Andalusia: terra di luce, di sangue e d’amor!
Siamo partiti il 29 Agosto da Roma Fiumicino, direzione Malaga. Dall’Italia, con largo anticipo, avevamo prenotato i diversi hotel e l’auto che ci attendeva proprio all’aeroporto di Malaga. Ho programmato il nostro viaggio con l’aiuto di voi Turisti Per Caso e con l’insostituibile Lonely Planet.
29.08.2011: Si parte!!! Come al solito sono emozionata… forse perché ci si aspetta tanto da un viaggio: prima si studia, si legge, si valuta… poi quando finalmente arriva il momento di partire è come andare alla ricerca di conferme e alla scoperta di emozioni che non avevamo messo in conto! Le ali Alitalia ci portano a Malaga con una sorprendente puntualità, ritiriamo la nostra auto e…. via, il viaggio può avere inizio!!! La nostra prima tappa è Granada (Malaga, Granada: 125 Km). Nel primo pomeriggio arriviamo così alla città dei fiori e del sol, dei mille toreri… alla città dei gitani; così almeno diceva Claudio Villa e devo dire che una descrizione più azzeccata di questa non c’è!
Ci sistemiamo in hotel (Hotel Don Juan, a 5 minuti a piedi dalla Plaza de la Trinidad) ed entriamo subito nel vivo della città! Per prima cosa mangiamo qualcosa… si, qualcosa! Ci accorgiamo che la cucina andalusa non è proprio light ma uno degli aspetti più belli ed interessanti di un viaggio è in assoluto la gastronomia per cui degustiamo per la prima volta le croquetas de jamon, il salsichon iberico… e chi più ne ha più ne metta!!! Siamo subito testimoni dell’allegria e della gentilezza degli spagnoli, infatti la proprietaria del ristorante ci dà il benvenuto offrendoci da bere! Facciamo una bella passeggiata per le vie del centro: Plaza de la Trinidad, Plaza de la Romanilla, Plaza Bib-Rambla ed arriviamo quindi alla bellissima Cattedrale. Torniamo verso Plaza de la Trinidad dove una moltitudine di pappagallini verdi ci tengono compagnia con il loro canto. Tra una foto e una passeggiata era tornata di nuovo la fame per cui troviamo refrigerio in uno dei tanti tapas bar della zona. Abbiamo scelto Reca sia perché consigliato dalla nostra guida ma anche per il fatto che è uno dei pochi tapas bar ad avere il riconoscimento “tapa de oro”. Ordiniamo così le nostre prime due cervezas ghiacciate (…buonissime!) e in automatico ci portano gratis la prima tapa, abbondante e gustosissima. Ordiniamo poi una mezza razione di calamari fritti poiché le razioni intere potrebbero sfamare tranquillamente 4 persone! Più si va avanti con le cervezas e più le tapas sono buone… che dire, è un vero piacere mangiare così!
29.08.2011: Sveglia di buon’ora dato che alle 8:30 abbiamo l’ingresso al Palacios Nazaries e non vogliamo certo arrivare tardi! Dopo una lunghissima camminata possiamo finalmente godere della vista delle imponenti mura rosse dell’Alhambra… che spettacolo! In realtà non si può descrivere a parole lo splendore di questi palazzi così riccamente adornati, né la bellezza dei rigogliosi giardini del Generalife o ancora il panorama mozzafiato che si gode dall’Alcazaba. Noi ci siamo riempiti gli occhi e il cuore di tutto questo, meraviglioso. Per il pranzo ci siamo affidati ancora alla guida e anche in questo caso siamo più che soddisfatti. Andiamo così alla Bodegas Castanedas, una vera istituzione a Granada. Il locale è davvero caratteristico ed è affollato dalla gente del posto che beve e mangia le sue tapas direttamente in piedi sul bancone; si mangia benissimo ad un prezzo irrisorio. Nel pomeriggio prendiamo uno dei tanti mini bus e nel giro di 10 minuti ci ritroviamo nel quartiere più antico di Granada: l’Albayzin. Dopo una singolare passeggiata tra le sue tortuose vie ci ritroviamo al Mirador San Nicolas dal quale si gode una fantastica vista sull’Alhambra e la Sierra Nevada, il tutto allietato da una bellissima musica flamenca suonata dal vivo da alcuni ragazzi.
30.08.2011: Oggi si lascia Granada… con un po’ di nostalgia riprendiamo la nostra auto, certi però che anche Cordoba ci faccia vivere delle belle emozioni. Dopo 160 Km arriviamo così a Cordoba che ci ospiterà per i prossimi due giorni. Ci sistemiamo in hotel (Hesperia Cordoba), si trova proprio di fronte al Ponte Romano per cui è comodissimo spostarsi a piedi. D’altronde Cordoba è la città ideale proprio per chi ama camminare… quindi attraversiamo il Ponte Romano, la bellissima Puerta del Puente ed arriviamo così alla Plaza del Triunfo. Qualche passo in avanti ed ecco davanti a noi una delle facciate della maestosa Mezquita: senza parole! Facciamo un giro orientativo e poi gustiamo una buonissima tortilla de patata al Bar Santos, storico tapas bar di Cordoba, davvero da non perdere! Nel pomeriggio esploriamo bene la città, visitiamo tutte le sue piazze, i giardini, le vie e gli angoli dell’affascinante Juderia. Ci concediamo qualche ora di meritato riposo prima della cena. Questa volta abbiamo optato per la Taberna Sociedad de Planteros, si tratta di un locale bellissimo dato che è un ex convento caratterizzato da un particolare tetto di vetro. Qui abbiamo mangiato il più buono salmorejo di tutta la vacanza!
31.08.2011: Finalmente si visita la Mezquita! Abbiamo scelto di visitarla di mattina perché dalle 8:30 fino alle 10:00 l’ingresso è gratuito e in questi tempi di crisi risparmiare 16 euro non è di certo un fattore trascurabile! In più c’è sicuramente meno gente quindi si può godere a pieno di uno degli spettacoli architettonici più belli al mondo. Inoltre mi è piaciuto tanto visitare questa ex moschea mentre veniva celebrata una messa, ha aggiunto quel tocco di sacralità che ti lascia stordito. Camminiamo lentamente nella sala di preghiera caratterizzata da 11 navate e innumerevoli colonne, sperando di non tralasciare neanche un dettaglio di questo infinito spazio. Ogni colonna è poi sormontata da due archi sovrapposti, contraddistinti dall’alternarsi di pietra bianca e rossa. Si ha davvero la sensazione di non voler più uscire per non abbandonare questa bellezza e questa tranquillità. Nel pomeriggio, dopo un bel pranzo da Salinas, ancora in giro… questa volta lasciandoci tentare dai numerosissimi negozi di souvenir!
01.09.2011: Nooo, è già Settembre… l’estate ci stava pian piano salutando ma non ancora la nostra Andalusia! Purtroppo oggi il tempo non è dei migliori, sembra strano ma anche in questo caldo pezzo di Spagna, soprannominato Terra del Sole, piove. Un po’ avviliti prendiamo l’autovia, direzione Siviglia! Il nostro hotel è situato a 15 minuti dal centro città, nel quartiere Bellavista. Quindi ci sistemiamo e ci dirigiamo verso la vicina fermata dell’autobus; preferiamo spostarci con i mezzi pubblici perché dicono che girare con la macchina a Siviglia sia un’impresa non da poco! Nel giro di 20 minuti arriviamo infatti nei pressi di Piazza di Spagna ma procediamo riservandoci questo spettacolo per domani… sperando che il tempo migliori! Mangiamo qualcosa di veloce ma tuoni e nuvoloni non volevano proprio abbandonarci così ci rifugiamo nella maestosa Cattedrale. Già bellissima dall’esterno, dentro ha un aspetto a dir poco maestoso. Visitiamo le diverse sale, la tomba di Cristoforo Colombo, il coro e la Cappella Maggiore… che dire, si rimane a bocca aperta davanti a questa immensa struttura in legno dorato e finemente scolpito. Proprio mentre un acquazzone da paura si stava abbattendo sulla città, abbiamo la bella idea di visitare la torre della Giralda. L’accesso è semplicissimo, ci sono diverse rampe che portano fino in cima. Il panorama, devo ammetterlo, è suggestivo anche in questo caso: dalla cima si gode della vista di tutta la città ed allunghiamo lo sguardo fino alla Real Maestranza ma.. che freddo!!! Riscendiamo e ci riscaldiamo all’interno della Cattedrale aspettando che un raggio di sole ci faccia nuovamente visita. Poco dopo il temporale era finalmente finito quindi ci dirigiamo verso l’antico Barrio de Santa Cruz. Passeggiamo, passeggiamo e ancora passeggiamo… anche oggi i nostri poveri piedi macinano diversi Km di strada ma la fatica proprio non si avverte quando quello che si visita è tanto piacevole. Attraversiamo tantissime viuzze contornate da case colorate, alberi d’arancio ovunque e ogni tanto qualche bella piazza. Arriviamo così a Plaza Alfalfa, qui si trova uno storico bar… forse il più affascinante di Siviglia, appunto il Tapas Bar Alfalfa, Visto il pranzo veloce ne approfittiamo per rifocillarci a dovere quindi vai con le cerveza e il buonissimo jamon rigorosamente affettato al coltello.
02.09.2011: Oggi si riparte da Plaza de Espana: me-ra-vi-glio-sa!!! I colori, i corsi d’acqua, le terrazze… è tutto bellissimo. All’inizio è stato un po’ difficile districarsi dalle tantissime zingare che ti assalgono per “regalarti” un rametto di rosmarino ma poi facendo finta di niente si procede senza problemi! Visto che oggi il sole era dalla nostra parte, non ci siamo fatti certo mancare una piacevole passeggiata al Parco di Maria Luisa. E’ un posto davvero incantevole e rilassante… pieno di alberi e fiori bellissimi, ruscelli d’acqua e gli immancabili pappagallini verdi che fanno una confusione incredibile!! Dopo pranzo ci siamo invece diretti a Plaza de Toros de la Real Maestranza. Non avevamo mai visitato un’arena e devo dire che è stata una visita molto interessante. I colori sono forti e contrastanti: si va dall’oro della sabbia al rosso intenso delle diverse porte. Ci siamo seduti un attimo sugli spalti e in quella tranquillità abbiamo immaginato le urla, la polvere, il sangue del giorno della corrida… nel bene e nel male non abbiamo assistito a questo tradizionale spettacolo. Poco distante dall’arena c’è la Torre del Oro, uno dei monumenti simbolo di Siviglia. Da qui ci si può imbarcare per un’escursione fluviale sul Rio Guadalquivir… perché no?! L’escursione costa 15 euro e dura un’ora circa. E’ stata un’esperienza molto carina: abbiamo visto i diversi ponti della città, i bei colori del quartiere di Triana, le costruzioni nate nel ‘92 per l’Expo. Una volta scesi abbiamo deciso di visitare a piedi il leggendario percorso del flamenco: Triana. Stanchi morti torniamo al centro città per una cena rigenerante ma… un pensiero ci stava assalendo… potevamo lasciare Siviglia senza aver assistito ad uno spettacolo di Flamenco? Certo che no! Non ce lo saremmo mai perdonati. Dunque ci siamo informati e siamo stati fortunati perché alla leggendaria Casa de la Memoria de Al-Andalus alle 21 c’era in programmazione uno spettacolo di Flamenco… emozionante!!!
03.09.2011: Salutiamo anche la bellissima Siviglia, ad attenderci per gli ultimi tre giorni di soggiorno, Malaga. Prima però abbiamo fatto una sosta a Ronda. La strada che si fa per arrivare a questo paese dell’entroterra è davvero molto suggestiva; giustamente siamo a ridosso della Sierra Nevada ed attraversiamo paesaggi spettacolari, a darci il benvenuto anche delle maestose aquile… che belle! Una volta arrivati in città ci siamo resi conto che c’era un insolito fermento, solo una volta scesi dalla macchina abbiamo capito che oggi era il giorno cruciale della Feria de Pedro Romero… che fortuna!!! E’ una festa intitolata appunto a Pedro Romero, il più famoso torero di Ronda, considerato un vero eroe. L’arena era colma di gente che assisteva ad una elegante sfilata di cavalli… in attesa però della corrida del pomeriggio. Affascinati dall’entusiasmo di tutta questa gente ci siamo sentiti fortunati ad assistere ad uno spettacolo tale. Non meno spettacolare è il Puente Nuevo che sovrasta la profondissima gola di El Tajo… il panorama è emozionante! Per il pranzo siamo rimasti a Ronda poi, con calma, siamo riscesi verso Malaga.
04-05-06.09.2011: che dire di Malaga… l’impressione che ho avuto è sicuramente quella di una città meno caratteristica, meno tradizionale. Sicuramente più commerciale e meno sorprendente si tratta comunque di una città vivace ed interessante. Abbiamo passeggiato per i suoi bei viali alberati, ammirato l’Alcazaba e la bellissima Cattedrale, sognato davanti la casa natale di Picasso, goduto di una buonissima paella sulla Playa de la Malagueta.
Così velocemente era arrivato il giorno della ripartenza. E’ stata una vacanza emozionante e sorprendente: per i luoghi visitati, per i panorami che ci ha regalato, per i sapori che ci hanno conquistato, per la gentilezza della gente che ci ha fatto sentire proprio come a casa nostra. Grazie Andalusia!