Atene e Milos

L'idea iniziale era di vedre Milos, isola che ci era stata descritta come meravigliosa anche se non nota come le altre. Ma dato che non avevamo mai visto Atene abbiamo pensato di fermarci prima due o tre giorni in questa città.. Volendo partire con l'automobile, abbiamo prenotato il traghetto Ancona - Patrasso per 513 euro con cabina...
Scritto da: ippolita
atene e milos
Partenza il: 29/06/2009
Ritorno il: 15/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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L’idea iniziale era di vedre Milos, isola che ci era stata descritta come meravigliosa anche se non nota come le altre. Ma dato che non avevamo mai visto Atene abbiamo pensato di fermarci prima due o tre giorni in questa città.. Volendo partire con l’automobile, abbiamo prenotato il traghetto Ancona – Patrasso per 513 euro con cabina esterna all’andata e interna al ritorno. Il viaggio ha impegnato circa due giorni, dalle 17 del 29 alle ore 15.30 del giorno dopo.

Il nostro traghetto era della Minoan Lines , sembrava una bella nave da crociera , ma i prezzi dei cibi e bevande erano esorbitanti, per cui sarebbe stato opportuno portarsi qualcosa da casa.

La preoccupazione maggiore era di trovare la strada per trovare il nostro albergo che avevamo prenotato con Booking al Pireo. Per fortuna sul traghetto abbiamo conosciuto una signora greca che si è offerta di farsi seguire con la sua macchina al Pireo direzione ove anch’essa era diretta e una volta arrivati ci ha anche aiutato a trovare l’albergo. Da soli sarebbe stato difficilissimo. L’albergo era l’Hotel Phidias, vicino al porto, che si è rivelato modesto, ma pulito.

Fin da subito l’idea di recarsi ad Atene con l’automobile si è rivelata sbagliata, Il traffico è caotico, le indicazioni non sempre sono chiare e non sempre vi è la scritta in inglese, bisogna chiedere informazioni mille volte e non sempre sono giuste., Ma , lato positivo, dal Pireo , vi è una metropolitana comodissma che in venti minuti porta al centro della città. Ma anche qui non è facile orientarsi. Si ha l’impressione che il turista non venga preso in gran considerazione. Il metro non è ben indicato, le cartine che si trovano per le strade sono scritte in greco senza traduzione in inglese, non esistono enti del turismo se non uno trovato faticosamente con la guida LonelY Planet che è quasi mimetizzato perchè non ha una vetrina aperta, ma sembra quasi chiuso e se non fosse che abbiamo visto una persona uscire da una porta saremmo andati via. Ma una volta entrati non abbiamo avuto gran soddisfazione, volevamo avere informazioni sull’uscita dal Pireo per raggiungere Patrasso, dato che al ritorno non avremmo avuto la guida della signora greca, ci è stato risposto molto laconimamente di chiedere alla reception del nostro albergo.

Devo premettere che non siamo degli sprovveduti e siamo abituati a viaggiare . Si è rivelato utile un pulmino che fa il giro della città , si ferma in tutti i posti principali e costa 5 euro, si trova in Piazza Sintagma e davanti all’Arco di Adriano e in tutti i posti principali.

Comunque abbiamo visitato l’Acropoli, che non delude le aspettative e il Museo Archeologico nazionale, anche questo molto interessante, ma abbiamo notato con stupore che non vi erano delle mappe precise del museo e non tutte le stanze erano numerate, per cui seguendo la spiegazione con la guida della Lonely Planet che indicava le varie stanze e relative opere contenute non abbiamo trovato corrispondenza, per cui abbiamo faticato non poco a trovare la bambolina di terrracotta presa a simbolo dellle Olimpiadi.

Sia ad Atene che al Pireo abbiamo sempre mangiato abbastanza bene e con prezzi abbordabili.

Ho notato che vi sono moltissime edicole un numero esorbitante il che fa pensare che i greci leggano molti giornali, come anche che guardino molto televisione perchè nel vano tentivo di trovare , nel televisore dell’albergo, una rete italiana o almeno inglese , ho trovato almeno una cinquantina di canali in lingua greca. Altra cosa che mi ha stupito, ma favorevolmente è stata la gran quantità di cani , tutti di grossa taglia, dall’aria pacifica e ben nutriti che sonnecchiano davanti ai negozi e molti anche davanti alle edicole.

Dopo tre notti ad Atene, prendiamo il traghetto per Milos e qui si è rivelata l’utilità di essere al Pireo perchè il molo per la partenza era vicinissimo al nostro albergo. Quando siamo arrivati a Milos, erano i primi di luglio, l’isola era ancora abbastanza tranquilla, abbiamo parcheggiato facilmente nella località di arrivo Adamas ed abbiamo trovato subito proprio al centro del paese, ma in una via laterale una stanza in affitto molto carina e pulita con frigorifero, televisore terrazzino ed anche fornellino per farsi il caffè al costo di 35 euro la stanza.

Durante il soggiorno a Milos ci siamo avvalsi di una descrizione particolareggiatissima che abbiamo trovato proprio in questo sito di Turisti per caso e che si è rivelata molto utile in quanto le notizie date sono state precise e veritiere. La caratteristica principale dell’isola è data dalle formazioni rocciose dai colori variopinti che mescolati all’azzuro intenso del mare danno un effetto veramente straordinario. Ed anche per questo che è molto interessante vedere il museo delle miniere nel quale s ono descritti i vari tipi di rocce, la loro composizione e come si sono formate a seguito dell’eruzione vulcanica che ha interessato anche Santorini.

Abbiamo fatto una gita in barca, un piccolo Yatch che conteneva 20 persone, capitanato dal simpatico Elia che ci ha portato nella zona di Kleftico, raggiungibile solo via mare e poi con un piccolo gommone, a turno, ci ha fatto girare fra le piccole grotte, i faraglioni che si trovano in questa zona, splendida e frastagliata . Le rocce sono di perlite , un bianco candido che con l’azzurro del mare fa capire che i colori delle abitazioni greche hanno seguito quelli della natura.

Durante questa gita abbiamo mangiato, su una piccola spiaggia su un tavolo di legno predisposto allo scopo , degli ottimi spaghetti allo scoglio e insalata greca Abbiamo notato con orrore che i partecipanti alla gita, tutti stranieri, condivano gli spaghetti con abbondante formaggio. Questo è stato il pasto migliore di tutta la nostra vacanza e i 45 euro spesi per l’intera gita ci sono sembrati più che adeguati. Non così è stato per gli altri pasti consumati durante il soggiorno, abbiamo preso alcuni bidoni, ad esempio al ad Adamas il ristorante Flisvos, segnalato dalla Lonely Planet non si mangia bene. Alla Plaka nel ristorante vicino al parcheggio in alto ci hanno dato delle polpette che non hanno mangiato neanche i gatti che avevamo intorno Buone invece le due taverne che si trovano a Tripiti. Altre spiagge splendide sono quelle di Saraniko, Tsigrado,Firiplaka. Abbiamo fatto anche il tour dell’isola con sosta a Kimolos per il pranzo, anche questo è valso la pena. Non vale la pena andare apposta a Kimolos perchè non ha molto di più o di diverso di quello che si trova a Milos.

Per il ritorno decidiamo di fermarci altre due notti ad Atene per vedere il Museo dell’Acropòi che non avevamo fatto in tempo a vedere prima. Troviamo sempre al Pireo un Albergo Faros, che per soli 50 euro si rivela molto più bello e confortevole del Phidias oltre ad aver un’ottima ed abbondante colazione per soli 6 euro. E qui abbiamo preso un bidone colossale: fidandoci della Lonely Planet ( edizione 2008) che finora aveva fornito informazioni precise sugli orari dei musei, e non parlava di chiusura del lunedì credevamo che il museo fosse aperto, ma invece era chiuso il lunedì e noi avevano solo quella giornata da passare ad Atene prima del ritorno. Io credo che queste informazioni siano di estrema importanza eppure non era scritto neanche nelle rivista Viaggi appena uscita, che aveva un capitolo dedeicato proprio a questo museo.

Ce ne siamo fatti una ragione e abbiamo pensato che può essere un’ottima scusa per tornare e vedere anche tutta la grecia continentale.



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