Atene, che di bella sorpresa!
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Sono appena tornato da un week end lungo (4 giorni/3 notti) nella capitale greca e prima che i ricordi comincino a sbiadirsi vi racconto la mia esperienza.
In generale diciamo che 4 giorni sono un periodo sufficiente per una visita completa (o quasi) della città ma se desiderate fare “gite fuori porta” (Micene, Epidauro oppure Delfi) dovrete aggiungere uno o più giorni secondo necessità.
Periodo: fine marzo, clima buono (né caldo né freddo insomma), precipitazioni scarse.
La città: dovrete, innanzitutto, munirvi di una guida (io avevo acquistato per € 3, a Porta Portese, l’edizione 2013 della Traveler, pubblicata dalla National Geographic) e scaricare una app gratuita per Smartphone (ad esempio la “Athens by Greekguide.com”). Inoltre un’attenta programmazione, prima di arrivare sul posto, vi farà risparmiare inutili perdite di tempo (tipo: adesso che facciamo?) e non rischierete di vedere due volte le stesse cose.
Una mappa dettagliata del centro città e della metropolitana è reperibile gratuitamente in aeroporto vicino ai nastri per il ritiro dei bagagli.
Da non perdere (top Ten)
1) l’Acropoli (il costo del biglietto è di € 12, ha una validità di 4 giorni e consente l’entrata anche ad altre 4 o 5 attrazioni)
2) l’Agorà ed il tempio di Efesto
3) la biblioteca di Adriano
4) il Foro Romano
5) il Museo dell’Acropoli (con le Cariatidi originali da ammirare da vicino, costo del biglietto € 5 ma ne vale la pena)
6) l’imperdibile Museo Archeologico Nazionale (costo del biglietto € 7, gratis tutte le domeniche dal 01/11 al 31/03, con le favolose collezioni di oggetti e gioielli provenienti da Micene, inclusa la famosa maschera di Agamennone, e la statua di Poseidone)
7) piazza Syntagma, sede del parlamento, ed il cambio della guardia
8) la chiesa Bizantina situata sulla Ermou;
9) una passeggiata tra i vicoli del caratteristico quartiere Plaka;
10) una passeggiata al porto turistico del Pireo.
Per lo shopping “commerciale” suggerisco la Ermou (la via principale che da Monistiraki conduce i 20/25 minuti a piedi su piazza Syntagma) oppure la Adrianou (la strada principale del caratteristico quartiere Plaka). Quest’ultima è dedicata a prodotti di artigianato e souvenir mentre nella prima potrete trovare tutto il resto. Il Flea Market ha inizio da piazza Monastiraki ed è una specie di Porta Portese dove si possono fare buoni affari.
Per i minori o gli studenti universitari consiglio di portare la carta studenti (o libretto universitario) che garantisce sconti o entrata gratis nei musei e nei siti archeologici. Per tutti: scarpe comode!
Volo
Ottimo, con Ryanair. Partenza da Roma Ciampino il sabato alle ore 6,45, rientro martedì con partenza alle 21,30 (ci sono comunque più voli giornalieri). Costo del biglietto € 35,00 a persona tutto compreso. Per il bagaglio è consentito portare in cabina un trolley delle dimensioni standard indicate sul sito della compagnia (comunque c’è molta più flessibilità rispetto a qualche anno fa) ed una borsa con gli effetti personali o uno zainetto, comodo il check in on line con assegnazione automatica del posto (non c’è l’assalto di un tempo per accaparrarsi i posti). Sia all’andata che al ritorno, per mancanza di spazio in cabina, ci hanno caricato (gratuitamente) il bagaglio in stiva che abbiamo poi potuto recuperare nel giro di 15/20 minuti (ottima efficienza del personale aeroportuale sia ad Atene che a Ciampino). Auto lasciata al ParkinGo con prenotazione on line al costo di € 26,50 per 4 giorni e car valet in partenza.
Hotel
Fedele alle mie idee ho cercato un ostello e la scelta è ricaduta sull’AthenStyle – Agias Theklas 10 – a cento metri dalla centralissima piazza Monastiraki (e dalla fermata della metro che collega, in poco più di 40 minuti, direttamente con l’aeroporto al costo di € 8 a persona). I proprietari (fratello e sorella) parlano perfettamente italiano e vi potranno dare informazioni e consigli su cosa vedere, come muoversi, dove mangiare, ecc..
Il costo complessivo, per una quadrupla (situata al 6° e penultimo piano dell’edificio, dotata di balcone con vista splendida dell’Acropoli, angolo cottura e ben 2 bagni), è stato di € 264,00 inclusa la prima colazione. All’ultimo piano è ubicato il bar con vista panoramica che propone happy hour dalle 18,00 e musica la sera (un po’ rumoroso ma non chiude tardi).
Rapporto qualità/prezzo, location, pulizia, cordialità e disponibilità del personale, wi-fi gratis in tutta la struttura: consigliatissimo!
Mangiare
Cibo buono e decisamente economico. La cucina greca è abbastanza varia, pochissimi i ristoranti etnici, nessun cinese.
Economica e passabile (soprattutto rispetto agli standard degli altri paesi esteri che ho visitato) la caffetteria (espresso € 1,00/1,20 al banco, € 2,00/2,50 al tavolo, diffusa presenza di miscele italiane come Illy, Lavazza, Kimbo).
Per il pranzo consiglio un veloce “pita gyros” oppure un classico hot dog (i prezzi variano da € 0,80 a € 2,50, take away o seduti non fa differenza); una valida alternativa è lo yogurt (sia esso frozen, tipo gelato, oppure il tradizionale yogurt fresco greco) da farcire a piacimento (self service) con frutta (fragole, ananas, ecc…) oppure cereali o biscotti: prezzi intorno ai 3 o 4 euro (varia in base al peso).
Per la sera se decidete per uno dei molti ristoranti turistici di Monistariki e dintorni sappiate che sono tutti sullo stesso livello sia per la qualità (decente) che per il prezzo (basso, € 10-12 a persona).
Personalmente vi consiglio un paio di locali tipici frequentati soprattutto da gente del posto: il primo è “Nikitas” (Agion Anargyron 19), locale essenziale e scelta di piatti piuttosto limitata ma qualità alta e prezzo molto contenuto; il secondo è “O TziTzikas kai Mermigas” (Mitropoleos 12), locale molto carino, scelta dei piatti ampia, qualità elevata e prezzi comunque alla portata di tutte le tasche.
La pasticceria “Serbetospito” (Karaiskaki 33, Platei Psirri) merita una citazione particolare: dolci molto buoni, porzioni generosissime (addirittura esagerate!), prezzi un po’ alti ma ne vale la pena.
Infine, un paio di segnalazioni: nei ristoranti è d’uso, da parte del gestore, offrire a fine pasto un liquore o un dolce, ve lo portano senza che lo chiediate ed è compreso nel prezzo (o se preferite è gratis); l’acqua in bottiglia costa poco ovunque (mezzo litro € 0,50).
Trasporti
La metropolitana è notevole: modernissima, pulita ed efficiente, è costituita da 3 linee che raggiungono in modo abbastanza capillare i luoghi di maggior interesse per un turista. Alcune stazioni (Monastiraki, Akropolis) sono state costruite su scavi che sono visitabili mentre si aspetta il treno o contengono raccolte di reperti (vasellame ed altro) come fossero vere e proprie stanze di un museo. Il costo del biglietto (metro + bus di superficie) è di € 1,20 (vale 70 minuti), in alternativa si può optare per il giornaliero (€ 4) oppure per il plurigiornaliero (3 giorni, € 20 compresa tratta da o per l’aeroporto). Attenti ai borseggiatori…
Considerazioni finali
Inutile fare finta di niente, la crisi c’è e si vede; qualche edificio di troppo abbandonato (anche in centro) o che necessiterebbe di urgente ristrutturazione, un parco automobili decisamente datato, persone che cercano di sbarcare il lunario chiedendo l’elemosina sulla metro (si tratta, a giudicare dall’aspetto, di persone che sono rimaste senza lavoro).
Tuttavia ho anche visto una città in continuo movimento, piena di vita e di voglia di vivere, pulita (contrariamente a quanto mi era stato detto), ospitale e facilmente accessibile al turista (le indicazioni sono quasi ovunque in inglese, oltre che in greco, molte vie del centro sono pedonalizzate, i prezzi generalmente contenuti).
I greci affrontano la crisi con grande dignità, orgogliosi come sono della loro cultura e delle loro origini, oltreché con un misto di rassegnazione e indifferenza, forse per esorcizzare la paura di rimanere coinvolti in prima persona.
Fatto sta che sono un popolo decisamente socievole, vuoi per motivi di business (ristoratori e negozianti) che per semplice curiosità (ci è capitato, soprattutto nei ristoranti, di essere chiamati a scambiare qualche parola dai clienti greci del tavolo vicino). In molti parlano almeno qualche rudimento di italiano, l’inglese è ben parlato e compreso nelle zone battute dal turismo.
Il mio consiglio, per vivere al meglio l’atmosfera locale, è quello di parlare con le persone. Mentre passeggiate per le viuzze di Plaka, vi capiterà spesso di essere fermati dai “procacciatori di clienti” dei ristoranti o dei vari negozi: non fate finta di niente, non scappate, non ce n’è davvero bisogno, accetteranno un vostro educato rifiuto senza problemi ma sarà comunque piacevole, per voi e per loro, scambiare qualche parola e parlare del più e del meno.
Per altre info non esitate a contattarmi.
Buon viaggio.