Aruba isola da sogno

Protagonisti: Mamma Papà, Selene, Sara e Antonio da Milano Quando abbiamo deciso che per la Santissima Pasqua l’avremmo passata al mare.. uno dei miei tanti sogni si era avverato, convincere tutta la mia famiglia che le 11 ore di volo non sarebbero state inutili, perché un posto cosi lo si sogna e basta. Partenza ore 1045 dall’aeroporto...
Scritto da: Selene M,,,
aruba isola da sogno
Partenza il: 26/03/2005
Ritorno il: 03/04/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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Protagonisti: Mamma Papà, Selene, Sara e Antonio da Milano Quando abbiamo deciso che per la Santissima Pasqua l’avremmo passata al mare.. uno dei miei tanti sogni si era avverato, convincere tutta la mia famiglia che le 11 ore di volo non sarebbero state inutili, perché un posto cosi lo si sogna e basta. Partenza ore 1045 dall’aeroporto di Linate con la KLM ottima compagnia ci porterà fino ad Amsterdam e poi diretti nell’Isola più conosciuta delle Antille Olandesi: ARUBA Aruba, si trova a una trentina di chilometri a nord della costa venezuelana, ed è giustamente considerata come la “perla” delle Piccole Antille. Aruba, one happy Island, è lo slogan che appare in tutte le targhe dell’isola, tutte le persone ci danno il benvenuto nella loro lingua BON BINI ARUBA proprio come il timbro che si riceve sul passaporto all’arrivo alla dogana..

Per una lingua di terra lunga trenta chilometri e larga al massimo sei, l’isola ha molto da offrire… basta noleggiare un fuoristrada, indispensabile per raggiungere i punti più scenografici della parte nord, e partire lungo la costa per constatare come, appena lasciata l’area dove si è concentrato lo sviluppo turistico, l’isola sia in gran parte selvaggia. La prima vista curiosa sono gli alberi che qui chiamano divi divi, che gli alisei che soffiano costantemente sull’isola piegano in forme tanto contorte da farli assomigliare a giganteschi bonsai.

Le splendite acque di Eagle beach, Palm Beach.. Ci hanno fatto innamorare queste si trovano lungo il litorale dei “mille resort” mentre invece Coco beach e Baby Beach rimangono sul versante opposto (San Nicolas) tutte bellissime da far invidia a tutto il mondo.. Marino.. Le acque hanno colori bellissimi è difficile anche descriverli si passa dal verde smeraldo all’azzurro .. Con una lingua di spiaggia fine e bianchissima uno spettacolo.. Per chi come noi ama il mare.. Non possiamo che farmi coccolare dalle onde leggere sulla riva.. Gli uccelli che sorvolano l’area sono tantissimi.. La Capitale Oranjestad, risente molto dei colonizzatori spagnoli ed olandesi e le popolazioni indigene, che hanno influenzato le usanze e le abitazioni del luogo. In città, possiamo ammirare il monumento dedicato alla Regina Winhelmina d’Olanda e l’antico faro Willem III Toren, passeggiare per le diverse bancarelle di souvenir e negozi, la gente è veramente molto cordiale e gentile, sempre pronta a regalarti un sorriso. Le iguane che si mimetizzano sugli alberi sono bellissime… Altra tappa importante è la fabbrica dell’Aloe di Aruba infatti la produzione ha fatta parte di storia del aruba per molti anni. Giro guidato all’interno della fabbrica del balsamo dell’aloe di aruba e vedete il processo di produzione first-hand dal foglio dell’aloe alle lozioni rifinite e screma. Altro punto De Olde Molen questo vecchio mulino a vento in primo luogo è stato costruito in 1804 in Olanda ed allora è stato spedito alla parte di Aruba dalla parte ed è stato ricostruito in 1960. Ora caratterizza un ristorante moderato-valutato che si specializza nel pranzare continentale.

Non possiamo vedere le tantissime attrazioni.. Iniziamo quindi dal Lighthouse California, un faro bianco enorme che indica l’inizio della costa nord. Continuiamo il nostro tuor e ci accorgiamo che il paesaggio è completamente diverso dall’altro litorale… niente più resort di lusso e niente ristoranti.. Solo tanta vegetazione selvaggia e scogli neri di origine vulcanica… Ogni angolo della costa è sempre più bello.. Ogni punto si prospetta interessante per le nostre foto ricordo.. Ancora pochi chilometri e troviamo la piccola Chiesa Alto Vista Chapel.. È molto graziosa, peccato che non riusciamo a trovare una candela non accesa, ma l’importante è pregare. Percorriamo gran parte di strada all’interno dell’ Arikok National Park, un gioiello fatto di formazioni rocciose insolite, cactus giganti, resti di insediamenti indiani, asfalto inesistente, per fortuna abbiamo affittato una jeep 4×4 è veramente l’unico modo per visitare l’entro terra di questa fantastica isola. Il viaggio che percorriamo è sempre sulla costa e le raffiche di vento che si abbattono con violenza sugli scogli di origine vulcanica, raggiungendo altezze impressionanti fanno un pò paura ma nello stesso tempo i panorami del mare sono indimenticabili Arriviamo al Natural Bridge «ponte naturale» che si trova a metà della costa nord è sicuramente il punto più fotografato dell’isola. Si tratta di un arco di terra lungo oltre trenta metri di lunghezza che si innalza per quasi dieci metri sopra le onde.. Che emozione sedersi li sopra.. Bellissimo! Sara decide di fare un tour a cavallo a … lungo la costa arriverà fino a Natural Pool (che per paura in jeep il secondo giorno non siamo arrivati perché sinceramente il terreno era molto impercorribile.. Immaginati senza una jeep..) Il resto della famiglia compresa io, optiamo invece per SunSet Cruise .. A bordo di un catamarano bellissimo, peccato che oltre un bicchiere di coca cola non abbiamo ricevuto altro! … la musica.. La gente.. I gabbiani.. Bianchi che sorvolavano intorno a noi.. e poi come potremmo dimenticare quel tramonto … Aruba rimarrà per sempre nei nostri ricordi più belli..

Sabato 2 aprile ’05 ultimo giorno ultime foto.. Che dire vogliamo ringraziare tutta la gente che ci ha fatto stare bene e ci ha regalato tanti sorrisi.. ! la vacanza è finita..

ci dispiace tantissimo lasciare questa piccola lingua di terra ..

Selene



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