Antille Francesi Guadalupa “guadeloupe”
Questo viaggio è stato affrontato con spirito di avventura, grande forza di adattamento e realizzato con un budget abbastanza limitato. Non è stato viaggio da Caraibi a 5 stelle!! 15/01/2008 al 15/02/2008 Partenza da casa alle 3 della notte con destino Venezia, Aereoporto Marco Polo, accompagnati da un amico. Arrivati alle 5.30 pronti per il check in delle 6. Il volo di my air con destino Parigi Orly(120 euro a/r) doveva partire alle 7.20 però con la nebbia siamo partiti in ritardo.Arrivo a Parigi alle 9.30 e Check in alle 10.30 con una coda enorme! Per il volo transoceanico abbiamo scelto Air Caraibes(620 euro a/r), ma parlando in giro con turisti francesi le tre compagnie (Air France, Air Caraibes e Corsair) si equivalgono, sia come prezzi, sia come servizio(due voli giornalieri per compagnia).Il nostro volo di air caraibes e stato comodo. Buon servizio e buoni pasti creoli: insalata creola, pollo al curry con pure e verdure e una crostata di banana. Un dolcetto di cocco e aperitivo tipico che ci abitueremo a fare spesso: ti punch, a base di rhum o in alternativa più soft planteur, con rhum e succo di frutta.
Durata del volo quasi 9 ore.Dopo una lunga attesa per ritirare le valige, ecco l’incontro col il nostro primo padrone di casa, il signor Christian che gentilmente ci e’ venuto a prendere in aeroporto. Visto la decisione del lungo periodo di permanenza di 31 gg in Guadeloupe abbiamo deciso di risparmiarci 10 giorni di auto e di economizzare al massimo sulle spese extra(ristoranti, alcol etc);la prima destinazione quindi e’ San Francois in Grande Terre, dove alloggeremo per 10 giorni in un mini appartamento (250 euro).All’arrivo a casa ci accoglie la moglie di Christian la quale ci ha fatto trovare gentilmente nel nostro appartamento anche una baguette, del burro, marmellata e caffe’ per la mattina seguente.Ci facciamo una doccia rilassante e prepariamo una cena veloce con provviste portate dall’Italia. Sono gia’ le 23 (equivalenti alle 4 in Italia) ed e’ ora di dormire.
Giorno 2 sveglia alle 5 (il fuso orario di 5 ore ancore si sente) una bella colazione e pronti alla scoperta di San Francois. Facciamo prima conoscenza con i vicini di casa affittuari come noi, due coppie di francesi sulla sessantina d’anni, poi passiamo da Christian a saldare l’affitto. Molto gentilmente Christian si offre di accompagnarci in auto a conoscere la citta’ e noi accettiamo di buon cuore! Dopo il bellissimo giro turistico ci fermiamo nella spiaggia Raisins Clairs, dove il Christian ci offre un caffe’ e ci da le indicazioni per poter tornare a piedi a casa.Questa spiaggia a nostro giudizio e’ la piu’ bella di San Francois; alberi di mango, palme di cocco, piante di uva, sabbia finissima e acqua del mare veramente trasparente con temperatura costante dai 26° ai 28°, sicuramente una spiaggia da sogno. Per mangiare ci arrangiamo alla meglio, una baguette ed un poco di affettato e via, come primo giorno di spiaggia ce lo vogliamo godere tutto. Alle 17 ci incamminiamo verso casa, e’ il primo ritorno a piedi, e il cammino e’ di circa 30 minuti. Cena tranquilla in casa e poi subito a dormire.
Proseguaimo i giorni seguenti a San Francois molto bene, l’appartamento è piccolino ma ben attrezzato, con fornelli a gas, forno elettrico e a microonde, lavatrice. Anche la posizione dell’appartamento non è male, dista circa 2 km dalla spiaggia più bella di Raisins Clairs, e circa 1 km e mezzo dal centro del piccolo paesino di pescatori.
Decidiamo io e mia moglie di acquistare una sim locale, ci imbattiamo in un negozio marcato Only, ed acquistiamo una sim per 20 euro con 10 euro di traffico inclusi; l’acquisto si dimostra inizialmente utilissimo per prenotare in anticipo le escursioni e per mandare sms anche in italia al costo di soli 10 cent.!! Ma risulterà in seguito una fregatura, non inviava ne riceveva più messaggi dopo una settimana!!! Consiglio dopo aver parlato con chi abita in Guadeloupe di acquistare sim di Orange, oppure Digicel.
Molto gentilmente i padroni di casa ci invitano la terza sera a prendere un aperitivo da loro; ci sediamo a tavola insieme agli altri quattro inquilini ed ai due padroni di casa e t-punch a go go e simpatici stuzzichini, fra i qauali dei Boudelles, specie di salsicce di manzo o pesce piccanti bollite che si mangiano con le mani a morso.
Molto interessante la serata, dialogando con i due padroni di casa che ci spiegavano la loro scelta di vita dopo aver abbandonato il continente europeo per trasferirsi nelle bellissime Antille francesi, e cosa poter vedere di interessante durante la nostra vacanza.
Consiglio agli amante del pesce di visitare il porto dei pescatori (qui la mattina si puo’ comperare direttamente il pesce appena pescato per 10 euro al kg.) Le spiagge viste a San Francois (raggiungibili a gambe) sono quella della Lagon, bella ma anche se appare come non di libero accesso (pareva obbligatorio prendere un lettino (8 euro). Dalla punta del molo marittimo si scorge dall’altra parte una spiaggia piccola e molto carina Le Pie che si raggiunge in 5 min dalla Marina della città. Quando tira molto vento consiglio la spiaggia del Circolo Nautico, piccolina ma molto riparata.
Qualche nformazione riguardo al clima della Guadeloupe: come scrivono in molti, differente il clima della Grande Terre, da quello della Basse Terre, la prima è sempre esposta ad un vento che costantemente soffia da nord est, e generalmente, soprattutto nel periodo che abbiamo scelto noi, doveva essere poco piovosa. Così ci avevano detto, ma così non è stato, su 24 gg di permanenza in Grande Terre di giornate di pieno sole ne abbiamo gustato solo 5!!! L’iter era spesso formato da forti acquazzoni, la notte SEMPRE ci svegliava il rumore della pioggia, e di giorno quando eravamo in spiaggia ogni tanto dovevi correre al riparo di una pianta per limitare la doccia piovana. A detta di chi vive nella Guadeloupe, questo è un inverno anomalo. Fortuna vuole che nei 7 gg che siamo stati in Basse Terre, tranne una giornata, le altre sono state super, caldissime e bellissime, dove invece si legge che le nuvole che provengono da Grande Terre sfogano acqua arrivando in Basse Terre.
Arrivato il decimo giorno, ci attende l’avventura per Basse Terre, l’isola più selvaggia.
Come d’accordo è il padrone di casa che ci accompagna all’aereoporto di Pointe a Pitre, dove abbiamo appuntamento con l’agenzia con la quale abbiamo il nolo auto per tutti i 21 gg rimanenti (costo 580 euro, ma prenotando con tempo si riesce anche ad averla con 490). Puntuale arriva la nostra macchinina, una Hunday 4 porte con clima (anche se non aveva clima era lo stesso), con la quale faremo circa 1700 km fino alla fine della vacanza.
Dall’aereoporto per l’isola di Basse Terre ci dirigiamo verso la costa ovest, sul mar dei caraibi, e decidiamo di percorrere la Rue della Traversee che taglia netteralmente in due Basse Terre.Una strada meravigliosa, si addentra nella giungla tropicale e capiamo subito che questa è un’altra Guadeloupe, molto più “nature”, e a detta degli abitanti “la vera Guadeloupe”.
Percorriamo 40 km per giungere a Pigeon, dove on line avevamo riservato un Gite (7 gg 230 euro), e qui i confort dell’appartamento precedente si possono solo sognare la notte, ma la bellezza del posto e delle persone conosciute qui ripagano tutto. Dovessimo ritornare io e mia moglie nelle Guadeloupe divideremmo la permanenza fra le due grandi isole, forse un poco più in Basse Terre. Qui siamo stati una settimana, ed è stata la più splendida, come tempo, e come cose e persone conosciute.
Il mar dei caraibi ti lascia a bocca aperta, abbiamo visitato tante spiagge, cito quelle che ci hanno colpito maggiormente: Petit Anse, fra Ferry e Dehaies (non era segnalata nella mappa delle spiagge), ove chi appassionato di snork può vedere pesci coloratissimi e di tutte le dimensioni.Attenzione, il mar dei caraibi qui appare molto calmo e tranquillo, però è sempre consigliabile fare attenzione ed entrare in acqua o con pinne, o con scarpine in plastica; appena in acqua in qualche spiaggia ci sono sassi a forma anche arrotondata, ma pieni di ricci enormi, che a pestarli non deve essere un gran piacere.
La spiaggia di Malandure, con sabbia vulcanica, dove davanti si scorgono le isole di Pigeon, ove risiede la riserva Cousteau. Qui val la pena fare un’escursione; vi è anche un’altra spiaggia chiamata Petit Anse, questa rimane vicino a Buillante, anche questa non segnalata, ma bellissima.
In questa settimana abbiamo fatto escursione al Cul de sac Marin, una riserva bellissima con puntata finale all’’isola Ilet Carret (piccolissima); compreso nei 50 euro dell’escursione c’era un pranzo preparato dal capitano della barca e da una splendida ragazza creola (coco mambo il nome dell’organizzatore dell’uscita).
Visitiamo anche una piantagione di banane, a bordo di un trattore, ti portano in mezzo ai banani e ti spiegano tutti i momenti della crescita e della lavorazione.
Un’altra giornata in escursione verso nord ovest, verso Pointe Noire, visitiamo la Caffeiere Beausejour, a nostro avviso voto insufficente, poi proseguiamo alla ricerca di un allevamento di ouassous, un tipo di gambero di acqua dolce. La visita merita, il padrone Francois e’ gentilissimo e spiega bene come allevano questi crostacei di acqua dolce.Il giorno seguente organizza il pranzo a base del loro pesce e prenotiamo.Ottimo il pranzo ed eccellente compagnia.(Reserva Aquacole) Altra escursione verso la capitale delle Guadeloupe Basse Terre, a sud dell’isola, ma tranne un bel forte arroccato sul monte, non offre nulla di più.
Al ritorno dalla città di Basse Terre guidiamo alla scoperta del vulcano di questa isola, La Soufriere, arriviamo ad alta quota ma in auto oltre non si può andare e noi non siamo dei camminatori!! Bella escursione anche al parco naturale Des Mamelles, riserva naturale.
Dopo una settimana in Basse Terre torniamo in Grande terre, la giriamo in lungo e in largo, sempre visitando spiagge bellissime e posti incantevoli; bellissime tante spiagge, forse la più famosa “La Caravelle” spiaggia libera, condivisa con gli ospiti del Club Med (la preferita di mia moglie, ma per me aveva troppo di finto, dalle iguane “ammaestrate”, alla spiaggia con sabbia “magica” ai pesci colorati che guardacaso erano di casa proprio solo nei coralli davanti al Club Med); rimane nei ricordi anche la bella spiaggia di Port Luis, al nord dell’isola(qui un belll’incontro ravvicinato con un barracuda).
Sono tante le cose che abbiamo fatto in 24 gg in Grande Terre, che citarle tutte richiederebbe una vita!! Altra escursione alle Petite Terre che prevede la navigazione in catamarano verso queste due isolette paradiso, (compagnia Awak di San Francois, con un comandante Sig.Gil simpaticissimo) abitate solo da iguane e uccelli tropicali; nella escursione dal costo di 60 euro ciascuno, era comprensiva di un ottimo pranzo e ottimo Rhum preparato dalla compagnia di navigazione.
Alcune considerazioni personali sulle Guadeloupe : in 31 gg di permanenza abbiamo incontrato un solo italiano a tre giorni dalla partenza, il turista qui è soprattutto francese o belga. Conoscere almeno le basi del francese è importante per una vacanza fai da te.
Difficile allacciare rapporti con le persone di colore dell’isola di Grande Terre, a mio giudizio un poco chiusi nei confronti dei bianchi (questo ci è stato confermato da diversi francesi non di colore residenti qui con i quali allacciare rapporti era invece un piacere). Al riguardo tutt’altra situazione in Basse Terre, tutte persone squisite, diciamo più caraibiche, mai un gesto di disprezzo o una brutta parola nei nostri confronti.
La donna creola si veste in maniera molto discreta, sempre molto coperta, in spiaggia frequentate da persone creole in loro rispetto mai topless.(tranne in qualche spiagge più turistiche dove le sessantenni francesi erano tutte in topless!!).
Naturismo assolutamente vietato, anche se in alcune guide sono segnalate tre spiaggie, visitate da noi, non vi era ombra di naturisti.
Carta di credito indispensabile con il chip, o lasciarla a casa se avete la vecchia perchè inutilizzabile.
I prezzi sono circa un 20% in più che da noi, tranne banane trovate anche a 40 cent al kg e il Rhum , la frutta e la verdura aveva prezzi considerevolmente superiori ai nostri. Scordarsi la carne rossa dal prezzo intoccabile, abituarsi al pollo, e pesce e…Baguette.
La benzina prezzo fisso e costante a 1.420 lt, e ristoranti dal più economico 12/15 euro in sù. Per un pranzo durante una giornata di spiaggia con 2.50/3.00 euro si mangiano buonissimi Bokit da ambulanti vicino alla spiaggia (sono panini farciti con quello che uno preferisce).
Se si conosce una base di francese, un buon acquisto è la Guide du Routard, costa 15 euro c.Ca ma ti indica bene.
Serpenti non esistono, sterminati dalle manguste che ora stanno provocando gravi danni anche ad animali domestici; l’unico animale da temere è una specie di millepiedi molto rapido con la testa blu, uno dei più piccoli ha morso mia moglie; trasmette veleno, se è piccolo ti provoca solo indolenzimento dove ha morso, ma se grande bisogna ricorrere all’ospedale (come grande ci hanno detti grossi come un dito e lunghi una decina di cm).
Fortunatamente ne abbiamo solo incontrati 4 e tutti di piccole dimensioni.
Le iguane hanno timore dell’uomo, sono animali dolcissimi, anche se ci sono se non hai vista aquilina difficile scorgerle, sono quasi sempre su piccoli arbusti o su piante.
Il 14 febbraio ritorno a malincuore in Europa, arrivo il 15 via Parigi a Venezia, e ritorno al freddo!!