La città d’oro della Toscana è l’incredibile gioiello da scoprire tra monumenti e capolavori d’artista

5 Giorni tra Casentino, Val Tiberina e Val d’Orcia
Scritto da: lugas
la città d'oro della toscana è l'incredibile gioiello da scoprire tra monumenti e capolavori d'artista

Per questo fine d’anno decidiamo di visitare Arezzo e la sua provincia al confine tra Emilia-Romagna e Umbria. La base del nostro soggiorno è a Ceciliano, una frazione di Arezzo a nord, ottima posizione per vedere i dintorni e la città e per fare spese vista la presenza di vari centri commerciali e ipermercati; avendo a disposizione una cucina la cosa è stata apprezzata.

Diario di viaggio

Giorno 1, 27 dicembre

La prima giornata (27.12) è dedicata al viaggio e ad un primo approccio con Arezzo, dove visitiamo la Piazza Grande con i mercatini di Natale e facciamo due passi nel parco antistante la fortezza.

Giorno 2, 28 dicembre

La prima tappa della nostra vacanza è il Casentino, con i suoi castelli e le sue foreste. Iniziamo dal piccolo borgo di Reggiolo dove facciamo due passi tra i suoi vicoli per poi arrivare a Poppi, visita al castello e alle sue chiese, ricche di opere d’arte non indifferenti. Due passi per il borgo e poi andiamo verso Romena, dove visitiamo la Pieve e guardiamo le rovine del Castello, chiuso nella stagione invernale.

Ridiscendiamo nella vallata per passare da Pratovecchio e Stia, dove mangiamo e visitiamo alcune chiese. Nel pomeriggio andiamo verso la rocca di Porciano, sito privato ma ben visibile nei suoi esterni, con paesaggi sulla vallata molto belli. La giornata si chiude a Camaldoli, visitando prima il piccolo eremo e poi scendendo con sosta al santuario; la nebbia e la pioviggine velano tutto e rendono i siti ancor più suggestivi. Nella discesa a valle ci attraversano la strada alcuni caprioli e soprattutto un bellissimo cervo con il suo palco in bella mostra.

Le foreste del Casentino, intraviste dalla strada tra nebbia e pioviggine, sono molto belle e invitano a escursioni brevi o trekking un po’ più lunghi, tra faggete, pinete e animali di cui deve essere ricca, visti i nostri incontri.

Giorno 3, 29 dicembre

Il giorno 29.12 è dedicato interamente ad Arezzo; da Ceciliano entriamo in città verso il parcheggio Pietri, sotto il Duomo, in parte gratuito né mancano in zona parcheggi gratuiti dove lasciare l’auto tutto il giorno. Arezzo ha molto da offrire tra musei, piazze, scorci e chiese, ricche di affreschi, polittici e statue, opere di Piero della Francesca e dei Della Robbia e vari artisti minori. Imperdibile il ciclo della Vera Croce di Piero della Francesca in San Francesco (da prenotare).

Giorno 4, 30 dicembre

Il giorno successivo è il “Piero della Francesca day”. Cominciamo da Anghiari facendo due passi nel borgo per poi andare a Monterchi per ammirare la famosa “Madonna del Parto”, dove tra filmato esplicativo e visione del dipinto passiamo quasi un’oretta. Chiudiamo con due passi nel borgo e in tarda mattinata arriviamo a Sansepolcro dove ci concediamo la solita visita al centro storico tra vicoli, duomo e palazzi ma soprattutto visitiamo il museo civico dove, fra le tante opere dal 1200 in po,i ammiriamo altri due capolavori del pittore, “La Resurrezione” e “ Il Polittico della Misericordia”, da restare a bocca aperta.

Nel pomeriggio saliamo al santuario della Verna, dove San Francesco ha ricevuto le stigmate; rientriamo nel parco del Casentino con i suoi bellissimi faggi ma stavolta niente cervi. La spiritualità del luogo è accentuata dalla nebbia che avvolge e ovatta tutto; visitiamo i luoghi del sito aperti ai visitatori dove la fanno da padrone le terracotte dei Della Robbia, bellissima quella nella cella delle stigmate. Nel ritorno due passi per Bibbiena, segnaliamo la chiesa dei Santi Ippolito e Donato con un bel trittico (ndr: anche nel paese più piccolo le chiese custodiscono capolavori medievali e rinascimentali) e la chiesa di San Lorenzo con opere dei Della Robbia. Anche questa giornata è finita, stanchi ma con gli occhi ancora pieni delle magnifiche opere viste.

Giorno 5, 31 dicembre

È l’ultimo dell’anno, giornata dedicata a Cortona che visitiamo in lungo e in largo, camminando per i suoi vicoli e le sue strade, faticosetto anzichenò viste le pendenze. Le cose da vedere non mancano, anche se ci ha un po’ deluso il museo Maec, che credevamo più ricco di reperti etruschi. Da vedere invece il museo della cattedrale e le varie chiese della cittadina, sempre ricche di opere e capolavori meritevoli di ben più che una rapida sosta. Purtroppo le tombe etrusche nella pianura chiudono a mezzogiorno quindi dobbiamo saltarle. Con l’auto raggiungiamo il santuario di Santa Margherita e l’eremo Le Celle, altro luogo francescano in una posizione bellissima. Il tardo pomeriggio lo passiamo a Castiglione del Lago, piccolo borgo sul Lago Trasimeno. Pausa pranzo a base di peposo e Montepulciano e cena dell’ultimo a base di salumi toscani e pici con ragù d’anatra.

Giorno 6, 1° gennaio

Festeggiato il capodanno insieme ad aretini e turisti in Piazza Sant’Agostino, lasciamo con calma Ceciliano per rientrare a Brescia. Non riprendiamo l’autostrada ad Arezzo ma a Firenze, attraversando la Val d’Orcia. Prima tappa Montepulciano, dove tra vini, cantine e visite al borgo passiamo buona parte della mattinata. Segue la sosta a Pienza per poi chiudere la nostra vacanza a San Quirico d’Orcia dove riprendiamo la strada per Siena e poi Firenze, chiudendo una bellissima vacanza tra arte, natura e spiritualità.

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