Atene Milos: alla scoperta di un gioiello del mare

Quest'estate, spinti da un articolo letto su un TuttoTurismo del 2006 e da alcuni racconti di viaggio dei turisti per caso, abbiamo deciso di andare in ferie a Milos. Non essendo il mio ragazzo un amante dell'aereo abbiamo optato per volo Malpensa-Atene, traghetto Pireo-Milos e idem per il ritorno. Prenotiamo tutto via internet: volo di andata con...
Scritto da: RobyGiup
atene milos: alla scoperta di un gioiello del mare
Partenza il: 05/07/2008
Ritorno il: 16/07/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Quest’estate, spinti da un articolo letto su un TuttoTurismo del 2006 e da alcuni racconti di viaggio dei turisti per caso, abbiamo deciso di andare in ferie a Milos. Non essendo il mio ragazzo un amante dell’aereo abbiamo optato per volo Malpensa-Atene, traghetto Pireo-Milos e idem per il ritorno. Prenotiamo tutto via internet: volo di andata con Volareweb, traghetti andata-ritorno tramite l’agenzia Danae Travel, alberghi ad Atene tramite il sito Booking, alloggio a Milos e noleggio macchina tramite l’agenzia Athena Travel, volo di ritorno con EasyJet. Poichè gli orari di volo e traghetto non erano facilmente conciliabili abbiamo deciso di partire per Atene il sabato mattina, trascorrere tre giorni ad Atene e ripartire alla volta di Milos il lunedì pomeriggio. Partenza prevista alle 07:35 di sabato mattina con VolareWeb. Due giorni prima veniamo avvisati che il nostro volo è stato cancellato e ci propongono il volo delle 18:20 dello stesso giorno. Quindi una intera giornata ad Atene persa… E fortuna che non avevamo prenotato il traghetto per il sabato pomeriggio! Arrivati ad Atene raggiungiamo in metrò il nostro albergo (Hotel Stalis, zona Metaxourghio, camera doppia a 50 euro per notte). Avendo scelto in base al prezzo basso sapevamo che non sarebbe stato in una splendida zona, comunque nonostante la strada non molto incoraggiante l’hotel è abbastanza carino, veramente vicino al metrò, hall nuova, camera piccola ma pulita, con sanitari nuovi e soprattutto con aria condizionata, indispensabile ad Atene in luglio! La domenica mattina partiamo alla scoperta di Atene. Poichè io c’ero già stata in occasione delle Olimpiadi nel 2004 (e tra una gara e l’altra avevo girato un po’ la città) faccio da guida al mio ragazzo. Prima tappa: museo archeologico, raggiungibile a piedi dall’hotel. Merita veramente una visita, impossibile elencare tutto quello che abbiamo visto. Verso le 11:00 usciamo dal museo per cercare una chiesa cattolica che celebra anche in lingua italiana (trovata su Internet: ITALIAN-SPEAKING COMMUNITY, 7 Gilfordou -Victorias Sq- tel 821-8928. Mass in Italian on Saturday 7pm and Sunday at 11am) vicinissima al Museo Archeologico, ma purtroppo la zona è fuori dalla nostra cartina e vaghiamo inutilmente per oltre 45 minuti (prima non abbiamo visto la fermata del metrò che indicava piazza Victorias, poi ci siamo fatti guidare da indicazioni sbagliate chieste lungo la strada…) dopo di che ci dichiariamo sconfitti e torniamo ai giardini del museo dove pranziamo (prezzi non molto convenienti, simili a quelli italiani, ma i ventilatori con nebulizzatori d’acqua erano troppo allettanti!). Dopo pranzo riposino in albergo per evitare la calura. Intorno alle 17:00 usciamo per visitare l’Acropoli. Tappa obbligata di ogni visita ad Atene! E bisogna riconoscere che è davvero spettacolare, soprattutto nel tardo pomeriggio. Oltre che per i monumenti anche per la vista che si gode da là sopra. Peccato per le impalcature che coprono un fianco del Partenone, ma certo i lavori di manutenzione sono indispensabili quindi non è il caso di lamentarsi! Quando scendiamo dall’Acropoli tentiamo di visitare i resti del tempio di Zeus Olimpo ma purtroppo i cancelli sono già chiusi. Ci dirigiamo quindi a piedi verso Monastiraki, il quartiere più vivo di Atene, per la cena e nel tragitto vediamo i Giardini Nazionali con lo Zappeion, il palazzo del Parlamento e le sue guardie dalle strane uniformi e la bellissima chiesetta di Kapnicarea, proprio al centro di Odos Ermou, un vero gioiellino! Cena a base di specialità locali e passeggiata nelle vicinanze di platia Monastiraki dove ci beviamo un caffè greco (…A nostro parere è molto meglio un bell’espresso, comunque valeva la pena almeno provarlo…) con spettacolare vista sull’Acropoli illuminata. Il secondo giorno decidiamo di visitare i resti della biblioteca di Adriano e l’Agorà Romana, sempre in zona Monastiraki. Assolutamente indispensabile uscire la mattina presto a causa del forte caldo. Il nostro programma prevedeva anche una visita all’Agorà antica ma il caldo eccessivo ci spinge a cercare riparo in un ristorantino in zona dove pranziamo e ci riposiamo in attesa di tornare a prendere i bagagli all’hotel e recarci al porto del Pireo per il traghetto. La mappa del porto fornitaci dall’agenzia presso cui avevamo prenotato i biglietti (Danae Travel) è molto chiara e quindi raggiungiamo senza problemi il nostro traghetto. Dopo circa 4 ore di navigazione (fermate intermedie: Kithnos e Serifos) arriviamo al porto di Adamas (Milos) a tarda sera. Qui troviamo (come da accordi via email con l’agenzia Athena Travel) la macchina presa a noleggio che ci aspetta appena fuori dal porticciolo con le chiavi nascoste sotto il tappetino lato guidatore: molto fiduciosi a quanto pare! Ci rechiamo all’agenzia (che è rimasta aperta apposta per aspettare i nuovi arrivi) a ritirare le chiavi dell’alloggio e veniamo accompagnati agli Aivaliotis Studios: piccolo complesso sulla collina immediatamente dietro ad Adamas, appena 10/15 minuti a piedi dal porticciolo. Zona isolata e silenziosa (a parte qualche capra nei paraggi), camera con aria condizionata, frigorifero, ma solamente un piccolo fornelletto elettrico da campo, niente cucina vera e propria. Dovremo quindi mangiare sempre fuori (pranzo al sacco con panino e cena nei numerosi ristorantini davanti al porticciolo di Adamas). Gli studios dispongono inoltre di una bella terrazza comune con vista mare, molto gradevole soprattutto di sera (zanzare permettendo). Il tutto (noleggio macchina più alloggio) a 60 euro al giorno grazie ad una offerta di cui abbiamo approfittato. Ecco il programma dei nostri 8 giorni a Milos. Premetto che l’isola è stupenda e vale veramente la pena visitarla! Primo giorno: Lagada Beach, la spiaggia accanto al porticciolo di Adamas, bandiera blu dell’Unione Europea. L’acqua è veramente pulita nonostante la vicinanza con il porto, sugli scogli si possono vedere numerosi ricci. Con pochi minuti di cammino su una stradina non asfaltata si raggiunge un’altra spiaggetta praticamente deserta, ombreggiata da diversi alberi con il tipico tronco dipinto di bianco, molto suggestiva, e il retrostante cimitero militare francese risalente alla Prima Guerra Mondiale. Secondo giorno: Firopotamos, sulla costa nord dell’isola, un gruppetto di case di pescatori con rimesse per le barche che danno su una bellissima spiaggetta di finissima sabbia e una piccola chiesetta dai tipici colori delle costruzioni dell’arcipelago: bianco e azzurro. Vista bellissima sia sul gruppetto di case sia sulle vicine scogliere. Unica nota dolente: il baretto sulla spiaggia con musica veramente troppo alta!!! Senza di quello sarebbe stato un vero paradiso! Comodo comunque il fatto che ci siano ombrelloni e lettini gratuiti a disposizione dei bagnanti. Terzo giorno: la mattina a causa scottatura non andiamo in spiaggia e optiamo per una visita al Museo delle miniere di Adamas (sul lungomare, in direzione aeroporto). Ben organizzato, mostra gli attrezzi e l’abbigliamento dei minatori, i numerosi minerali che si trovano sull’isola, una sezione con le spiegazioni dei metodi di “rimboschimento” delle miniere non più sfruttate con anche esemplari vivi delle piante che vengono utilizzate per lo scopo. Al piano inferiore inoltre una proiezione continuata mostra le interviste agli anziani che hanno lavorato nelle miniere. Nel pomeriggio ancora Lagada Beach. Quarto giorno: primo giorno di Meltemi, il vento proveniente da Nord che spesso visita le Cicladi. Proviamo ad andare al fiordo di Papafragas ma purtroppo si trova proprio sulla costa nord e il mare è troppo mosso per poter scendere a fare il bagno tra due pareti di rocce. Ci spostiamo quindi nella vicina spiaggia di Agio Konstantinos dove ci fermiamo a prendere il sole con vista onde. Verso sera torniamo ad Adamas giusto in tempo per un bagno a Lagada Beach che, trovandosi dentro il golfo, non è spazzata dal Meltemi. Quinto giorno: poichè c’è ancora Meltemi, ci spostiamo sulla costa sud dell’isola, a Paliochori. Splendida spiaggia riparata da uno strapiombo di roccia alle sue spalle dove sono chiaramente visibili tracce dei vari minerali che abbiamo viso al museo delle miniere, in particolare il giallo delo zolfo e il rosso del ferro. Prendiamo ombrellone e due lettini (6 euro in tutto) perchè non ci sono alberi sotto cui ripararsi e stare al sole tutto il giorno è impensabile… Facendo snorkeling possiamo accorgerci della grande quantità e varietà di pesci presenti in quelle acque! Arriviamo inoltre vicino agli scogli in un punto dove l’origine vulcanica dell’isola si fa ancora sentire tramite la presenza di sorgenti sulfuree: acqua più torbida e calda, odore di zolfo e numerosi punti da cui si vedono colonne di bollicine d’aria risalire verso la superficie. Emozionante! Sesto giorno: alla mattina assisto a parte di una celebrazione ortodossa nella chiesetta che ospita anche il Museo Ecclesiastico ad Adamas, ma tre ore sono un po’ troppe soprattutto visto che non capisco la lingua, quindi dopo 1 ora e mezza esco e aspetto il mio ragazzo per la solita colazione al porticciolo. Anche oggi ci spostiamo al sud dell’isola per evitare il Meltemi. E’ la volta di Provatas, bella spiaggia in cui il livello dell’acqua resta basso per un bel tratto dalla riva, l’ideale per passeggiare! Settimo giorno: nonostante il vento non sia ancora calato andiamo al nord per visitare Sarakiniko, volevo assolutamente vedere questa scogliera di roccia bianca prima di lasciare Milos! Siamo fortunati, nonostante il Meltemi la spiaggetta è riparata quindi ci si può fermare. Rimaniamo abbagliati dalla scogliera: un canyon completamente bianco, con solo il verde di pochi alberi sul fondo e il blu del mare a colorare il panorama. Si distinguono chiaramente l’origine vulcanica delle rocce e l’azione dell’erosione dell’acqua. Un paesaggio quasi lunare, uno spettacolo davvero impressionante, quasi non ci sono parole per descriverlo. Valeva sicuramente la pena venire a Milos anche solo per vedere Sarakiniko! Passiamo tutto il giorno tra escursioni sulle rocce e nelle grotte (alla ricerca del fresco!) e bagni nella piccola caletta all’imbocco del canyon. Alla sera decidiamo di visitare Plaka, la capitale dell’isola, poichè è l’ultima occasione che abbiamo. La cittadina è carina, tutta fatta di vicoli e scalette, molto caratteristica. Decidiamo di fermarci a cena in un ristorante che incontriamo nei vicoli, “Archontoula”. Scelta sbagliatissima: abbiamo mangiato pochissimo e speso decisamente troppo: 6 euro per 5 cozze di numero (che avrebbero dovuto costituire secondo loro un secondo piatto di pesce), 6 euro per 7 alici marinate (che avrebbero dovuto costituire secondo loro un secondo piatto di pesce), 10 euro per due piccoli tentacoli di polpo alla griglia (che avrebbero dovuto costituire secondo loro un secondo piatto di pesce) e 13 euro per 4 gamberi di numero alla griglia (che avrebbero dovuto costituire secondo loro un secondo piatto di pesce). Insomma, in due abbiamo mangiato ben 4 secondi piatti di pesce e ci siamo alzati da tavola con parecchia fame! (e devo ammettere anche parecchio nervoso). Fortunatamente abbiamo recuperato con una pasticceria vicina dove abbiamo preso due porzioni di dolci tipici molto abbondanti e molto buoni! Per concludere la serata, passeggiata fino in cima al Kastro (per me faticosa, ma io ho decisamente poco allenamento…) per godere della splendida vista su tutto il golfo di Adamas illuminato. Molto romantico! Ottavo e ultimo giorno a Milos: dopo il check out dall’alloggio ci rechiamo per l’ultima volta a Lagada Beach per gli ultimi bagni della vacanza. Nel pomeriggio il traghetto ci aspetta per riportarci al Pireo in circa 4 ore e mezza (tre fermate intermedie: Sifnos, Serifos e Kithnos). Una volta arrivati al Pireo ci dirigiamo a piedi verso il nostro albergo (hotel Faros I, in Odos Notara, 47 euro la camera doppia). Dopo una mezzora di cammino arriviamo all’hotel che, nonostante la strada malandata (come al solito…) ci stupisce veramente! Molto bello, hall nuovissima così come l’ascensore e la camera, bagno splendido con doccia molto spaziosa. Insomma, quasi pensavamo di aver sbagliato posto! Il giorno successivo giriamo nei dintorni in attesa di recarci all’aeroporto per il volo di ritorno. Per puro caso capitiamo davanti alla chiesa di Agiou Nikolaou: è un vero capolavoro, una bellissima chiesa con tre cupole azzurre, ricchissima di decorazioni, icone, e con un enorme lampadario centrale dorato. Intorno a mezzogiorno ci rechiamo a piedi alla stazione del metrò del Pireo per raggiungere l’aeroporto e lì la sorpresa: c’è sciopero del metrò fino alle 16:00 e il nostro aereo è alle 16:20! Chiediamo informazioni e ci viene detto che possiamo raggiungere l’aeroporto tramite autobus, ma ci viene indicata la fermata sbagliata sia dalla biglietteria del metrò sia dal venditore di biglietti per l’autobus… No comment… Abbiamo girato con valigie al seguito da una fermata sbagliata all’altra fin quando un passante ha avuto pietà di noi e ci ha indicato la fermata giusta. Volo di ritorno con la Easyjet in orario, ritorno senza problemi. E una volta in Italia sentiamo già la nostalgia di Milos e la voglia di ripartire per un nuovo viaggio!


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