Anguilla, aprile 2011

Qualche consiglio per godere spiagge da sogno.
Scritto da: ferrantedp
anguilla, aprile 2011
Partenza il: 02/04/2011
Ritorno il: 10/04/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Siamo stati ad Anguilla nella prima settimana di Aprile. Tempo splendido, caldo e abbastanza ventilato, soltanto mezza giornata nuvolosa con qualche breve pioggia isolata.

Dall’aeroporto di St. Marten, isola che abbiamo volutamente del tutto ignorato, abbiamo preso lo shuttle boat della Funtime, che parte direttamente dall’aeroporto stesso e vi porta ad Anguilla in mezz’ora di barca veloce. E’ la compagnia più cara delle tre o quattro che effettuano il sevizio, 55 dollari a persona, e ci ha un pò fatto aspettare e perdere molto tempo per i controlli dei passaporti in uscita dall’isola.

Al ritorno, se non avete già lo shuttle prenotato, i rappresentanti delle varie compagnie fanno a gara per accaparrarsi i viaggiatori. Lì abbiamo preso la GB Express, 35 $ per l’identico sevizio con lo stesso tempo e anche un pò meno attesa. Se si vuole spendere qualcosa in meno c’è il ferry che collega i due porti e costa 15 $, ma in questo caso a St. Marten si deve prendere un taxi per il tragitto aeroporto-porto o viceversa. Ho trovato tutte le informazioni su questi trasporti su questo sito: http://www.anguillaguide.com.

Abbiamo alloggiato a La Vue B&B, che, nonostante il B&B nel nome, è un albergo in piena regola. La scelta ha avuto pro e contro. La posizione è ottima perché è pressoché al centro dell’isola e permette di raggiungere tutte le parti con meno di dieci minuti d’auto. Come tipologia di camera avevamo il garden studio a 158 $ a notte comprese tasse, perché nel prenotare mi avevano scritto che il tipo di camera più economico non era disponibile; fatto sta che la struttura era quasi del tutto vuota e il fatto è alquanto sospetto. La camera è molto grande, con angolo soggiorno-cucina molto ben attrezzato, e con una bella vista panoramica, connessione wi-fi libera e aria condizionata tipo tornado; tuttavia, ci sono alcune mancanze fondamentali. Neanche una luce sui comodini o un’interruttore della luce centrale vicino al letto, non ci sono oscuranti alle finestre così che alle 6 del mattino è luce piena, la doccia è all’interno di una vetusta vasca e nel bagno non c’è una minima superficie su cui poggiare qualcosa, doccia con il tubo che perdeva acqua e ci sono voluti tre giorni per sostituirlo. La domenica non rifanno la camera e le lenzuola credo non siano mai state cambiate. Il breakfast non corrisponde a quanto riportato sul loro sito, non viene servito in una lobby all’aperto come affermano ma è da auto-prepararsi in camera; abbiamo trovato nel frigo e in cucina una busta di pane a fette, 2 vaschette monodose di burro, 3 vaschette monodose di gelatina di frutta (pessima), un litro di latte, un litro di succo d’arancia, della frutta, 200 grammi di cereali, 4 sottilette, tè, caffè e macchina del caffè americano. Ogni volta che finiva qualcosa abbiamo dovuto richiederlo (praticamente una richiesta di qualcosa ogni giorno) e abbiamo comprato da noi una marmellata decente e dei biscotti. Il ripiano della cucina era percorso da piccoli insetti, somiglianti a minuscole formiche, e nel bagno ci ha fatto visita uno scarafaggio.

Peccato perchè per il resto il personale è stato gentile e disponibile su tutto. Nel complesso non mi sentirei di consigliare questa sistemazione.

Indispensabile avere l’auto a disposizione per girare tra le numerosissime spiagge. Il preventivo migliore via internet l’ho avuto da Apex Avisanguilla, 300 $ per sette giorni più 20 per la patente Anguillana.

Si guida molto facilmente, l’unico problema è abituarsi a guidare a sinistra e, per gli italiani, all’assenza del pedale della frizione. Le strade sono per niente segnalate, ma la cartina che viene messa a disposizione dal noleggiatore e/o dall’albergo è molto chiara.

Il traffico è inesistente e il limite è di 30 mph, cioè 50 Km/h, rispettato da tutti molto scrupolosamente; tutta l’isola si attraversa in 15 minuti. Le strade sono in buone condizioni, anche gli sterrati che conducono ad alcune spiagge non presentano particolari difficoltà da far desiderare il fuoristrada.

Le spiagge e il mare sono straordinari. Per i colori dell’acqua turchese e della sabbia bianchissima, è come una successione di spiagge maldiviane, tutte enormi e semideserte. Impossibile vederle tutte in una settimana, a meno che non si stia in costante movimento. Alternando esplorazioni a momenti di relax, ne abbiamo visitate 11. L’unico piccolo problema è la mancanza di palme o di altri alberi, tranne in pochissimi casi; conviene quindi prendere un ombrellone nei beach bar (dove ci sono), che costano in genere 10 $ con due lettini, a meno che non si voglia finire arrosto.

Shoal Bay East: inutile aggiungere altro a quanto già scritto da tutti, voto 10 e lode. Aggiungo solo che, essendo la spiaggia più famosa dell’isola, meta anche di gitanti da St. Marten, mi aspettavo ombrelloni, moto d’acqua, windsurf, banana e roba del genere; invece, la calma assoluta, con gli ombrelloni che occupano non più del 20% della chilometrica lunghezza della spiaggia. Sarà la stagione … , comunque ombrellone e due lettini affittati presso i pochi beach bar costano 10 $.

Long Bay è stata la sorpresa: trovata quasi per caso, una meraviglia enorme e deserta con uno splendido albero per ripararsi nella parte di spiaggia più a sinistra vicino a una villa ancora chiusa e disabitata.

Maunday’s Bay, altra meraviglia. Non c’è da avere timore ad entrare nel Cap Juluca (il miglior albergo di Anguilla): saranno gli stessi sorveglianti della security all’ingresso a indirizzarvi verso la spiaggia di cui si può liberamente usufruire pur essendo la spiaggia dell’albergo.

E poi Cove Bay, Rendezvous Bay, Meads Bay, Savannah Bay, tutte meritano una visita.

Shoal Bay West è piaciuta meno delle altre: la famosa Trattoria Tramonto affitta gli ombrelloni a 40 $ (?) e c’è da dire che, nonostante il nome, da lì il tramonto a mare non si vede, di certo almeno in tutto il periodo primaverile ed estivo. Anche l’aspetto del ritorante non è troppo invitante tanto che non ci siamo fermati lì a mangiare. Se volete godervi il tramonto in spiaggia, state a Shoal Bay East e lo vedrete in tutto il suo splendore da una spiaggia molto più bella.

Escursioni: si usa fare un’escursione a Sandy Island, piuttosto vicina, con una barca cha fa la spola continua da Sandy Ground, vicino al ristorante Jonno’s, e una più lontana a Prickly Pear, in genere organizzata dallo stesso Jonno’s.

Noi invece abbiamo preso il catamarano Chocolat (informazioni a Sandy Ground dal ristorante Ripples) che fa le due isole insieme nella stessa escursione. Costo 80 $ con pranzo incluso presso un bar-ristorante dell’isola, e con acqua, coca, birra e rum punch senza limiti a bordo. Vale tutti gli 80 $ perché la laguna di Prickly Pear è meravigliosa e la spiaggia altrettanto. Anche Sandy Island merita la visita anche se nettamente inferiore. A Prickly Pear il pranzo è ottimo e ci si fa (se si vuole) una bella ubriacata in barca.

Ristoranti: nel complesso si mangia bene ovunque. Una menzione speciale la meritano Maderiamans a Shoal Bay East, cucina mista creola e francese per dei piatti dal sapore strepitoso (straordinario il grouper fillet with mustard and white wine), e Roy’s Bayside Grill a Sandy Ground per la qualità della carne (provare la New York strip).

Come prezzi si spende circa 60-70 $ in due per un piatto di carne o pesce a persona e una birra, tenendo presente che ogni piatto è comprensivo di uno o due contorni. Si va a mangiare entro le 20.30 perché alle 21.15 già stanno smontando i tavoli.

Su quasi tutti i menu, tra i piatti di pesce, c’è il Mahi-mahi; se qualcuno vi dice che è un delfino non impressionatevi, è un pesce comunemente detto dolphin-fish ma che ha niente a che vedere con la famiglia del simpatico mammifero acquatico.

Oltre a ciò è bene sapere che ad Anguilla la sera non c’è niente, e si va a dormire alle 22.

I prezzi negli alberghi, ristoranti, bar, autonoleggi, e tutto ciò che è turistico, sono in dollari americani. Nei supermercati sono in dollari caraibici e alla cassa fanno loro stessi la conversione per pagare in US $ (1 US $ = 2.68 EC $). Occore quindi portarsi i dollari americani, comprandoli in Italia perché lì non vi daranno certo 1.4 dollari per un euro.

La popolazione è cordialissima e comunicativa anche se occore un pò abituarsi al loro inglese particolare. La fretta non esiste. Dopo una giornata già ci siamo abituati a lasciare la macchina aperta con le borse dentro.

Nel complesso è un’isola consigliatissima a chi cerca mare e spiagge eccezionali, relax, molta calma e nient’altro.

Nel sito che ho citato prima, http://www.anguillaguide.com, c’è una guida dettagliata di tutte le spiagge, oltre a un forum (in inglese) pieno d’informazioni.

Guarda la gallery
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Anguilla - Prickly Pear

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Anguilla - Maunday's Bay

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Anguilla - Shoal Bay East

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Anguilla - Rendezvous Bay

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Anguilla - Cove Bay



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