Atene e Paros 2

La nostra esperienza greca inizia ad Atene il 2 luglio 2008. Alloggiamo all'Hotel Tempi in zona Monastiraki, comodissimo, a due passi dall'Acropoli e dalla metropolitana (stazione di Monastiraki, 40 minuti dall'aeroporto, 25 dal Pireo). La struttura non è certo recente, la camera (con bagnetto e aria condizionata) è piccola e spartana ma pulita...
Scritto da: Biris
atene e paros 2
Partenza il: 02/07/2008
Ritorno il: 14/07/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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La nostra esperienza greca inizia ad Atene il 2 luglio 2008.

Alloggiamo all’Hotel Tempi in zona Monastiraki, comodissimo, a due passi dall’Acropoli e dalla metropolitana (stazione di Monastiraki, 40 minuti dall’aeroporto, 25 dal Pireo).

La struttura non è certo recente, la camera (con bagnetto e aria condizionata) è piccola e spartana ma pulita e la gestione ottima: Yannis e i suoi sono simpatici e disponibili.

Il prezzo di 64 € è molto buono per la zona rispetto a quanto trovato nel corso delle nostre ricerche.

Avevamo anche la fortuna di essere in una delle camere con terrazzino e vista (laterale) sull’Acropoli.

Che dire di Atene che già non sia stato detto? Intanto che non “basta un giorno per vedere tutto” come molti asseriscono: noi, ad esempio, ci siamo fermati tre giorni e non ci siamo certo annoiati.

Al di là dell’Acropoli (meta imprescindibile) è poi assolutamente da non perdere l’Agorà Antica ai suoi piedi, visitabile con il biglietto cumulativo di 12 € che permette di accedere anche ad altri siti limitrofi interessanti ma meno ricchi di vestigia del passato.

Splendido e ben conservato, ad esempio, il Tempio di Efesto.

Attenzione: la chiusura dei siti è prevista alle 19.30 (dalle 19.00 l’ingresso è gratuito) ma dalle 19.15 i custodi cominciano ad allontanare i turisti fischiando con insistenza, rendendo di fatto insopportabile la permanenza.

Il Museo Archeologico è veramente grande (stazione della metro Viktoria più una decina di minuti a piedi): una visita non particolarmente approfondita richiede almeno 4 ore.

Ma quello che vi è in mostra, dalle sculture agli ori micenei, è affascinante.

Il vivace quartiere della Plaka, benché pieno di negozi per turisti, merita più di una passeggiata: la zona è sempre piena di gente a tutte le ore del giorno, anche nell’assolato e caldissimo pomeriggio.

Nonostante sia molto decantata, la collina del Licabetto può deludere le aspettative: si gode di una vista privilegiata sulla metropoli ateniese, ma al di là di un bar e di una chiesetta non vi è altro.

Decisamente più suggestivo il tramonto sulla città visto dalla collinetta dell’Aeropago (sotto l’Acropoli) dove, quasi fosse un rito collettivo, alla sera convengono molte persone a chiacchierare e ammirare il panorama.

Per due sere abbiamo cenato da Sholarhio, già segnalato da un altro itinerario, ristorante tradizionale con la sua tipica e simpatica formula: per 2 persone, ad esempio, con 24€ si possono scegliere 5 piattini su 18 che vengono presentati in maniera scenografica su grande vassoio.

Il prezzo include pane, acqua, bevanda e dessert.

Ci sentiamo invece di sconsigliare “Brettos”, un bar della Plaka segnalato su più di una guida.

Il locale in sé è carino, ma si è rivelato un posto snob in cui la simpatia non è di casa.

Il nostro viaggio è proseguito a Paros, un’isola delle Cicladi meno nota delle più famose Naxos, Santorini e Mykonos.

4 ore di viaggio dal Pireo con Blue Star Ferries (29 € a testa per tratta), ma esistono anche alternative più economiche (ma più lente) o più veloci (ma costose).

Paros è di medie dimensioni: per dare un’idea, da Aliki (la punta meridionale) a Naoussa (la punta settentrionale) ci vogliono dai 40 ai 60 minuti di macchina, a seconda delle strade.

Abbiamo soggiornato per quattro giorni ad Aliki, un porticciolo grazioso e tranquillo con una delle spiagge di sabbia (non attrezzata) a nostro avviso più belle dell’isola.

A breve raggio vi sono altre belle spiagge: – Parasporos, attrezzata – Faranga, attrezzata – Glyfa, non attrezzata Alloggiavamo in uno studio con aria condizionata sopra l’Aquamarine Restaurant di Denis, un simpatico greco-belga molto gentile e disponibile.

La posizione un po’ defilata era ottima, con vista sulla baia suggestiva al tramonto.

Il bar/ristorante è anche dotato di un internet point gratuito.

Peccato solo per gli standard di pulizia, accettabili benché al di sotto delle nostre abitudini.

Prezzo ottimo (noi abbiamo pagato 40 € per notte).

I restanti quattro giorni ci siamo trasferiti a 2 km da Noussa, nella località di Ampelas, da Miltiadis (www.Miltiadis-paros.Com ma le foto e i video sul sito non rendono merito) Il posto, circondato da ulivi e pergolati di vite, è graziosissimo.

La nostra stanza, con bagno e aria condizionata, era dotata di frigo e fornelletto da campo per le colazioni.

Nel prezzo di 50 € per notte era inclusa la pulizia quotidiana dei locali.

Ambelas si trova a 5-10 minuti di macchina da alcune belle spiagge: – Santa Maria, attrezzata e molto decantata dai locali, specialmente dagli amanti di windsurf, che però abbiamo visitato in una giornata eccessivamente ventosa – Kolimbitres, baia attrezzata tra suggestivi massi rocciosi (ombrellone e due lettini €7,00) – Monastiri, baia non attrezzata con l’acqua bassa per un lungo tratto Tutte le spiagge che abbiamo menzionato sono di sabbia con acqua cristallina, anche se in un giorno di mare particolarmente mosso abbiamo trovato l’acqua torbida.

Irrinunciabile per la nostra vacanza è stato il noleggio della macchina (30 € / giorno, full insurance), che ci ha permesso di avere la libertà di movimento per visitare l’isola e le sue spiagge.

Anche nella gita ad Antiparos, isoletta più tranquilla prospicente Paros, la macchina si è rivelata fondamentale per evitare le spiagge più affollate in prossimità del porto.

Il traghetto da Paros si prende a Pounda con partenza ogni mezz’ora dalle 7.00 del mattino all’1.00 di notte.

Costo (2 persone + macchina) 8 € per tratta (10 minuti di traversata).

L’isola, come dicono, trasmette un grande senso di serenità probabilmente perché meno frequentata e, di conseguenza, meno costruita.

Le guide consigliano di vedere le cave ma la visita non è memorabile.

Merita molto di più un giro dell’isola per godere del paesaggio quasi incontaminato e del mare.

A Paros abbiamo visitato i centri di Parikia, Naoussa e Lefkes.

A Parikia è doverosa una visita alla Chiesa di Nostra Signora delle Cento Porte, ma per il resto la cittadina non offre molto.

Naoussa è il centro (grazioso) della vita notturna dell’isola, con locali alla moda ma anche taverne più tranquille.

Lefkes, l’antica capitale, è un suggestivo paese dell’interno in cui sopravvive un po’ di Storia (di lì parte, ad esempio, un sentiero bizantino tuttora percorribile).

Per chi ama l’arte non mancano le piccole gallerie, tra cui la Anemomilos Gallery di Ageria sita in un bel mulino a vento ristrutturato dal proprietario dell’attiguo ristorante da cui si gode una meravigliosa vista del tramonto.

Gli eventi locali sono pubblicizzati sulla rivista “Paros Life & Naxos Life” acquistabile nelle edicole dell’isola.

Ci permettiamo di segnalare due ristoranti in cui ci hanno portato degli amici che frequentano abitualmente l’isola. I prezzi erano modici ma probabilmente di favore (15 € a persona in entrambi i casi).

A Lefkes abbiamo cenato da Dimitroula con ricco menù a base di carne.

A Noussa, invece, cena molto varia a base di pesce (abbiamo assaggiato numerosi piatti), nella taverna “Mediterraneo” di Petros Tsunakis (l’ultima dell’ala sinistra del porto). Squisita la piovra marinata nell’aceto.

Abbiamo cenato anche ad Ampelas da Damiano’s, buon ristorante di pesce, comunque più caro e con una bella vista su Naxos.



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