Atene, Santorini e Naxos: la Grecia perfetta
Partiti con qualche dubbio, dopo settimane di discussioni riguardo alla crisi greca, abbiamo invece trovato una città molto vivace e ben organizzata. Abbiamo volato da Malpensa con Easyjet, ad Atene abbiamo soggiornato all’Hotel Philippos, a un paio di minuti a piedi dall’Acropoli e dai quartieri di Plaka, piena di ristoranti e locali, e Monastiraki, dove si trova il bazar, negozi e altrettanti locali per tutti i gusti.
La domenica abbiamo visitato il Museo dell’Acropoli, inaugurato nel 2009, una struttura moderna e ben progettata dove si trovano parti dei fregi originali del Partenone, le Cariatidi e numerose statue ben conservate.
Il giorno dopo ci siamo alzati presto e alle 8 siamo saliti a visitare l’Acropoli: ne vale la pena, soprattutto se ci andate in estate, sia per evitare il caldo che per completare la visita prima che arrivino i grupponi di croceristi. L’Acropoli, nonostante lo stato di conservazione non sia perfetto e il sito sia stato saccheggiato dai primi archeologi inglesi del ‘900, ha un grande fascino rimasto intatto nei millenni: gli antichi avevano scelto questo colle perchè domina l’intera città, ed è tuttora circondato dal verde di olivi e fichi, abitati da cicale che accompagnano i visitatori col loro incessante canto. Nel pomeriggio abbiamo fatto un giro col trenino, che parte dai piedi dell’Acropoli e passa per i punti più interessanti del centro, l’ideale per vedere la città se avete bambini che non amano camminare. Quindi abbiamo preso un volo Aegen Airlines che in 45 minuti ci ha portati a Santorini. Cosa dire di quest’isola unica che non sia già stato descritto e fotografato? Che è comunque da vedere, perchè è un posto plasmato dalla natura che l’uomo ha abbellito adattandosi all’asprezza del territorio e, pensando ad eruzioni e terremoti, anche alla sua pericolosità. Abbiamo soggiornato all’Hotel Astir Thira, appena fuori dalla città, quindi comodo ma lontano dalla confusione, e dotato di una bella piscina, molto apprezzata poichè Santorini ha poche spiagge, scure e incandescenti.
Il primo giorno abbiamo fatto una bella escursione con la barca (prenotata in un’agenzia a Thira): prima tappa, attraverso il mare che occupa l’antica caldera, l’isola vulcanica di Nea Kameni, sulla quale si possono vedere piccoli crateri fumanti e respirare l’aria carica di zolfo. La camminata sotto il sole è impegnativa (portate acqua, cappellino e occhiali) ma interessante. Quindi abbiamo fatto il bagno tra le due isolette dove si trovano le sorgenti termali di acqua calda. Poi tappa all’isola di Thirasia, piccola e tranquilla: bagno sulla spiaggia e spuntino in una delle caratteristiche taverne sul mare. Infine, la barca ci ha portati al tramonto proprio di fronte a Oia: atmosfera e paesaggi indimenticabili! Il giorno dopo siamo tornati “via terra” a Oia, la cittadina più bella ed elegante di Santorini, costruita sulla scogliera ad Ovest e famosa per gli splendidi tramonti. Peccato che verso sera ci sia una folla impraticabile!
La mattina presto invece dominano il bianco delle case e il fucsia delle bouganville, è piacevole camminare per i vicoli guardando le vetrine o spiando le terrazze degli hotel di charme con piscina privata a picco sul mare … prima che arrivino i soliti crocieristi! Il pomeriggio ci siamo trasferiti, con 2 ore di traghetto Blue Star Ferries, a Naxos. Quest’isola è la più grande delle Cicladi, proprio al centro dell’arcipelago, punto di partenza per raggiungere anche le splendide piccole Cicladi. Naxos è l’isola perfetta, almeno secondo me: frequentata ma non affollata, con lunghe spiagge a tratti servite di ombrelloni bar e taverne, ma dove si trovano facilmente angoli di mare in cui stare soli e in pace. Ci sono sistemazioni per tutti i gusti: 2 villaggi (Bravo Club e Veraclub), hotel a 4 stelle, piccole pensioni o appartamenti semplici e a buon mercato. Anche restando 2 settimane potete cambiare ristorante ogni sera, dai classici greci, alla pizza italiana, al messicano, al vegetariano bio.
Varie e tutte belle le spiagge: Agia Anna, vicino a centro abitato negozi e locali, e Plaka, una striscia di sabbia lunga qualche chilometro con mare cristallino. Quindi Mikri Vigla, tranquilla e sonnecchiante, che appena si alza il vento si trasforma in un arcobaleno di kite surf che danzano nel cielo. Subito dopo Coralli Beach, una piccola baia protetta da grandi rocce davvero splendida, e Kastraki, lunga deserta e battuta dal vento. Infine, ci è piaciuta particolamente Aliko: una stretta spiaggia sovrastata da una bassa scogliera di argilla e circondata da dune di sabbia. Una visita, magari all’ora dell’aperitivo, merita Chora, la capitale di Naxos dove si trova il porto. Al culmine della collina si trovano un castro in stile veneziano e una bella chiesa in marmo bianco, da lì parte un labirinto di stradine tra cui è un piacere perdersi scoprendo cosa c’è dietro l’angolo. Numerosi i negozi e i ristorantini tipici, mentre sul lato del lungomare ci sono locali più vivaci e turistici. Se per una sera riuscite a fare a meno di cenare con i piedi nella sabbia in una delle taverne di Agia Anna, andate a Halki (Chalkeio), un piccolo paese nel cuore dell’isola. Nella piazzetta principale trovate Gianni’s Tavern: grigliate spettacolari e tavoli sotto un bellissimo pergolato di viti. Altrimenti potete cenare a Il Basilico, ristorante italiano nel gusto ma greco nell’atmosfera. Infine, da Naxos partono varie barche per escursioni in giornata verso le piccole Cicladi: il porticciolo e la spiaggia di Iraklia sono un piccolo gioiello, mentre Koufunissia, quasi disabitata fino a qualche anno fa, è giustamente considerata l’erede greca di Formentera, per le sue spiagge bianche, il mare caraibico e l’atmosfera piacevolmente hippy delle sue taverne.