Argentina “Fai da Te”

Un mese in Argentina in formula "Fai da Te". i miei consigli pratici
Scritto da: aletremo
argentina fai da te
Partenza il: 20/11/2018
Ritorno il: 20/12/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Sono uno che considera il piccolo intoppo o l’improvvisazione sul posto parte integrante del fascino di un viaggio, per cui quando mi organizzo un viaggio tendo sempre a non esagerare con itinerari, prenotazioni e programmi predefiniti. Così è nato anche questo viaggio in Argentina, della durata di un mese, che mi ha dato molto più di quello che mi aspettavo sia per le cose che ho visto sia per la gente che ho incontrato.

IN GENERALE

Denari: Nel momento della mia visita (Dic 2018) il peso argentino ARS si era molto svalutato nei confronti del dollaro e dell’euro e la situazione dei cambi era molto fluida. I prezzi in Argentina tendono ad allinearsi al cambio con il dollaro per cui considerate che i valori da me indicati di seguito in ARS potrebbero subire variazioni importanti al momento della lettura.

Carta di debito. Il bancomat serve a ben poco. Prelevare contanti ha dei costi esorbitanti. Fino al 30% su ogni prelievo. Portatelo per emergenza ma non conviene proprio usarlo per prelevare. Carta di credito. Accettata quasi ovunque anche se in alcune località secondarie vi chiederanno una commissione aggiuntiva. Indispensabile se volete noleggiare auto o prenotare voli o bus online. Contanti. Necessari, tenetelo presente, io non amo viaggiare imbottito di quattrini per questioni di sicurezza ma qui vi consiglio di prevedere una certa dose di contanti vista proprio l’inaccessibilità dei bancomat a causa dei costi.

Cambio: Potete cambiare i vostri euro in pesos nelle numerose agenzie di cambio o nelle filiali bancarie. Molte di queste cambiano però solo ai propri correntisti e non ai turisti di passaggio. Chiaramente troverete tassi di cambio più o meno convenienti a seconda dell’agenzia. Nelle grandi città di solito si hanno cambi più convenienti. Tenete presente che tutti gli argentini sono alla ricerca di valuta pregiata, per cui potrete cambiare spesso anche dal benzinaio o al ristorante o da privati cittadini. Fate un po’ di attenzione; se sono persone conosciute o rintracciabili cambiate senza problemi. Evitate invece assolutamente i cambiavalute che stazionano lungo alcune vie delle città tipo Av. Florida a BA e vi propongono cambi super favorevoli. Spesso vi rifilano banconote false. Io personalmente ho usato quasi sempre agenzie di cambio ma ho cambiato anche presso alcuni alberghi o alle stazioni di servizio lungo le strade senza problemi.

TELEFONO e WiFi: Troverete connessione wifi in quasi tutti gli alberghi e ristoranti ma se rimanete almeno 15 gg il mio consiglio è quello di acquistare una SIM locale. Dopo qualche ricerca sulla copertura ho deciso di prendere una Claro. Un paio di euro l’acquisto e 5 euro circa per 15 giorni con 2 giga inclusi e soprattutto Whatsapp illimitato.. Più che sufficienti per comunicare con casa ed avere accesso a internet anche in mobilità.

PERIODO: Se visitate il nord del paese ai conMini con Cile e Bolivia o la zona delle cascate di Iguazù, potete decidere di andarci anche nell’inverno australe (luglio agosto) ma per il resto del paese è chiaro che d’estate è tutta un’altra vita. Io ho scelto il periodo 20 nov-20 dic. e mai scelta fu più azzeccata. Caldo sopportabile al nord e temperature più che accettabili all’estremo sud. L’equivalente del nostro mese di giugno con il pregio di aver evitato la folla di gennaio e inizi febbraio dove oltre ai numerosi turisti stranieri si aggiungono anche folle di argentini. I prezzi in questo periodo sono più bassi e non ho mai avuto problemi a prenotare escursioni, hotel o altro anche il giorno stesso.

TRASPORTI

Volo Intercontinentale: Ho volato con Alitalia che ha un volo diretto Roma – Buenos Aires. devo dire molto comodo e con i prezzi in linea con altri vettori a parità di tempo di volo. A novembre 2018 , ho speso 750 euro A/R da Malpensa a BA con biglietto acquistato ai primi di agosto. Se amate viaggiare più comodi ed avete un budget un po’ pi0 sostanzioso vi consiglio di visitare la pagina di upgrade di Alitalia dove si possono fare offerte per viaggiare in classe superiore risparmiando sul prezzo originario.

Voli interni: Per fortuna da qualche anno a questa parte anche in Argentina hanno preso piede compagnie aeree low-cost che, considerando le grandi distanze, aiutano a ottimizzare i tempi a costi sostenibili. Per la Patagonia e la Terra del Fuoco rimane di fatto, alla data odierna, il monopolio di Aerolinas Argentinas ma per molte destinazioni del centro nord esistono alternative come Andes, FlyBondi ed altre. Io ho usato, FlyBondi per andare a Iguazù trovandomi molto bene sia per la puntualità che per lo stato degli aeromobili. Ho speso circa 75 euro A/R da BA. Per andare al sud ho fatto un biglietto multi tratta con Aerolinas Argentinas con partenza e ritorno a BA e 3 destinazioni intermedie (BA-Trelew-Ushuaia-El Calafate-BA) al costo di circa 430 euro a persona.

Il transfer da/per l’aeroporto internazionale: All’arrivo, all’interno dell’aeroporto Pistarini, ho acquistato il biglietto da Tienda Leon, che con un minibus mi ha portato Mino al terminal di Retiro e da li mi ha poi accompagnato Mino alla mia destinazione in città. Costo 450 ARS a persona corrispondenti a circa 11 euro. Al mio rientro ho invece utilizzato Minibusezeiza. Compagnia di minibus molto efficiente. Si prendono senza prenotazione in Defensa ang. Belgrano. zona San Telmo, 300 ARS a persona con bagaglio incluso

Bus: Gli Argentini si muovono in bus, anche sulle lunghe distanze, con viaggi anche plurigiornalieri. I mezzi sono di solito moderni e molto confortevoli con 3 tipologie di posti: Semicama, Cama e Executivo. I semicama sono posti classici con sedile reclinabile in parte e spazio per le gambe sufficiente ma non ampissimo. Il posto Cama invece prevede poltrone molto ampie e comode con schienale reclinabile Mino a 160° e ampio spazio per le gambe, a volte con servizio di snack incluso. L’Executivo prevede inMine schienali reclinabili di 180° che trasformano il posto in un letto e servizio di ristorazione incluso. Un viaggio notturno in bus permette di muoversi senza perdere tempo, risparmiando sul pernottamento per ritrovarsi al mattino seguente a destinazione. Fortemente consigliato come metodo di movimento. Io a titolo di esempio ho fatto la tratta BA Cordoba in notturna con posto Cama ed ho speso circa 1250 ARS equivalenti a circa 30 euro. I biglietti si possono acquistare online su Flechabus o Busbud o direttamente alle biglietterie dei vari Terminal de Omnibus presenti in tutte le città.

Auto a noleggio: Presso tutti gli aeroporti e nelle principali città troverete le principali compagnie di noleggio. I prezzi non sono economici e si allineano al mercato europeo. Io personalmente ho noleggiato a Cordoba presso AVIS un pick-up Toyota Hilux approfittando di una offerta speciale e per una settimana ho speso 17.000 ARS equivalenti a poco meno di 400 euro.

Pernottamenti

Per trovare dove dormire ho sempre utilizzato Booking prenotando spesso un giorno con l’altro (periodo media-stagione). Ho affittato l’appartamento a Buenos Aires tramite Air BnB e in qualche caso, quando avevo a disposizione l’auto, ho cercato stanze direttamente sul luogo senza mai avere difficoltà. Un consiglio: se usate Booking controllate bene se la struttura accetta il pagamento con carte di credito se le usate come metodo di pagamento e non avete abbastanza contanti con voi.

IL MIO ITINERARIO

Buenos Aires: Per godere appieno il fascino di questa grande metropoli il mio consiglio è “vivetela da porteno” Io personalmente ho afMittato un’appartamento in zona Palermo (circa 30 eu. al giorno tramite AirBnB) e consiglio a tutti questa esperienza. Ho fatto la spesa nei negozi sotto casa, ho conosciuto i proprietari e alcuni vicini, sono diventato amico del portiere, insomma mi sono calato nella realtà cittadina con poca spesa e tanta resa. Primo consiglio: acquistate la SUBE, tessera ricaricabile che permette di utilizzare l’estesa e capillare rete degli autobus (colectivo) che copre 24 h al giorno tutta la città e i dintorni a prezzi irrisori e con grande efficienza, avrete così modo di apprezzare la cortesia degli argentini sempre pronti a consigliarvi o a scambiare 2 parole con voi. La troverete nei numerosi Kioski e sotto la metropolitana Scaricate l’app “COMO LLEGO”, indispensabile, che vi guiderà tra le centinaia di linee disponibili. Non mi dilungo su cosa vedere a BA, ci sono centinaia di post in rete che possono darvi spunto. Vi segnalo solo un paio di bar ristoranti storici e molto popolari dove mangiare un boccone tra i porteni. “Cafè Andes “ in Scalabrini Ortiz con Cabrera in zona Palermo e il bar Defensa in Defensa con Cochabamba in zona San Telmo. Tenete presente che BA è il centro nevralgico dell’Argentina da cui partono aerei e bus per tutta la nazione. Nella mia settimana di permanenza in città ne ho approfittato per fare un salto a Colonia del Sacramento in Uruguay con una gita in traghetto giornaliera e per andare a Puerto Iguaçu a vedere le cascate.

Colonia del Sacramento – Uruguay: Di fronte a BA, sull’altra sponda del Rio de la Plata, si trova Colonia, sito Unesco dall’architettura coloniale molto ben conservato e facilmente raggiungibile con Buquebus, compagnia di traghetti che parte dal centro di BA (Av. Antartida Argentina) in zona Puerto Madero e in poco più di 1 ora vi sbarca sull’altra riva. All’arrivo, uscendo dal porto sulla sinistra, con una breve passeggiata, non c’è bisogno di taxi o bus, raggiungerete il centro storico. Anche qui non mi dilungo con consigli su cosa fare. Il posto è piccolo e ci sono recensioni e post ovunque. Mi limito a consigliarvi vivamente la gita anche se il biglietto non è economico (per i turisti circa 60 euro a persona A/R). Tenete presente che dovrete fare dogana sia all’andata che al ritorno e anche se sono molto rapidi bisogna arrivare all’imbarco almeno un’oretta prima muniti di passaporto.

Cascate di Iguaçu: Qui si parla di una delle meraviglie naturali tra le più imponenti al mondo. Non ci sono parole per descrivere la grandiosità del posto. Se siete in Argentina dovete assolutamente andarci. Da BA partono diverse compagnie aeree low cost che in circa 2 ore vi portano a Puerto Iguaçu. Io ho usato con piena soddisfazione FlyBondi compagnia aerea giovane ed efficiente che parte dall’aeroporto di El Palomar nei sobborghi di BA. Per raggiungerlo prendete il trenino della linea San Martin e scendete a El Palomar. Con la SUBE spenderete pochi centesimi e in 20/25 minuti sarete all’aeroporto. Per il volo A/R ho speso circa 65 euro a persona.

A Puerto Iguaçu ci sono decine di hotel di tutte le categorie e per tutte le tasche. Consiglio: prendetene uno in città (ci sono molti resort lungo la strada per le cascate molto belli e immersi nella natura ma sarete lontani dai ristoranti e dalla vita cittadina). Io ho soggiornato al 125 Hotel che non è particolarmente lussuoso ma è in pieno centro, proprio di fianco alla stazione dei bus e dove troverete Silvio e Andrea che in perfetto italiano vi daranno consigli e indicazioni preziose.

Per cenare ci sono numerosi ristoranti ma al mercato artigianale in cima all’av. Brasil i numerosi chioschi vi permetteranno di mangiare bene, con poco prezzo, in un’atmosfera di “fiesta” con musica dal vivo. Per raggiungere le cascate, sia del lato argentino che di quello brasiliano, prendete il bus al terminal centrale in av. Misiones, costa meno dei taxi e dei pulmini privati e ci mette lo stesso tempo. Secondo consiglio: visitatele da ambedue i lati, meritano entrambi. Il lato argentino più ampio e articolato e il lato brasiliano più corto ma più panoramico. Per il lato argentino calcolate almeno una mezza giornata piena o più. Per il lato brasiliano basteranno un paio d’ore o tre per godere appieno della maestosità delle cascate. I biglietti per entrambi i lati si fanno direttamente alle biglietterie senza particolari difficoltà e pagabili con carta di credito. Se contate di tornare anche il giorno dopo ricordatevi di farvi timbrare il biglietto all’uscita Avrete lo sconto del 50% il giorno successivo.

NOA (Nord Ovest Argentino): Sicuramente il luogo più affascinante e magico visitato in questo viaggio è stato il NOA. Le provincie di Salta e di Jujuy, che si incuneano tra il Cile a ovest e la Bolivia a nord con le Ande, il deserto, le quebrade e i salar mi hanno lasciato a bocca aperta e con la voglia di tornare. Pochi turisti in confronto al sud del paese, prezzi abbordabili ovunque e cieli che più azzurri non si può.

Consigli: intanto non perdetevelo, quasi tutti arrivano a BA, vanno a Ushuaia e al Perito Moreno e non sanno neanche dell’esistenza di questo paradiso andino più simile alla Bolivia o al Perù che al resto del paese. Fatelo, se potete permettervelo, con un auto a noleggio possibilmente fuoristrada per godervi appieno le centinaia di chilometri di strade statali sterrate che l’attraversano godendo degli incontri con lama, guanachi e condor. Prendete un volo low cost da BA per Salta e da lì muovetevi. Andate a nord e cercate di alloggiare a Purmamarca, fantastico paesino ai piedi di rocce multicolori con ottimi alberghetti e ristorantini. Purmamarca è la base ideale per visitare la Quebrada (letteralmente “spaccatura”) di Humahuaca, detta la montagna dei 14 colori. Raggiungete il belvedere a oltre 4000 metri di altitudine seguendo la strada tra i cactus giganti che parte dal villaggio di Humahuaca e godetevi lo spettacolo.

Ripartite da Purmamarca in mattinata e percorrendo le decine di tornanti della fantastica RN52, in un paio d’ore raggiungete il Gran Salar de Jujuy al di la delle montagne. Qui con pochi denari troverete le guide del parco che vi accompagneranno al centro del lago dandovi informazioni interessanti sulla formazione di questi grandi laghi di sale che costellano la regione.

Da qui, costeggiando il salar, percorrete il centinaio di chilometri polverosi che vi portano a San Antonio de los Cobres, il centro urbano più elevato dell’Argentina a 3775 mt di altitudine dove potrete pernottare. Qui ferma il famoso “Tren de las Nubes” che percorre una volta a settimana la vecchia ferrovia che arrivava in Cile passando sul viadotto della Polverilla a 4200 mt slm. Oggi è un’attrazione turistica, piuttosto costosa. Io ho raggiunto il viadotto in auto seguendo strade minerarie e incrociando gli enormi camion che provengono dal Cile arrampicandosi sui tornanti andini. Siete alle porte della selvaggia e fantasmagorica Puna Argentina che io per ragioni di tempo ho dovuto saltare ma se ne avete la possibilità non perdetevela.

Da San Antonio sono rientrato a Salta percorrendo la RN 51 che attraversa la monumentale Quebrada del Toro. Imperdibile. Da Salta, con la RN33 e attraverso il Parque Nacional de los Cardones, andate e pernottate a Cachi, spettacolare villaggio al centro dei vigneti più alti del mondo. Passeggiate, sonnecchiate e gustatevi i fantastici vini qui prodotti sui tavolini della bella piazza coloniale. Siete sulla famosissima RN40 che percorre da sud a nord, per oltre 5000 km tutta l’Argentina, che potrete percorrere ( 150 km circa, 4 ore di sterrato, polvere e vigneti nel deserto) fino a Cafayate, altro centro vinicolo importante alle porte della Quebrada de los Conches, 20 km di gole e formazioni rocciose dai colori spettacolari che vi rimarranno nel cuore e nella mente. Concludendo, il NOA, a mio parere, merita un viaggio di un paio di settimane dedicato alla sua esplorazione. Consigliatissimo!

Patagonia e Tierra del Fuego: Come detto in precedenza sono sceso a sud utilizzando gli aerei. Sono meno poetici del bus o dell’autostop ma ti permettono di raggiungere le destinazioni di interesse in poche ore invece che in giorni di strada.

Penisola di Valdes e Punta Tombo: Trelew è la cittadina sede dell’aeroporto. Io ho noleggiato un’auto all’aeroporto (2 giorni circa 90 euro) con Fiorasi. Ma ci sono anche AVIS, Hertz ecc. Da qui potete raggiungere, un centinaio di km a sud Punta Tombo, il più grande sito al mondo di riproduzione dei pinguini di Magellano. Naturalmente ha senso andarci nella stagione della riproduzione (settembre-febbraio) dove sarete circondati da migliaia di pinguini. Sulla strada per Punta Tombo potete fare una deviazione a Puerto Rawson dove organizzano escursioni per vedere i delMini o gustare i loro famosi frutti di mare. A nord di Trelew c’è Puerto Madryn, cittadina balneare e turistica alle porte del Parco nazionale della Penisola di Valdes. Se non avete una vostra auto è il punto ideale per prenotare un’escursione alla penisola. Potete pernottare qui anche se, il top è trovare da dormire, anche se a prezzi più elevati, all’interno del parco a Puerto Pyramides, ameno villaggio sul mare da dove partono tutte le barche che vi porteranno a vedere la balena franca australe che si riproduce in queste acque. Arrivano intorno al mese di luglio e si trattengono Mino all’inizio di dicembre. Tenete presente che le barche per il whale watching escono in mare solo su autorizzazione della capitaneria di porto che autorizza o meno in relazione alle condizioni del mare. Il vento da queste parti può essere violento e il porto può rimanere chiuso per cui è utile consultare il bollettino meteorologico. Ci sono diverse agenzie sulla piazza di Puerto Pyramides che praticano tutte lo stesso prezzo. La più conosciuta è Bottazzi che ha una sede anche a Puerto Madrin.

Ushuaia Tierra del Fuego: Un paio di notti al massimo. Ushuaia non ha molto da offrire ai visitatori se non il fascino di essere la città più a sud del mondo, porto di partenza delle navi da crociera antartiche. L’attività più praticata e la crociera sul canale di Beagle. Ne esistono di 2 tipi. La più breve dura un paio d’ore e vi porta Mino al faro Les Eclaireurs, rosso, immortalato in migliaia di immagini ed erroneamente chiamato il faro de la Fin del Mundo. In realtà l’originale è sull’isola degli Stati ed è stato restaurato nel 2002 dopo anni di abbandono. La più lunga dura circa 6 ore e si allunga di diverse miglia nel canale passando al largo di Puerto Williams in Cile che è il vero insediamento umano più a sud del mondo dove vivono ancora un paio di discendenti originari della Terra del Fuoco. Il battello prosegue Mino a circumnavigare l’Isla de Tierra del Fuego dove visiterete alcune colonie di pinguini di Magellano per poi fare ritorno a Ushuaia. Degno di nota anche il Museo Maritimo y del Presidio realizzato all’interno della vecchia colonia penale di Ushuaia. Biglietto d’ingresso un po’ caro ma comunque ne vale la pena per conoscere le origini della colonizzazione di questa parte di mondo. A pochi chilometri dalla città vi consiglio di visitare il Parque Nacional Tierra del Fuego arrivando Mino al termine (o all’inizio) della Ruta Nacional 3 che attraversa da nord a sud, per migliaia di chilometri, tutta l’Argentina. Troverete una natura intatta e unica, potrete visitare l’ufficio postale più meridionale del mondo e ammirare il “Tren de la Min del mundo”, il vecchio trenino che trasportava i detenuti dalla colonia penale ai boschi dove venivano impiegati come taglialegna. Oggi è stato “ripulito” e trasformato in attrazione un po’ troppo turistica ma comunque interessante. Per raggiungere il parco potete utilizzare dei bus turistici che costano poco ma vi tengono intruppati e con poca possibilità di esplorazione o usare dei taxi che vi fanno fare un giro “più libero” ma ad un costo più alto (circa 50 euro). Io personalmente ho noleggiato una macchina a Ushuaia al costo di circa 25 euro al giorno (Localiza) che mi ha permesso di esplorare con più tranquillità il parco in piena autonomia.

El Calafate – Perito Moreno: El Calafate è una cittadina turistica alle porte del bellissimo Parque Nacional Los Glaciares. Situata sulle rive del lago Argentino è la base di partenza per le escursioni al Perito Moreno e ad altri ghiacciai del parco. Innumerevoli agenzie turistiche vi proporranno la visita al Perito. Io ho optato per la più costosa (circa 100 dollari a persona) ma più affascinante Mini Trekking. L’escursione prevede il trasporto in bus, una traversata del lago in battello di fronte al “muro del ghiacciaio”, la fornitura di ramponi da ghiaccio e un giro di circa 1 ora sui ghiacci e sulla via del ritorno un giro sulle passerelle che si snodano davanti al fronte del ghiacciaio. Il trekking è alla portata di tutti e vi lascerà ricordi indelebili. Consigliato. Oltre l’escursione al Perito El Calafate non offre molto altro se non la sua bella atmosfera i suoi bar e i suoi ristoranti dove gustare cordero asado e parrilla accompagnati da ottimi vini. Su consiglio di alcuni locali ho mangiato alla “Tablita”. Sublime.

El Chalten – Fitz Roy – Cerro Torre: Una delle tappe più belle del viaggio. Vi dico subito che ha senso andare in questo sperduto villaggio solo se siete amanti del trekking e delle camminate, se vi siete portati un minimo di attrezzatura (scarpe o scarponcini, protezioni dal vento e dalla pioggia) e se il meteo vi arride. Per raggiungere El Chalten c’è un servizio navetta che parte direttamente dall’aeroporto di El Calafate o dei bus di linea dal terminal in paese. Due sono i trekking principali che partono da El Chalten: Il sendero per il Fitz Roy e quello per il Cerro Torre. Per il tour verso il Fitz Roy vi consiglio vivamente di farvi portare in auto (chiedete al vostro albergo/ ostello) Mino all’Hostaria del Pilar, qualche chilometro a nord di El Chalten da dove inizia il sentiero che costeggiando il rio Blanco vi porterà fino al campamento Poincenot da dove potrete iniziare la salita verso la “Laguna de los Tres” ai piedi dell’imponente Fitz Roy e dei suoi due fratelli. Uno degli spettacoli più belli che la natura possa offrire. Cime aguzze, cielo blu, lagune glaciali ai loro piedi e ghiacciai che le circondano. Imperdibile. Il trekking è relativamente facile anche se dovete considerare tutta la giornata tra andata e ritorno e portarvi acqua e cibo. La ripida salita dal Poincenot alla laguna (circa 1 ora) è invece più impegnativa e adatta a chi ha dimestichezza con la montagna. Tenete conto che il telefonino non prende e che non ci sono strutture di nessun tipo lungo il percorso. Il sendero verso il Cerro Torre è invece relativamente più facile. A parte la prima mezz’ora dove il sentiero sale deciso, il percorso si snoda poi quasi tutto in piano tra i boschi. Sono circa 9 km. Non perdetevelo.

Considerazioni Finali

Io e Paola, mia moglie, viaggiamo in coppia da anni e abbiamo visitato in autonomia svariati paesi del mondo. Il nostro motto è “Mai due volte nello stesso posto”. Nonostante questo, l’Argentina è uno di quei posti dove tornerei. Molto ho visto ma tanto ho tralasciato. Penso alla regione dei laghi di Bariloche, alla zona di Mendoza con i suoi vigneti e soprattutto alla Puna Argentina che non ho visitato a fondo per ragioni di tempo. Ci torneremo.

In conclusione posso dire che l’Argentina è un paese meraviglioso da visitare , facile dal punto di vista organizzativo e relativamente sicuro. Noi italiani siamo bene accolti ovunque anche in considerazione della grande diffusione di abitanti di origine italiana che abbiamo trovato ovunque e che ci hanno sempre accolti a braccia aperte.

Si mangia e si beve benissimo. Vi sentirete come a casa ve lo assicuro. Buon viaggio a tutti Sandro e Paola



  • Pinguinoblu Pinguinoblu
    Bel resoconto del viaggio. Concordo, il NOA è anche a mio parere la parte più bella dell'Argentina: noi l'abbiamo visitata a novembre 2018 (3 settimane per Iguazu e NOA). Quest'anno abbiamo dedicato 3 settimane al sud: Ushuaia, Torres del Paine (Cile), Calafate, El Chalten, Penisola Valdes e gli ultimi 2 giorni Buenos Aires. Pur se bello, in confronto al viaggio di 5 anni fa, è stato una delusione."
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