Appunti per un weekend a Venezia
Due giorni alla scoperta degli angoli meno conosciuti di una tra le città più belle del mondo, certamente la più particolare.
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Sabato 06 aprile 2013
Ritrovo al B&B Siora Marta via Trieste 225A Chirignago (VE) con Giovanna, di Venezia e con Gioia e Lucio arrivati da Roma la sera prima. E’ un ritrovo tra amici viaggiatori, quelle persone che rendono un viaggio un ricordo indelebile, quelli con cui sei sempre d’accordo perchè l’importante è vedere, esplorare, conoscere nuovi luoghi, vivere nuove emozioni. Poi dopo uno, due, tre… e più viaggi insieme si diventa amici… Alle 10.00 dal B&B partiamo per iniziare la nostra giornata tra calli e canali prendendo il bus alla fermata vicinissima. Decidiamo di acquistare il biglietto che ci permette di utilizzare tutti i mezzi, bus e vaporetti, per 12 h a partire dalla prima vidimazione. Costa 18 €, la cifra è abbastanza notevole ma va considerato che ogni tratta di vaporetto costa circa 7.00 € quindi senza indugio decidiamo che è la scelta giusta per noi. Partiamo con il bus e in circa mezz’ora siamo in Piazzale Roma, dove c’è la stazione degli autobus. Percorriamo il ponte di Calatrava che mostra tutte le sue negatività anche ad un occhio inesperto… con questo progetto la mia categoria professionale viene un pò bistrattata ma…. proseguiamo per le Fondamenta Santa Lucia costeggiando il Canal Grande. Passiamo la Chiesa degli Scalzi e continuiamo per Rio Terra lista di Spagna. Attraversiamo il Ponte delle Guglie e ci intrufoliamo nel Ghetto Ebraico. Curiosità: Tradizionalmente l’etimo della parola ghetto si fa risalire al fatto che nel luogo in cui gli ebrei veneziani furono costretti a risiedere vi era precedentemente una fonderia, infatti nel veneziano del XIV secolo la parola gèto corrisponde all’italiano getto, cioè gettata di metallo fuso. Secondo alcuni, gli ebrei di provenienza tedesca, pronunciando la parola con la -g- dura, diedero origine al vocabolo tuttora in uso. Il Ghetto Novo è storicamente la prima zona designata a residenza degli Ebrei. L’aggettivo “novo”, infatti, si riferisce alla fonderia. Gli spazi sono stretti e le botteghe palesano l’identità di questo quartiere dove si trovano le specialità ebraiche. Passiamo Campo Ghetto Nuovo e attraversiamo Rio di San Girolamo e percorrendo Calle di Malvasia arriviamo alle Fondamenta della Sensa. Per Calle Loredan, raggiungiamo la magnifica Chiesa della Madonna dell’Orto. Ci dirigiamo verso le Fondamenta Nove per andare a Torcello. Il vaporetto fa scalo a Murano e Burano e complessivamente impieghiamo circa un’ora. Torcello è molto piccola e ci dirigiamo subito verso la Chiesa, con 9 € visitiamo anche il Campanile. Complessivamente la visita è di circa un’ora. Riprendiamo il vaporetto e ci fermiamo a Burano. L’isola nota per la produzione di merletti e caratterizzata da case colorate, una tavolozza di tinte vivaci accostate con apparente casualità. Il sole primaverile le illumina rendendo brillante e unico l’accostamento mare, cielo e casette multicolor. Pranziamo nella piazzetta in uno dei mille ristoranti. Mangiamo molto bene e spendiamo 16 € a testa che per essere dove siamo sono assolutamente poche. Torniamo al vaporetto e scendiamo alle Fondamenta Nove. Ci dirigiamo verso l’Arsenale passando per Santa Maria dei Miracoli e per il campo San Giovanni e Paolo, dove ci fermiamo ad ammirare l’omonima chiesa davvero spettacolare. Visto il meraviglioso tramonto con il vaporetto da San Zaccaria andiamo alla Giudecca (le Palanche) e saliamo sulla terrazza dell’hotel Hilton per godere di un meraviglioso panorama di Venezia al tramonto. Torniamo poi alle Zattere facendo il tragitto con il vaporetto e raggiungiamo Campo Santa Margherita dove ci concediamo un tipico spritz come aperitivo. La cena è stata prenotata da Giovanna all’Osteria La Zucca Santa Croce 1762 (tel 0415241570). Il locale lo consiglio assolutamente. Abbiamo mangiato benissimo in un contesto informale ma curato, con piatti particolari. Abbiamo speso 23 € a testa con due piatti ciascuno. E’ indispensabile prenotare. A piedi torniamo verso Piazzale Roma e prendiamo un bus che ci riporta al B&B. Stanchi ma con nel cuore scorci, colori e viste strepitose.
Domenica 07 aprile 2013
Ci svegliamo presto, alle 7.00, perchè abbiamo da mesi prenotato la visita alle segrete di Palazzo Ducale per scoprire la parte meno conosciuta del Palazzo. 20 € a persona (l’ingresso deve essere prenotato un mese prima on-line) per un tour con guida che percorre le stanze meno conosciute, quelle che all’epoca del dominio di Venezia dovevano rimanere nascoste, quelle in cui si svolgevano le attività meno “nobili” legate alla giustizia e agli affari del Doge, del Cancelliere & C. La visita è molto interessante, parte dal Cortile interno di Palazzo Ducale. Si percorre un ballatoio dove una maschera con feritoia al posto della bocca, simile alla bocca della verità romana, ricorda come fosse in quel tempo favorita la denuncia delle malefatte altrui e come allo stesso tempo fosse scoraggiata con metodi non proprio ortodossi. Per la città erano dislocate più “cassette per le denunce” ma oggi ne rimangono poche, rimangono solo quelle che non presentavano leoni come decorazione perchè il re della foresta, simbolo di Venezia, è stato rimosso da Napoleone. Si sale, poi, per la scala d’oro e arrivati nello spazio di attesa si entra nell’ala a sinistra dedicata alla zona più operativa, lasciando alla visita autonoma la parte a destra con le stanze della nobiltà. Gli interni sono sobri, in legno, con i soffitti bassi. Si trova l’ufficio del Cancelliere, l’archivio, la sala dei cancellieri simile ad una nave e altre stanze tutte dedicate alle attività connesse alle attività di verifica dei condannati ed eventuale loro prigionia. In un’atmosfera quasi teatrale si trova la stanza delle torture: una corda al centro, di fronte alle tre sedie degli uomini della notte permetteva a chi doveva interrogare il prigioniero di torturarlo legandogli le braccia e sollevandolo così da provocare al malcapitato distorsioni e altro, senza causarne la morte. Nelle stanze circostanti e anche all’interno del locale per la tortura spesso si trovavano altri prigionieri al fine di convincerli a parlare per evitare la tortura. Si visitano le prigioni vecchie e quelle nuove dopo il passaggio sul Ponte dei Sospiri. Si vedono la prima e la seconda prigione del Casanova. All’interno delle stanze ci sono dipinti del Tintoretto e del Bellini. Finita la visita guidata si può liberamente accedere alle stanze del Doge. Consiglio la visita. Usciamo da Palazzo Reale e visitiamo la Basilica di San Marco che, con i suoi mosaici, merita sempre un ingresso. Ci dirigiamo verso il ponte di Rialto e lo attraversiamo con direzione Chiesa dei Frari. Lungo il tragitto prendiamo un trancio di pizza che mangiamo seduti su un ponticello a goderci il primo sole della stagione. Alle 14.30 entriamo nella chiesa dei Frari. E’ un gioiello imperdibile…la pala dell’altare maggiore è una meravigliosa assunta del Tiziano da non perdere. Così come la Madonna del Bellini presente nella cappella laterale della Chiesa. Peccato per le tombe del Cavona e dei Tiziano all’ingresso che certamente non sono in linea con la Bellezza della chiesa. Torniamo a Campo Santa Margherita per lo spritz e a metà pomeriggio torniamo al B&B per i saluti di rito.
Due giorni stupendi… tutto splendido, dalla compagnia, che è sempre una piacevole conferma, a Venezia che ogni volta regala emozioni nuove.. e anche il tempo è stato clemente… contro ogni aspettativa! Abbiamo avuto il sole per due giorni. Buon viaggio a tutti e se avete info da chiedermi non esitate a scrivermi a paolatriaca@gmail.com. Risponderò con piacere.