Attenti al big bamboo

Sono stato in Giamaica 15 giorni nel mese d’Ottobre a Negril presso il Merrill’s Beach resort , albergo che consiglio perché permette di vivere al giusto contatto con la popolazione locale e perché, buffet a parte, è molto ben organizzata ed efficiente. Premetto che sono favorevole al consumo della ganja, ma assolutamente contrario a...
Scritto da: Fabrizio Galetta 1
attenti al big bamboo
Partenza il: 13/10/2004
Ritorno il: 29/10/2004
Spesa: Fino a €250 €

Sono stato in Giamaica 15 giorni nel mese d’Ottobre a Negril presso il Merrill’s Beach resort, albergo che consiglio perché permette di vivere al giusto contatto con la popolazione locale e perché, buffet a parte, è molto ben organizzata ed efficiente.

Premetto che sono favorevole al consumo della ganja, ma assolutamente contrario a qualsiasi altro tipo di droghe. Non mi interessa assolutamente fare del sesso a pagamento. Non ho intenzione alcuna di descrivere i luoghi, la natura, le escursioni fatte (c’è già chi lo ha fatto!); proverò solamente a parlare di ciò che mi è sembrato di vedere e di capire in questa isola: l’atmosfera, la gente, le situazioni grottesche…

Ho incontrato numerosi turisti, anche italiani. Alcuni erano soddisfattissimi, addirittura esaltati, altri delusi, stressati, non vedevano l’ora di ritornare a casa. Una volta superato l’impatto iniziale con i giamaicani (DEVASTANTE!!!!!!) e, una volta aver conosciuto i vari personaggi ed essermi fatto conoscere da loro, posso dire di essermi trovato molto bene e di aver imparato ad apprezzare questo popolo a volte un po’ bizzarro.

Arrivati al vostro albergo, saranno già gli stessi facchini e le guardie a proporvi la loro merce: dalla ganja alle gentili compagne di stanza a pagamento. Un consiglio: se volete fare di questi business rivolgetevi ad uno di loro. Vi fregherà in ogni caso (come faranno tutti i giamaicani) ma, almeno, non rischierete di trovarvi in situazioni poco simpatiche in luoghi poco sicuri come la spiaggia.

Infatti scendendo lungo la spiaggia vedrete vari personaggi appostati ai lati dei villaggi turistici, i quali vi blinderanno e cercheranno di vendervi di tutto, non prima di avervi scroccato una birra e metà delle sigarette del vostro pacchetto. Non cercate di ignorarli, è impossibile! Fermatevi, ascoltateli e siate cortesi ma non ingenui con loro. Se volete fare del “business” (così lo chiamano loro), fatelo pure ma accertatevi che siano persone conosciute nell’albergo. Altro consiglio: contrattate e definite precisamente il prezzo. Mettete in chiaro le cose subito, perché può darsi che l’indomani vengano a chiedervi altri soldi. Se lo ritenete necessario, scrivete la cifra pattuita su un pezzo di carta. Siate chiari e non avrete problemi con loro.

La spiaggia è lunga sette miglia ed è stipata di barettini e disco pub.

Purtroppo però ne funziona solo uno per serata. Il Merril’s si trova proprio a metà strada tra i due locali più importanti: Alfred e Bourbon Beach.

State tranquilli che i primi tre quattro giorni ci metterete circa un’oretta per percorrere quei 500 metri di spiaggia: verrete fermati in continuazione!! Una volta raggiunta la tanto agognata meta, la situazione peggiorerà. Ai vari ricercatori di business, si aggiungeranno un’infinità di ragazze giamaicane che vi proporranno delle notti di sesso sfrenato con loro, ovviamente a pagamento.

Un consiglio: se siete interessati alla cosa, parlate con gli uomini della security del vostro albergo, con pochi soldi le farete venire in camera vostra e starete tranquilli. Se non volete avere problemi o brutte sorprese, evitate assolutamente di andare con loro e SOPRATTUTTO, diffidate assolutamente dei vari personaggi che vi propongono di seguirli a casa loro o in chissà quale albergo, per passare una notte con una delle ragazze per un’ottantina di dollari. Un ragazzo che ho conosciuto a Negril si è trovato in una situazione poco piacevole.

Sempre all’interno di questi locali, state attenti ai vari personaggi che vi offriranno di fumare con loro. Si mostreranno gentili e simpatici ma, alla fine della serata, vi chiederanno una decina di Dollari americani per aver fumato con loro. Dateli loro e vi lasceranno in pace. A me è capitato un episodio analogo e ho provato a rispondere “Tomorrow” (domani). Il giorno seguente costui è venuto a cercarmi sulla spiaggia chiedendomi una quantità maggiore di soldi (15 Dollari americani) rispetto alla sera precedente. Per scrollarmelo di dosso ho dovuto dargli i famosi 10 dollari pattuiti la sera prima e, infine, ho dovuto anche fare un po’ “la voce grossa” per fargli comunque capire che non avevo paura di lui. Classica “sceneggiata Napoletana” da parte sua (preparatevi perché è tipico dei giamaicani!) ma, alla fine, tutto è finito “a tarallucci e vino”. La sera stessa, quando ci siamo incontrati da Alfred, lui stesso è venuto a salutarmi…In poche parole siamo diventati amici ma, soprattutto, avevo guadagnato il suo rispetto. Valli a capire questi giamaicani!!!!

Una cosa che mi preme consigliare a tutti è la seguente: diffidate nella maniera più assoluta dei vari personaggi che vi fermano nei locali e vi invitano ad assaggiare la loro porcheria bianca dicendo: no problem! A me che non li conosciate bene (non bene, benissimo!) rifiutate, dite loro che non siete interessati e andatevene da un’altra parte del locale! Una delle ultime sere del mio soggiorno a Negril, sulla terrazza del Bourbon Beach, un personaggio con i dread locks, pieno di collane, bracciali ed anelli d’oro si è avvicinato ai miei vicini di camera, offrendo loro di “assaggiare” la sua roba. Costoro, come dei fessi hanno abboccato. A questo punto, sono stati chiesti loro 100 dollari americani. In seguito ad un loro rifiuto, la situazione è degenerata: noi italiani siamo stati accerchiati da una ventina di giamaicani (la maggior parte di noi, tra cui anche delle ragazze, era completamente estranea al business) che ci impedivano di andarcene ed eventualmente chiamare la polizia, mentre il nostro galantuomo ha estratto il coltello e ha intimato di consegnare loro i famosi 100 dollari. Parlando bene inglese, mi sono trovato a dover discutere con questi personaggi, visibilmente agitati e fattissimi, per risolvere la situazione. Non c’è stato niente da fare: mentre noi eravamo tenuti in ostaggio, due ragazzi sono dovuti andare in camera per prendere i soldi e consegnarglieli. Ma non è finita. Il giorno seguente, il nostro “mastoide” , accompagnato da un altro personaggio magro con una coppola bianca è venuto a cercare i miei vicini di camera per derubarli d’altro denaro. Alla fine, grazie all’intervento di una guida turistica giamaicana, questi personaggi si sono misteriosamente dileguati. Resta il mistero: cosa avrà mai detto loro? Mi auguro di non aver spaventato nessuno.

State tranquilli, la Giamaica non è pericolosa; bisogna solamente prendere delle piccole precauzioni e non si avranno problemi di nessun tipo. L’importante è essere un po’ tolleranti e avere rispetto della gente; se avrete rispetto dei giamaicani, presto guadagnerete il loro. Non ho conosciuto solo delinquenti, prostitute e spacciatori.

Ricordo una sera in spiaggia sono stato adescato da una ragazza che mi ha proposto, tanto per cambiare, una notte di sesso con lei. Le ho semplicemente e gentilmente risposto che sono sposato ed innamorato di mia moglie e non sentivo il bisogno di tradirla. La ragazza mia ha abbracciato, mi ha baciato sulla guancia dicendomi: “You’re a good man. Your wife is a lucky woman. I wish happiness to you and your family. God bless you !” (“Sei un bravo ragazzo. Tua moglie è una donna fortunata. Auguro felicità a te e alla tua famiglia. Che dio ti benedica!”) Anche con i vari spacciatori della spiaggia, alla fine si era creato uno splendido rapporto, simpatia e cordialità. Grottesco, vero? Il segreto è la gentilezza e il rispetto. RESPECT come dicono loro.

Finora vi ho parlato di quello che alla maggior parte di voi potrebbe apparire il lato brutto della Giamaica (dipende dai punti di vista!); da adesso in poi, vi segnalerò una serie di personaggi e di realtà che indubbiamente meritano di essere menzionati per la loro positività e simpatia.

  • Iniziamo con Larry; un rasta di bassa statura, che propone delle piccole escursioni con una barca “glass bottom” e lavora sulla spiaggia a destra del Merrill’s 2, proprio di fronte al Pete’s Restaurant. Lo riconoscerete non solo per la sua costituzione minuta ma, soprattutto, per il suo ombelico a forma di patata. Di lui potete fidarvi ciecamente, è una persona fantastica e simpaticissima ma, soprattutto, cucina divinamente l’aragosta.
  • Sempre a destra del Merrill’s 2, proprio a ridosso della recinzione di confine, c’è il chiosco di Tony dove potrete trovare una serie di statuette in legno graziosissime. Andate da Tony e fate affari con lui. È ovvio tenterà di fare il furbo, cercando di fregarvi sul cambio, ma non preoccupatevi, è una brava persona e, soprattutto, è veramente simpatico. Per una trentina di dollari americani da lui ho comprato, dopo una trattativa selvaggia e divertentissima di un paio d’ore, una statua di Bob Marley in legno bellissima, una vera opera d’arte.
  • Sempre lungo la spiaggia, conoscerete Slinky (credo si scriva così), un personaggio bizzarro che organizza delle escursioni ad un prezzo a suo dire inferiore, rispetto alle agenzie. Preparatevi ad essere letteralmente perseguitati da lui; vi fermerà almeno venti volte in un giorno. Slinky è un brav’uomo, dice d’avere quattro figli, è gentile e merita che ci si dimostri gentili con lui. Non avendo partecipato a nessuna delle sue escursioni, a cause delle mie ridotte finanze, non ritengo di poter esprimere un giudizio. Ho conosciuto delle persone che vi hanno partecipato e si sono trovate veramente bene.
  • Per chiudere in bellezza, vorrei parlarvi di Bobo. Bobo è un rasta vero (non una persona con i “dread locks”) che lavora come guida per un agenzia che effettua delle escursioni. Parla italiano perché lo ha imparato da autodidatta; è gentilissimo e simpaticissimo. Usa degli appellativi come “paesà” per gli uomini, e “nocciola”, “principessa”, “sorella”, con le donne. Un escursione guidata da Bobo acquista un sapore particolare; il suo modo di fare, la sua simpatia, il suo italiano pasticciato, renderanno il tutto indimenticabile. Se diventerete suoi amici, vi porterà a fare delle escursioni extra; “rustiche” come dice lui; potrete vedere delle cose o visitare dei luoghi nei quali nessun tour operator può condurvi. Sinceramente risparmierete pochissimo ma, se volete un consiglio, andate con lui perché è veramente un personaggio notevole e, soprattutto, vi farà divertire moltissimo.

Se vi capiterà di andare in Giamaica, cercate di andarci con la giusta umiltà.

Prima di partire mi aspettavo qualcosa di diverso dalla Giamaica; mi immaginavo di trovare un popolo “bonaccione” e festaiolo. Qualcuno però mi aveva detto di stare attento perché i giamaicani sono razzisti ed è pericolosissimo girare soli per le strade. NIENTE DI PIU’ FALSO! Quello che ho incontrato è un POPOLO FIERO, che riesce a vivere con poco ma con GRANDE DIGNITÀ.

Persone di livello culturale bassissimo; alcuni di loro non sanno nemmeno dov’è l’Italia. La percentuale di analfabeti in Giamaica è impressionante. Non lamentiamoci quindi se i giamaicani ci perseguitano e se vedono nel turista una sorta di grosso limone da spremere per estrarne il succo: il denaro. Purtroppo questa è l’immagine che la maggioranza dei turisti ha dato loro di noi.

Non so cosa succederà a voi, non so se l’amerete o se la odierete. La Giamaica e il suo popolo mi hanno lasciato qualcosa di forte dentro, mi hanno affascinato, mi hanno inebriato e, talvolta, anche stressato. Ma la cosa più importante è che mi sono innamorato di questa terra e della sua gente.

Un consiglio per le donne: ATTENZIONE AL BIG BAMBOO. In Giamaica sarà la vostra persecuzione! Fabrizio



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