbagliare, lo dovete comperare a una specie di “casello” all’entrata del parco. 26/07/2010 – RED CENTRE – Parte II Sveglia all’alba, vogliamo vedere sorgere il sole sui monti Olgas (Kata Tjuta per i locali); partiamo poco prima delle 7.00, lo spettacolo è veramente stupendo, forse anche perché il cielo è “a pecorelle” e quindi i giochi di luce risaltano di più. Ci dirigiamo verso la prossima meta, la Walley of the Winds walk. Il tortuoso percorso di 7 Km tra le rocce ci mostra panorami davvero fantastici; il freddo è pungente, il vento molto forte, ma un po’ stanchi riusciamo nel primo pomeriggio a raggiungere il nostro fido 4×4 per partire alla volta della nostra prossima meta, il Kings Canyon. Prima di metterci in viaggio mi concedo ancora una breve camminata per vedere Walpa Gorge. Se volete un consiglio, cercate di ritagliarvi tutto il tempo (circa 4 h) per fare la camminata Valley of the Winds, l’altra è molto più breve ma decisamente meno entusiasmante. 27/07/2010 – RED CENTRE – Parte III Quest’oggi ci aspetta un’altra scarpinata, la Rim Walk, un percorso di circa 6.5 Km che porta fino in cima al Canyon. Come “antipasto” proviamo la Kings Creek Walk, un paio di Km che si snodano alla base del canyon stesso; direi “discreta”. Partiamo quindi alla volta del pezzo forte!!! Dopo una breve ma faticosa scalata raggiungiamo la cima. MERAVIGLIOSO e SENSAZIONALE sono due aggettivi che riescono solo in parte a descrivere il panorama che ci s para di fronte. Il cammino procede a strapiombo sulla montagna, si sorpassano varie gole e piccole cime dalle quali potete ammirare il panorama sottostante fatto di pura roccia erosa da millenni. Scendiamo fino alla Valley of Eden e attraversiamo il canyon a ferro di cavallo tramite un ponticello d legno. Il cielo azzurrissimo e un sole non troppo caldo (ci saranno 25 gradi) accompagnano la nostra discesa piena di foto al car park. Concludiamo il racconto di giornata dicendo che per ora, per entrambi, questa è la cosa più bella che abbiamo visto in Australia, e forse non solo lì…fidatevi che di cose ne abbiamo viste parecchie!!!! Finalmente la sera, dopo aver percorso 200 Km di strada sterrata in mezzo al deserto (vi suggerisco la Mereenie Loop Road, che sebbene sterrata vi fa risparmiare un bel po’ di Km) raggiungiamo Alice Springs, dove in un ristorante del Todd Mall mi concedo una succulenta T-bone ovviamente con birra, mentre mia moglie prende un King George Whiting. 28/07/2010 – Alice Springs e dintorni Prima tappa della mattina…lavanderia!!! Decisamente a questo punto della vacanza è necessario fare un po’ di bucato!!! Tutti felici stendiamo jeans, felpe, magliette, mutande e pigiami fuori dalla Laundry dell’hotel, pronti a ritirarli il pomeriggio dopo che saranno asciutti. Passiamo la mattina a passeggiare per Alice Springs, su Todd Mall che è il centro vitale della città, nient’altro che negozi e ristoranti che si affacciano su questa via pedonale. Torniamo al volo in hotel per ritirare il bucato e nel pomeriggio riprendiamo la macchina per qualche giretto lì vicino; in realtà ci eravamo prefissati un giorno di totale relax per riprenderci..ma come si fa con tutto quello che c’è da vedere???? Prima tappa (altri 50 Km….) Standley Chasm, una enorme fenditura nella roccia circondata da una natura rigogliosissima. Risaliamo in macchina e sostiamo una mezz’oretta a Simpson Gap, sembra proprio una vera e propria oasi nel deserto; qui rincontriamo lo stesso ranger e due turisti “conosciuti” nella Valley of the Winds e scambiamo quattro chiacchiere con due signori australiani (lui mangia un po’ troppo le parole….) che si raccontano del loro viaggio e della loro vita in Australia. Ci dicono che dove abitano loro l’estate dura 6 mesi…e si stupiscono quando noi gli diciamo che ogni tanto a Milano nevica!!! Beh, figuratevi noi quando ci dicono che la neve non l’hanno mai nemmeno vista!!! Ci consigliano sul proseguimento del viaggio…continuate a leggere e scoprirete perché. Sulla via del ritorno ci fermiamo ad Anzac Hill, una collina da cui si gode un buona vista aerea di tutta la città. Rendiamo anche un veloce omaggio alla stazione del telegrafo che pare essere l’attrazione turistica migliore che offre Alice Springs. Ceniamo in un ristorante suggerito dalla guida turistica….io mi butto sull’”Aussie Game”, composto da Emu affumicato con ghiande, cammello, canguro e barramundi, con una ottima e gelata XXXX. Mi limito a una birra, attenzione a bere troppo se poi dovete guidare perché pare che da loro i controlli funzionino bene….. 29/07/2010 – Explorer’s way – Parte I Partiamo alla volta di Tennant Creek, oggi ci aspetta una tappa di trasferimento di 500 Km. Il primo “paese” che incontriamo è Aileron, una semplice road house in mezzo al nulla…proseguiamo quindi per Barrow Creek, un pub solitario dove il barista, un tipo stranissimo, appena scopre che siamo italiani ci mostra esaltato souvenir e gadget di ogni tipo (qualcuno gli ha fatto una dedica su un rotolo di carta igienica…) dei nostri compaesani. Ovviamente decidiamo di lasciare il nostro pensiero con qualche monetina. Prendiamo patatine fritte, coca e birra (una nuova mai provata) e pranziamo così. Proseguiamo per Wyckeff Well, avvistamento UFO. La roadhouse è tutta dedicata agli alieni, prendiamo un gelato ma….nessun incontro ravvicinato del terzo tipo!! Prossima tappa i Devil’s Marbles, dei sassoni impilati nelle più strane forme che spiccano perché sono in mezzo al nulla nell’arido outback australiano. Tappa “positiva” indubbiamente da fare, ma nulla di più. In anticipo sulla nostra tabella di marcia raggiungiamo Tennant Creek, dove passeremo la notte; l’unico commento possibile è che il paese è decisamente abbandonato da Dio….e pure da un bel pezzo. Strade deserte, polvere e sporcizia sono le uniche cose che possiamo ammirare, dato che la “miniera” è chiusa e il “lookout” non è nulla di sensazionale. Passiamo il tardo pomeriggio sulla riva di un lago artificiale piuttosto triste e cena nostalgica a base di pasta alla carbonara. Ok, sono il tipo di persona che crede che per mangiare bene si debba provare le cose locali, ma ho voluto fare uno strappo alla regola….la pasta non è male, ma la carbonara dov’era???? 30/07/2010 – Explorer’s way – Parte II

Ci svegliamo presto, oggi ci aspetta il tappone da 700 Km; primo stop la roadhouse di Three Ways, scatto un paio di foto ai famosi road train con 3 o 4 rimorchi. Proseguiamo poi fino al Daly Waters Pub, pittoresco e caratteristico pub dove pranziamo con una cheese cake. Continuiamo il viaggio e ci fermiamo a Bitter Spring, vicino a Mataranka ma molto meno frequentato e turistico di quest’ultimo….questo grazie al consiglio dei due signori australiani di cui vi abbiamo parlato prima!!! Il fiume di acqua verde trasparentissima è molto invitante, e visti i 38 gradi decidiamo di concederci un bel bagno rilassante. Ci attende ora un ultimo sforzo, il Nitmiluk Park, ovvero le gole di Katherin. Al’entrata del parco recuperiamo la mappa delle camminate, e optiamo per quella da 3.5 Km anche se è un po’ tardi; la vista delle gole è semplicmente fantastica e nel parco scorgiamo anche qualche wallaby selvatico. Vorrei provare il giro in canoa, ma purtroppo è vietato in questi giorni causa presenza di “saltwater crocrodiles”… Cena “all you can eat” a base di Aussie BBQ; canguro, coccodrillo, barramundi e manzo contornati di cipolle, ovviamente con acqua e birra a volontà come in ogni grigliata che si rispetti. Vi suggerisco di provare la loro tipica torta di carote e limone!! 31/07/2010 – Kakadu National Park – Parte I Ennesima partenza la mattina presto (già, in Australia si va a letto presto e ci si alza presto) oggi giornata dedicata al Kakadu Park. Dopo aver acquistato il pass per entrare, chiediamo informazioni al ranger di turno circa Maguk, una cascata tra le rocce che in foto sembra fantastica…..ed effettivamente lo è anche dal vivo!! Dopo una strada sterrata da fare rigorosamente in 4×4 e una discreta scarpinata raggiungiamo la cascata in questione che si butta in una pozza di acqua cristallina. Il caldo mi invoglia a fare il bagno e nonostante la presenza di coccodrilli…mi butto!!!!! Finalmente un po’ di fresco lontano dall’umidità dei 38 gradi. Proseguiamo verso Cooinda per prenotare la yellow waters cruise, una gita in barca sul billabong; optiamo per la sunset cruise alle 6.30, mi sembra la più romantica e adatta ad un viaggio di nozze. Nell’attesa diamo un’occhiata al sito di Warradjan, un po’ di cultura aborigena non ci fa di certo male. Finalmente partiamo per la crociera, e subito vediamo un coccodrillo!!! Saranno loro oltre ad una quantità infinita di uccelli a farci compagnia per le due ore di viaggio. Concludiamo il tour vedendo il sole tramontare sulla laguna, classico momento romantico da luna di miele che merita quasi un book fotografico. Proseguiamo fino all’albergo, questa volta proprio sperduto in mezzo alla natura. 01/08/2010 – Kakadu National Park – Parte II + Darwin Prima di partire alla volta di Darwin, decidiamo di fare tappa alla Nourlangie Rock, dove si possono ammirare esempi di antica arte rupestre aborigena. Proseguiamo per l’ennesimo “lookout” e ci mettiamo in viaggio. Arriviamo a Darwin verso le 13, e dopo Check-in in albergo e riconsegna auto (Km percorsi 3055), optiamo per un veloce pranzo dam Mac e facciamo 4 passi….o meglio, non proprio 4 in quanto decidiamo di andare a vedere il sunset market, un mercato in spiaggia all’aperto che fanno solo di domenica. La distanza dal nostro hotel sarà di circa 4 Km che percorriamo felici all’andata…in po’ meno al ritorno con in mano qualche souvenir e la nostra cena che sarà a base di pesce fresco tailandese J Ceniamo in albergo, in una camera fichissima che ha lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie e stereo, e poi a letto presto….la sveglia suonerà alle 2.15, il volo per il mare, e un po’ di meritato riposo ci aspettanodi meritato ripososolle 2.15, il volo per il mare ci aspetta!!! ciugatrice, lavastovilgie sco thailandese !!! 02/08/2010 – Palm Cove Partiamo con il volo delle 5.05 e alle 9 siamo a Palm Cove (via aeroporto di Cairns, c’è un pullmino che vi porta direttamente in hotel). Il tempo non è il massimo, c’è vento e ci sono parecchie nuvole; la camera ci verrà data nel primo pomeriggio, quindi facciamo un giretto per il paese e stiamo un po’ in spiaggia. Il paese è carino, ci sono un bel po’ di ristoranti e una sfilza di hotel uno in fila all’altro. La maggior delusione è il mare, mosso e “marrone”. Inoltre il bagno è consigliabile solo tra le bandiere che delimitano l’area senza meduse, che purtroppo qui sono mortali. Si segnala anche la presenza di coccodrilli…..L’hotel è bello, la vasca idromassaggio esterna è un tocco di classe e le poltrone sul terrazzino al piano terra fanno molta scena. 03/08/2010 – 05/08/2010 Il mare decisamente migliora, c’è un sole splendente e un vento piacevole che ci permette di scottarci ben bene!! 06/08/2010 – Reef Cruise Partenza alle 7.30 per visitare in barca 3 reef “del nord”. Acqua piuttosto fredda, vento sole e… uno spettacolo straordinario sotto il mare. Sulla via del ritorno intravediamo anche una balena….purtroppo pero’ poi il mare diventa un po’ troppo mosso per i miei gusti…. 07/08/2010 – Sydney – Parte I Appena depositate le valigie ci dirigiamo subito a vedere qualche monumento. La nostra meta principale è il porto, ma prima di raggiungerlo vediamo un paio di chiese (Saint Mary su tutte) e qualche biblioteca/monumento sparso tra le innumerevoli vie di questa city molto a misura d’uomo. Finalmente il porto, uno spettacolo straordinario. Partiamo con The Rocks, proseguiamo fino al ponte (Harbour Bridge) dal quale si scorge una magnifica veduta dell’intero Harbour e poi attraverso i Botanical Garden raggiungiamo l’Opera House. Lo sguardo di insieme è semplicemente favoloso. Aperitivo all’aperto sul porto, cena in un pub e ritorno in hotel, come primo giorno puo’ bastare. 08/08/2010 – Sydney – Parte II La meta di oggi è Darling Harbour, quidi ci dirigiamo subito all’altro lato della città. Visitiamo il Town Hall, St Andrews Cathedral, il Queen Victoria Building e finalmente raggiungiamo il porto nuovo. Indubbiamente una notevole architettura moderna, grandi fontane, spazi verdi, ma tutto a mio parere molto meno suggestivo rispetto al giorno prima. Da qui procediamo per il Fish Market, dove ci concediamo un piattone di pesce fresco a base di aragosta. Torniamo quindi a Circular Quay da dove prendiamo il traghetto di linea diretti a Mainly per vedere la spiaggia. Camminiamo lungo tutto “il Corso”, facciamo un po’ di shopping e torniamo giusti giusti per vedere dal battello il tramonto che colora l’intero skyline, l’opera house e il ponte incorniciandoli in un’atmosfera sensazionale. Non saprei descriverlo meglio, quindi passo e chiudo!! 09/08/2010 – Sydney – Parte III Oggi gita fuori porta alle Blue Mountains. Incredibilmente c’è uno sciopero sull’intera linea ferroviaria, ma questo ci permette semplicemente di viaggiare gratis…e ovviamente in orario!! Dopo 2 ore di treno raggiungiamo Katoomba, da dove prendiamo il biglietto per un pullman “hop on hop off” che ferma in moltissimi punti di osservazione, tra cui ovviamente quelli di maggior interesse turistico. Non dimenticatevi di prendere tutte le cartine con i percorsi a piedi!!! Ci dedichiamo al trekking e grazie a 3 sentieri di circa 8 Km totali vediamo le Katoomba Falls, dei fantastici “Scenic Lookout”, le cascate Leura scendendo fin sotto al loro “velo da sposa”, le Gordon Falls e il pezzo forte del giorno, le “Three Sisters” che riusciamo anche a toccare grazie ad una ripida scalinata che ci porta proprio di fianco a questa splendida formazione rocciosa. Durante il tragitto in treno riviviamo un po’ di vacanza vedendo i filmati e discutiamo sul fatto che le montagne siano effettivamente blu o meno (io dico di sì, mia moglie sostiene di no J) Ci concediamo una pizza a The Rocks e torniamo in camera. 10/08/2010 – Sydney – Parte IV Ci svegliamo e..piove L Fallisce l’idea di andare a Bondi Beach, cos’ pensiamo di andare a Kings Cross, un incrocio dove l’insegna della Coca Cola pare sia più importante dell’insegna di Hollywood a LA. Ok, è gran bella, ma è pur sempre un’insegna e nulla di più. Per arrivarci passiamo ancora per i botanical gardens, belli nonostante la pioggia….che purtroppo non accenna a smettere e quindi torniamo a Darling Harbour per visitare l’acquario, dove vediamo il dugongo e gli aquali. Facciamo un po’ di shopping compulsivo per recuperare gli ultimi souvenir e andiamo un po’ presto in aeroporto. Come all’andata prendiamo il comodissimo treno, purtroppo per noi questa è l’ora di punta!!! J 11/08/2010 –Hong Kong – Parte I Una volta cambiati arriviamo in un super hotel super lusso, e da qui ci dirigiamo in centro con il pulmino gratuito dell’hotel. Prendiamo comunque il giornaliero, che attenzione deve essere pagato in contanti. La metropolitana è bellissima, sembra un centro commerciale, lucida, pulita e super tecnologica. Pensate che addirittura il nostro hotel è in un centro commerciale di 6 piani. Andiamo subito a vedere il Buddha, su un’isoletta di fronte a HK (Landau). Comincia a fare caldo e quando esce il sole si soffoca perché ci sono quasi 39 gradi con l’80% di umidità. C’è anche un tempio che andiamo a vedere. L’atmosfera è strana, suggestiva e completamente diversa da quella che si respira nelle nostre chiese. Fiori, piante ma soprattutto frutta circondano tutte le statue. Saliamo in cima al Buddha con una ripida scalinata ed entriamo nella statua per vedere il museo con una “famosa” reliquia. Grazie al biglietto di ingresso abbiamo diritto ad un te con noodles vegetali e due dolcetti a testa. Dopo questo “pranzo” affrontiamo il Wisdom Path, un percorso a piedi che non è male, ma decisamente sarebbe più bello se ci fosse anche una traduzione della saggezza in inglese… Torniamo in hotel, breve dormitina e poi ci dirigiamo a Temple Street per vedere i mercati. “Voncio ma caratteristico” sono credo i due vocaboli meglio azzeccati per la descrizione… Fa caldissimo, i cinesi sono tantissimi, non si capisce nulla ma comunque ci divertiamo lo stesso tra negozi che vendono di tutto, compresi cibi secchi, polli, stranezze di ogni tipo, merce contraffatta e addirittura articoli pornografici J Raggiungiamo Avenue of Stars giusto per assistere alla famosa Symphony of Lights, spettacolo carino ma ci aspettavamo molto di più.. Facciamo 4 passi per scattare qualche foto al porto e alle mani di Jackie Chan e ceniamo vista porto (su un tavolo con una fontana!!!) a base di granchio, sushi e bevendo cocco. 12/08/2010 –Hong Kong – Parte II Tempo bello, afa esagerata. Raggiungiamo il porto da dove prendiamo lo star ferry da Kowloon ad Hong Kong. 10 minuti di barca ci permettono di godere della vista di entrambi i lati di Victoria Harbour, foto da cartolina. Visitiamo il quartiere finanziario (deformazione professionale), due piazze, qualche mercatino e saliamo con il Peak Tram fino a “The Peak”, da dove godiamo di una vista sensazionale. Il pomeriggio è dedicato allo shopping in Ladies Market e qualche via vicina. I prezzi sono buoni dopo opportuna contrattazione, i cinesi se possibile sono ancora di più del giorno prima. Carichi di doni torniamo in hotel, poi bus e metropolitana fino all’aeroporto. La nostra vacanza è finita, ma il bagaglio di esperienze raccolte lo porteremo per sempre con noi J!!



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