Tra le capitali d’Europa ce n’è una che è una vera sorpresa per un viaggio di 4 giorni in primavera
Io e mia moglie, volendo fare una vacanza di 4 giorni, abbiamo optato, fra le varie alternative di capitali che prevedono il volo diretto dalla nostra città, per quella ungherese. Partiamo da Bari con volo Wizz Air e atterriamo intorno alle 23, pronti per trascorrere 4 giorni a Budapest ad aprile.
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Avevo già deciso di prendere un taxi per raggiungere l’albergo visto l’orario tardo, in cui prendere i mezzi in una città che ancora non conoscevamo poteva risultare difficoltoso. Nonostante avessi letto che il cambio in aeroporto non fosse per nulla conveniente, non sapendo ancora né potendo immaginare che il taxi si potesse pagare anche in euro, cambio 50 € ma ottengo il corrispondente in fiorini ungheresi di soli 39 €, quindi consiglio di cambiare solo in centro in quanto anche il taxi si può pagare in euro o con carta di credito.
Arriviamo quindi al nostro albergo, lo Star Inn prenotato tramite Trivago su Olotels, ottimo rapporto qualità-prezzo (c’è la nostra recensione su Trip Advisor) e soprattutto in centro, o meglio a 10 minuti a piedi dalla piazza principale di Pest. A mio parere, se non siete pigri, Budapest è praticamente tutta visitabile a piedi ed è anche l’unico modo per viverla e per scoprirla al meglio. Basta programmare le giornate in base alle zone che si vogliono vedere. La città non è economica ma neanche troppo costosa, trattandosi comunque di città turistica. Non vi preoccupate di camminare a piedi nelle zone centrali anche la sera tardi, perché, come mi avevano detto, la città è sicura, salva la normale attenzione che bisogna sempre avere.
Partiamo quindi con il racconto della vacanza.
4 giorni a Budapest. Diario di viaggio
1° giorno
Dopo aver fatto colazione in un caffè vicino all’albergo, partiamo per un giro conoscitivo della città, in modo da capire almeno come orientarsi e in breve tempo arriviamo su Andrassy Ut e vediamo solo dall’esterno il bellissimo Teatro dell’Opera, per poi recarci verso il Danubio e il bellissimo e famoso Ponte delle Catene che attraversiamo a piedi, per poi salire con la funicolare a Buda, dove si trova il Palazzo Reale e ci troviamo all’orario giusto, circa mezzogiorno, per assistere allo spettacolare cambio della guardia. Dai giardini del Palazzo si può assistere ad un bel panorama della città e volendo si possono visitare vari musei che noi però non abbiamo visitato, temendo il cosiddetto “effetto museo”.
Proseguiamo con la visita di Buda, pranzando ad un self service. Il famoso gulasch ungherese non è quello che conosciamo noi e che identifichiamo con una specie di spezzatino, essendo invece una sorta di zuppa che viene servita come antipasto o come primo piatto. Abbiamo comunque trovato in generale la cucina ungherese un po’ troppo speziata.
Il giro prosegue con la visita di un labirinto sotterraneo, non particolarmente entusiasmante, con la visita della Chiesa di San Mattia Corvino e altro panorama della città attraverso il Bastione dei Pescatori, quindi decidiamo di scendere a piedi, per dare un’occhiata alla parte più vecchia di Buda, che si chiama Obuda, che magari è meno conosciuta ai agli itinerari turistici, torniamo sulla riva del Danubio e arriviamo alla bellissima Isola Margherita, cui si accede a piedi attraverso il Ponte omonimo.
L’Isola Margherita rappresenta un esempio di come le città moderne progettino e realizzino la creazione di spazi verdi e di svago, ai quali l’accesso con le macchine è molto selezionato e in cui si può andare a passeggiare, a correre, andare in bici, a fare sport, essendo dotata di numerosi impianti sportivi, vi è anche un percorso podistico. Le città italiane dovrebbero copiare un po’ Budapest, ma non solo, quando approvano i piani regolatori ricchi di cemento armato e poveri di verde.
Dopo aver affittato una specie di macchinina a pedali, non particolarmente comoda, torniamo dal lato di Pest e nel tornare a piedi in albergo, passeggiamo attraverso alcune vivaci strade commerciali. Dopo una sosta in albergo, considerando che a fine aprile c’erano ben 30°, usciamo per la cena, arrivando con una breve camminata alla piazza principale di Budapest, Vorosmarty Ter, vediamo il Danubio di sera con ponti e monumenti tutti illuminati e la via principale del centro, la famosa Vaci Utca, ceniamo al volo a una bancarella che fa le pizze e dopo un gelato, torniamo in albergo.
2° giorno
Decidiamo di andare a vedere lo zoo e poi di andare alle famose terme di Budapest, le Szechenyi, quindi sempre a piedi percorriamo Andrassy Ut in direzione Parco Municipale, dove si entra attraverso l’imponente Piazza degli Eroi. Anche questo parco è molto pulito, attrezzato e frequentato. Visitiamo lo zoo, ma notiamo subito che non è tenuto benissimo, rispetto ad altri zoo che abbiamo visitato in altre città, in ogni caso arriviamo oltre l’ora di pranzo e senza pranzare, ci rechiamo alle terme.
L’ingresso costa 4100 fiorini, circa 15 euro e ci puoi stare tutto il giorno passando dalle piscine riscaldate all’aperto a quelle coperte, ognuna con temperature varie a seconda delle esigenze per passare alle saune, anche queste ultime con temperature varie. Portate con voi ciabatte e costume, se potete anche l’asciugamano. Nel caso sia troppo per il Vostro bagaglio potete affittarlo lì, ma ricordate che, a differenza dell’ingresso, che si può pagare con carta, l’asciugamano si paga in contanti e si deve lasciare anche una cauzione di 4200 fiorini, sempre in contanti.
Noi abbiamo preso anche una cabina dove cambiarsi, tranquillissima e sicurissima (si apre praticamente con braccialetto elettronico), dove si può lasciare tutto e che costa solo 500 fiorini in più per tutto il giorno. Se la giornata è calda, vale la pena andare alle terme, è un posto molto bello, rilassante e pieno di gente.
Ti offrono vari tipi di massaggi, consiglio di acquistarli all’interno della struttura dalle hostess che sono posizionate in vari punti e non direttamente all’ingresso, dove, non ho capito il motivo, ma costano di più. All’interno, vi chiederanno più o meno 5000 fiorini (20 €) per mezz’ora. Dopo questo pomeriggio di relax, prendiamo la metropolitana per tornare in albergo, la linea contrassegnata dal colore giallo, le stazioni sono molto carine in quanto tutte in legno.
Dopo un panino da Burger King e una sosta in albergo, usciamo nuovamente per il giro serale con il battello sul Danubio (costo 5500 fiorini a persona). Ne vale la pena perché Budapest, come detto, di sera, è molto bella, con ponti e monumenti illuminati. La gita prevede un’audioguida in lingua italiana e una bevanda. Scesi dal traghetto, cena a base di carne, giro sempre in centro e rientro in albergo. Sottolineo solo per i nottambuli o per chi cerca la socializzazione che all’ingresso del centro, c’è un giardino dove la sera stazionano migliaia di giovani che bevono e socializzano.
3° giorno
La mattina è dedicata alla visita della Sinagoga ebraica con guida in italiano, a un giro attraverso le strade del quartiere ebraico e ad una visita al caratteristico mercato coperto, che si snoda su tre piani, dove decidiamo di organizzarci il pranzo, comprando focaccia, pane, formaggio e il tipico salame ungherese.
Attraversiamo il Ponte della Libertà e saliamo (a piedi!) attraverso una abbastanza breve ma ripidissima scalinata alla Statua della Libertà che domina Budapest e che si trova sulla collina Gellert. Guardando dal basso dove si trova questa statua, non ci sembrava vero di poter essere arrivati a piedi. Con l’autobus ci si arriva, ma bisogna cambiare un paio di autobus. Dalla collina si possono ammirare i migliori panorami della città di Budapest e si possono fare stupende foto.
La discesa sempre piedi è molto piacevole in quanto la facciamo dall’altro lato, verso il Ponte Elisabetta (quindi andando verso sinistra guardando il Danubio) ed è una discesa che si snoda attraverso sentieri alberati, molto meno ripidi rispetto alla salita, anche se ovviamente, se si volesse salire a piedi da questo lato, ci vorrebbe molto più tempo.
A questo punto decidiamo di recarci in centro per goderci le vie principali anche di giorno, ci imbattiamo, girando un po’ a zonzo, in un altro piccolo parchetto molto carino, pieno di fiori coloratissimi e in un’altra piccola piazza pedonale su cui si affaccia il Rettorato dell’Università e dove troviamo finalmente una yogurteria dove decidiamo di tornare la sera.
Dopo la solita sosta in albergo, usciamo per andare a vedere, prima del programmato yogurt come cena, il tramonto sulle rive del Danubio, in attesa dell’accensione delle luci di cui ho già detto prima.
4° giorno
Lasciamo i bagagli in albergo, dove torneremo a riprenderli nel pomeriggio prima di recarci in aeroporto. Ci dirigiamo verso il Parlamento per la visita programmata alle 10.15 del mattino, prenotata in anticipo via internet (al costo di 5 € circa). La visita è guidata in lingua italiana, non dura moltissimo (solo mezz’ora circa) in quanto è consentito visitare solo alcune stanze, la guida tuttavia è molto preparata e ti spiega alcuni aneddoti sul palazzo e anche sull’attività del Parlamento. In mancanza di prenotazione è praticamente impossibile accedere.
Dopo la visita, ci rechiamo nuovamente all’Isola Margherita dove ci eravamo ripromessi di tornare per un giro in bicicletta, quindi arriviamo alla Basilica di Santo Stefano dove si dà all’ingresso una semplice offerta di 200 fiorini. La troviamo bella, ma abbastanza cupa, c’è sicuramente di meglio.
Quindi mangiamo a un McDonalds in centro, in una traversa di Vaci Ucta, si tratta di un locale molto ben arredato, un po’ diverso dai classici Mc Donalds e quindi lentamente ci incamminiamo verso l’albergo a riprendere i bagagli, quindi metro blu fino alla stazione Kobanya – Kyspest, autobus n. 200E, tutto al costo di 2 biglietti, 740 fiorini a persona e in un’oretta circa siamo in aeroporto Terminal B (per il terminal A il tragitto è un po’ diverso, trovate tutto su internet), salutando definitivamente Budapest.
Non so se ci torneremo un giorno, però posso dire che è stata un’esperienza positiva, la città ci è piaciuta tantissimo, molto vivibile, sicura, accogliente e ve la consiglio.