Anticipo di primavera a Istanbul
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Abbiamo viaggiato con la Turkish Airlines perche’ c’e’ il volo diretto da Genova e per noi e’ molto comodo (ho trovato un biglietto a 129 euro a testa andata e ritorno ma non sempre si trovano prezzi cosi’ bassi, considerando che non e’ una compagnia low cost, sono compresi i bagagli da stiva e servono il pranzo a bordo).
L’albergo prenotato con Venere.com era l’Helios Hotel (40 euro a notte in due con colazione). La posizione era ottima (zona Sulthanamet, Moschea Blu per intenderci), pero’ i miei standard di Hotel non sono molto elevati, quindi non so se consigliarlo o meno, dipende dalle esigenze di chi viaggia, di sicuro consiglio la zona dove era ubicato.
Sabato 9 marzo
Dall’aeroporto, dopo aver cambiato un po’ di euro in lire turche, compriamo due gettoni a testa per i mezzi pubblici dai distributori automatici, prendiamo la metro (linea M1) e scendiamo a Zeytinburnu (6a fermata), lì utilizziamo un altro gettone e prendiamo il tram (T1 direzione Kabatas) fino a Sultanahmet. Fra la metro e il tram praticamente non si deve neanche camminare. Con questa soluzione spendiamo 6 lire turche a testa (meno di 3 euro). Consiglio vivamente a tutti di usare questa soluzione per raggiungere il centro di Istanbul dall’aeroporto e viceversa (i tram sono in funzione dalle 6 del mattino a mezzanotte).
Arriviamo all’hotel verso le 19 di sera, il tempo di posare i bagagli e subito fuori nella splendida piazza dell’ippodromo di fronte alla moschea blu.
Ceniamo in un kebab e iniziamo a prendere conoscenza con questa splendida citta’. Subito ci colpiscono la piazza dell’ippodromo, la moschea blu, Aya sofia e una splendida fontana con giochi d’acqua e luce tra le due suddette.
Domenica 10 marzo
Ci svegliamo con una splendida giornata di sole e dopo un’abbondante colazione sulla terrazza del nostro albergo con vista sul Mar di Marmara ci dirigiamo verso il Topkapi Sarayi, l’ex palazzo del sultano sito su un promontorio tra il Corno d’oro ed il Bosforo.
La costruzione e’ protetta da un muro di cinta, attualmente il palazzo è adibito a museo e contiene gli splendidi manufatti che formano il tesoro del sultano, nonche’ un suggestivo padiglione dedicato a Maometto con un suggestivo canto dal vivo di un muezzin.
L’ingresso al palazzo costa 25TL (+15TL se si vuole visitare anche l’Harem).
Di seguito ci dirigiamo ad Aya Sophia, sono solo un centinaio di metri a piedi dal Topkapi.
Si tratta di un’antichissima chiesa bizantina trasformata in moschea da Maometto II il quale non distrusse i preziosi mosaici ma li fece solo coprire con l’intonaco.
Oggi, che e’ un museo (ingresso 25TL) possiamo ammirare queste splendide opere d’arte oltre ad ammirare la maestosita’ della struttura. Di seguito entriamo nella Moschea Blu, dopo esserci tolti le scarpe e Donatella coperta il capo con un foulard.
Lunedi 11 marzo
Ci rechiamo a piazza Taksim utilizzando i mezzi pubblici (tram T1 fino a Kabatas piu’ funicolare da Kabatas a piazza Taksim per un totale di due gettoni a testa). Da piazza Taksim parte una lunga via chiamata Istiklal Caddesi è la strada più famosa di Istanbul grazie alle sue numerose boutique internazionali, ai suoi locali e agli abitanti della città che vi amano passeggiare.Questa lunghissima via pedonale e’ attraversata per tutta la sua lunghezza dallo storico tram Taksim-Tunel.
Al termine di Istikal Caddesi raggiungiamo la torre di Galata costruita nel 1348 da noi genovesi (io sono nato a Genova), questa sorge nell’omonimo quartiere anticamente conosciuto come “Pera” e fondato anche esso dai genovesi, si sviluppa su una collinetta prospiciente il mare, contornata da strette vie e viuzze (quasi dei carruggi come diciamo noi a Genova), sulla quale si erge appunto la torre di Galata, sul cui ingresso una iscrizione storica commemora Genova. Nonostante i molti terremoti non è mai crollata e oggi è meta di turisti per il colpo d’occhio che si gode su tutta la parte vecchia di Istanbul dalla sua terrazza sommitale.
Scendiamo sino al ponte di Galata, che attraversa il Corno d’oro, il ponte e’ pedonale con tanti ristoranti nel piano inferiore mentre e’ carrabile al piano superiore, numerosi sono i banchetti che vendono pesce e quelli che lo cucinano per preparare il famoso panino con le sarde.
A proposito di spuntini, in tutta Istanbul si trovano ambulanti che vendono castagne arrosto, pannocchie di mais, ciambelle di pane e spremute di ogni genere ma la piu’ buona e originale e’ sicuramente quella di melograno, io e Donatella ci siamo saziati a mezzogiorno con questi mezzi.
Percorso il ponte visitiamo la moschea nuova e di seguito il bazar egiziano e la moschea di Rustem Pasha.
Martedì 12 marzo
Ci dirigiamo a piedi dal nostro hotel attraversando l’ippodromo (l’ex ippodromo di Costantinopoli e’ ora una piazza estesa e meraviliosa dove restano del vecchio ippodromo l’obelisco egiziano portato da Teodosio, la colonna di Costantino e la colonna serpentina ) verso il Gran Bazar, il piu’ grande mercato coperto del mondo con i suoi 300.700 m², con 4.000 botteghe e negozi in un area completamente coperta. Il Bazar è sempre affollato e pieno di turisti per l’intero orario di apertura. Qui si vende ogni genere di spezie, tessuti, dolci, gioielleria, etc.
Usciti dal bagno di folla del Gran Bazar raggiungiamo la moschea di Solimano il magnifico.
Tornati a Sultanhamet visitiamo la basilica cisterna, un magico sotterraneo dove camminiamo su passerelle in mezzo a meravigliose colonne illuminate con la base immersa nell’acqua. Nel passato questo grande complesso era completamente pieno d’acqua.e serviva come riserva d’acqua per la citta’. La Cisterna Basilica (Yerebatan Saray) fu costruita ai tempi dell’Imperatore Giustiniano I nel 6° secolo d.c., quando i Romani scavarono una gigantesca buca fonda 25 metri e costruirono questa Cisterna di 138 x 64 metri con all’interno 336 colonne.
L’ultima cena ancora a base di kebab e l’ultima sera ancora trascorsa nella meravigliosa piazza dell’ippodromo e come sfondo la moschea blu,aya sofia e la fontana illuminata, meraviglioso!
Mercoledì 13 marzo
L’aereo parte presto al mattino (ore 10,30) quindi dopo la sveglia ci resta solo il tempo di raggiungere l’aeroporto con i mezzi pubblici (tram piu’ metro).
Il ricordo piu’ bello che mi rimane di questa splendida citta’ sono i suoi tratti non occidentali: i minareti delle moschee, le preghiere dei muezzin e i suoi bazar.