Archangelos, Rodi
Al ritorno partenza alle 11.35 da Rodi, arrivo ad Atene alle 12.35, cambio d’aereo e nuova partenza alle 13.40 per arrivare a Roma alle 14.55 (ora italiana).
Costo totale del volo, prenotato ad inizio febbraio, 790 euro.
Consiglio di effettuare il check-in online sul sito della compagni (disponibile da 48 ore prima della partenza) sul sito della compagnia aerea, in modo da poter scegliere i posti e, a Fiumicino, fare la fila solo per l’imbarco dei bagagli (dall’apertura del check-in ci abbiamo messo meno di 5 minuti, mentre c’era una lunga fila per il check-in normale).
A dire il vero il viaggio di ritorno ha subito dei ritardi, visto che alle 11.40 è stato annunciato il numero di gate, imbarco immediato, partenza alle 12.00, arrivo alle 13 ed un’assistente ci ha portato di corsa al gate d’imbarco del secondo volo. Nonostante tutto siamo arrivati all’orario stabilito.
Durante il viaggio tra Roma e Atene(e ritorno) è stato servito il pranzo, mentre tra Atene e Rodi un piccolo snack e delle bibite.
Ma ora parliamo di Stegna.
Innanzitutto, dall’aeroporto abbiamo preso un taxi, 30 minuti di viaggio per 44 euro di spesa (alle piazzole taxi ci sono dei cartelli che indicano i prezzi per raggiungere le varie destinazioni, quindi non c’è il minimo rischio di truffa).
Stegna (che si trova subito sotto Archangelos, potremmo dire che sarebbe la marina di Archangelos) si presenta come un minuscolo paese tutto a ridosso dell’unica strada (1 chilometro e mezzo circa) che costeggia il mare. Ci sono solamente ristoranti, alberghi, un paio di negozi di souvenir e 3 minimarket, niente bar (ad eccezione di una gelateria e di un bar-ristorante) e niente locali notturni. A prima vista può sembrare desolante, infatti ci siamo subito chiesti “Ma dove siamo capitati”, ma alla fine ci siamo ricreduti, essendoci fatti la vacanza in totale relax che cercavamo.
Abbiamo soggiornato all’Afroditi studios, piccolo comprensorio con quasi 20 appartamenti, composti da salottino con angolo cottura, con 2 piastre elettriche, frigorifero, tavolo con 4 sedie ed un divano, minidisimpegno con bagno, camera da letto con 2 letti accostati (scomodi), tavolinetto, comodini, poltrona, terrazzino di 2 metri per 3 con tavolo e 2 sedie, dove abbiamo sempre mangiato, colazione, pranzo e cena. Niente TV ma aria condizionata e WI-FI, il tutto a 490 euro totali per 14 notti.
La sera stessa ci siamo recati da Dimitris, un noleggio di auto e scooter (non molto fornito, quindi potreste non trovare il mezzo disponibile nella data che volete) ed abbiamo noleggiato un’auto, una Lancia Y dalle 21 della sera stessa alle 18 del giorno dopo, in modo da fare qualche giro e soprattutto una bella spesa in vista delle 2 settimane di permanenza.
Dalla parte opposta della strada d’ingresso, in fondo, dove si trova una grande struttura alberghiera (mi sembra di aver capito sia una sorta di villaggio vacanze) c’è un altro autonoleggio ed un noleggio di scooter.
I minimarket hanno un pò di tutto, a prezzi onesti rispetto a ciò che si potrebbe pensare, ma consiglio di recarsi a qualche grande supermercato che si trova verso Rodi.
La signora del noleggio, che parla un buon italiano, ci aveva indicato di prendere la strada Lindos-Rodi (una delle principali dell’isola), arrivare dalle parti di Afantou, dove avremmo trovato dei grandi supermercati. Effettivamente c’erano, ma proseguendo più avanti abbiamo trovato un supermercato Carrefour ed un Lidl sentendoci un pò a casa.
Abbiamo preferito andare prima a Rodi e fare un piccolo giro della città (piena di negozi, ristoranti e tutto quello che si cerca), poi sul porto ed una visita all’acquario, carino ma un pò scarno.
All’acquario ci hanno dato un depliant che illustrava un’escursione in una sorta di mini sottomarino, che partiva sempre dal porto, per visitare i fondali della zona, a 15 euro per la durata di circa 45 minuti.
Sulla strada del ritorno spesa al Lidl, tornati a casa (avevamo preso un appartamentino con cucina) e finalmente in spiaggia, e finalmente la gioia.
La spiaggia di Stegna è un misto di sabbia, minuscoli sassi e ciotoli a ridosso della riva. Anche in acqua il fondale è di sassolini, ma non danno affatto fastidio, al limite si possono prendere le scarpette da mare, in vendita nei negozi a 5 euro, ma non sono indispensabili.
L’acqua è spettacolare, estremamente limpida e pulita, se si va un pò al largo (occhio che l’acqua si alza immediatamente, a 5 metri dalla riva si è già ad un metro e mezzo abbondante) si vede benissimo e chiaramente il fondo anche con oltre 2 metri e mezzo d’acqua. Il mare, almeno nelle nostre 2 settimane, è sempre stato calmo, e questo aiuta a nuotare in tutta tranquillità anche a 2 non nuotatori provetti come noi, e la temperatura dell’acqua è l’ideale, appena fresca, quasi calda, che permette di tuffarsi immediatamente anche dopo ore a cuocersi sotto il sole senza aver paura dello sbalzo di temperatura.
Le spiagge sono un misto di libere ed attrezzate. Ci si può tranquillamente mettere sulla sabbia con i teli, magari piantando il proprio ombrellone, usando un paio di pietre per fermare i teli, visto che spesso c’è un venticello molto piacevole, od optare per l’affitto dell’ombrellone, con relativo tavolinetto con portabicchieri, e 2 sdraio, in plastica con materassino o quelle in ferro con appoggio di tela.
Noi abbiamo sempre preso i lettini con l’ombrellone al prezzo di 6 euro per l’intera giornata, decisamente abbordabile confrontato a quelli che ci sono in Italia (o almeno dalle parti di Roma) ma anche a quelli praticati alla rinomata baia di Anthony Queen, dove un ragazzo ci ha detto che gli avevano chiesto 20 euro per lo stesso trattamento.
Per il pagamento basta prendersi l’ombrellone desiderato, dopo un pò si presenterà una persona a riscuotere (solitamente i titolari degli esercizi di fronte all’ombrellone) rilasciando lo scontrino del pagamento.
La spiaggia è lunga quanto tutta la strada (prende praticamente tutta la baia), è larga circa 15-20 metri, a bordo strada ci sono delle docce per togliersi la salsedine dopo il bagno, ma la pulizia non è ottima, più che altro per l’inciviltà di chi lascia carte, buste e bicchieri sparsi qua e là.
Unica nota dolente, non della spiaggia ma del luogo in generale, è che essendo esposto ad est il sole tramonta alle spalle, e le montagne che ci sono fanno si che massimo alle 18.30 non c’è più il sole, ma a volte siamo stati tranquillamente anche fino alle 20 a fare il bagno se non c’è vento.
Volendo passare il tempo in maniera differente che stare sotto il sole si può optare tra 2 scelte:
Prendere la barca che si ferma in riva alla spiaggia, dove c’è un minuscolo molo apposito per questo, che porta in giro per diverse spiagge e fa fare il bagno al largo (circa 50 metri dalla spiaggia) al prezzo di 20 euro per la partenza il pomeriggio (dalle 15.30 alle 18) o a 35 euro per l’intera giornata (dalle 9.30 alle 18);
Noleggiare una barca guidabile senza bisogno di patente, della grandezza di un gommone, circa 3-4 metri di lunghezza, al prezzo di 50 euro per 1 ora, 95 2 ore, 130 per 3 e così via. Il noleggio si trova verso la fine della spiaggia, nella parte dove ci sono grandi scogli appena entrati in acqua.
Mentre a pranzo si stava a casa a mangiare qualcosa di fresco e leggero, la cena era dedicata quasi sempre a girare per i diversi ristoranti.
Tengo a precisare una cosa: secondo me la cucina greca è ottima ma, almeno per i piatti a base di carne, devono piacere i piatti speziati.
Tra le specialità tipiche abbiamo provato:
L’insalata greca, insalata gigante a base d’insalata, lattuga, olive, cipolla (molta), cetrioli e una bella fetta di feta greca;
I souvlaki, spiedini di carne di maiale o pollo, speziati;
La moussaka, piatto a base di fette di patate e melanzane fritte con carne macinata ed abbondante strato di besciamella a coprire il tutto (una sorta di melanzane alla parmigiana in bianco);
Il saganaki cheese, una grande fetta di formaggio, impastellata nell’uovo e fritta, ottima;
Il gyro, una sorta di kebab di maiale servito sopra la pita (una focaccia arrostita) se siprende al piatto, o servito dentro la pita se si prende il panino;
Queste sono solo alcune delle specialità greche.
Tutti i locali hanno esposto fuori il menu con i prezzi, quindi si può scegliere tranquillamente se entrare o meno, ma tenete d’occhio anche le lavagnette esposte con i menu speciali. Un esempio che abbiamo trovato e di cui abbiamo usufruito spesso era insalata greca gigante (ma è enorme a prescindere se sia per 1 o 2 persone), souvlaki di maiale o di pollo (o souvlaki di maiale o braciola di maiale, a seconda dei ristoranti) serviti con patate fritte e zatziki (salsa a base di yogurt greco, delicato, con cetrioli ed aglio, che nel complesso, per la presenza dell’aglio risulta un pò forte) e cocomero a 14-15 euro per 2 persone, bibite escluse. Con un menu del genere abbiamo cenato a 18-19 euro in 2. Mentre a 17-18 euro si trova il menu con insalata greca, 2 orate con patate fritte e cocomero, sempre bibite escluse.
Poi ci sono i ristoranti che fanno prettamente cucina a base di pesce (a prezzi sostanzialmente simili a quelli in Italia), mentre per tutti rimane il menu di base con i piatti tipici.
Tra i vari ristoranti provati, dove abbiamo sempre mangiato bene e speso mai oltre i 40 euro in 2, ma quasi sempre sotto i 30 euro, mi sento di consigliare il ristorante “da Maria”, che si trova nell’unica travera del lungomare, 15 metri più sopra. E’ l’unico che fuori espone un menu con il nome e l’immagine del piatto, in modo da avere un’idea di ciò che si va a mangiare, oltre a cucinare veramente bene.
Nelle 2 settimane abbiamo noleggiato anche uno scooter per 2 giorno, un 150, a 50 euro dalla 21 della sera alle 20 della sera di 2 giorni dopo.
Abbiamo visitato Pedalouse, la valle delle farfalle, 5 euro a persona, distante circa 30 chilometri da Stegna. Le farfalle sono di un unico tipo, ce ne sono a migliaia poggiate dappertutto, sui sassi, sugli alberi, a terra.
Si percorre a piedi un sentiero in una vallata, con un piccolo fiume che scorre sulla destra, che ha un grande impatto visivo, più che per le farfalle per la vegetazione che si trova, con alberi dalle forme più strane e bizzarre, radici che spuntano dal terreno per intrecciarsi e dopo un paio di metri reinterrarsi, rocce sparse dappertutto, un paio di piccole cascate e qualche granchio che si può intravedere nell’acqua. Il tutto per circa 1 ora abbondante di camminata (vi consiglio delle scarpe comode con la suola non troppo morbida). Arrivati in cima, alla fine del percorso, parte un altro sentiero che indica un monastero a 500 metri, ma vista la lunga passeggiata in salita appena fatta, e visto che il sentiero saliva su per una montagna, abbiamo desistito e siamo tornati indietro.
Da li abbiamo proseguito per la strada che porta sulla costa ovest, svoltato a destra e siamo tornati a Rodi per visitare la città vecchia.
Il posto è molto caratteristico, con le vecchie mura di cinta che racchiudono le antiche abitazioni della città che ora sono diventate negozi di souvenir, botteghe e ristoranti con tavoli all’aperto e terrazze sul tetto. C’è stato uno sfruttamento ed una commercializzazione totale delle abitazioni, ma merita una visita. Ad ora di pranzo siamo tornati a casa, pranzo al volo e pomeriggio in spiaggia.
La sera ci siamo recati a Lindos, 25 chilometri di distanza e 40 minuti di viaggio, il classico paesino greco che tutti immaginiamo e ciò che sinceramente ci aspettavamo di trovare a Stegna.
Nonostante avessi visto cartelli che parlavano di ingresso A B C, ho preso la prima strada a sinistra che indicava l’ingresso per Lindos (piazza centrale) e parcheggiato nella piazza (era divieto di sosta ma visto che c’erano altri scooter parcheggiati…).
Lindos si presenta come un ridente paesino di case bianche, totalmente pedonale, con strade strette piene di negozi, ristoranti e locali simili ad una via di mezzo tra pub e ristoranti, piene di gente ed a volte, per forza di cose un pò caotiche, ma assolutamente da visitare.
Di particolare abbiamo visto una folla al di fuori da un negozio, ci siamo affacciati ed abbiamo visto che era un negozio Dr. Fish, dove fanno i trattamenti ai piedi con i piccoli pesci garrarufa. Viasto i prezzi abbordabili (10 euro un quarto d’ora, 15 euro mezz’ora) abbiamo deciso di dedicarci un quarto d’ora di relax, da fare assolutamente.
Il giorno dopo siamo partiti per Epta Piges, le sette sorgenti, ad 11 chilometri di distanza. Mi aspettavo di meglio da quanto avevo letto. In pratica si tratta di 7 piccole sorgenti, rivoli d’acqua più che altro che formano un fiumiciattolo che tramite sbarramento crea un minuscolo laghetto, dove sguazzano in libertà molte anatre, mentre ai bordi si trovano dei pavoni. Anche se le sorgenti in se non sono entusiasmanti, lo è la vegetazione che le contorna. La particolarità affascinante invece è che l’acqua del laghetto confluisce in un canale di cemento con fondo in pietre e s’immette in un tunnel. Siamo entrati nel tunnel, con i piedi in 20 centimetri d’acqua gelata che scorre continuamente, ritrovandoci in un tunnel totalmente buio, largo non più di 80 centimetri e che non supera il metro e 90 d’altezza (ma anche qualcsa di meno) lungo circa 150 metri (da quello che si dice nelle guide, ma secondo me una trentina in più), 15 metri sotto terra. Un’esperienza al limite del claustrofobico, quasi da film horror, ma da provare assolutamente.
Alla fine del tunnel l’acqua s’immette in un altro lago, più grande del precedente, bloccato da una diga alta una decina di metri (viene utilizzato per l’approviggionamento d’acqua in tempi di siccità o qualcosa di simile). Ho letto che si può fare il bagno, ma lo sconsiglierei. In compenso abbiamo visto 2 tartarughe d’acqua che nuotavano liberamente.
Il lato più positivo di tutto ciò è che è completamente gratuito.
Dalle 7 sorgenti siamo tornati a Lindos, per apprezzarla di giorno.
Siamo subito andati all’acropoli, usufruendo sia per il caldo, sia per la passeggiata in salita che si prospettava, del passaggio di 2 asinelli, al prezzo di 5 euro per persona, per arrivare fin su.
Bellissima la vista di cui si può godere, dalla baia di Lindos al “finto” lago che si trova subito dopo, oltre al fatto di poter ammirare le rovine dell’antica civiltà.
Riscesi a piedi, nuovo giro per le stradine della sera prima, acquisti di souvenir e ritorno a casa per un altro bagno, uno degli ultimi purtroppo.
Ultima cosa: la signora del noleggio, oltre ad essere stata gentile a farmi stampare i biglietti di ritorno, offre anche il servizio di trasporto all’aeroporto a 40 euro, contro i 47 circa di un taxi, ma senza il bisogno di doverlo chiamare ed attenderlo, mentre lei alle 8.30, orario concordato, era già in ufficio ad attenderci.
Note sull’aeroporto di Rodi:
Le valigie le avevamo imballate con il cellofan acquistato al supermercato e dello scotch, ma credo che in aeroporto ci sia il servizio di imballaggio dei bagagli visto che molta gente li aveva imballati allo stesso modo e con le stesse etichette.
Dopo aver effettuato il check-in ci siamo dovuti recare ad un altro sportello per la consegna effettiva delle valigie, a 2 metri di distanza ma semi nascosto e mal indicato.
Questa è stata la mia esperienza a Stegna, spero che sia utile e che tolga qualche dubbio che io avevo al momento in cui sono partito.
In sostanza, la consiglio per chi cerca una vacanza in totale relax, mentre se si cerca un pò di vita notturna o movimento è preferibile orientarsi su Lindos o Faliraki, ma credo a prezzi ben diversi da quello che abbiamo pagato.