Andalusia, splendido viaggio tra mare e monti
Il racconto del nostro viaggio è a conferma di quanto decantato dagli altri Turisti per Caso e, soprattutto, per far venir voglia, a chi ancora non ce l’ha, di prendere e partire per l’Andalusia..
Dieci giorni sono sufficienti per far un discreto giro di questa regione splendida. Alleati indispensabili: una macchina (affittata rigorosamente in Internet visto il risparmio che garantisce) e una buona guida (mitica Lonely!!) che diventerà la vostra bibbia…Dimenticavamo.. Anche ciabatte comode!! Iniziamo. Arrivo a Granada con volo Vueling da Roma (ottimo). All’aeroporto, al ritiro bagagli, c’è già un punto informazioni turistiche che fornisce da subito la piantina della città, cosa necessaria se si è a piedi. Fuori attendono costantemente i turisti degli autobus di linea che con pochi soldi ( 3,00 euro circa) ti portano in città. Da segnalare le gentilezza degli autisti che sanno perfettamente indirizzare i turisti ancora spaesati e ti dicono quando devi scendere…(non è poco!!).
A Granada siamo rimasti 3 notti, Hotel Granada Centro prenotato su booking, rinnovato recentemente all’interno, molto economico (€ 30,00 a notte a testa) e molto pulito. Bagno da 10 e lode per igiene. Da qui tutto è facilmente raggiungibile a piedi ( l’Alhambra in 20-30 minuti). La visita all’Alhambra (biglietti per palazzo Nazaries, Alcazar e giardini Generalife prenotati su Internet) è stata una di quelle cose che pensi che una volta nella vita bisogna vedere. Non ci dilunghiamo troppo perchè lo splendore del palazzo e dei giardini, in cui tutto sembra essere dei preziosi ricami all’uncinetto, è ben noto. Da visitare di giorno il bel quartiere dell’Albayzin (il quartiere arabo) su cui si affaccia l’Alhambra, che si può riammirare dall’esterno dalla Plaza San Nicolas. I suggestivi vicoli in calce bianca, pieni di sale da thè, caffè e ristoranti dal gusto arabo, sono abbastanza pericolosi di sera, soprattutto se ci si interna, e non si fa fatica a trovare anche in pieno giorno personaggi promiscui.Assolutamente da non perdere all’Albayzin una cena al ristorante “El Agua”, non spaventatevi nel suonare il campanello per entrare (qui molti locali hanno portoni chiusi che sembra quasi di disturbare un’abitazione privata), cenerete su una terrazza gustandovi il tramonto rosso fuoco sull’Alhambra e un’ottima fonduta di formaggi e prosciutto!! Per il resto a Granada segnaliamo la Cattedrale (3,50 euro), la Capilla Real e l’Alcaiceria (vecchio mercato arabo) oggi pieno di negozietti di souvenir.
Se siete a Granada e avete la macchina spendete un giorno per andare in montagna sulla Sierra Nevada, precisamente visitare le vallate Alpujarras. Vi aspettano un paio d’ore di tornanti, ma non ve ne pentirete. Comunque si compensa con il fatto che anche le strade di montagna sono in ottimo stato, tutte nuove praticamente e ben tenute (…E da molte cose,tra cui queste, vi rendete conto che la Spagna effettivamente ci sta superando..Ah come è vero..) e poi passate attraverso dei paesaggi incredibili. Noi siamo arrivati a Trevelez, si dice il paese più alto di Spagna. Poche centinaia di anime disseminate in casine bianche piene di fiori (che pareva di stare in Messico!!) in quello che è il tempio del jamon serrano (prosciutto crudo della sierra , una bontà che trovate in ogni bar andaluso).Sì perché Trevelez è il posto dove ci sono i maggiori produttori di prosciutto, non potete non notarlo. Consigliamo vivamente la “Meson Joaquin” dove mangiate tra centinaia di prosciutti che vi penzolano sopra la testa in un locale rivestito di maioliche colorate, prezzi molto accessibili. Di ritorno da Trevelez merita una sosta Pamapaneira, che con Bubion e Capileira è tra i tre paesini più turistici delle Alpujarras. Anche questo delizioso, seppure sono poche vie visitabili in pochissimo tempo.
Lasciata Granada, nel dirigerci a Ronda abbiamo fatto un tappa marina. Ci siamo fermati a Nerja bella cittadina (ma dal traffico inimmaginabile)sulla Costa Tropical che è divisa in 2 dal Balcon d’Europa, un affollato belvedere che si affaccia sulle acque turchine del Mediterraneo.Da sottolineare che a chi come noi è abituato alle (troppo) calde acque dell’Adriatico il mare dell’Andalusia sembrerà una piscina ghiacciata.Brrr!!! Un paio d’ore di sole e poi via a Ronda.
Quello che stupisce mentre si attraversa queste strade (sempre ottime e gratis) è il paesaggio arido con colori dal verde scuro, al giallo senape, all’ocra, disseminato di ulivi, girasoli seccati dal sole, e fattorie bianche, nonché cavalli che corrono liberi nei campi ( avete in mente la pubblicità con il noto cavallo bianco???Quella!!).
Ronda, cittadina che sorge un crepaccio dove al di sotto di centinaia di metri scorre un fiume, ha delle vedute da togliere il fiato, di fatto è una balconata sulle valli circostanti dell’Andalusia e quando ammirate la profondità di El Tajo rimanete emozionati. Da visitare la Casa del Rey Moro rovina araba che attraverso gli scalini (centinaia) scavati nella roccia ( bui e umidi, stare molto attenti)conduce proprio al fiume, una volta in fondo sembrerà di avere la città sulla testa! Le gambe faranno male alcuni giorni(per chi è fuori allenamento ovviamente) ma ne vale la pena. Ronda ci è piaciuta molto, è autentica e poco conosciuta al grande turismo di massa, un simpatico pizzaiolo bolognese che ha un locale, ci ha infatti detto che ad esempio di italiani se ne vedono pochissimi. In questa città consigliamo Hotel San Francisco ( sui 35 € a testa a notte). Voto complessivo 8,5. Da Ronda con 5 Euro potete prendere i bus di linea che vi portano (un’oretta di strada) alla mitica Marbella se volete fare un tuffo nella mondanità. Il bus è comodo perché la strada è tutta tornanti e non si impazzisce a trovare parcheggio dentro Marbella. Marbella va vista nel Casco Antiguo (centro storico) graziosissimo, pieno di alberi d’arancio (sììì come in tutta l’Andalusia) che sono ancora carichi di frutti, bellissimi da vedere, che sono in queste zone degli alberi anche ornamentali e che si trovano comunemente in ogni strada, vialetto ecc.
La spiaggia grande, ben attrezzata, sembra Miami; un giardino pubblico a pochi metri dalla sabbia, pieno di alberi tropicali e panchine coperte di maioliche colorate vi darà ristoro dopo che avrete sudato 7 camicie (e non è un modo di dire).
Lasciata Ronda dritti a Siviglia che ci accoglie con 46, e sottolineamo 46, gradi alle 6.00 del pomeriggio!! Molto umido.
Una parentesi sul clima. Nonostante tutti sconsiglino i mesi di luglio e agosto dobbiamo dire che in realtà a Granada e Ronda siamo stati benissimo, i 28-30° di quei posti sono sopportabilissimi dato che è un caldo del tutto secco. Siviglia è molto più umida e quindi si sente di più sulla pelle il calore, ma di fatto vedrete che basta rientrare in hotel verso le 13.00 e riuscire alle 19.00 tanto non si cena prima delle 22.00(FARE LA SIESTA!!!anche perché in giro non c’è un’anima ed è quasi tutto chiuso in quelle ore del giorno) per girare a piedi… A parte il primo giorno, comunque, i 3 giorni successivi non abbiamo avuto particolari problemi di temperatura seguendo questi accorgimenti.
A Siviglia da non perdere: la Cattedrale ( indescrivibile la pala d’altare) e gli Alcazares, anche questo è palazzo reale arabo con annessi giardini (me-ra-vi –glio-si!!), una crociera sul fiume Guadalquivir e soprattutto Plaza d’Espana e i palazzi delle nazioni dell’esposizione ibero-americana del 1929. Ricorderete per sempre (perché non si può non farci una foto) l’immenso semicerchio corredato dalla rappresentazione delle province spagnole tutto fatto di azulejos multicolori che abbraccia tutta la piazza… Consigliamo vivamente anche il giro con il bus turistico, cosa da noi fatta all’inizio per avere un’idea reale di cosa valesse la pena vedere più approfonditamente, che in un’ora (costo sui 15.00 euro) vi fa fare tutto il giro della città compresa la parte dell’Expo ’92, che rimane un po’ fuori dal centro, con tanto di spiegazioni in cuffia. Utile.
A Siviglia abbiamo pernottato all’Hotel Murillo nel Barrio di Santa Cruz. Un hotel stupendo (la hall sembra un museo) che su booking abbiamo trovato a prezzi molto convenienti ( 35.00 Euro a testa a notte).
Ultime due cose: se avete l’auto, ovviamente fondamentale se volete fare un piccolo tour, cercate di non utilizzarla nelle grandi città, è davvero impossibile guidare visto i sensi unici, le zone pedonali, le corsie riservate…La mancanza di indicazioni stradali( ebbene sì) un casino insomma!! Noi abbiamo dovuto riconsegnarla dalla disperazione il giorno prima!! L’altra cosa è che tutta l’Andalusia, a dispetto di quanto si può leggere, è una regione molto sicura (a parte i vicoli più interni dell’Albayzin a Granada) e pulita, in effetti atterrati a Roma (volo Vueling da Siviglia) la differenza si è notata immediatamente in quanto ad igiene dei luoghi pubblici e sicurezza..Ma questo è argomento da trattare in altra sede… Buon Viaggio da Sil&Gab!