Atmosfere natalizie transalpine
Sapevamo che l’Alsazia si poteva raggiungere con Ryanair, atterrando a Baden Baden, ma abbiamo preferito Basilea con Easy Jet perché da Fiumicino c’erano degli orari meno mattinieri. L’unica cosa da prendere in considerazione è che il treno regionale francese che collega Basilea con Colmar e Strasburgo è piuttosto scadente e molto caro. Per Colmar abbiamo potuto approfittare di un biglietto andata / ritorno speciale per i mercatini di Natale a circa 25,00 euro a persona (per 45 minuti di viaggio!) mentre la sola andata per Strasburgo ci è costata poco meno di 40,00 euro a persona, a causa di una tassa transfrontaliera. Più economico il ritorno da Strasburgo a St. Louis (euro 22,50 a persona solo andata). Comodissima la navetta che parte ogni mezz’ora dalla stazione di St. Louis e che in pochi minuti conduce all’aeroporto di Basilea lato francese (ma i due settori sono collegati e quasi non ci si accorge di attraversarli). Il biglietto della navetta costa 2,50 euro a persona e si acquista a bordo.
Concludo l’argomento trasporto pubblico con due interessanti informazioni:
– alloggiando in hotel a Basilea si ha diritto ad un “mobility ticket” gratuito valido per tutto il soggiorno. Questo include anche il transfer dall’aeroporto, se richiesto vi basterà mostrare la conferma dell’hotel e potrete viaggiare gratis fino al luogo di destinazione dove al check-in vi verrà dato il biglietto;
– a Strasburgo esiste un biglietto scontato chiamato “Trio” che vale 24 ore dalla vidimazione per un massimo di 3 persone, molto utile visto che ogni singola tratta in tram o bus costa 1,40 euro.
Avevamo letto su tanti resoconti che Basilea è cara. Possiamo confermare che lo è, soprattutto mangiare fuori e prendersi una semplice bevanda al bar. Come in altri paesi stranieri, l’acqua minerale tanto cara a noi italiani ha costi proibitivi (circa 4 euro a bottiglietta!) Il problema si risolve in due modi: farsi portare l’acqua “del sindaco” che a Basilea si chiama “Hahnewasser” oppure prendersi una bella birra che costa uguale e comprare la minerale in un supermercato “coop”. Anche l’espresso costa 4 euro, vale dunque la pena metterci un euro in più e prendere un tazzone fumante di latte e caffè, cioccolato oppure ovomaltina che gli svizzeri sembrano tanto apprezzare, così si entra subito nel mood della città.
La scelta dell’hotel è stata perfetta e dunque lo vogliamo menzionare: Hotel Rochat su Petersgraben. Camera spaziosa, pulita, silenziosa, con wifi gratuito e per gli standard della città a buon prezzo (95 euro al giorno senza colazione + citytax di 7 chf al giorno). La posizione ideale: in pieno centro ma non direttamente sulle vie attraversate dai tram cittadini, dunque silenziosa e raggiungibile oltre che dalle tante scalette anche dall’ascensore di un parcheggio vicino, utile per trasportare i bagagli. La prima colazione si potrebbe fare in hotel, ma noi abbiamo preferito i caffè e le pasticcerie locali. Di sicuro vale la pena provare l’elegante Confiserie Bachmann sulla Marktgasse, il simpatico panificio Holzofenbaeckerei sulla Schneidergasse e ci è piaciuto anche il meno turistico Zum roten Engel nella piccola Andreasplatz. Tra i ristoranti i nostri preferiti sono stati la birreria Fischerstube nella Rheingasse (piccola Basilea) e Papiermuehle nel bel quartiere di St. Alban. Con l’occasione non lasciatevi scappare il bel negozio annesso al museo della carta con tante piccole idee-regalo di qualità.
A Natale in città ci sono tre mercatini e quello che ci è piaciuto di più per luminarie ed atmosfera è quello di Muensterplatz, vicino alla bella cattedrale. Ma alla fine più che i mercatini abbiamo apprezzato la vivibilità della città, il fascino del suo quartiere medievale con le viuzze degli antichi artigiani, abbiamo un po’ invidiato il suo alto tenore di vita. Ci è sembrato che questi svizzeri, con un piede in Germania e l’altro in Francia, si sappiano davvero godere gli spazi che la città offre loro. I ristoranti e i caffè sono aperti ad orario continuato e c’è gente che mangia dolce o salato a tutte le ore. C’è poi il Reno che aiuta a dare respiro alla città e a collegare la medievale “grosse Basel” con la più moderna “kleine Basel”. Basilea non è una di quelle città che ti spinge a tornare come turista, ma credo che non si farebbe fatica a viverci (con il supporto però di uno stipendio adeguato).
Come già accennato un giorno l’abbiamo dedicato a Colmar. È una cittadina sorprendente con le sue belle casine a graticcio, le sue insegne metalliche variopinte, il canale che attraversa la “petite Venise”. Si gira in una mezza giornata, folla permettendo. I decori natalizi ci sono sembrati un po’ eccessivi e pacchiani. Per ripararci dalla folla abbiamo scelto di mangiare nel mercato coperto dove ci sono varie possibilità di testare ed acquistare i prodotti locali. Insomma Colmar è una tappa d’obbligo, se si è in questa zona, e sicuramente deve essere un gioiellino in primavera con tutti i balconi fioriti. Ci piacerebbe tornare nella bella stagione, magari includendola in un tour in bici tra i vigneti d’Alsazia.
Le migliori atmosfere natalizie le abbiamo trovate però a Strasburgo. Ci sono circa 10 mercatini e viste le dimensioni della città non ci sono mai sembrati davvero gremiti. Le luminarie e i decori sono sfarzosi ma eleganti e tutto il centro storico e anche i quartieri limitrofi ci hanno colpito per la bellezza degli edifici, la classe di molti negozi, l’imponenza dei monumenti. Ho esperienza di città di frontiera e anche Strasburgo ha veramente due anime: francese e tedesca, o come riassumono fieramente i suoi abitanti “alsaziana”. Ci è piaciuto molto alloggiare nel b&b La Célestine in Rue des Planches, a due passi dal centro e due passi dal tram C con capolinea alla stazione. Ci è piaciuto mangiare “basico” alla birreria Au Brasseur in Rue de la Pierre Large, fare uno “chiccosissimo” cenone di Natale in stile francese Au Petit Tonnelier su rue des Tonnelliers, spiluccare cose dolci e salate nella cartoleria – caffè Envie des Sens. I regali migliori li abbiamo trovati al mercatino dei produttori alsaziani di Place d’Austerlitz e Place du Temple-Neuf. Ma anche i mercatini più commerciali offrivano alcuni prodotti interessanti. Bellissima la cattedrale con il suo meraviglioso rosone, le vetrate variopinte e l’affascinante orologio astronomico. Bello e turistico il quartiere della “petite France” che si può cogliere in un colpo d’occhio dalla terrazza panoramica del Barrage Vauban. Consigliamo una passeggiata veloce nel quartiere delle istituzioni europee, ma soprattutto nel vicino parco dell’Orangerie dove abbiamo visto molte cicogne, simbolo della città alsaziana.
Di solito rifuggo dalle trappole per turisti, ma non ho disdegnato il giro in bateau mouche che permette di apprezzare la città dal punto di vista dei suoi canali.
Questa vacanza transalpina ci è piaciuta. Nelle tre città che abbiamo visitato, abbiamo respirato una piacevole aria multiculturale, solide radici storiche, un miscuglio di tradizioni culinarie, uno stile di vita invidiabile. Un’ottima mèta per chi è in cerca di atmosfere natalizie, belle architetture, sapori e abbinamenti diversi dalle nostre abitudini. Strasburgo poi è anche molto romantica, dunque perfetta durante le feste. Rispetto alle vacanze di una settimana che si possono fare in giro per l’Europa va forse messo in conto un budget più sostanzioso, ma gli standard sono molto alti e non si rimane delusi.