Atene in inverno
Nonostante l’abbondante nevicata che ha sorpreso gli ateniesi la sera prima del nostro arrivo, le temperature sono tornate nella norma e la neve si è sciolta nel giro di 24 ore e comunque abbiamo pagato con qualche grado in meno la prima giornata uno spettacolo veramente suggestivo.
Per gli interessati riassumo tutto in alcuni consigli: Scarpe comode con una suola alta tipo scarpa da ginnastica in inverno e sandali con un minimo di para sotto in estate, poiché nei siti archeologici c’è ghiaia ovunque e i marciapiedi in città sono orribili: con un paio di mocassini comodissimi ma con suola sottile ho messo a durissima prova le piante dei piedi.
Non visitatela nei mesi più caldi, dev’essere un forno.
Di giorno si sta bene in camicia e a volte in maglietta nelle ore più calde (in febbraio!!), ma nelle notti invernali occorre giubbino imbottito, maglia e calze calde.
Nella maggior parte dei ristoranti, appena seduti e anche se si è soli, portano subito e senza chiedere una bottiglia da un litro e mezzo di acqua, che poi si paga circa €2,5-3,5. Questa usanza potrà essere utile in estate quando sudano anche le camicie nell’armadio, ma in inverno credo che sia solo una scusa per far salire il conto. Se si vuole solo una birra, o una caraffa di acqua del rubinetto, che non si paga, è bene specificare subito.
Guida: La guida Lonely Planet “Il meglio di Atene” è ben fatta, ottime cartine e ristampata di recente (giugno 2007), solo alcune precisazioni: i prezzi dei ristoranti, che sono indicati escludendo le bevande, considerando il costo abbastanza elevato di queste e il coperto, fanno lievitare parecchio il conto e noi abbiamo sempre preso solo acqua e poco vino della casa. Inoltre la guida consiglia come “da non perdere” l’Espalnada, il ponte-passeggiata dell’architetto spagnolo Calatrava costruito in occasione delle olimpiadi 2004 che passa su una grossa arteria stradale e che porta al quartiere olimpico costiero. Sinceramente se non avete tempo è meglio lasciar perdere: dovrebbe essere una passeggiata verde, ma di verde non c’è granchè, la vista è sulla parte est della zona olimpica costiera e sul molo sportivo e il ponte comincia ad essere fatiscente per via delle scritte con vernice spray assolutamente non artistiche e per il fatto che inizia già a cadere a pezzi (nel lato ovest ci sono delle voragini che vedi le strade sotto). Altra imprecisione della guida: orario invernale del Museo Archeologico Nazionale, da mar a dom chiude alle 15 anziché le 17, lun alle 17 e non alle 19, inoltre ho trovato chiuse le sale della collezione egizia e della collezione Stathatos. Il prezzo aggiornato della funicolare per salire al Licabetto è € 5,50 A/R non economico ma un buon investimento per risparmiare molto tempo, fatica e scarpe, poiché c’è già abbastanza strada in salita dalla metro alla funicolare.
Mangiare e dormire: Il ristorante con il miglior rapporto qualità prezzo che abbiamo provato secondo noi è Sholarhio via Tripodon, 14 Plaka: €12 a testa con un menù di 5 portate a scelta in 2 persone, 10 portate se in 4 persone su una scelta di 18 piatti tipici compresa acqua, una bevanda, dessert, pane a volontà. Il cameriere si presenta con un grande vassoio con circa 15 piatti (i 3 di pesce fritto li fa al momento se lo vuoi). Il dessert è unico, niente di speciale, un mattoncino morbido che sa di miele, il resto, compreso il fritto di calamari e le polpette di carne tutto buonissimo. Per maggiori info hanno anche il sito internet e fuori dal locale i bigliettini da visita con la spiegazione del menù anche in italiano.
Per spendere veramente poco per i pasti, molto meno che in Italia, c’è anche McDonald’s, magari se esagerate vi trovate con qualche brufolo in più.
Per il pernottamento ci siamo trovati straordinariamente bene nell’Airotel Pathenon che si trova vicinissimo ad un’uscita della metro linea 2 rossa Acropoli (meno di 100 metri) e letteralmente a 15 passi a piedi contati dall’inizio della bellissima strada pedonale Dionysiou Aeropagitou e una passeggiata qui è veramente “da non perdere”, vedrete; inoltre su questa strada c’è l’ingresso principale per visitare l’acropoli. A parte la posizione veramente strategica, alla reception sono di una disponibilità eccezionale per ogni esigenza (il mio compagno interista è riuscito a vedersi la partita di champions che gli interessava e il locale dove vederla ce lo hanno trovato loro a 4 fermate di metro dall’hotel). Per quanto riguarda il prezzo, prenotando 20-30 giorni prima dal sito della catena Airotel si può ottenere, bassa stagione, camera doppia con terrazzo nel nostro caso, ma non l’abbiamo richiesto espressamente, e colazione a €77 (in due, non a testa ed è un 4 stelle con bollitore con thè e caffè in camera, colazione internazionale a buffet molto varia e un bel bagno con vasca). L’unica usanza strana che hanno è usare le lenzuola da una piazza e mezza per il letto matrimoniale; coperte normali. Se prevedete di litigarvi il lenzuolo chiedete due letti singoli.
Altro: Per vedere la costa vi consiglio di limitarvi ad un pasto a base di pesce veramente freschissimo, di giorno in inverno e di sera in estate, nel porticciolo di pescatori Microlimano, (fermata metro Faliro, linea 1 verde direzione Pireo poi 250 metri a piedi verso il mare attraversando la zona olimpica costiera ovest e un ponticello pedonale su un piccolo canale, in tutto 20 minuti da piazza Syntagma) dove si può mangiare in verande a pelo d’acqua e il pesce lo puoi scegliere visionandolo prima in cucina. La via del porto è praticamente una fila lunga di ristoranti. Il Pireo non è granchè, c’è solo un gran movimento di gente perché è un grosso nodo di scambio di trasporti.
Avete tempo e volete staccare dal panorama esclusivamente archeologico? Fate un giro nel grande magazzino, si fa per dire perché ha solo cose firmatissime tipo Armani, Prada e compagnia bella, Attica (abbigliamento anche sportivo e per bambini, accessori, profumeria) su 8 piani vicino piazza Syntagma, segnalato sulla guida che abbiamo usato; noi in realtà eravamo entrati, passando di lì, solo per usarne la toilette, ma siamo rimasti colpiti dalla “concentrazione” di firme.
Il quartiere sotto l’acropoli, Plaka, nelle notti invernali è letteralmente in letargo: non trovate nulla a parte qualche ristorante, ma ovviamente di giorno la cosa cambia e sembra un altro posto, brulicante di turisti e zeppo di negozi di tutti i tipi e locali dove sostare.
Avevo letto che ad Atene, specie in periodo di saldi e per l’oro, lo shopping è conveniente, ma non saprei confermarlo: far compere non era il mio scopo principale e i negozi normalmente non hanno i prezzi esposti. Visto che può essere un problema per i turisti che sono in giro tutto il giorno: tutti i siti archeologici anche piccoli sono dotati di toilette, anche se si entra solo con il biglietto, escluso tempio Zeus Olimpico dove la biglietteria è dopo l’ingresso (nuovo ingresso spostato a nordest del sito, molto di più dei 200 metri scritti all’ingresso vecchio nei pressi dell’Arco di Adriano.
Conservate il biglietto dell’Acropoli: ho visto gente dover pagare gli ingressi dei piccoli siti esterni perché non avevano guardato e conservato il biglietto, composto da tanti talloncini, inoltre essendo valido quattro giorni potrebbe venirvi voglia di visitare successivamente una parte che non avevate preventivato.
Cosa vale la pena vedere secondo me e perché: La passeggiata antica, via Dionysiou Areopagitou – panorama, locali, reperti ovunque. Acropoli- devo dire perché? La collina del Licabetto – panorama di tutta la città Pireo compreso, romantico all’imbrunire.
Tempio di Zeus Olimpico – enorme, quel che resta.
Microlimano – caratteristico, anche i “buttadentro” dei ristoranti.
Museo Archeologico nazionale – pezzi notevoli (non visti altri grandi musei per mancanza tempo) Quartiere Plaka – vitalissimo e variegato.
Piacevole anche la passeggiata nell’agorà antica con relativo piccolo museo (compreso nel prezzo del biglietto dell’Acropoli), dove mi ha incuriosito un vasino ber bimbi datato 650 A.C. E anche Keramikos del quale abbiamo visitato solo il piccolo museo e ci siamo limitati a guardare il sito dalla strada, che ne offre ampia visuale e perché era l’ultima parte della nostra gita e ne avevamo abbastanza di quattro giorni di ruderi marmorei, per quanto zeppi di storico fascino.
Il resto ve lo dice la guida, ma se avete bisogno di informazioni sono disponibile. Buona gita. Laura.