Aosta Differente tra area megalitica e storie di viaggio

L'incontro con Patrizio Roversi e Daniele Vallet, ma anche la scoperta di una Valle d'Aosta millenaria
Scritto da: viaggi63
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Oggi è il 5 novembre, dopo una nottata di pioggia il sole decide di darmi il buongiorno, sono in partenza! Con un allegro treno rosso da Ivrea mi dirigo ad Aosta per una giornata “DIFFERENTE”. Il treno è valdostano e bimodale: è un treno che può viaggiare con alimentazione sia elettrica che diesel, pertanto può circolare sia sulle linee elettrificate sia su quelle che non lo sono. Il passaggio dalla modalità elettrica a quella diesel e viceversa è istantaneo e quindi non è necessario effettuare una sosta. È molto confortevole e dai finestrini ammiro il paesaggio, la Dora Baltea, il verde dei prati, la prima neve sulle cime delle montagne e i castelli. Tutte immagini che portano a una Valle d’ Aosta conosciuta dai più in questo senso.

Ma il mio viaggio, oggi, mi porta in una Valle d’ Aosta DIFFERENTE. Scendo ad Aosta e, a piedi in una bella giornata con solo qualche nuvola, mi dirigo verso il quartiere di Saint Martin de Corleans, incontrando lungo la via gli interessanti resti archeologici romani e medievali per cui Aosta è famosa… ma la mia meta mi porta a tempi molto più lontani! Arrivo nel quartiere, nei pressi della Chiesetta del XV sec dedicata al Santo Martino de Corelans che lasciò la spada per la Parola di Dio, ed entro nella modernissma Area Megalitica di St. Martin de Corleans. Area Megalitica? Ad Aosta? Ebbene si, è un sito pluristratificato le cui tracce storiche vanno dalla chiesa romanica, sorta su resti romani e gallici, ai santuari dell’Età del Rame, sino ai rituali di consacrazione risalenti alla fine del Neolitico. L’aratura cultuale, gli allineamenti di pali lignei e stele antropomorfe, le statue primordiali in un allestimento unico e coinvolgente mi trasportano in un mondo parallelo, fatto di sensazioni particolari. Un viaggio diverso.

Oggi anche di più, sono qui e trovo indovinate chi?! Turisti per Caso! Patrizio Roversi in persona, che trovo intento ad ammirare l’area con una guida d’eccezione. Perché?! Perché oggi qui si farà “un viaggio dentro un viaggio”. Assisto infatti al racconto del viaggio condiviso e sostenibile di Daniele Vallet e la sua bici Fernanda: partito da Aosta e giunto ad Atene ed oltre, come ambassador di Italia Slow Tour. Mi siedo e attendendo la conferenza. Oltre a Patrizio Roversi, partecipano l’Assessore al “Turismo, Sport, Commercio, Trasporti e beni culturali” Laurent Vierin e – ovviamente – Daniele. Anche questa è una sorpresa: assisto infatti a una interazione fra Istituzioni, idee del singolo cittadino, interesse autentico e reale di personaggi pubblici e Community social… nessuna noiosa conferenza stampa, ma un vitale, divertente e significativo interagire tra… TUTTI! Questo luogo, l’Area Megalitica, ha saputo riunire Storia e tradizione, innovazione, futuro… Si parla del riappropriarsi di una vita a misura d’uomo, nel quotidiano e nel Turismo, il Cammino Balteo, l’uso della Bicicletta, La Bassa Valle (che bassa non è, ma è un ricco bacino di borghi, aziende, prodotti, persone) e l’atmosfera è molto coinvolgente, molto alla Turisti per caso… infatti… si celebra il tutto con la condivisione di una birra, rigorosamente artigianale e valdostana, prodotta con le acque originate dal Gran St. Bernardo e stappate con un apribottiglie in legno valdostano e donato nel viaggio di Daniele in altri paesi. Oggi ho scoperto una Valle d’ Aosta DIFFERENTE e ancora per questo, più interessante e vi invito a fare altrettanto.



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