Appunti su Londra

Ciao a tutti! Avendo una sorella che vive a Londra da 13 anni, il viaggio che io e ed Eugenio il mio fidanzato abbiamo effettuato in gennaio è stata l’ultimo di una lunga serie, quindi non vorrei dare consigli sugli itinerari classici, ma solamente dare qualche consiglio tecnico o indirizzi un (po’) meno noti. Partenza! ..o meglio, arrivo....
Scritto da: *swan77*
appunti su londra
Partenza il: 03/01/2007
Ritorno il: 08/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti! Avendo una sorella che vive a Londra da 13 anni, il viaggio che io e ed Eugenio il mio fidanzato abbiamo effettuato in gennaio è stata l’ultimo di una lunga serie, quindi non vorrei dare consigli sugli itinerari classici, ma solamente dare qualche consiglio tecnico o indirizzi un (po’) meno noti.

Partenza! ..O meglio, arrivo. Cominciamo dai trasporti: per Londra ci sono tantissimi voli veramente convenienti salvo che poi il costo dei trasporti dall’aeroporto al centro è sempre uno shock per chi arriva! Nella mia personale esperienza degli aeroporti che servono la citta’ Stansted è in assoluto il più caro da questo punto di vista, mentre Luton è il più economico ma ci arrivano meno voli. Gatwick è nel mezzo. La distanza tempo/km dal centro è più o meno uguale per tutti e tre. Discorso a parte per Heathrow e City (molto più centrali ma nel primo non arrivano low cost, nel secondo iniziano adesso) Parlero di Gatwick.Evitate i bus per raggiungere il centro, potrebbe diventare un affare da alcune ore!!! Sui siti e in aereo pubblicizzano molto il “Gatwick Express” un servizio di treno navetta dall’aeroporto a Victoria Station. È una sòla! I treni che vanno a London Bridge, stazione altrettanto centrale, impiegano lo stesso tempo (se non qalche minuto meno) e costano 9 sterline per tratta invece che 14/15!!!! Inoltre non comprate subito andata/ritorno: sembra incredibile ma costa due sterline in più.

Trasporti urbani: se la vostra guida non è molto recente probabilmente vi suggerisce di fare un abbonamento “travelcard”; non è più cosi conveniente da quando esiste la “Oyster card” una tessera ricaricabile (tipo sim del telefonino) che vi scala i soldi a ogni corsa, e siccome è intelligente a seconda del numero di corse effettuate in un giorno vi scala i soldi in modo da essere sempre più conveniente della travel card (che esiste ancora ma destinata a sparire). Il bello è che non ha dei tagli fissi di ricarica: puoi metterci anche una sterlina per volta Alla fine della vacanza la riconsegnate e vi restituiscono la cauzione di tre sterline.

Consiglio: per quanto la metro di Londra con la sua storia e le sue innumerevoli linee sia affascinante…Alla fine è un buco sotto terra!! I bus rossi vanno veramente ovunque, passano con frequenze di pochi minuti e..Costano meno della metro (1 sterlina per tratta con la oyster, 2 se biglietto normale)..E dal secondo piano la vista è una figata.

Una mini lista di posti che mi piacciono molto: (molti dei quali scoperti grazie a mia sorella-guida per caso!) -passeggiata dal London eye al London bridge sulla sponda sud del fiume, ricca di viste sulla città (in particolare dal caffè al settimo piano della Tate Modern, museo imperdibile) -il quartiere di Marylebone dietro Covent Garden con stradine altrettanto suggestive ma non così affollate e un bellissimo fish and chips, fra i più antichi di Londra (è dei primi del novecento) “The golden Hind”.

Non aspettatevi un cartoccetto all’addiaccio: i fish & chips di oggi sono delle tavole calde molto carine e dove, sorpresa!, non servono alcolici ma ti porti tu in borsa ciò che preferisci bere (il che può anche essere molto conveniente) -il mercatino fricchettone di Spitalfields (fermata di Liverpool Street Station e da lì a piedi) -il Sir John Soane’s Museum, l’eccentrica quanto suggestiva residenza di un architetto dell’800 collezionista maniacale. Come molti musei a Londra è gratuito e in alcune serate è illuminato a lume di candela Considerazioni personali Come riflessione personale su un viaggio a Londra devo dire che non è la mia città preferita ma è innegabile il suo essere uno degli ombelichi del mondo, un luogo dove le cose accadono (nel bene e nel male) e sopratutto un posto che può farci capire dove stiamo andando. E già quest’ultimo aspetto la rende imperdibile.

Quest’ultima visita, involontariamente è coincisa con i saldi. Anzi, non saldi ma SALES! Anni luce dai saldi italiani.

Tutto ma proprio tutto è in saldo da metà prezzo in giù: non solo vestiti, ma anche casalinghi, libri, alimenti… Persino i famosi “charity shop”( i negozietti no profit dove lasci le cose di cui ti vuoi disfare, i rigattieri insomma) hanno attuato la tecnica dei “sales”. Abbiamo visto anche una banca fare i saldi sui tassi d’interesse(!).

Può anche essere divertente per un paio di pomeriggi, ma alla fine ne esci stordito e soprattutto ti dà molto da riflettere sui sistemi di consumo attuali.

Tutto assume toni più accesi: da un lato un consumismo esasperato, dall’altra la ricerca di cose che ci facciano (o ci facciano sentire) bene.

Un frullato in bottiglietta ampiamente diffuso in tutti i bar recita il numero di mirtilli in esso contenuto(62), lamponi(12), più mezza banana e due mele e mezzo. Il tutto biologico (ma mi sfugge il simboletto della certificazione) e in grado di garantire come due porzioni di frutta. Salvo che poi è impossibile trovare in un bar un sandwich fresco e non impacchettato chissà dove e quando e mi viene acidità di stomaco…Ma queste sono considerazioni personali.

Di super positivo ma forse più banale da citare il senso civico che non viene lasciato alla libera iniziativa personale ma è costume sociale ampiamente codificato vedi code agli sportelli, sorry sorry sorry che ti raggiungono da tutte le parti appena qualcuno ti sfiora su una metro affollata etc…E, infine, la sensazione che i regolamenti e le leggi che disciplinano la vita quotidiana siano pensati per facilitarti la vita e non il contrario…Insomma, questi inglesi mi sembrano decisamente pragmatici! Buon viaggio!



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