Atene al tempo della crisi… economica
Partiamo con Easy Jet da Malpensa venerdì 14 ottobre (volo solo andata per 30 euro a persona… in pieno sciopero generale greco). Dopo 2 ore di ritardo del volo arriviamo alle 16 all’aeroporto di Atene (30 km dalla citta’) e qui comincia il calvario di come raggiungere il nostro hotel in centro. Solitamente si prende (to Trains) il treno suburbano (giallo) che per 7 euro ti porta alla fermata Douk Plakentias del metrò dove, poi, si prende la linea blu e si arriva in centro (Syntagma) da cui si puo’ decidere cosa altro prendere per arrivare verso il proprio Hotel. Purtroppo niente! Né Treni, né metrò, né bus di linea, né taxi, quando i greci fanno sciopero devo dire che lo fanno seriamente…
Non demordiamo e con altri italiani troviamo la compagnia di Bus privata Ktel davanti all’aeroporto che per 5 euro ci porta vicino alla piazza Omonia, ma poi da qui tutta a piedi fino all’Hotel, tanto che lo raggiungiamo solo alle 19,30 della sera! Ma quando arriviamo l’Hotel Tony ci solleva decisamente il morale, posizione fantastica sotto l’Acropoli, ci viene dato per 65 euro uno studio di 40 mq nuovo spettacolare, pulitissimo in zona supetranquilla (Koukaki) e vicino a tutto con la fermata del metro’ Syngrou-Fix a 5 minuti! Cena nel bellissimo ristorante “Strofi” con vista Acropoli consigliato da Tony una bella passeggiata nella Plaka e poi diritti a riposare in vista del sabato e domenica dedicati a vedere tutti il possibile. Purtroppo però il peggio doveva ancora venire… sabato e domenica i greci hanno deciso bene di prolungare lo sciopero per cui caos totale, musei e siti archeologici chiusi a tutti i turisti che scoraggiati vagavano per la città alla ricerca di qualcosa di aperto per non tornarsene a casa e dover dire di aver perso il weekend, noi siamo nella stessa situazione. Restiamo in contatto con gli italiani conosciuti in volo e creiamo una sorta di “Santa alleanza” dove ciascuno appena veniva a sapere di un museo aperto o qualsiasi altra “pietra antica in esposizione” mandava un sms agli altri per avvisarli! Noi non ci abbattiamo neanche quando la temperatura si aggiunge ai disagi già presenti arrivando a quota 12-13° in una città che a metà ottobre a volte sfiora ancora i 25-27°! Teniamo duro e visitiamo tutto quello che è possibile, camminiamo e camminiamo per tutta la città tra i quartieri pittoreschi della Plaka, nelle vie turistiche sotto l’acropoli (Adrianou, Pavlou), le vie dello shopping di Ermou che conduce direttamente davanti al palazzo del parlamento e Perikleous, la via bella e pedonale ricca di ristorantini e bar di Eolou, il quartiere di Monastiraki, Piazza Syntagma, Piazza Omonia, Piazza Kotzia. Passeggiando riusciamo a vedere le tante chiese antiche bizantine della città (Kapnikerea, Gorgoepikoos, Agias Apostoli, etc), riusciamo a vedere alcuni siti archeologici dall’esterno comunque bene come l’Antica Agora’ col tempio di Efesto, l’antico agorà romano e la sua bellissima torre dei venti, il tempio di Zeus e l’arco di Adriano e lo stadio Panathinaikon.
Camminiamo e ci imbattiamo nel trittico di via Panepistimiou con la libreria nazionale, l’università di Atene e l’Accademia sino al Museo Archeologico Nazionale che però troviamo purtroppo chiuso. Riusciamo anche a vedere la cattedrale di Atene in fase di ristrutturazione e ad entrare la domenica nel bellissimo e moderno Museo dell’Acropoli in cui potrete vedere le famose cariatidi. Non poteva mancare un giro ai giardini Nazionali e un salto sul monte de Licabetto da cui è visibile tutta le citta’ di Atene (7 euro la funicolare). Durante queste comunque belle camminate abbiamo potuto notare che la crisi si sente e si vede, usciti dalle zone più turistiche appena ci si avvicina ad esempio piazza Ominia si vede povertà, trascuratezza, mendicanti e barboni, inoltre per non farci mancare nulla anche i netturbini hanno scioperato per cui il risultato è stato quello di vedere una città in stile napoletano, cioè con cumuli di spazzatura ovunque. Sempre per vivere appieno l’atmosfera ateniese, la sera del sabato decidiamo di andare a cena con tutti gli amici italiani conosciuti e decidiamo di trovarci in piazza Syntagma davanti al palazzo presidenziale… peccato che quando usciamo dal metrò siamo in 20.000 a trovarsi davanti al palazzo! Siamo coinvolti nella manifestazione di protesta contri i tagli e i sacrifici economici richiesti ai greci, scattiamo qualche foto poi ci defiliamo verso la Plaka. Siamo arrivati alla domenica sera contenti ma con l’amaro in bocca di non essere riusciti a causa dello sciopero generale ad entrare nel vero luogo per cui si va ad Atene, cioè l’Acropoli. Purtroppo siamo scoraggiati perché domenica sera si “vociferava” che forse avrebbe aperto il lunedì mattina alle 13,30, poi alle 11,00 ma sempre troppo tardi per noi che alle 12,00 dovevamo essere in aeroporto per andare a Cipro.
Il lunedì mattina ci svegliamo oramai rassegnati quando alle ore 9,00 arriva il fatidico Sms da un nostro amico italiano che ci comunica che l’Acropoli è aperta! Veloci come nemmeno il migliore Usain Bolt poteva fare ci troviamo davanti all’ingresso e con 12 euro acquistiamo il biglietto valido per ben 7 siti archeologici e per 4 giorni, a noi servirà solo per l’acropoli ma non ci interessa, tanto poi lo regaleremo a 2 turisti tedeschi che appena arrivati con sacco a pelo ad Atene ci guarderanno e ringrazieranno a dir poco stupiti da tanta grazia! Finalmente l’Acropoli, l’ingresso maestoso dei Propilei, il tempio di Atena Nike, la via Panatenaica, il Partenone, l’Eretteo dove Atena sconfisse Poseidone, il Teatro di Dioniso e il Teatro di Erode Attico e infine le spettacolari vedute di Atene verso il Pireo, verso il monte di Filopappo e verso il Licabetto! Solo questo è valsa tutta l’attesa del viaggio, i disagi degli scioperi, l’immondizia. Ora possiamo partire per Cipro contenti! Cosa dire in più? Che Atene, indipendentemente, da scioperi, manifestazioni, cattivo tempo, immondizia… resta sempre una città che merita di essere visitata, ricca di storia e di cultura, e con fascino unico.