Assaggio di Barcellona
Partiamo il venerdì a 12.00 da Bologna con volo Ryanair, e nel giro di un’ora e mezza, arriviamo nella capitale catalana.
All’uscita dell’aeroporto, prendiamo un aerobus che con euro 5,90 a testa, ci conduce a Plaza Cataluna nel giro di una mezz’oretta.
Ci dirigiamo senza problemi al nostro albergo, l’Hotel Condal – Boqueria 23, proprio situato in una traversa della famosa “Rambla” (lo consiglio vivamente per la posizione centrale, un po’ meno per la tranquillità, poiché la zona è molto rumorosa, ma ne vale sicuramente la pena per qualche giorno).
Non facciamo in tempo a posare i bagagli che subito ci avventuriamo nella tanto decantata “Rambla” ed effettivamente a primo impatto ti trovi un po’ disorientato dal turbinio di gente che la pervade a ogni ora del giorno e della notte, ma dopo poco ti senti parte di tutta quella vitalità ed energia che si respira, con artisti di strada che espongono quadri, statue viventi e venditori ambulanti che invadono entrambi i lati della strada.
Proseguiamo la nostra passeggiata fino ad arrivare al “Monument a Colon”, la statua di Cristoforo Colombo, che si staglia proprio davanti alla Barceloneta, con il Porto Vecchio, la Rambla del Mar che conduce al Porto Nuovo attraverso un ponte in legno e l’acquario di Barcellona, sul Moll d’Espanya.
Torniamo indietro sulla Rambla e prendiamo la metro fino a Placa Espanya, e camminiamo circa 10 minuti per assistere alla spettacolare esibizione di colori, luci, musica e giochi d’acqua che ti regala la “Fontana Magica” (dura circa un ventina di minuti).
Risaliamo a piedi la scalinata fino al “Palacio Nacional” (sede del Museo Nazionale d’Arte di Catalunya)e dalla cima godiamo di un panorama veramente mozzafiato!!!
La giornata seguente la dedichiamo interamente al genio “Gaudì”.
Prima tappa “Sagrada Familia”.
Dopo aver fatto colazione nei pressi del “Mercato della Boqueria”, un vero tripudio di colori che provengono dalle ordinate bancherelle di frutta e verdura, prendiamo la metro e arriviamo verso le 11.00 (orario stabilito al momento della prenotazione on-line) alla “Sagrada Familia” e senza fare alcuna fila, entriamo.
Dotati di un’audio-guida visitiamo per circa un’ora e tre quarti il capolavoro dell’architetto Gaudì, e non sto a dilungarmi perché ci sarebbe veramente troppo da dire, tranne che ti lascia senza proprio senza fiato!
Riprendiamo la metro e scendiamo a Passeig de Gràcia, dove al civico 43 ,troviamo l’altro capolavoro di Gaudì, la “Casa Batllo” ed entriamo, anche se non è proprio economica – 20,00 euro a testa), è sicuramente qualcosa di unico.
Dall’esterno la facciata di Casa Batlló sembra essere fatta di teschi ed ossa; la sensazione è quella di trovarsi dentro un sottomarino, in un gioco di luci, colori e forme prese dalla vita marina, principale fonte di ispirazione per Gaudì.
Uscendo dalla “Casa”, dopo una visita di circa un’ora e mezza,(sono quasi due del pomeriggio), la fame prende il sopravvento e proprio di fronte si materializza il “Tapa Tapa”, un grazioso locale che offre una vastissima scelta di tapas.
Tornando su Passeig de Gracia, prendiamo l’autobus n.24 che ci conduce direttamente a una delle entrate del “Parc Guell”, senza dover affrontare una faticosissima salita a piedi (che invece avremmo dovuto fare prendendo la metro).
L’entrata al parco è gratuita tranne la zona monumentale che è a pagamento (8 euro a testa).
La splendida giornata ci ha permesso di godere al meglio di questa autentica magia architettonica progettata dal genio Gaudì, al posto di una casa-giardino voluta originariamente dal conte Eusebi Guell.
Ci ritroviamo immersi in un mondo fiabesco, con strutture stile fumetto (comignoli a forma di fungo), arcate gotiche, piastrelle trencadis e gallerie preistoriche in pietra e terra.
Degni di nota sono la famosa scalinata su cui domina la statua della salamandra, affiancata da fontane che porta direttamente alla Sala Hipostila, conosciuta anche come Tempio Dorico, una sorta di “foresta” di colonne di pietra (ben 88); la panca sinusoidale, nota come Banc de Trencadis, decorata con pezzi di ceramica: da qui si gode di una spettacolare veduta sopra Barcellona.
Il nostro “Gaudì tour” termina con una passeggiata attraverso le viuzze del quartiere gotico e con un ottima cena a base di paella, sangria e crema catalana (menù fisso a 12.90)!
Dedichiamo la domenica “in primis” alla visita del quartiere gotico.
La mattina sulle dieci ancora non c’è nessuno per strada e girovaghiamo liberi fra le tortuose viuzze che ci conducono alla Cattedrale, cui nome originale è la Cattedrale di Santa Eulalia, la più alta espressione del Gotico Catalano.
La straordinaria varietà di stili e dettagli architettonici, artistici e decorativi è quello che maggiormente colpisce.
Proseguiamo fino a imbatterci nella famosa Cattedrale gotica del quattordicesimo secolo “Santa Maria del Mar” , costruita dagli abitanti del quartiere La Ribera con i soldi che avevano guadagnato con il commercio all’estero: l’imponenza e la sobrietà è quello che la contraddistingue.
Il “Palau de la Musica Catalana” è la tappa successiva del nostro itinerario, e si tratta di uno degli edifici emblematici del modernismo catalano: esternamente si presenta come un’architettura insolita e di spicco, in contrasto con le costruzioni circostanti.
Un’abbondanza di dettagli domina in questa struttura, con la facciata di mattoni rossi: si va dai temi del “giardino floreale”, ai divani ricamati e ai giochi cromatici delle vetrate.
Abbiamo però deciso di entrare solo per una breve visita e non di assistere a uno degli spettacoli proposti.
Usciti dal Palazzo, prendiamo la teleferica alla fermata della metro Parallel, che è direttamente collegata con la funicolare, (anche se il prezzo non è economico, la consiglio per la spettacolare vista della città che si gode dall’alto) che ti porta al “Castello del Montjuic”.
Trascorriamo un’oretta in questa fortezza che risale al XVII secolo e che fu teatro di sanguinose battaglie, nonché carcere per prigionieri politici. Oggi ospita un museo militare e all’esterno è presieduto da cannoni.
La giornata è talmente bella che decidiamo, una volta scesi, di dirigerci verso la Barceloneta, e la metro sicuramente è la soluzione migliore.
Dopo una breve passeggiata lungo il porticciolo, ci spostiamo in una zona meno centrale che pullula di ristorantini che propongono menù fissi di pesce a prezzi alquanto convenienti, e pranziamo all’aperto, grazie alla temperatura veramente mite.
Finito di mangiare (sono ormai le 16.00), proseguiamo la nostra camminata fino ad arrivare alla spiaggia, che si snoda attraverso il bellissimo lungomare, ricco di palme, fino ad arrivare al Porto Olimpico, alla fine del quale svetta l’immensa scultura color bronzo del “Peix”.
Dopo tanto camminare, ci rilassiamo in una una taverna basca, nel quartiere gotico, e terminiamo la sera fra pinchos e birra!!!!
Purtroppo la nostra breve vacanza finisce qui, poiché la mattina seguente abbiamo l’aereo con destino Bologna.
Quattro giorni sono sicuramente pochi per conoscere una città come questa, ma sicuramente ti permettono di apprezzarne gli aspetti più significativi: e allora Barcellona “hasta pronto”!