Attraverso il GUATEMALA e il BELIZE

Attraversato il confine a La Mesilla prendiamo, non senza difficoltà per trovare il posto dove comprare i biglietti, un autobus della Linea Dorada diretto a Città del Guatemala, per scendere dopo 5 h. A Los Encuentros, sul ciglio di una strada trafficatissima. Qui convergono bus da ogni dove e non dobbiamo far altro che aspettare che arrivi...
Scritto da: MelaDany 1
attraverso il guatemala e il belize
Partenza il: 18/08/2008
Ritorno il: 29/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Attraversato il confine a La Mesilla prendiamo, non senza difficoltà per trovare il posto dove comprare i biglietti, un autobus della Linea Dorada diretto a Città del Guatemala, per scendere dopo 5 h. A Los Encuentros, sul ciglio di una strada trafficatissima.

Qui convergono bus da ogni dove e non dobbiamo far altro che aspettare che arrivi quello giusto che ci porterà a Panajacel. L’autobus “giusto” non è altro che un piccolo scuolabus americano stipato di cose, persone e animali, fino all’impossibile. Da lì il comune nome di chicken bus.

In un ora, dopo aver cambiato con un altra coincidenza a Sololà, arriviamo finalmente a destinazione.

Non abbiamo dovuto pagare nulla per uscire dal Messico, né per l’ingresso in Guatemala. Solo i timbri di rito.

Panajacel e lago di Atitlan Pernottiamo nell’albergo Dos Mundos, di proprietà di un italiano de Roma.

L’albergo è molto raffinato, le camere sono ampie e ben arredate, con tv, frigo e cassaforte. C’è una piscina con lettini e un bellissimo ristorante.

Il prezzo, per le caratteristiche dell’hotel, non è alto (42 € la doppia a notte, colazione incluida).

Il giorno dopo, ammiriamo la vista mozzafiato con i tre vulcani che si affacciano sul lago, ci rechiamo al molo e prendiamo un escursione di una giornata nei paesi che si affacciano sulle rive.

Francamente, merita un giro solo il primo paese, San Pedro, mentre invece Santiago e San Antonio sono assolutamente trascurabili.

Inoltre attenzione all’imbarcazione: a noi è capitata una barca lentissima e il giro completo del lago è stato a dir poco estenuante. Meglio assicurarsi che sia disponibile una rapida lancia.

Per le cene a Pana, non si deve far altro che percorrere la strada principale, dove ci sono numerosi ristoranti e posadas. Noi abbiamo optato per un ristorante urugaiano, che si è rivelato eccezionale come rapporto qualità/prezzo.

Inoltre i rum serviti a fine cena dal simpatico cameriere erano decisamente generosi, fatto che ha suscitato il nostro grande entusiasmo.

Chichicastenango, Antigua e Rio Dulce Per arrivare a vedere il famoso mercato di Chichicastenango abbiamo scelto, memori delle traversie dei giorni scorsi, un rapido e comodo minibus.

Lo stesso ci avrebbe portato poi, nel pomeriggio, fino ad Antigua.

Il mercato di Chichi è un esperienza da vivere, un trionfo di colori e odori, oltre che un ottimo bazar dove far shopping a prezzi contenuti e trattabili.

Arrivati ad Antigua (3h. Da Chichi) scegliamo la posada Don Valentino (25€ la doppia, colazione esclusa), in una strada adiacente alla piazza principale.

Per le cene ci siamo trovati magnificamente in un bel ristorante sulla piazza, chiamato Cafè Condesa, dove abbiamo mangiato la carne migliore di tutto il Guatemala per 15€ a testa. L’ambiente è molto suggestivo, oserei definirlo veramente di classe con un servizio impeccabile. Per il dopo cena, avevamo voglia di provare i proverbiali rum guatemaltechi, e non ci siamo fatti scappare l’occasione per assaggiare sia il Botran 12 anni, che lo Zacapa Centenario invecchiato 23 anni. Il “posto giusto” è un locale che si trova nella calle 5 a sud della piazza. Nel tardo pomeriggio si può fare l’abbinata sigaro e rum. Dopo le 20 i sigari non li vendono più.

Città del Guatemala, Rio Dulce e Flores Per arrivare alla capitale abbiamo preso il biglietto di un minibus turistico in una delle numerose agenzie di viaggi che si affacciano sulla piazza e nelle vie limitrofe.

Una volta giunti a Città del Guatemala, alla stazione dei bus abbiamo fatto i biglietti per Rio Dulce con la compagnia Indesa. Il viaggio, durato 5 h. È stato buono e confortevole.

A Rio Dulce abbiamo pernottato in un posto da sogno: El Tortugal (30€ a testa pernottamento, aperitivo, cena e colazione), un resort con bungalow direttamente sul fiume e raggiungibile solo in barca. Infatti ci sono venuti a prendere al bar sul molo, dopo che li abbiamo chiamati al telefono. E’ un luogo davvero incantevole con un atmosfera magica. Alla sera, dopo le 21, il personale torna a casa e lasciano soli i turisti. Prima di addormentarsi, si sentono i rumori di tutti gli abitanti della vicina foresta.

L’indomani prendiamo un bus malandato della Fuente del Norte per Flores (4h). Non mi sento di consigliarla questa compagnia, si rischia di salire su vetture affollatissime e malconce, anche se il nostro viaggio in mezzo alla popolazione indigena è stato davvero piacevole.

A Flores si è scelto un bell’albergo sulle rive del lago Peten Itza, chiamato Villa del Lago. Il gestore è molto simpatico e, in caso di problemi, si fa in quattro per aiutarvi. Il pernottamento, esclusa la colazione, costa 25€ la doppia a notte.

In paese ci sono parecchi ristoranti e bar, dove si può scegliere ogni tipo di menu.

I negozi di artigianato invece sono del tutto anonimi e trascurabili.

Il passaggio per Tikal (1,30 h, 6€ a/r) viene organizzato dall’albergo stesso, ogni ora dalle 5 del mattino e fino alle 14. Inutile dirvi che il sito (ingresso 15€) è meraviglioso, che vale la pena alzarsi presto sia per godere di una fresca temperatura che per vedere le rovine in solitudine prima che arrivino autobus giganteschi che scaricano frotte di turisti. In tutto si può ragionevolmente pensare di spenderci dentro dalle 5 alle 6 ore. Verso mezzogiorno la temperatura e l’umidità salgono a livelli insopportabili.

Inoltre, un prezioso consiglio per i visitatori futuri: inutile zavorrarsi di bottiglie d’acqua prima di entrare. Dentro al sito, in un paio di posti, ci sono punti dove le vendono a prezzi contenuti.

Belize, San Pedro, Ambergris Caye Per attraversare il confine con il Belize a Melchor de Mencos, visto che ci siamo trovati bene, abbiamo scelto un altro minibus dell’albergo di Flores, che per 12€ a testa, ci ha portato dritti dritti fino al porto di Belize City (5h in tutto).

Anche in questo lontanissimo posto di frontiera il personale, contrariamente a quello che ci avevano raccontato, è stato efficiente e gentile. Non ci sono tasse da pagare per l’uscita via terra dal Guatemala, né per l’ingresso in Belize.

Un preziosissimo consiglio, attenzione! Se avete avanzato dei quetzal guatemaltechi, cambiateli assolutamente al confine o all’imbarcadero di Belize City. Anche se i tassi di cambio sono tutt’altro che vantaggiosi, dopo non troverete più nessuno che ve li cambia, nemmeno le banche.

Dall’imbarcadero, ogni ora e mezza dalle 7 e fino alle 17, partono le comode barche pubbliche per i cayes del nord, Caye Caulker e Ambergris Caye.

Il tragitto fino a San Pedro è di 1,30 h. E il costo del biglietto di sola andata è 7€.

A San Pedro abbiamo soggiornato al Conch Shell Inn, un hotel carino ma niente di eccezionale, direttamente sulla spiaggia per 24€ la doppia a notte, colazione esclusa.

Sempre sulla spiaggia ci sono parecchi ristoranti dove, a detta dei miei compagni di viaggio, si mangia l’aragosta migliore del mondo per prezzi assolutamente accessibili (15/20€ a testa). Io purtroppo non ho potuto apprezzarla, in quanto il pesce è per me tabù.

Per trascorrere la giornata si può scegliere l’escursione in barca al reef per un po’ di snorkeling, organizzata in ogni angolo della spiaggia, oppure si può prendere la barca pubblica per farsi un giro nelle spiagge a nord.

Non vi nascondo che un po’ sono rimasto deluso : le belle spiagge sono quasi interamente occupate dai pontili per l’attracco delle barche (ce n’è uno ogni 20 metri), in più a riva erano presenti molte alghe che ci facevano preferire, per il nostro meritato bagno, il tuffo dai pontili.

Per partire da San Pedro in direzione Corozal, visto che dobbiamo rientrare in Messico, abbiamo preso un piccolo aereo della compagnia Maya Island. Il costo della sola andata è di 35€, però ci ha permesso di arrivare in 20 minuti, contro le 6/8 ore del tragitto barca+pulmann.

Per uscire via terra dal Belize si paga una tassa di 15€.

Per concludere il Guatemala vince nettamente in bellezza, in quanto il suo fascino puro e selvaggio non è stata contaminato dal turismo che pure è massiccio, come purtroppo è successo in Belize.

Ad ogni modo, per fare mia una frase di Kapuscinsky, ogni posto merita di essere visitato.

Buon viaggio a tutti.



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